Evergreen

http://cdn.morguefile.com/cover/cvr_12_1357233011.jpgRagazze, che parlano senza parole. Categoria evidentemente immaginaria, se ci sono state, si sono anche estinte. Non le conosciamo, noi. Non è così per gli Infadels, che ne hanno fatto materia per ricamarci una canzone dando questo titolo  

Infadels – Girl That Speaks No Words

Un autore sconosciuto, come certi numeri di telefono. Solo che per noi non lo è più, avendolo proposto anche ultimamente, questo xx. C’è un altro particolare, questo brano che vi propongo, Islands, ha un indice di popolarità abbastanza alto, è quindi una hit

XX – Islands

 

La luna piena di questi giorni, o di queste notti. Illumina l’oscurità dando il bagliore caratteristico di certe serate. Ci svegliamo con il grigiore della nebbia, ma adesso, che è giorno, arriva anche un autore che si chiama così. Una luna musicale, quindi. Ci fa ascoltare I Know You Tried

Luna – I Know You Tried

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La vita, vista sotto una bella luce. Una nota di ottimismo e spensieratezza, anche perché è il primo giorno lavorativo dell’anno. Coraggio, allora. Abbiamo la vita davanti, o almeno, 300 giorni. Intanto ascoltiamoci Amy MacDonaldcon questo pezzo, intitolato Life In A Beautiful Light  Amy MacDonald – Life In A Beautiful Light

 

   

 

Qualcosa mi dice, o mi fa pensare ad un’origine tedesca. Sono il nome, ed il titolo. Parlano chiaro. Parlerà chiara anche la musica? Sembra di sì, la sto ascoltando adesso, direi bellina, vivace, ben ascoltabile. Da proporre quindi anche a voi, questa Haus  Oberhofer – Haus

 

 

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/c/clarita/preview/fldr_2004_10_06/file000379031314.jpgUn nome impegnativo, Jesus, insieme ad una certa Mary Chain. Si gioca sull’equivoco, o forse sulla speranza di incidere, ed influenzare il mondo. Il mondo della musica, però. Potrebbero esserci riusciti, ascoltando questa April Skies, canzone che potrebbe aprire nuovi orizzonti

Jesus and Mary Chain – April Skies

Memoria corta, Small Memory. E corto anche questo brano di Jon Hopkins, poco più di un minuto e mezzo. Un cioccolatino, suonato con un pianoforte solitario, giusto per prendere il fiato e fermarci un po’ a riflettere

Jon Hopkins – Small Memory

 

Arriva Pink Nasty, pseudonimo di Sara Beck, singer e songwriter originaria del Kansas, attualmente stabilitasi ad Austin, nel Texas. La sua discografia è in gran parte auto prodotta in proprio. Sono riuscito a reperire solo due brani. Vi propongo adesso Burn

Pink Nasty – Burn

 

   

 

 

 

We Were Evergreen – Baby Blue

We Were Evergreen, sono 2 ragazzi ed una ragazza. Vogliono essere allegri, felici e spensierati, come un po’ dice il loro nome, sempreverdi. Mi piacciono e quindi li voglio condividere insieme a voi. Per questo motivo raddoppio la proposta. C’è un singolo, con cui sono usciti l’anno scorso, si intitola Baby Blue, ma ovviamente, c’è anche un lato b, Second Hand. Attenzione allora, ascoltiamoli tutti e due

We Were Evergreen – Second Hand

 

 


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