Until the Morning

Long Time Gone. Il vecchio tempo andato. Spesso lo diciamo noi, non senza rimpianti, adesso lo dicono loro, la coppia Billie Joe e Norah. Il brano è un po’ zuccheroso e sdolcinato, ha una buona dose di nostalgia e può servire per rompere il ghiaccio

Billie Joe e Norah – Long Time Gone

Le labbra sono sciolte, e forse sono libere di fare quello che desiderano. Senza apparire licenziosi, anche noi ci prendiamo qualche libertà, rimanendo beninteso sempre all’interno di quest’area protetta. Perché non ascoltare allora un brano un po’ fuori dagli schemi? Sciroppiamoci allora 6 minuti e mezzo psichedelici con gli Wooden Shjips e la loro, per tornare al tema iniziale, Loose Lips

Wooden Shjips – Loose Lips

Il prossimo brano è sentimentale: una ragazza aspetta, aggrappata hold on, ad una speranza, quella che un giorno il ragazzo che ama le dirà con il cuore che l’ha amata per davvero. I’m waiting for the day, I know you’ll have the heart, And I’m hoping that you’ll say, That you loved me all this time. A dire e cantare queste parole, Angus & Julia Stone – Hold On

Sono cinque minuti spaccati. Non sono consumati banalmente, vale la pena di utilizzarli ascoltando il prossimo brano di Akron slash Family, ovvero Akron/Family. Il titolo, è Until the Morning

Akron/Family – Until the Morning

Sono passati 5 anni da quando è stato inciso questo pezzo. Lo dico come se lo sapessi. In realtà non conosco nè lui nè la sua canzone, ma mi è venuto da dire così tanto per essere originale. Lui comunque è David Bridie, non credo qualcuno l’abbia mai sentito nominare. Il suo brano, Succumb

David Bridie – Succumb

I gatti, sempre conosciuti come docili animali domestici, secondo questo brano possono essere feroci. Fierce cats è per l’appunto il titolo, il prossimo che ci ascoltiamo, autore Leon Thomas, cantante americano di jazz d’avanguardia Leon Thomas – Fierce cats

   

Torniamo ad un brano di successo. Si tratta di Interstate Love Song, pezzo che ai tempi, quando uscì, godde di una certa popolarità. Era contenuto nell’album Thank You, pubblicato nel 2003 dagli Stone Temple Pilots

Stone Temple Pilots – Interstate Love Song

Il pianoforte è solista, va avanti per un minuto, poi è spezzato dalla voce di un cantautore australiano, Bernard Fanning. Già incontrato, non recentemente, ritorna oggi con la sua Shelter for my soul, rifugio per la mia anima. Davvero bello, il titolo, ed anche il brano

Bernard Fanning. – Shelter for my soul

Fino a quando i colori vanno. Until The Colours Run. Non si capisce molto il senso, ma essendo un pezzo musicale, anche le parole sono da prendere così come sono. Il brano non è male. Autori e interpreti i Lanterns on the Lake, usciti un mese e mezzo fa con questo disco

Lanterns on the Lake – Until The Colours Run

La prommazione musicale, ad ampio raggio, ci porta adesso sorprendentemente ai Beach Boys. Correva l’anno 1971, e loro incidevano l’album Surf’s Up, disco da cui ci ascoltiamo ‘Til I Die

Beach Boys – ‘Til I Die

Run

Una corsa a perdifiato, anche se è l’ora di andare a letto. Non importa, la facciamo lo stesso con questo brano, dal titolo in tema Run Boy Run di un certo Woodkid, pseudonimo di Yoann Lemoine, musicista, regista e compositore francese. È famoso per aver diretto i videoclip Teenage Dream di Katy Perry, Born to Die di Lana Del Rey e molti altri

Woodkid – Run Boy Run

Hai fatto di me un pugile-ombra, baby voglio essere preparata a quello che fai, mi volto a guardare da tutte le parti perchè non so quando hai intenzione di fare la tua mossa. La soggezione nei confronti di un individuo carismatico, fa di questa donna la vittima di un gioco pericoloso. Sarà il masochismo, tipico di tante donne, oppure la musica della cantautrice Fiona Apple, qui in un suo successo, dal titolo Shadowboxer Fiona Apple 

Woodpile. Una catasta di legna. Facciamo allora finta di avere un caminetto, utile per poterci scaldare, è arrivato l’inverno, il freddo, e anche loro, i Frightened Rabbit, con il prossimo brano

