Grown Ocean

Redivivi, o un prodotto dell’archeologia musicale. Come li vogliamo definire i Depeche Mode? Forse la prima definizione è quella più attinente, essendo uscito questo disco, nuovo. Ibernatisi, quindi, escono fuori con questo lavoro, da quello che sento abbastanza interessante. Heaven è il brano che vi propongo

Depeche Mode – Heaven


Fratello e sorella. A volte si litiga, altre volte si va d’accordo, e si lavora insieme. Allergico a questa parola, lavoro, preferisco dire, ci si diverte insieme, si fa attività insieme. Accade per questo duo svedese, di Stoccolma, Gli Knife, li ascoltiamo con Silent Shout  Knife – Silent Shout

Una band indie rock americana, di Brooklin. Mi sembra bello il biglietto da visita, e anche il loro nome, visto che si chiamano The National. Non essendoci il due senza il tre, è bella anche la loro musica, anche come esperienza d’ascolto. About Today è il titolo di questo brano The National – About Today

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/c/clarita/preview/fldr_2004_03_23/file0001206235901.jpgA nozze con la buona musica. E con chi, se no? Essendomi già sposato, un’altra è fuori discussione, possono essere solo e soltanto sette, le sette note musicali, impersonificate dai Fleet Foxes, che non mi stancherò di ascoltare    Fleet Foxes – Grown Ocean

Un genere cantautoriale, quello a cui penso appartenga Emmylou Harris, oggi con il suo brano,  The Ship On His Arm. La traduzione, è la nave sulle braccia, quindi un tatuaggio 

Emmylou Harris – The Ship On His Arms 
Kate Bush, proprio lei. Sono  andato a controllare fosse la stessa che molti anni fa cantava Babooska, il suo brano più famoso. Ebbene sì, lo riconfermo, anche lei rediviva, canta adesso Rubberband Girl 
Kate Bush – Rubberband Girl

Un cambio di programma, change of plans. Questo per approdare, con un volo abbastanza fantastico, ai semisconosciuti Karaocake. Leggo hanno quasi 800 fans, quindi potrei sentirmi in colpa se non li conosco ancora. Rimedio subito, con questo brano Karaocake – change of plans

Come al solito prodighi di strumentazione e tutto l’occorrente per la loro orchestrina. Sto parlando ovviamente dei Beirut, che questa volta pensano bene di sposare un’importante città francese, Nantes  Beirut – Nantes

Edward Sharp & The Magnetic Zeros. Molto lungo come nome, anche perché hanno fatto una società. Con il contributo diverso di questi due autori, che si sono messi insieme, la musica forse potrà avere un sapore diverso, più ricco, anche se il titolo è molto semplicemente Home   Edward Sharp & The Magnetic Zeros – Home

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *