This City

Tookah, un termine che fa pensare a qualcosa di esotico, è invece ad una latitudine molto diversa, essendo il titolo del disco di Emilana Torrini, artista islandese dal nome italiano. Il brano omonimo, dura esattamente tre minuti, e lo ascoltiamo Emilana Torrini – Tookah

Alla scoperta di un nuovo artista o autore dal nome stranissimo, Teitur, ma dal titolo estremamente normale, avendo dato il nome di Home al suo pezzo Teitur Home

La supersimmetria, non solo delle molecole, della natura, dei fiocchi di neve, ma anche degli Arcade Fire, che hanno intitolato così questo pezzo, che ci ascoltiamo Supersymmetry – Arcade Fire

Ordini di marcia e sono di scena i new pornographers, gruppo canadese interessante, dovremo un po' approfondire quello che hanno fatto, la loro storia discografica ed artistica. Mi viene da pensare così perché Marching Orders è un bel pezzo new pornographers – Marching Orders

Lazerray, e chissà cosa vorrà dire. Prendiamo quello che passa il convento senza farci troppe domande. Ci mettono impegno, passionalità, entusiasmo, energia, quindi non facciamo altro che seguire la loro scia, sull'onda dei   Tv on the radio Lazerray

Leather Jacket, e questo so cosa vuol dire, con un piccolo aiutino lo traduco con giacca di pelle. Sarà un po' tardi, fuori stagione, per indossarla, a meno che…….. non continui questo caldo così anomalo e allora, questo capo, potrà essere tirato fuori dagli armadi, come hanno fatto gli              Arkells – Leather Jacket

Se non fosse morto a 40 anni, John Lennon chissà quante altre cose belle avrebbe potuto dare all'umanità. Purtroppo il destino ha deciso in questo tragico modo, si avvicina la triste ricorrenza, giusto allora ricordarlo, per mano e per merito degli Arkells John Lennon

Said the Whale, come non mi ricordavo di questo nome, comparso però almeno due volte nei nostri archivi. Dico brevemente che sempre di bella musica si tratta, quindi non mancano le idee, si trovano sempre le idee, la tastiera quasi va da sola. Il brano è B.C. Orienteering Said the Whale

Questo è veramente nuovo, e si chiama Constantines, nome che ricorda il famoso tronista Costantino. Niente a che fare con lui, credo, sennò non farebbe buona musica, sarebbe impegnato in tutt'altro. Per fortuna, bando alle cose e largo a questa Shower of Stones – Constantines

Il tempo può essere superato, Time can be overcome. Bella affermazione, si tratta penso, di affermare un senso dell'esistere, uno scopo della vita, che vada al di là del succedersi dei giorni dei mesi,, degli anni, delle stagioni. Provano ad inerpicarsi su questo difficile discorso sempre loro, la band canadese dell'Ontario, Constantines – Time can be overcome

Kings & Queens, e direi, siamo a posto. Tra poco sarà Natale, che molti considerano come una favola. Eccoci allora serviti, su un piatto d'argento, i personaggi giusti. Forse manca Cenerentola, la fatina, i nanetti, Biancaneve, la strega, la matrigna, le sorellastre. Non importa, al posto loro abbiamo gli Apostle of Hustle – Kings & Queens

Sono sveglio dalle 7 di stamattina, e cerco, nei limiti del possibile e del fattibile, di essere attivo, come milioni, miliardi di altre persone. Ma cosa si può dire o cosa si può fare, dormendo tutto il giorno? Di certo non si prenderanno i pesci, ma si potrà cantare insieme a loro, i bravissimi      Rural Alberta Advantage – Sleep All Day

Sembra dolce, lenta, melensa, questa canzone, che infatti ha il titolo di My Coco. Sembra, ho detto, perchè poi parte in quarta, decolla, con ritmo, velocità, chitarre elettriche. A pilotarla, in questo volo, un certo stellastarr*, notate l'asterisco dopo l'ultima lettera stellastarr*- My Coco

Black Camera, e si parla, penso, non di una camera da letto, ma di una macchina fotografica. Niente di più normale di una macchina fotografica nera. L'aggiamo già vista, già utilizzata, già avuta e sfruttata. Ormai è quasi un oggetto di antiquariato, adesso usiamo i telefonini, o gli smartphone, ma, c'è un ma, ci sono, ancora legati a questo cimelio del passato, gli               Wintersleep – Black Camera

Prima vi avevo proposto John Lennon, adesso, sempre dallo stesso album Jackson Square degli Akells, la prossima track, Abigail – Arkells

Penso che i Rural Alberta Advantage siano proprio bravi. Decido allora di riproporre anche loro, adesso con This City, brano attualissimo, uscito infatti alla fine di settembre di quest'anno, con l'album Mended with Gold Rural Alberta Advantage – This City

Let Me Drive era un EP degli Winter Gloves. Uscito il 10 febbraio 2009, aveva la durata complessiva di 9 minuti ed era composto di 3 canzoni: la prima che dava il titolo al disco, l'ultima, quella che ci ascoltiamo adesso, Piano 4 Hands – Winter Glove

A Violent Yet Flammable World. Un mondo ancora infiammabile e violento. E c'hanno pure ragione, ma che ci volete fare? Cosa ci possiamo fare? Una risata, una critica, uno spirito di adattamento, come quello che dimostrano di avere, da brave ragazze, come sono, le                                                   Au Revoir Simone – A Violent Yet Flammable World

Nella notte dei tempi, quindi all'inizio di fm, avevo inserito i Postmarks, poi mai più ascoltati. Sto ascoltando adesso One Note Samba, uln loro brano che, come sto vedendo, ha avuto un indice di gradimento altissimo. E' proprio bello e lo ve lo faccio ascoltare  Postmarks One Note Samba

Questa volta c'è il ritmo, galoppante, dei The Bird and the Bee, mandano a quel paese un certo ragazzo, F-cking Boyfriend. Io, da uomo, mi sento leggermente chiamato in causa e potrei vendicarmi dicendo che il brano, non mi sembra poi così interessante, però giudicate anche voi…             The Bird and the Bee – F-cking Boyfriend

E' il momento adesso di conoscere una cantautrice canadese, che forse ci potrà dare delle soddisfazioni, per noi appassionati ascoltatori. Leggo infatti che ha una formazione musicale classica, è una singer e songwriter, di talento, e la ascoltiamo con Brain Stew Kate Rogers

The New, e gli Interpol con questo pezzo, che mi piace definire pregevole, godibile, lo consiglio a tutti voi, e quindi lo condivido volentieri. Tra l'altro, come è specificato nel titolo, si tratta di una versione dal vero, eseguita il 18 Aprile 2001, data per me molto importante Interpol – The New

Avete notato che con facebook e i calendari su internet, c'è sempre qualcuno che compie gli anni? Sarà il caso allora di impararsi questa Happy Birthday, che non è òla solita Happy Birthday to You, anche perchè è cantata dai Tender Forever – Happy Birthday

Ragazze Ricche

festivalmusicale………5.12.12

This City

Ragazze ricche, ma guarda un po' se dobbiamo fare questione di censo, di classe economica. Mai e poi mai arrivare a tanto, eppure, per presentare questi signori, non si trova di meglio che l'appellativo Rich Girls, che è poi il titolo di questa canzone, dei Virgins – Rich Girls

Il disco dei Virgins, inciso nel 2007, includeva anche questo brano, che era poi l'unico rimanente. Se fosse stato un 45 giri, si sarebbe potuto dire il lato B. Fernando Pando il titolo Virgins – Fernando Pando

Munich degli inglesissimi Editors. Sono infatti di Birmingham, attivi da 10 anni, dimostrano di avere un certo talento, anche con questo brano, brano che penso abbiano dedicato all'omonima importante città tedesca Editors – Munich

Deborah Harry e Chris Stein fondano a metà degli anni '70 i Blondie, Deborah, ha i capelli biondi, ed è da qui che deriva il nome. Si esibisce come vocalist, affiancata da Chris alla chitarra, e da altri 3 componenti. Arrivati fino ai giorni nostri, nel 2011 sono ancora sulla cresta dell'onda, abbiamo anche le immagini ufficiali del video che hanno fatto per questo Mother – Blondie

Gli anni '60 e '70, il rock progressivo di quell'epoca, ben interpretato dai Caravan con uno dei loro brani più conosciuti. Si intitola Magic Man, quello che ormai siamo costretti ad essere per poter sopravvivere. Riusciremo a tirare fuori qualcosa, dal nostro cilindro? Caravan – Magic Man

Live In Utrecht, Holland – 13/2/1992; quindi un'esibizione dal vivo. Ad ascoltare arrangiamenti e sonorità, sembra di una ventina d'anni prima. I Procol Harum interpreti e protagonisti, profeti anche di un certo tipo di musica, come quella di questo brano, intitolato Repent Walpurgis – Procol Harum

I Placebo, con B3, un brano di quest'anno, attualissimo quindi. Abbiamo fatto un salto di quasi una generazione, ma d'altra parte loro era un bel pezzo che non li mettevo. Essendoci questa novità, è giusto proporli con questo EP appena inciso. EP per la cronaca Extended play, abbreviato in EP, è il nome dato nel settore discografico ai dischi in vinile o ai cd la cui durata sia superiore a un singolo e inferiore a un album Placebo – B3

Un ragazzo canadese di nome Jeff Buckley. Abbiamo già avuto modo di apprezzarlo, il brano di stasera si intitola Grace. Sono contento di proporlo. In questo periodo si parla molto di principesse, noi se lo facciamo, è solo per la musica Jeff Buckley – Grace

This City

PJ Harvey, nome simile al precedente, ma anche simile ad una famosa marca di motociclette. Adesso cerchiamo di tradurre il titolo: The Words That Maketh Murder, le parole che fanno uccidere. Veramente terribile, ma purtroppo attuale anche questa frase PJ Harvey – The Words That Maketh Murder

Wallflowers

Extra free year, e partiamo alla grande, anche perché tra meno di un mese si chiuderà l'anno vecchio, si aprirà quello nuovo, quindi l'argomento mi sembra pertinente. Ci fanno da apripista i bravissimi                     Generationals – Extra free year

Foreign Room, che se non sbaglio vuol dire camera straniera, estranea, forse sconosciuta. Sconosciuti anche loro, gli autori, i Telekinesis, in realtà, dal poco che leggo, solo uno pseudonimo dietro cui si cela il vero nome dell'artista, Michael Benjamin Lerner telekinesis – Foreign Room

Si comincia con qualcosa che assomiglia ad un fischio, poi, questo brano, I could go, si scatena alla grande. Protagonista di questa festa, Oberhofer, nome non del tutto nuovo in quanto l'avevamo incontrato una volta, ma diverso tempo fa Oberhofer – I could go

Il discorso di prima, fatto per gli Oberhofer, vale anche per i Miniature Tigers, che ci offrono quindi il secondo bis della giornata, entrando in scena con la loro Swimming Pool Blues – Miniature Tigers

Il brano di prima era abbastanza spensierato, c'erano anche dei coretti con ye, ye, il brano di adesso è più intenso, profondo, di genere cantautoriale. Il tempo di fare queste considerazioni ed è già finito, dura davvero poco. Per fortuna il sistema mi consente di recuperare autore e titolo: The Last Royals – Winter Waltz

Trust, che come potevo immaginare, vuol dire fiducia. Io la conoscevo come una marca di piccoli accessori per pc, come per esempio le casse per amplificazione, ma, c'era anche il detto "in God We trust", ed è questa la chiave per scoprire il vero significato di questa parola, parola usata anche dai Generationals per dare il titolo al prossimo brano                                Generationals – Trust

Pistols e Throw Me The Statue: il primo è il titolo, il secondo è l'autore. Un nome molto lungo, incontrato anch'esso solo una volta, in uno dei primi post di festivalmusicale. Perché non riprovarci anche con loro, allora, anche perché l'impressione che si ricava ascoltando questo brano è davvero buona Pistols Throw Me The Statue

Adesso ci sono i Pastels, con un brano un po' retrò, vecchio stile, si intitola infatti Been so Long, il riferimento al passato quindi penso sia voluto       Pastels – Been so Long

La chitarra acustica, l'armonica, il tono tutto sommato sommesso, stranamente, visto che si parla dell'uomo più felice, ovvero The Happiest Man On this Plane, come dice il titolo, riportato per esteso. Sarà felice così, oppure si giocano sull'effetto contrario, sul paradosso, sempre loro, gli Throw Me The Statue – The Happiest Man On this Plane

E' il giro dei 4 cantoni, e ci riporta, magicamente, ai miniature tigers ed ad Easy As all that, seconda loro performance, dopo il blues della piscina. Dico subito che Easy come concetto, come stile di vita, idea, mi piace molto e devo dire che anche questo brano si ascolta facilmente               Easy As all that – Miniature Tigers

Tv on the radio, li abbiamo ascoltati una miriade di volte, i prossimi però non sono loro, bensì i Tv Girl, curioso vero? Non li conoscevamo, facciamo adesso questa scoperta incontrando Sarah in una certa sauna, mamma mia che emozione Tv Girl – Sarah (meet me in the sauna)

Prima mi era sfuggito il significato di Waltz, sono andato a vedere e come potevo immaginare vuol dire valzer. Parlo di questo perché il prossimo pezzo si intitola semplicemente Waltz, ed effettivamente ricorda il genere di musica che fa da sottofondo a questo ballo. A dirigere le danze, adesso ci sono i Little Ones – Waltz

Dalla realtà a delle presenze immaginarie, forse reali per qualcuno, ipotetiche ed inesistenti per la maggioranza di noi. Si parla e si canta di Ghost, fantasma, ed a farlo sono i Voxtrot – Ghost

Quando combattono, combattono. Eh sì, cosa ci volete fare……. Importante è non perdere la testa, o forse importante è proprio perderla, e non pensarci troppo sù. Questo brano ci induce un po' alla spensieratezza, ed i protagonisti sono i Generationals – When When they Fight, They Fight

I never Would, non avrei ma……C'è da completare la frase, manca il complemento oggetto, ma, la perdoniamo, anche perché il suo pezzo è proprio bello. A parlare e cantare così, con noi che stiamo ad ascoltare,           Seapony – I never Would

Sono veramente solenni in questo modo di suonare e l'effetto è un po' come di entrare in un luogo di culto, o in un'ambientazione natalizia. Vediamo intanto di definire chi sono: The Boy Least Likely To il loro nome, duo inglese composto da Jof Owen e Pete Hobbs. Il brano, molto breve, dura solo due minuti In the Bleak Midwinter – The Boy Least Likely To

Bentornata leggerezza. Non sto parlando dei Pavesini o del biscotto di Novara. Sto presentando il ritorno di un genere di musica un po' più congeniale ai miei gusti. Interpreti adesso i Coconut Records e la loro            Minding My OwnBusiness – Coconut Records

Il prossimo brano è un live, se vogliamo anche giustamente, trattandosi di una festa. Il titolo è proprio The Party, brano suonato e cantato molto velocemente, alla velocità del suono, è proprio il caso di dirlo, da                     Betty and the Werewolves – The Party (live)

Vanilla Sky

festivalmusicale………7.12.12

Wallflowers

Un titolo, quasi una frase, per non dire un poema. I'm Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance With You, non devo insegnare al tuo ragazzo come deve ballare con te. Un gesto di ribellione, espresso da questo brano dei       B.Kids – I'm Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance With You

Lisztomania, penso si faccia riferimento, in questo titolo al compositore classico Liszt. Ma non è musica sinfonica, rimaniamo nell'ambito del pop alternativo, con questo gruppo, chiamato Phoenix e il loro disco, Phoenix – Lisztomania

Un brano della colonna sonora di Vanilla Sky, film con Tom Cruise, si intitola Last Goodbye. Le chitarre acustiche cominciano a suonare, lasciamo allora spazio a Jeff Buckley, da un po' di tempo a questa parte ospite fisso del blog Jeff Buckley – Last Goodbye

William Fitzsimmons, lui è proprio la prima volta, qui con noi. Avviene così, con questa musica veramente suggestiva: un pianoforte elettronico suona degli accordi, l'organo di sottofondo, due vocalist dal timbro solenne. After Afterall, il titolo del branoWilliam Fitzsimmons – After Afterall

L'autore è Get Well Soon, stare bene presto. La musica in effetti è molto bella, ha questo potere. In senso contrario i titoli: l'album è Vexations, il brano Angry Young Man, giovane uomo arrabbiato Get Well Soon – Angry Young Man

Gli anni '90 dei 4 Non Blondes, gruppo rock statunitense attivo dal 1989 al 1995. Pubblicarono un singolo molto venduto ed ascoltato, all'epoca. Si intitolava What's Up?. Ovviamente la mia scelta ricade su un altro pezzo, coinvolgente, meno conosciuto Bless The Beasts And Children 4 Non Blondes

Natalie Imbruglia, australiana di origine italiana. Di talento, di successo, mai apparsa su questi schermi. E' arrivato anche il suo momento, anche perché il pezzo che vi vorrei proporre è molto bello, si intitola Against The Wall         Natalie Imbruglia – Against The Wall

La buona musica, attuale dei Pacific Air. La ascoltiamo con questo Float. Titolo molto semplice, si traduce facilmente in galleggiante. Stranamente però la sagoma dell'uomo in copertina, più che essere a galla, sembra affondare. Non importa. Troverà il modo di risalire Pacific Air – Float

Hannah Cohen, un'autrice indubbiamente nuova, anche per il suo anno di nascita, 1986. E' molto giovane e sono contento di proporla con questo brano, dal titolo non particolarmente originale, California Hannah Cohen

Ancora melodia, con un'autrice, anche lei molto giovane. L'abbiamo già conosciuta, si chiama Priscilla Ahn. Quando ha inciso questo disco, nel 2008, non aveva neanche venticinque anni. Suona diversi strumenti, ha avuto vari riconoscimenti e dal 2010 è sposata con l'attore americano Michael Weston. Wallflower è il titolo del suo brano Priscilla Ahn – Wallflower

Wallflowers

Better Than

Facevamo gli aeroplanini di carta, e magari anche le barchette. Questi erano i nostri poveri e pochi origami, poi ci siamo specializzati in altre cose, forse più di sostanza. Ma quel mondo, fatto di cose piccole, era comunque bello, e gli Alison Krauss & Union Station ci riportano indietro con questo brano molto dolce Paper Airplane – Alison Krauss & Union Station