Frightened Rabbit – Woodpile

Iniziano presto, come purtroppo o per fortuna capita, a quella età, ed in quest’epoca. Comunque la si pensi, diamo il benvenuto anche a questi adolescenti innamorati, portati in dote da questo bel pezzo dei Bear in Heaven, il cui titolo è per l’appunto Lovesick Teenagers

BEAR IN HEAVEN – Lovesick Teenagers

Il brano lo conoscevo, e mi sembrava di averlo già presentato. Poi ho visto che invece non l’avevo mai proposto. Siccome è un successo dei Foo Fighters, lo faccio volentieri ora, anche perché la causa è più che nobile. Si tratta di imparare a volare, learn to fly

Foo Fighters – learn to fly

Quando si beve una bevanda calda, il cucchiaino non può mai mancare. Se siamo all’estero, si dice Spoon, come il nome dei prossimi autori. Si sono dati questo appellativo e sono originali anche perché scrivono, o meglio, hanno scritto, al contrario, Written in reverse, come dice questo titolo

Spoon – Written in reverse

C’è capitato un po’ di tutto, stasera. Prendiamoci allora anche questo antidolorifico, l’ultima cosa che ci si potrebbe aspettare, ma è proprio questo il titolo del prossimo brano, dei Turin Brakes, in originale, painkiller Turin Brakes

Run, giusto per riprendere il tema iniziale. E’ sempre una corsa, anche quando ci si ferma. Se lo facciamo, è solo per riprenderci, tirare il fiato, aspettare un attimo, lo spazio di un illusione. Corriamo sempre, gli Snow Patrol, insieme a noi, compagni di strada

Snow Patrol – Run

Il pianeta è uno dei miei preferiti, acustico, rockettaro, alternativo. Ad abitare questo mondo, una certa Anouk, prima volta che presento. Il brano, da quanto vedo, è popolare, si intitola Nobody’s Wife, sembra un po’ troppo hard, ma, ascoltate anche voi

Anouk – Nobody’s Wife

Il Mio Mondo

Com’era importante, quel pullover. Oggetto e soggetto di questa canzone, di Gianni Meccia, che io ascoltavo sempre, anche perché mia nonna aveva il disco. Lui peraltro veniva classificato tra i cantautori, e in quell’epoca, parlo dell’inizio degli anni ’60, aveva inanellato tre successi, sintetizzabili in queste tre parole: barattolo, patatina e pullover Gianni Meccia – Il Pullover

Ho camminato tutto il giorno per scordare un volto e invece in ogni volto vedevo te, vedevo te, vedevo teeeeeee. Mi sei tornata ad ogni passo, qui davanti agli occhi, in fondo a questi occhi, sempre di più ancora tu, sempre di più. Ho camminato, tanto ho camminato fino a sera…..

Di poche parole, ma molto esplicito quando vuole, Michele canta questo pezzo, presentato dalla padrona di casa Raffaella, con la caratteristica minigonna dell’epoca

Michele – Ho camminato

Chi voglio sei tu, chi scelgo sei Tu. Tu, la casa sei tu, l’amore sei tu, la vita sei tu. Se piangi sei tu, se ridi sei tu. Un tu ripetuto fino allo sfinimento, infatti anche il titolo del pezzo era….Tu sei Tu. Il palco adesso è a Discoring e loro sono i  Cugini di Campagna – Tu sei Tu

   

Se avesse messo fine alla sua vita, come aveva intenzione di fare, non avrebbe potuto scrivere e cantare, le belle canzoni che ha fatto. E non avrebbe neanche conosciuto Stefania Sandrelli, a cui forse avrà dedicato “La Donna che Amo”, uno dei suoi più grandi successi.

Gino Paoli – La donna che Amo

Una canzone impossibile da dimenticare, è stata questa Come due bambini, della Bottega dell’Arte. Siamo a metà degli anni ’70 e questo brano scalava le hit parade, negli anni in cui c’era Lelio Luttazzi a presentare la classifica alla radio Bottega dell’Arte – Come due Bambini

Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. Questo ha sempre detto un proverbio, anche se io, mi permetto di dissentire. Spesso la bellezza è talmente prorompente che piace a tutti, per questo viene sbattuta in faccia, esibita, osannata, ad uso e consumo di chi non si può permettere di arrivare a tanto. Io sono invece per una bellezza più discreta, come quella per esempio cantata a metà degli anni ’70 da

Paolo Frescura – Bella Dentro

Sembra una canzone datata, ma se pensiamo che è stata stata cantata da Bindi, che l’aveva anche scritta, poi Richard Antony, Gino Paoli, Ornella Vanoni,Miranda Martino, Claudio Villa, Claudio Baglioni, e adesso pure Morgan, si capisce  non è proprio così. E’ un classico, entrato nella nostra cultura, per questo ve la voglio far ascoltare, ma nella versione originale

Umberto Bindi – Il Mio Mondo

Un ragazzo fa di tutto per farsi piacere, e lei gli risponde picche. Ma come capita nella vita, e come dice anche la saggezza popolare, che stasera scomodo per la seconda volta, chi disprezza compra. E va a finire che lei non può più fare a meno di lui, dopo che all’inizio gli aveva detto un sacco di volte “inutilmente tu”…. La storia di questo incontro è raccontata da questo successo di Laura Luca del 1978

Laura Luca – Inutilmente Tu

Te ne vai, ed il ricordo va ad una canzone di Michele Pecora, più o meno degli stessi anni. Canzone felice, spensierata, come a quel tempo era, o meglio, voleva essere, la mia adolescenza. Tra l’altro c’era anche un brano del Giardino dei Semplici, intitolato così

Michele Pecora – Te ne Vai

Senza Fiato

I Bastille sono un gruppo musicale alternative rock britannico formatosi nel 2010 a Londra e composto da Dan Smith, Chris Wood, Kyle Simmons e Will Farquarson. Era nato come progetto solista del leader Dan Smith, che ha deciso più tardi di formare un gruppo. E sono tutti insieme a farci ascoltare

Things we lost in the fire Bastille

Non è morto, not dead. Scusate la brutalità, ma si tratta di un disco appena uscito, e sta già avendo un discreto successo . Le Girls in Haway ad inciderlo, non prima ma neanche più tardi di tre mesi fa. L’album si intitola Everest Girls in Haway – Not Dead

Quelli della mia età, o almeno della mia generazione, si ricorderanno di Grease, film di successo della fine degli anni ’70. Grease era la brillantina, questa invece è Greasy, più precisamente Greasy Love, che vorrebbe dire grasso amore. Che sconcezza! Anche la brillantina unge, ma questo brano….. proviamo ad ascoltarlo, è di Findlay – Greasy Love

Fortissimo, che più forte non si può. Anche perché è un brano molto conosciuto, questo Slumville Sunrise, di Jake Bugg. Io personalmente non lo conoscevo, ma, ascoltandolo, penso avrà fatto correre tanta gente Slumville Sunrise Jake Bugg

Se prima correvamo, adesso rimaniamo senza fiato. E’ Breathless infatti il prossimo brano, e gli autori sono una nuova compagnia cantante, gli Small Black, prima volta con noi. Non meglio identificati, un mpo’ come gli Ufo, però direi sono convincenti, dal tipo di musica Small Black – Breathless

Lose My Breath, e manca il fiato. Non ci sono adesso esercizi di respirazione, si tratta solo di ascoltare questo bel pezzo di Yuck. Parla di uno stato fisico, come dopo una lunga corsa o una grossa fatica, un grande spavento o 4 piani di scale. Manca il fiato Yuck – Lose My Breath

Un disco di successo, uscito all’inizio di quest’anno. When It Was Now era il titolo dell’album. Noi adesso non ascoltiamo il brano omonimo, bensì If So, 2 parole, 4 lettere, 3 minuti di musica. Autori ed interpreti, gli Atlas Genius – If So

Un bel po’ di tempo che non ascoltavamo gli Alice in Chains. Ma anche un bel po’ di tempo passato da questa incisione, datata 1996. Eravamo più giovani, se non di vent’anni, almeno di diciassette. E sopratutto loro, gli A.i.C., in piena attività  Alice in Chains – Rooster

Evil Eye, malocchio, iettatura. Non si può andare tanto per il sottile con questo termine. Eppure, penso che il brano omonimo, di Franz Ferdinand, abbia portato fortuna alla band. Con la giusta dose di ritmo e autorevolezza, un pezzo dinamico, un po’ diverso, da ascoltare

Franz Ferdinand – Evil Eye

Un po’ di atmosfere tropicali, anche per spezzare questo freddo invernale. Ci ascoltiamo allora questo grande successo di Manu Chao, un po’ di anni fa diventato un tormentone ascoltato da tutti. Me Gustas tu, insomma, più facile di così……… Manu Chao – Me Gustas tu

My Prerogative

Out of the Woods Fuori dai boschi. Potremmo incamminarci. Soffriamo un po’ di solitudine, in questi giorni di freddo inverno, e sarebbe bello se facessimo qualche incontro interessante. Da soli, oppure con i

 Foals – Out of the Woods

The xx. Il mistero continua, visto che come autore, abbiamo già avuto modo di ascoltarlo. Oggi ci propone l’atmosfera rarefatta e soft di un brano quasi minimale, Angels The xx – Angels 

Sarò là per te. Più chiaro di così! Anche lui lo conosciamo benissimo, è Bon Jovi, e questo brano I’ll Be There For You, è uno dei suoi più popolari. Incluso nei Greatest Hits o Ultimate Collection, o Essential, anche se io personalmente non lo conoscevo Bon Jovi – I’ll Be There For You

Si cambia brano, autore, genere. Passiamo dal rock al pop con Britney Spears e questa Everytime, brano molto dolce, inciso e cantato la bellezza di 9 anni fa, nel disco Greatest Hits, aggiungendo anche My Prerogative Britney Spears – Everytime

Non puoi combattere questo sentimento, Can’t Fight This Feeling. Visto che non si può combattere, non perdiamo neanche l’occasione, questa occasione, di ascoltare un brano che all’epoca fu un grande successo. Non conosciuto ovviamente l’autore, adesso finalmente lo vedo scritto

Reo Speedwagon – Can’t Fight This Feeling

Peso. Brutto affare per noi di mezza età. Chili di troppo che non se ne vanno mai. Adesso c’è pure Mikal Cronin con questo brano, Weight. Ma cosa avrà mai da cantare? Proviamo ad ascoltarlo 

Mikal Cronin – Weight

I’m Aquarius. Sono i Metronomy dell’acquario. Un segno di acqua, come il mio segno, pesci. Lo ripetono ossessivamente, un’infinità di volte, ne hanno fatto un titolo ed una canzone, anche abbastanza popolare. Come vedete, per arrivare al successo, a volte basta poco. Un idea, o una parola

Metronomy – I’m Aquarius

Fell in Love With A Girl. Se qualcuno pensa a sentimentalismo o love music, sbaglia. Qui si tratta di qualcosa di forte, forse salutare. A dare questa scossa, in poco meno di due minuti, i 

 White Stripes – Fell in Love With A Girl

Love Is to Die, l’amore è morire. Concetto profondo, interessante, da approfondire. Forse, queste sono le coordinate della vita, sicuramente, l’amore e la morte sono le parole importanti di questo brano dei

Warpaint – Love Is to Die 

C’è un po’ di tutto nella playlist di oggi. Già che ci siamo, mettiamoci anche un cravattino, un papillon per l’esattezza. E’ domenica, e può anche starci, di vestire così. Ascoltando gli Editors con questo successo, un successo rifatto da diversi interpreti con tante cover

Editors – Papillon

Addormentato al Volante

Rompere la vostra gentilezza. Magari in punta di piedi, con un brano delicato, come questo dei Camera Obscura, dal titolo omonimo, Break it your gently, adatto per iniziare a spiccare il volo in questo anticipo di fine settimana prenatalizio  Camera Obscura – Break it your gently

San Francisco, e la mente corre a certe melodie degli anni ’60. La musica dei Foxygen richiama un po’ a quelle lontane atmosfere, anche se l’epoca ovviamente è quella attuale, essendo il disco di quest’anno Foxygen – San Francisco

Lion King, e non ci sono dubbi sul personaggio, il Re Leone che dice di essere, I am the Lion King, Senza scomodare Bergoglio o Walt Disney, molto più modestamente loro sono i Papa in questo disco recentissimo, uscito un paio di mesi fa Papa – I am the Lion King

Alla fine del secolo, e alla fine del millenio, sognavano tutto il giorno. Divagazioni non solo oniriche, ma anche musicali. Le coordinate di questo brano sono Dream All Day, disco del 1999 dei Posies. Il risultato è questo che vi faccio ascoltare Posies – Dream All Day

Senza paura, volgiamo uno sguardo al passato, per tornare ancora più indietro rispetto al brano precedente. Di scena questa volta i Pixies con Here Comes Your Man, titolo che ricorda Here Comes the Sun, famoso brano di George Harrison e dei Beatles Pixies – Here Comes Your Man

Si può andare forte, anche con uno stile classico. Hanno avuto infatti un certo successo, e non per niente hanno intitolato il loro brano Strong. Sto parlando dei London Grammar, trio britannico che ascoltiamo oggi per la prima volta London Grammar – Strong

Più trascinanti e con un sound più movimentato, arrivano adesso i Weezer, con la loro Buddy Holly, brano molto popolare, rifatto in tantissime versioni. Anche io lo conoscevo, ma non avevo mai visto loro, quattro ragazzi scamiciati, su sfondo azzurro, così come appaiono sulla copertina del disco, del 1994 Weezer – Buddy Holly

Addormentato al volante, Asleep at the wheel. Brutto affare. Chissà cosa succede. Un incidente oppure questo pezzo, della Band of Skulls, esperienza senz’altro migliore, che adesso vi propongo Band of Skulls – Asleep at the wheel

Come to Me. Amore, romanticismo, senza compromessi. Stanno insieme due persone, in questo caso due donne, Lily & Madeleine. Apprezzabile il risultato, entra perciò a buon diritto in questa playlist Lily & Madeleine – Come to Me

Gli Static Jacks con Wallflowers. I responsi del mio amico erano improponibili, quindi gli ho suggerito io la traduzione migliore, secondo me, tappezzerie. Un termine utile, da oggi, forse farà comodo anche ad altri, su Google Translate Static Jacks – Wallflowers

Wake Up Machine

Ship Song, la canzone della nave, della navigazione. Salpiamo allora, o meglio partiamo, con questo autore che viene da molto lontano. Dall’Australia, Nick Cave con i Bad Seeds                                                              Nick Cave & Bad Seeds – The Ship Song

                                             Rats, brutta cosa. La traduzione italiana è molto simile a questa parola, la canzone però non è male. E’ suonata ed interpretata dai Bamboos, in questo disco, udite, udite, uscito appena due giorni fa, come leggo dalla didascalia. Fever in The Road sarebbe l’album, del 20.12.2013  Bamboos – Rats                                                 Senza sprofondare nell’abisso, senza raggiungere alte cime, incanalati in una normale via di mezzo, è la vita che facciamo tutti i giorni. La nostra vita, la vita reale, quella di cui ci parla anche Joan As Police Woman nel suo brano, Real life Joan As Police Woman                                                          Il nome sembra conosciuto, ma è solo somigliante ad altre formazioni, di successo. Come ho visto, non ho mai ascoltato gli Stone Roses. Siccome c’è sempre una prima volta, questa arriva adesso, un quarto d’ora dopo mezzanotte, con She Bangs the Drums Stone Roses                                                  Prima The Ship Song, adesso the weeping song. Allora è proprio un vizio, dare l’appellativo alle canzoni. Colpevoli della poca fantasia, sono sempre loro, Nick Cave & Bad Seeds. Forse, un po’ colpevole sono anche io, che anziché andare avanti, vado indietro! Nick Cave & Bad Seeds – the weeping song          Qualcosa di inerente ad un saluto. Byegone è infatti il titolo di questo pezzo, dei Volcano Choir. Un bel brano ideale per ascoltare e conoscere questo gruppo indie rock americano del Wisconsin, formato nel 2005 dalla collaborazione tra Bon Iver e Justin Vernon Volcano Choir – Byegone                                                Lezione di geografia, giusto per dire che non tutte le valli formano un lago. Ad impartire questo concetto, lontano dalla scuola o dai libri di testo, i Cold War Kids. Vedrò di approfondire la prossima volta, per il momento, prendo, prendiamo questo titolo, così com’è  Every Valley Is Not A Lake Cold War Kids                                                      Che sia un lago, una valle, o una mattinata solitaria, corriamo sempre. Nostri compagni sono questa volta i Best Coast, gruppo musicale di Los Angeles che già conosciamo. This Lonely Morning è il titolo di questa loro esecuzione, molto veloce   Best Coast – This Lonely Morning                                           Wake Up Machine. Sarà una sveglia? Forse sì, anche se detto in inglese, non sembra quell’oggetto banale e fastidioso che malediciamo tutti i giorni, quando è il momento di alzarci. E infatti non lo è, perché arriva adesso con la bella musica degli Starfolk – Wake Up Machine

 

