Make You Better

Qualcosa come una ventina di buste, proprio qui, adesso, davanti a me. Nomi, carte, documenti, lettere, anche stasera avrò il mio daffare…. Finchè c’è il lavoro non mi lamento, non ci si può lamentare. Pazienza che è sera, pazienza che non mi siedo davanti alla tv, sul divano con le gambe alzate. Non è neanche giusto rilassarsi troppo, sennò che gusto ci sarebbe….. Sarebbe tutto troppo banale e scontato. Iniziamo allora a proporre, qualcosa di, se possibile, convincente

Ci potrebbe essere per esempio questo step dei Vampire Weekend. Il mio servizio di streaming, ovvero spotify, dice che si tratta di una novità, io invece leggo che l’anno di uscita è 2013, fa niente. L’importante è la buona musica, senza andare per il sottile

Oggi avevo finito presto, c’era solo un funzionario nello studio, e ha fatto sol un paio di colloqui, molto brevi e di routine. Stasera invece finisco tardi. Mi sono messo a lavorare che c’era il film “il vizietto” in tv, quello di una trentina di anni fa con Ugo Tognazzi. In cucina ho lasciato una pentola con acqua e zenzero il cui vapore mi ha fatto venire un fastidioso mal di gola.

Make You Better

Adesso sono le 22.30 e finalmente le buste sono finite, e posso chiudere questo aggeggio con monitor e tastiera. Ormai è una questione di cartelle, spazzolini, tra un po’: lenzuola e coperte. Eppure, quando si stacca, c’è sempre un po’ di insoddisfazione, si ha la sensazione di non aver fatto tutto quello che si dovrebbe. E’ un po’ come essere in mezzo al mare, è impossibile percorrerlo tutto. Qualcosa, rimane indietro, bisognerà in una maniera o nell’altra, farsene una ragione, accontentarsi. Dovevo e volevo per esempio, rispondere ad un albergatore austriaco,  arrangiare un mio vecchio pezzo, iniziare quel benedetto reclamo…..

L’inizio della fine sarà prima di tutto staccare con la musica, poi il resto…………

Forse mi sono dimenticato che alla fine di ogni giornata c’è da fare i conti con i cellulari scarichi e gli immancabili caricabatterie. Per rilassarmi dopo questa overdose di tecnologia, guarderò un po’ di tv, vedere quelli che parlano prima di andare a letto mi aiutera a dormire meglio. Sono comunque fortunato ad alzarmi alle 7, ci sono tanti che per andare al lavoro si svegliano e si alzano prima. Un impiegato che ho visto oggi, mi raccontava che domani mattina deve essere in un’azienda prima delle 6 a timbrare il cartellino.

Martedì 9 febbraio. Come da un po’di giorni a questa parte la tv ed i giornali parlano della borsa in ribasso e delle banche in crisi. Chissà se c’è da preoccuparsi….Stasera sempre che faccia in tempo, guarderò un talk – show per vedere se ci capisco qualcosa. La vedo dura però.

Oggi si è forata una gomma della macchina e quasi sicuramente questo imprevisto ci farà perdere tempo e tornare a casa tardi. A parte questo io, per tornare alle famigerate banche io, come la maggior parte delle persone, non mi preoccupo dei soldi che ho, ma di quelli che non ho.

Se poi mi arriva una bolletta di Edison per la luce o il gas, sono ancora più contento a vedere quello che spendo e consumo!

Accendo la tv anche oggi,  ormai è giovedì sera. Macchè, non c’è verso di parlare di soldi, argomento che forse ai più suscita tristezza e malinconia. Oggi a tenere banco ci sono altre cose, così almeno non pensiamo a quei biglietti verdi o colorati che ormai da tempo (non) riempiono le nostre tasche

Si parla di unioni civili ed onde gravitazionali, argomenti, sopratutto il secondo, lontani anni luce dalla vita di tutti I giorni. Se non vogliamo essere o diventare scienziati, dobbiamo occuparci di quello che passa il convento, ovvero cose più terrene e reali

Per esempio Sanremo, anche stasera in tv. In barba al festival tradizionale, io continuo nel mio, per me più autentico e vero. Almeno è interattivo e posso scegliere io la musica, come questa Carolina Low, adatta a chiudere la playlist di stasera

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