Better than, è senz'altro meglio, come ci hanno insegnato a dire e a pensare…… Poi, siamo caduti nei nostri vizi, abitudini, contraddizioni, e abbiamo cominciato ad essere pessimisti, abbiamo vissuto vedendo tutto nero. E' ora di cambiare verso e tornare alle origini, quando avevamo e coltivavamo la speranza, oggi in compagnia dei John Butler Trio – Better than

Collide, scontrarsi. Qui più che l'ottimismo, coltiviamo relazioni pericolose, o problematiche. Il brano però, di Howie Day, è molto tranquillo. Più che alla rabbia, induce alla riflessione Howie Day – Collide

Facciamo che passo con il cursore, evidenzio i caratteri e faccio un copia ed incolla. Per questo nome, così complicato, non riuscirei a fare diversamente. Il risultato eccolo qui: Oleksa Lozowchuk. Nome difficile, vero? Eppure questo suo Bennie Jack's è un brano interessante                     Oleksa Lozowchuk – Bennie Jack's

Un brano al primo ascolto un po' lento, forse lagnoso, o meglio lamentoso. E' naturale sia così, l'autore Benjamin Francis Leftwich si duole di un buco nella sua mano, Hole In My Hand. Partecipiamo allora al suo dolore, ascoltando il suo brano Benjamin Francis Leftwich – Hole In My Hand

Il titolo del prossimo brano è Being Human. Niente di politico, per carità, si apre un discorso etico ma anche e sopratutto musicale, anche perché le note di questo pezzo strumentale di Richard Wells sono molto belle       Being Human – Richard Wells

E i ragazzi, inizia a chiedersi o a parlare Angus & Julia Stone. Provo a continuare io, prendendomi la licenza per farlo. I ragazzi prima, gli uomini poi, sono una fonte di problemi. Forse il loro migliore destino è quello di vivere e di fare da soli, per non mettersi nei guai e per vivere un'esistenza migliore anche se sicuramente più povera. Il problema è che sono le ragazze che li cercano, allora…… Ascoltiamoci questo brano                         Angus & Julia Stone – And the Boys

Ancora un'altra società, onorata società. No, scherzo, è una società artistico musicale, c'è la & classica. Risponde al nome di Jenny & Tyler e sentiamo cos'hanno da  cantarci con Song For You – Jenny & Tyler

Adam Cohen, buono a sapersi che ci sia anche lui, arrivato evidentemente al successo e/o alla notorietà dopo il più famoso Leonard e la meno conosciuta Hannah. What Other Guy è il suo brano, suonato in maniera molto artigianale per lo più con una chitarra acustica                                     Adam Cohen – What Other Guy

Benjamin Francis Leftwich, autore inserito 5 canzoni fa, con un altro brano, sempre a proposito di mani, ci canta questo suo molto dolce           Atlas Hands – Benjamin Francis Leftwich

Molto tempo fa avevo incontrato un certo Scott Walker, ecco adesso, per la prima volta, Jason Walker con la sua Everybody Lies, tutti mentono. Sarà vero, ma non in maniera così assoluta. Forse tutti più che dire bugie, non dicono la verità, allora questo mi sembra un po' più accettabile          Jason Walker – Everybody Lies

Un brano straconosciuto e strafamoso. Mai saputo titolo ed autore. Ecco adesso la carta d'identità di questo pezzo: 74-74 dei Connells. Molto semplice ed essenziale, vero? Chissà poi che cosa sarà successo di cosi mitico in quei due anni…… Io ero soltanto un bambino, andavo alle elementari, giocavo a tennis e portavo gli occhiali come adesso The Connells – '74-'75

In the Hearts of men, nel cuore degli uomini. Ci saranno tante cose belle, come questo brano, davvero molto easy dei First Aid Kit. Apriamo allora il nostro cuore, se non lo è già e ascoltiamoci in santa pace                          First Aid Kit – In the Hearts

Immersi in un genere acustico, un po' folk, troviamo adesso gli Lifehouse con Everything, brano molto dolce ma continuando così, rischio quasi di chiudere gli occhi!!! Everything – Lifehouse

Facciamo che anziché addormentarmi, mi siedo a tavola, dove posso trovare Poison & Wine, pesce e vino, anzi, veleno e vino. Non vorrei mai mangiare in maniera così adulterata ma…..evidentemente The Civil Wars la pensano in maniera diversa The Civil Wars – Poison & Wine

Postcard

festivalmusicale……02.12.12

Better Than

Il piacere di presentare un cantautore israeliano, di nome Asaf Avidan. Il disco con cui si è presentato quest'anno, per la prima volta sui palchi, e sul mercato italiano, si intitola Different Pulses. L'estratto scelto per iniziare a conoscere questo autore è Love It Or Leave It Asaf Avidan

Un viaggio nella World Music, non può allora che portarci in Israele, dove troviamo un Amit Erez con un brano intitolato  Postcard Amit Erez

Girls, soggetto di questo brano dei Peasant. Titolo non particolarmente originale, ma la canzone è molto bella, è attuale, loro da poco li conosciamo, meritano, il disco è di quest'anno Peasant – Girls

7:30. Sembra l'ora in cui si alzano la maggior parte degli italiani, invece è la durata di questo brano di Laura Gibson. Shadows On Parade, il titolo, melodia abbastanza cantilenante, arrangiamento tradizionale, con arpeggi ed archi Laura Gibson – Shadows On Parade

Ecco adesso Julia Stone, già incontrata un paio di altre volte, sempre in coppia con Angus. Stasera, è da sola, canta It's All Okay, è tutto okay, e ci fa piacere, anche perché il disco è di quest'anno, quindi se lo diciamo adesso, lo pensiamo e lo viviamo, in questo momento Julia Stone – It's All Okay

Stasera, voci pulite, suoni semplici, tradizionali. Niente di acustico, niente di metallico. Per adesso si continua così, e anche se c'è scritto rock, il genere mi sembra più da songwriter. Ad interpretare il brano, dal titolo Clean Getaway,  Maria Taylor – Clean Getaway

Rosie Thomas è l'autrice di questo brano, Much Farther To Go. Andare molto più lontano, la bella traduzione. Per il momento, a viaggiare con il pensiero, immaginando dei cambiamenti, delle prospettive, delle evoluzioni. Domani, chissà, potrà capitarci di prendere un treno o un aereo, per adesso ci rilassiamo con questo pezzo Rosie Thomas – Much Farther To Go

La prima volta in questo blog, ma penso proprio di averli già ascoltati. Si chiamano The Weepies e qualche anno fa, esattamente nel 2007, cantavano questa bella canzone. Il mondo gira follemente, World Spins Madly On The Weepies

Whisper, sussurrare, bisbigliare, mormorare. E' proprio giusto questo titolo, da il senso di una serata dove il ritmo per tutto il tempo è stato pressoché assente. Interpretazioni poetiche, intense, come anche lo è questa di A Fine Frenzy, nome di questo autore A Fine Frenzy – Whisper

Indian Summer

Au Revoir Simone, da quanto tempo non li ascoltavo! Non mi ricordavo neanche più di questo nome, incontrato solo una volta. Ci promettono una notte maestosa, e direi che il brano è all'altezza di questo titolo altisonante, Night Majestic – Au Revoir Simone

Se poi vi interessa un altro posto per cadere, perché non vi sentite abbastanza a terra, fatemelo sapere…. Ci sono i Kt Tunstall che ne stanno proponendo uno, è tutto in questo titolo, Another Place to fall – Kt Tunstall

Charmless man, un uomo senza fascino. Eppure, loro ce l'hanno, tantevvero che questo brano, qualche anno fa scalò le classifiche. Vado a vedere la storia dei Blur, autori del brano. Di anni ne sono passati la bellezza di 19, essendo il 1995 Blur – Charmless Man

M è l'iniziale del mio cognome, ma non posso essere io, essendo il soggetto in questione una Lady, Lady M per la precisione. Ce la fa conoscere un'altra signora, almeno a giudicare dal timbro della vocalist, è una vecchia conoscenza e risponde al nome di Blonde Redhead – Lady M

Chissà cosa avrà di particolare un'estate indiana. Lontana nel tempo e nello spazio, ma vicina, vicinissima dal punto di vista sonoro. Eccola arrivata, la stanno portando gli Stereophonics con questo brano, dal titolo                Indian Summer – Stereophonics

Ritorno al futuro, Back to the future. Titolo avveniristico, cinematografico, fantascientifico. Anche musicale, però. Non c'è una pellicola, infatti, ma le note di questo brano degli Audac – Back to the future

Tra ansie, patemi, dubbi, attese e sconvolgimenti, eccoci inevitabilmente costretti ad affrontare il tema, di stringente attualità, dei cuori aggrovigliati. Ce ne offre il pretesto il prossimo brano di Luluc, il cui titolo è appunto Tangled Heart – Luluc

Loom il titolo del prossimo brano. Si traduce con telaio, quindi, come potete vedere e sopratutto sentire, con questo attrezzo non si fanno solo cose di abbigliamento e di tessitura, ma anche interessanti brani musicali, come è capitato ai Death Vessel – Loom

E' mio, mine. Aggettivo possessivo, usato dai bambini, ma non solo, in questo caso preso in prestito dai Rosebuds che ne hanno fatto il titolo e l'oggetto del loro brano, un fortissimo doppio Mine Mine – Rosebuds

Questo brano mi convince proprio, da come attacca mi sembra molto americano. Mi pare di essere in mezzo ad una prateria, una di quelle che sono solo dall'altra parte dell'Atlantico. Spazi sconfinati, orizzonti per immaginare, progettare, sognare….. Eppure, sono solo a casa mia, sto viaggiando con il pensiero, ascoltando questo brano dei Field Mouse – Netsuke

Un molto più concreto e realistico Money ci riporta al grigiore della vita di tutti i giorni. A svegliarci dal nostro breve torpore, una certa Lissy Trullie con il suo brano, così intitolato Lissy Trullie – Money

Americani, di Los Angeles, arrivano adesso gli Echosmith, gruppo che non conoscevo. Ci propongono il loro brano più conosciuto e famoso, questo      Cool Kids – Echosmith

Indian Summer

Barricade

festivalmusicale 31.12.12

Da moltissimo tempo non metto i Beach House,  uno dei migliori complessi dell'anno che si sta per concludere. Il disco Bloom è infatti uno dei best del 2012, ma quello vi propongo adesso Wild, selvatico Beach House – Wild

30 Dicembre, compie gli anni Patty Smith. Non si dicono gli anni delle signore, si possono al massimo festeggiare, e noi lo facciamo proponendo questa Amerigo, dal suo ultimo album Banga  Patty Smith – Amerigo

E' il 4 maggio 1984 quando esce Ocean Rain,  degli Echo and the Bunnimen. suoni che ci riportano indietro agli anni '80, arrangiamenti più semplici, classici, tradizionali. Meno trucchi ed elettronica, musica forse più genuina ed autentica. Killing moon è il brano Echo and the Bunnimen – Killing moon

Okkervil River è un gruppo indie rock statunitense originario di Austin, Texas, in attività dal 1998. Hanno scelto di chiamarsi così, come l'omonimo racconto della scrittrice russa Tatjana Tolstoja, discendente del più famoso scrittore Tolstoj. Il brano che vi propongo, ritmato, si intitola The Valley, ed è la prima traccia del disco inciso l'anno scorso, dal titolo I'm very far                  Okkervil River – The Valley

See You Don't Bump His Head. Un brano, cantato da Scott Walker, con un'atmosfera solenne e drammatica. Un titolo lungo, articolato, composito. La traduzione comunque sarebbe “guardati dal non urtare la sua testa. La testa, come ci testimonia anche oggi la scomparsa della grande scienziata Rita Levi Montalcini, è l'organo più importante Scott Walker – See You Don't Bump His Head

Best day of your life. Finalmente un po' di ottimismo a fare da contraltare al brano precedente. Un pezzo allegro spensierato, a cantare una certa Katie Herzig, straordinariamente per la prima volta su questi schermi                     Katie Herzig – Best day of your life

Barricade, barricata. Un termine fuori moda, ma che forse potrà tornare di stringente attualità, vista la crisi incombente ed il disagio sociale, sempre più drammatico. Barricate che comunque noi mettiamo al centro della musica con questo brano degli Interpol – Barricade

Camera Obscura, ed attenzione a come è scritto. C'è una b di troppo, quindi non è la camera oscura della macchina fotografica. Trattasi invece di un gruppo indie pop scozzese, di Glasgow, formato nel 1996. Ci fa ascoltare adesso French Navy Camera Obscura

Echoes, un nome che ricorda la stessa band proposta nella scaletta di oggi. C'è una differenza. Questa volta Echoes è il titolo, titolo di questo brano suonato e cantato, più suonato che cantato, dai Klaxon, gruppo musicale rock inglese di Londra Klaxon – Echoes

Wave Forms

Wave Forms

C’è una guerra molto dura. Si combatte casa per casa e il servizio documenta in maniera molto drammatica e realistica quello che sta avvenendo. Tutto quindi molto chiaro, qui non c’è niente da capire e non ci sono, come sempre, i soliti discorsi fumosi e incomprensibili dei dibattiti politici

Il giornalista della 7 Corrado Formigli, è stato bravo e coraggioso ad introdursi nei palazzi sventrati e tra le macerie della città siriana di Kobane, mentre intorno a lui si sentivano colpi di fucile, tiri di mortaio e Bullets, pallottole vaganti

Non è facile rischiare la vita, mettendo anche a repentaglio quella delle persone che ti accompagnano. Avrà detto al teleoperatore e al tecnico video coraggio, C’mon C’mon, continuiamo, andiamo avanti, quello che stiamo facendo è troppo importante, i telespettatori devono vedere e capire quello che sta succedendo nel Medio Oriente, a pochi chilometri da noi

 

Quando la sua trasmissione, dopo queste immagini registrate, tornò in studio, lui disse che la città di Kobane adesso era stata riconquistata, ed era tornata alla vita civile e normale. Lì peraltro sono musulmani quindi non credo i locali pubblici ed i bar possano servire alla gente Barbera e Champagne, l’alcol è vietato dalla loro religione

Il giornalista, il bravo giornalista, assiste da spettatore e poi costruisce la storia e la racconta, fintanto che non c’è nessuno che ne parla, non si può definire un fatto, un fenomeno, o un episodio, una storia. Per questo è importante che Stories We Build, Stories We tell

Peraltro devo dire che quando la trasmissione continuò con altri servizi, legati all’immigrazione, la seguii fino alla fine con interesse. Di solito sono quello che spegne la tv durante i programmi di attualità, troppo verbali e sonnacchiosi, questa volta invece non ho fatto il The Leavers Dance

Wave Forms

Wave Forms. Ho visto le condizioni drammatiche con cui i migranti in partenza dalla Libia affrontano il tratto di mare che li separa dalla Sicilia. Poveretti. A loro basta avere un motore ed una bussola, per intraprendere un viaggio della speranza, fatto per sfuggire a guerre, carestie, povertà. Incuranti della precarietà delle loro imbarcazioni e delle condizioni del mare, spesso purtroppo hanno fatto naufragio, rimettendoci la vita

Se penso agli anni della scuola e del college, nessuno pensava ci saremmo trovati a fare i conti con questo fenomeno di dimensioni epocali, bibliche. A quel tempo sembrava tutto programmato e scontato. Si studiava, ci si diplomava e poi si trovava un lavoro che durava tutta la vita o buona parte della vita lavorativa

Adesso We Carry On continuiamo a ragionare secondo vecchi schemi, come se non fosse cambiato niente. Acquistiamo, consumiamo, vogliamo sempre di più. Per fortuna, non solo le nostre esigenza e i nostri bisogni vanno avanti, ma anche la tecnologia, sempre in cerca di soluzioni che possano migliorare la nostra esistenza

Prendiamo per esempio la mobilità. Oggi vorremmo poter dire di poter andare dappertutto, limitando l’impatto ambientale dei nostri mezzi. Da qualche tempo a questa parte si studia allora il modo per limitare i gas di combustione, magare eliminandoli del tutto. Le vetture elettriche lo possono fare, e per esempio penso alla Renault Zoe. Ma questo è solo l’inizio di quello che potrebbe esserci ed arrivare in un futuro non troppo lontano. Si comincia già a parlare di macchine volanti e auto senza conducente

Sailor

Sailor

Catturato da un presentimento Caught Me Thinkin, come se si potesse pensare che in un giorno normale della vita, in piena estate, le persone che prendono il sole sulla spiaggia siano oggetto di questa violenza gratuita ed insensata. Come se si potesse immaginare che ci fossero tutti questi attentati, sparsi per il mondo

Ovviamente, nessuno o quasi l’aveva previsto o era in grado di prevederlo, eppure, come vedete, purtroppo è successo. All’ora di pranzo, sono tornato a casa, Home, e la mattina era trascorsa in modo tutto sommato normale, a parte una litigata con mia madre, cosa non poi così strana, visti i caratteri difficili che ci sono nella mia famiglia.

Da me c’era già la ragazza ucraina che mi aiuta a fare le faccende domestiche. Occhi rossi, voce contraffatta, espressione provata.  I Say Fever, come in effetti mi ha confermato, mal di gola e febbre, quindi non nel pieno delle sue forze, ma comunque in condizioni di lavorare.

Entrato nella mia abitazione, come al solito do un’occhiata ai miei cellulari per vedere se il wi-fi Eavesdrop, intercetta qualche notizia dal mondo o dai miei contatti. Purtroppo vedo subito il titolo di un attentato a Lione ed accendo allora la tv, che mi dà maggiori dettagli su questo tragico fatto

Il multiculturalismo, il multirazzismo, la fraternità, la convivenza…….. tutte belle parole e belle idee che oggi si scontrano con un mondo costretto ad interrogarsi su cosa fare per dare a tutti la sicurezza di poter vivere una vita tranquilla ed in pace. Siamo, in pratica, costretti quasi a ripartire da zero, visto che i milioni di morti e le grandi guerre del secolo scorso, sembra non abbiano insegnato niente. Ma come è possibile che succeda tutto questo…. Ho il cuore spezzato. Heartbroken, In Disrepair   

Dopo aver mangiato un piatto di spaghetti e qualche pesca, riaccendo di nuovo la televisione. Mi aspetto che parlino ancora di Lione, ma purtroppo quello che è successo in Francia, per quanto grave, passa già in secondo piano davanti al bilancio più drammatico del fatto di sangue successo nel resort tunisino. E’ proprio un giorno drammatico, niente va per il verso giusto ed Everybody Is Crazy

© 2013 Radha Ramachandran | 'Tinker Tailor Soldier Sailor' (Yellow)

© 2013 Radha Ramachandran | 'Tinker Tailor Soldier Sailor' (Yellow)

Oh Sailor, se almeno ci fossi stato te!! Invece non eri te,  non era un marinaio quell’uomo venuto dal mare, era un terrorista che con un gommone ha raggiunto la spiaggia ed ha fatto fuoco sui turisti.

It’s A Shame About Ray Che vergogna degli innocenti che prendono il sole destinati a finire così. Pensavano ad un giorno di vacanza, invece, per molti, è stato l’ultimo giorno della vita. Tra l’altro, ho visto le fotografie del resort tunisino, molto bello e curato, non certo un Weed Party

Dobbiamo ripensare alla nostra identità ed al nostro destino. Renderci conto che siamo figli, fratelli, uguali, accomunati dalla stessa grandezza ma anche dalla stessa miseria. Dobbiamo guardarci, parlare e dialogare perché abitiamo lo stesso pianeta, lo stesso mondo. Dobbiamo farlo diventare un posto bello ed accogliente non solo per noi, ma anche per le persone e gli individui che verranno dopo di noi. To Build A Home, costruire una casa, forse è un concetto che può andare bene per rendere l’idea

Il linguaggio con cui gli uomini devono parlare deve essere univoco ed universale, fatto cioè delle cose semplici ed essenziali. Tutti devono avere una casa, il cibo per poter vivere, un lavoro che possa dare la giusta dignità. Questo linguaggio, queste idee, saranno quelle veramente giuste ed importanti, ma poi, continueranno ad esserci di sicuro molte iniziali e sigle, tipo Onu, Tpi o ZVVL.

E’ stata una giornata difficile, tragica, violenta e caotica. When the Lights Go Out In London, quando anche a Londra si spengono le luci, quasi nessuno si ricorda che oggi ci ha lasciato Patrick Macnee, l’agente speciale della tv con la bombetta. Lui che era la quintessenza della britannicità, da 40 anni aveva scelto di vivere in California. E’ morto all’età di 93 anni, ed è passato alla storia come l’interprete dell’agente segreto John Steed nella serie anni ’60 «The Avengers».

Tape Deck

Tape Deck

Sei mesi fa, in pieno inverno, nella sauna o nel bagno turno, mentre fuori c’era la neve. Situazione climatica diversa, ma il sudore di oggi, analogo. La differenza è che in quella stagione ero in vacanza, adesso non lo sono ancora, ma manca poco Sarah (Meet Me In The Sauna)

Mi è successo di sudare così quando facevo spettacoli, recital, prove, o lunghe sedute in studio ad incidere dei brani inediti. Per tutte queste cose, c’era sempre un grosso impegno e sforzo, anche fisico. Mi ricordo per esempio qualche anno fa………. cantavo: “sono rimasto con te e come fosse estate, so cosa vuol dire, amare….. ti ho pensato, un milione di volte, e adesso niente è più normale”. Le parole erano di una banalità disarmante, ma con la musica, sembravano brani di una poesia scritta da Eugenio Montale

Era tutto pronto nello studio: avrei dovuto rischiararmi la voce, scacciare via quella raucedine, reale o immaginaria, mangiare una caramella balsamica, e iniziare a cantare. Non era semplice.  Un piccolo errore, A Simple Mistake poteva costringermi a ripetere il brano o la strofa della canzone

Quello che veniva inciso sulla piastra di registrazione, Tape Deck, doveva essere fatto nella migliore maniera possibile. Non potevo fare errori di voce o di tonalità, di tempo o di ritmo. Doveva quasi essere una registrazione perfetta, sempre nei limiti delle possibilità umane Human

Tape Deck

Ogni tanto guardavo la finestra. Per la strada, di sotto, un’umanità varia animava la via. Mi sembrava che tutti camminassero un po’ nervosamente come delle formiche impazzite. Pensai che questo era ormai il ritmo delle persone normali, quello di essere affaccendati in una marea di cose da fare, passando da un lavoro e da un impegno ad un altro, così, senza fine

Anche io, peraltro, conoscevo benissimo cosa voleva dire la vita di tutti i giorni. Avevo già un po’ di anni sulle spalle e nel corso della mia vita professionale avevo cambiato diverse volte mansioni e responsabilità. C’era sempre qualcuno che mi chiamava per consulenze e perizie, ma adesso avevo deciso di prendermi una pausa di due mesi per affrontare e vivere un progetto diverso, legato alla mia passione artistico musicale. Per aver fatto nella mia carriera varie cose, potevo ben dire I Work the Whole City, ma a questo punto della mia carriera, allungare il mio curriculum ulteriormente, era la cosa che mi interessava di meno

Proseguiva intanto incessantemente la mia registrazione, intervallata da brevi pause. C’erano via via degli errori e delle imperfezioni, me le tante tracce ci consentivano di fare dei rimaneggiamenti Rehash  per fare in modo di avere alla fine un prodotto musicale di buon livello. Tutto sommato il lavoro stava andando bene, e potei rilassarmi sfogliando le pagine colorate di una rivista

Mi impressionò la pubblicità della nave da crociera più grande ed equipaggiata del mondo, una vera città sul mare adatta a solcare gli oceani, in dotazione alla Royal Caribbean, compagnia di navigazione norvegiese/americana con sede a Miami. Probabilmente in quel momento non avrei avuto la mente così libera da affrontare un viaggio o una crociera sull’atlantico, atlantic, ma in qualche modo mi piaceva pensare che sarebbe potuto succedere, un giorno, prima o poi