Polvere d’Oro

Si promette una maratona mangereccia, festaiola, conviviale. In linea con la tradizione natalizia. Dovremo fermarci, ma prima di farlo c’è ancora il tempo di andare con la musica. Abbastanza forte, visto il titolo, un Atomic Man Portugal, the Man – Atomic Man

E se passassimo i prossimi quattro minuti e mezzo in compagnia degli U2? Ma sì, dai. Un brano capitato davanti agli occhi, sta allietando l’orecchio, procedo senz’altro ad inserirlo nella lista. Un uomo ed una donna              U2 – A Man And A Woman

Crystalized. Qualsiasi cosa sia, è comunque, da quanto vedo un successo. Autori i misteriosi xx, titolo, è più precisamente Crystalised. Se non vedete la differenza, ve la dico io. Non c’è una s e una z, ci sono due s, come ci sono due x nel loro nome e nel titolo che hanno dato all’album, del 2009                                                    The xx – Crystalised

Cancro per la cura, o più verosimilmente, la cura per il cancro. Accidenti, tema impegnativo, affrontato in maniera diciamo elettro-pop dagli Eels. Di sicuro un titolo, ed anche un ascolto un po’ diverso, questo cancer for the cure Eels – Cancer for the Cure

Non me li ricordavo, ma li avevo inseriti, una sola volta, tantissimo tempo fa. Hanno il nome strano di Boxer Rebellion, e danno vita a questo brano, forse più godibile, rispetto al precedente. Vi propongo di fare pace con la musica, con questo Keep Moving Boxer Rebellion – Keep Moving

Li abbiamo sentiti una miriade di volte, i Kings of Leon. C’è una ragione per farlo anche adesso. Sono bravi, e parlano di famiglia. Un albero di famiglia. Presumo un albero genealogico. E’ comunque Family Tree, il titolo del prossimo pezzo Kings of Leon – Family Tree

A ruota libera, incontriamo adesso altri soliti noti, gli Arctic Monkeys. Non c’è niente di nuovo, quindi, solo uno per la strada. Guardiamolo bene, anche perché tra una manciata di ore scompariranno tutti, chiudensosi in casa. Prima che sia troppo tardi, ecco a voi One For The Road  Arctic Monkeys 

Ocean Colour Scene. Nome suggestivo, mai inserito nelle nostre playlist. Lo faccio adesso con questo bel pezzo, intitolato The Circle, brano live incluso in un doppio album uscito due anni fa                                Ocean Colour Scene – The Circle

Il pianoforte e una voce, quella della cantautrice Tori Amos, qui con noi per cantarci delle cose preziose, Precious Things. Cose preziose per lei importanti, visto che anche il suo album, dell’anno scorso, lo ha intitolato Gold Dust, polvere d’oro Tori Amos – Precious Things

 

 

High Road

Un vagabondo senza speranza. Errante attraverso strade, città, luoghi. Chissà se troverà una casa, disposta ad accoglierlo. Qualche persona di buona volontà, non dovrebbe mancare, visto e considerato il periodo, natalizio. Apriamo il cuore, e le orecchie, arriva hopeless wanderer – Mumford and SonsSe parliamo di feste, ci può stare anche un Thank You Happy Birthday. Non è il titolo del prossimo brano, è l’album con cui nel 2011 sono usciti i Cage the Elephant complesso americano del Kentucky di cui vi propongo Shake Me Down Cage the Elephant – Shake Me DownUna pallina magica, letteralmente, una pallina di gomma. Il titolo originale è Rubber Ball, e gli autori sono sempre i Cage The Elephant. Brano questo, forse meno conosciuto, ma più lineare, melodico, senza cambi di ritmo Cage The Elephant – Rubber Ball

