Apartment Story

Arrabbiatissimi, ma cosa li fa stare così? Una tempesta emotiva li anima, e la riversano su questo brano. Sono i Modest Mouse, e preparatevi a questo bombardamento ritmico-sonoro, che potete ascoltare con       March Into the Sea – Modest Mouse

Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande, (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), regnò per oltre settanta anni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715. Per la sua durata, il regno di Luigi XIV è al 9º posto nella classifica dei regni più lunghi della Storia. Si saranno richiamati a questo personaggio, dandosi questo nome? Non lo so, ma è una longevità comunque beneaugurante e rimandando ad un'altra occasione approfondimenti biografici, cominciamo intanto a sentirli con     Hey Teacher – Louis XIV

Senti quello che sento? Do You Hear What I Hear? Questo post è tutto una domanda, adesso c'è anche questa ma…. non sono io a farla, ma i Flaming Lips con questo brano misterioso, spiccatamente strumentale e molto suggestivo Flaming Lips – Do You Hear What I Hear?

Una digressione verso cacofonie orchestrali, sonorità dissonanti, suoni quanto mai strani. Adesso si cimentano gli Yo la Tengo con I Heard You Looking, brano che fa parte di una sessione live, infatti dura la bellezza di quasi 9 minuti Yo la Tengo – I Heard You Looking

Al numero 2 dei brani più famosi degli Interpol c'è questo My Desire; non l'avevamo mai ascoltato, è arrivato il momento giusto per farlo. Mi sembra sia uno di quei pezzi che lasciano il segno, tra l'altro è di quest'anno, e questo lo rende ancora più interessante. Fa parte dell'album El Pintor, il quinto disco in studio del gruppo musicale Interpol – My Desire

No Weather, nessun tempo. I casi sono due: o è cieco, oppure si è barricato a casa. C'è anche un'altra possibilità, forse più realistica, che sia diventato matto. Forse si tratta di questo, si può sentire da come canta questa canzone, e lui è stellastarr* – No Weather

Non è difficile da trovarli anche se loro dicono così. Un po' perché sono padri nobili del genere alternative, un po' perché li abbiamo inseriti una miriade di volte nelle nostre scalette. Ecco quindi ancora loro, i              National Hard To Find

L'Hudson è un famoso fiume degli Stati Uniti. Facciamoci suggerire qualche informazione da Wikipedia. L'Hudson si snoda per quasi 510 km, principalmente lungo lo Stato di New York e ne costituisce nel tratto finale la linea di confine con lo Stato del New Jersey. Bene, che bello, c'è molta America in questo, se poi aggiungiamo che l'autore si è dato il titolo di reverendo, il quadro è perfetto. Ecco comunque il brano:                   Hudson Line – Mercury Rev

Il disco è del 2007, aveva semplicemente il titolo di Boxer e si componeva di 12 brani, per un totale complessivo di 43 minuti. Tutto molto esatto, ed al nastro di partenza con Apartment Story The National

Costume è una parola che ha un identico significato, in inglese ed in italiano. Molto bene, mettiamoci allora l'abito di scena, anche perché stanno per arrivare i These New Puritans – Costume

Il secondo brano della playlist lo abbiamo presentato facendo una retrospettiva storica. Facciamo adesso un altro sguardo al passato, perché sta per arrivare un brano intitolato Ancient Ways Interpol

Non è uno sconosciuto perché andando a ritroso, mi sono accorto di averlo inserito una volta. Il nome non me lo ricordavo di certo. Si tratta del semisconosciuto Julian Plenti, bentornato anche a lui allora, si presenta con Games for Days – Julian Plenti

Quanto tempo devo ripercorrere per trovare quella volta che vi proposi i Creatures. Se non era l'inizio di fm, poco ci mancava. Li avevo presentati come gruppo degli anni '80, infatti anche il brano che sto per mettere mi sembra di quel periodo. Molto bello, comunque Creatures – Inspiration

Non si può perdere, can't lose. Io preferisco dire: se perdo, non è la fine, la sconfitta è una possibilità, ma poi segue quasi inevitabilmente una vittoria. Bisogna solo avere la pazienza di aspettare. Sono queste le meditazioni, mentre sto ascoltando gli we are scientists – can't lose

Ha un cognome importante, si chiama infatti Banks, precisamente Paul Banks. Fa riferimento ai soldi anche nel suo brano proponendoci               Paid For That – Paul Banks

Proprio oggi facevo un discorso molto critico sugli uomini, inteso come maschi. Dicevo che non ragionano, o ragionano con la pancia, che nessuno si senta offeso, sono un uomo anch'io! Chissà cosa avranno voluto dire i Cribs con il titolo di questo brano, Men's Needs, le necessità degli uomini       Cribs – Men's Needs

No one ever sleeps, nessuno mai dorme. Affermazione impegnativa, sopratutto se fatta con il sottofondo cantilenante di una melodia sonnacchiosa, che induce a pensare il contrario. Ascoltiamoci comunque anche loro, gli Walkmen No One Ever Sleeps

L'uomo dei fiammiferi, Matchbox Man. L'uomo pronto ad accendersi, o ad accendere, per chi eventualmente chiede di fumare una sigaretta, sarà un certo John Smith, nome molto comune ma fino ad adesso mai incontrato. Siamo pronti a fare la sua conoscenza John Smith – Matchbox Man

Mi sono appena tolto le scarpe, dopo averle tenute tutto il giorno. Adesso con le pantofole, mi sento più comodo, eppure, dedico per un attimo un pensiero a quello che c'è stato sotto i miei piedi, anche perché sto ascoltando un brano intitolato proprio Below My Feet – Mumford & Sons

Dovremo essere creativi ed ottimisti oppure, permetterci il lusso di lasciare andare, lasciare perdere perché tutto è ormai danneggiato, All Is Now Harmed, come in questo brano di Ben Howard. E' una certa ora della notte, se va male non è la fine anche perché domani sarà un altro giorno Ben Howard-All is Now Harmed

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *