La musica vellutata degli Ohbijou, per iniziare, ma anche per ritardare, l’ora in cui potrò finalmente buttarmi sul letto. Si avvicina l’ora del cambio di data, ma, vale la pena di ascoltare questa Eloise And The Bones, prima proposta di oggi, o forse, di domani
Ohbijou – Eloise And The Bones
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Ho imparato a leggere il nome, per esteso, senza fermarmi alle apparenze. Non mi lascio quindi ingannare da quel solitario Ken, e vado a vedere quello che c’è scritto sotto. Mi appare un tranquillizzante, Stringfellow. Tranquillizzante perché abbiamo imparato a conoscere la sua bella musica, e oggi ci presenta The Lover’s himn
Ken Stringfellow – The Lover’s himn
Siamo numeri, dal punto di vista ambientale, sociale, umano, culturale. Forse ci dimentichiamo che anche loro hanno una certa dignità, sono sempre uguali e non cambiano opinione. Questa Numbers di Iko, però… non è un inno alla gioia, anzi, è abbastanza accorata
Iko – Numbers
Dopo Natale, Pasqua, il vecchio Papa, il nuovo Papa, forse nessuno parla di certi argomenti. Ci pensa il nostro Ken a reintrodurre certe tematiche con questa Jesus Was An Only Child. Veramente strano, come titolo, qui in Italia, nessuno lo darebbe
Ken Stringfellow – Jesus Was An Only Child
Si dovrebbe suonare più piano, se non altro perché è una certa ora, e tanti, anzi, la maggior parte delle persone dorme. Non è così per gli Animal Collective e la loro Today’s Supernatural. Come vedete, e come sentite, tutto all’eccesso
Animal Collective – Today’s Supernatural
Questo si chiama, Lucky Ghost. C’è una singolare somiglianza con il nome Holy Ghost, gruppo che abbiamo conosciuto ultimamente. Lui, però penso canti da solo, anche perchè il suo bel pezzo, si intitola Misanthrope
Lucky Ghost – Misanthrope
Modern Day Zero, nome non nuovo, che mi sembrava, sbagliando, di conoscere. E’ la prima volta, invece, ed anche loro si presentano con solo una parola, non certo positiva. Si tratta infatti di Disappointed, che, per l’appunto, vuol dire, deluso
Modern Day Zero – Disappointed
Wild Desire, un desiderio selvaggio. E’ ed era anche, il tassello che ci mancava a completare il ritratto di King Tuff, che avevamo conosciuto più che altro con il lato B. Adesso, finalmente, il brano che dà il titolo al suo disco
King Tuff – Wild Desire
Si chiama Blind, ovvero cieco, se non sbaglio. Non è meglio dire, non vedente? Sicuramente sì. Non è meglio dire Andrea Bocelli? Assolutamente sì, salvo il fatto che questo genere di musica non si addice molto alle canzoni cantate dal tenore pisano. Provate anche voi, ad ascoltare Break Away
Blind – Break Away
Ha un cognome importante, anche se lei è conosciuta più che altro per questo brano. Si chiama Charlotte Gainsbourg e il suo pezzo è intitolato semplicemente Anna, nome comune di persona, non nuovo, anche in diverse canzoni italiane
Charlotte Gainsbourg – Anna