Sono arenato, I’m stranded. L’energia non gli manca, per tirarsi fuori da questa situazione. Chissà se ci riuscirà, e comunque diamo il benvenuto anche a lui, anzi a loro, The Saints gruppo rock australiano, formatosi nel 1974 a Brisbane The Saints – I’m stranded
Sempre più veloci, come se dovessimo correre, come se ci fosse un traguardo da raggiungere. Si può parlare di metri, chilometri, io preferisco non pormi limiti di tempo spazio. I Cold War Kids fanno una scelta ancora diversa, optando per il miglio, mile. Per l’esattezza un Miracle Mile Cold War Kids – Miracle Mile
Ecco un altro nome nuovo, dal sapore un po’ esotico, equatoriale, sono i Panama. Anche il sound è caldo, niente di scatenante o scatenato, un po’ più tranquillo rispetto ad alcuni dei brani precedenti. Il titolo, semplice, Always Panama
Sono speranze, desideri, propositi, vette, montagne. Ci deve per forza essere qualcosa di alto, anche se si tratta, semplicemente di strade, o strada, come nel caso dei cults. Una bella canzone, comunque, si ascolta bene cults – High Road
All Along The Watchtower Tutti lungo la Torre di Guardia. Se c’è la chitarra di Jimi Hendrix, si capisce perchè. E’ tutto all’ennesima potenza, tutto trascinante. L’ideale era essere stati lì, dobbiamo invece accontentarci di una registrazione Jimi Hendrix – All Along The Watchtower
Troppo ubriaco per sc…… too drunk to fuck. Non lo traduco per intero perché è quel significato lì, che tutti avrete capito. La musica spesso parla di amore, i Nouvelle Vague lo fanno in maniera Nouvelle Vague too drunk to fuckE’ sempre difficile parlare di soldi, lo fanno tutti, non starò quindi a mettermi anch’io. Se però dico che il tempo è denaro, magari non dico niente di nuovo, ma almeno il discorso cambia. Se poi arrivano i Placebo, be’, allora c’è una logica a tutto Placebo – Time Is Money

Taking Control

Penso di non averli mai sentiti. Hanno una connotazione spiccatamente classic rock, vengono da Portland, Oregon. Sono i Red Fang, e ci danno una bella scossa, con questa loro Blood Like Cream. Veramente originale come titolo Red Fang – Blood Like Cream

Continua il rock, questa volta datato, visto che retrocediamo agli anni ’90. Sembra comunque un sound attuale, anche se è distante 15 anni. Non per niente il brano si intitola Today, forse il più conosciuto degli Smashing Pumpkins – Today
Non è ancora la mezzanotte del 31 dicembre, anche se mancano pochi giorni. Nella mia non breve vita, sono poche le mezzanotti di fine anno degne di essere ricordate. I Fake Club hanno da raccontarne e cantarne una, passata al KOKO Fake Club – Midnight at KOKO
Santa Clara. Comune di Cuba, città americana, cittadina brasiliana, isola dell’Ecuador, e poi, tante altre cose ancora. Io pensavo di imbattermi in Santa Klaus, ma mi sono sbagliato di grosso. Ho incontrato una miriadfe di luoghi, e anche questo brano dei National – Santa Clara
Si potrebbe pensare ad uno zio, Uncle. A ben vedere però l’autore è scritto UNKLE, con la kappa, e tutto maiuscolo. C’è poi a completare il tutto il nome di un certo Thom Yorke. Si esprime con il pianoforte, anche se non credo voglia fare musica da camera. Il risultato è questa Rabbit in Your Headlights UNKLE, Thom Yorke E se tornassimo a qualcosa di più pulito, genuino, tradizionale, stile folk? Troviamo lo stile e la classe di Joni Mitchell, una chitarra, una voce poetica, un po’ di relax con questa sua I Don’t Know Where I Stand, non so dove mi trovo. Solo un momento di confusione, un attimo Joni Mitchell – I Don’t Know Where I StandI libri sono da scatole. Books From Boxes. Aspetteranno qualcuno che li sistemi. Un patrimonio di cultura, saggezza, narrativa, che non potrà rimanere troppo a lungo in mezzo al cartone. In attesa di un provvidenziale intervento, ci ascoltiamo l’omonimo pezzo dei Maximo Park – Books From BoxesBacco Tabacco e Venere, riducono l’uomo in cenere. Tutto vero, solo che dell’ultima, non ne possiamo fare a meno. Le prime due, meglio scordarle, o forse, cantarle, con questo brano degli Oasis – Cigarettes & AlcoholBlack Balloon, palloncino nero. Non il solito palloncino che si perde nell’aria, per andare chissà dove. Questo è interessante, degno di nota. Gli autori che lo fanno svolazzare sopra le nostre teste, dimostrano di avere un certo talento e sono gli anglo-americani Kills – Black BalloonDopo tutto, sopratutto, non un amaro o un digestivo, ma il controllo, il controllo preso e ripreso, dopo svariate peripezie. Abbiamo visto sigarette, nottate, alcol, palloncini, zii, sangue, scosse confusione. A rimettere ordine a tutto quanto ci pensa Alberta Cross con Taking Control Alberta Cross