Mentre ero immerso in queste fantasticherie, mi dissero che il mio brano era pronto. Sarebbe piaciuto o no? Io ce l’avevo messa tutta per scriverlo armonizzarlo, arrangiarlo e produrlo. Mi ero avvalso di bravi chitarristi, bassisti, percussionisti, tecnici del suono, adesso si trattava di vedere se la mia stella, My Star poteva brillare, come io mi auguravo

Non ero peraltro l’unico ad avere delle velleità artistiche di successo. C’erano anche altri ragazzi, non tutti italiani. Mi aveva colpito una band alternative musicale bosniaca che era entrata nel mio stesso studio e aveva proposto un brano dal titolo Korakrit, parola indecifrabile ed intraducibile che ancora adesso mi chiedo cosa voglia dire

Quelli però che forse mi piacevano di più erano dei ragazzi romani e napoletani, che proponevano un loro pezzo molto bello e particolare, dal sound latino-mediterraneo, con uno stile che ricordava vagamente Tony Esposito ai tempi in cui cantava Sinue’

1964

1964

Viaggia senza orario, senza itinerario, va trenino, va Chissà se va a carbone, gas kerosene, elettricità, ma c’è chi dice che va a caffè, a lecca lecca crem caramel noccioline gomma americana. Che dire, mi piacerebbe viaggiare su un trenino così, purtroppo Trenitalia, le rare volte in cui viaggio in ferrovia, mi propone treni molto più dozzinali e meno divertenti. Pazienza, accontentiamoci.

Non ci sono più neanche le porte scorrevoli e gli scompartimenti, e se si prende la Frecciarossa, è talmente veloce, che si rischia di non fermarsi neanche a Firenze. La rotaia è spinning, macina chilometri, ha troppa fretta di correre, e la città del Giglio, presto la lasciamo alle nostre spalle per andare dritti verso la capitale.

Eppure, c’è un po’ di Firenze in ognuno di noi. L’abbiamo studiata e apprezzata quando godeva per essere la città del Rinascimento, la capitale d’Italia. Abbiamo sentito i racconti dei nostri nonni, quando ci fu l’alluvione nel 1966. La conosciamo come città di partenza dei tanti immigrati che poi, se incontravano un cittadino o un conterraneo, dicevano: “la porti un bacione a Firenze

Ero piccolo anche se sicuramente non era il 1964, per il semplice motivo che in quell’anno non ero ancora nato. Forse, sarà stato il 1970 o ’71, eravamo accanto  ad una Wolkswagen con le chiavi chiuse dentro, e io con i miei familiari non sapevamo come salirci. Ci trovavamo su un viale tranquillo alberato, forse nei pressi delle Cascine, e questo è il primo ricordo di questa splendida città

I primi viaggi da solo in treno, poi in gita scolastica, in trasferta di lavoro, per un capodanno, a trovare i fantastici cugini.  Spesso quando andavo lì, portavo una ventiquattro ore, ma era la borsa meno importante. Quello che contava, e conta ancora adesso, sono le idee, la condivisione di esperienze ed ideali, i discorsi segreti ed inconfessabili The Easy Confidence (What I Would Say to You Now)

Meravigliosamente in sintonia, più che amici, più che fratelli, più che perfetti. Era bello andare, in qualsiasi periodo, con qualsiasi tempo, in qualsiasi stagione. Se c’era il crepuscolo autunnale, la calura estiva, le foglie di novembre, il gelo di gennaio, o i giardini di marzo, che importanza aveva?

1964

E la chiamano estate, cantava tanti anni fa Bruno Martino…….. Per me era molto di più, una specie di resurrezione dopo il letargo invernale, una boccata di ossigeno, aria pura, una botta di vita! Tanti giorni da passare, vivere, godere, in compagnia, insieme, a casa, al mare. Un’estate che vivevo, poteva essere a Firenze, ma anche a Livorno

Andare in vacanza voleva dire che….. la frustrazione, la noia, la paura e la rabbia, rimanevano a casa. All the Rage Back Home. Quello che si doveva vivere in quei 3 mesi era qualcosa di surreale, magicamente sospeso dalle scadenze del tempo e del calendario. Giorni e mesi lunghissimi che sembrava non finissero mai…

Se avessimo avuto 16 anni, non sarebbe stato difficile Free at Dawn, arrivare facilmente all’alba. Eravamo molto più piccoli, quindi dopo una certa ora non era consentito trattenersi. A noi però andava bene così. Le cose più belle ed interessanti le vivevamo alla luce del giorno, con il sole, il mare, il campetto, le partite di pallone, il centro con i negozi

Le feste, i balli, come The Ballad of Emmerson Lonestar, quelli sarebbero venuti più tardi…… Davano soltanto una sensazione, un’apparenza di divertimento…… In realtà, l’incantesimo dell’infanzia era finito da un pezzo, e quello che si percepiva ballando, era soltanto una copia della spensieratezza vera vissuta diversi anni prima

Crescendo la felicità e il divertimento diventavano sempre più sbiaditi. In vacanza, tutto quello che si riusciva a trovare erano delle orchestre ai bordi di una piscina, suonavano a volte musica etnica o tradizionale, altre volte proponevano Jazz, soul, o un particolarissimo stile, che avrei potuto quasi definire Swimming Pool Blues

Autunno

Autunno

Non sono mai andato molto veloce, e anche quando andavo a cento all’ora, c’era sempre qualcuno che mi superava. Non che mi dispiacesse, tutt’altro, non mi dispiaceva affatto che qualcuno mi lasciasse indietro, essendo io sempre sicuro del luogo da dove partivo e del posto dove volevo arrivare

Poi, è successo quello che è successo. Inutile programmare le cose a tavolino, tanto poi, vanno come devono e vogliono andare, come se ci fosse una forza sovrannaturale che le governa. In Our Lifetime, nella nostra vita, o almeno nella mia vita, è stato così. Forse, ho potuto definire una partenza e un arrivo, solo quando si trattava di fare una passeggiata o una nuotata……

 

Pazienza, è già mezzanotte ed un quarto e non sarà la notte dei pensieri, dopo queste riflessioni, ci dormirò sopra sperando di dormire bene. Oggi, ho fatto tante cose, domani, ne dovrò fare ugualmente tante altre.

Non sono mai o non sono sempre, le stesse. On A Day, in un giorno, tutti i giorni, le cose di casa e di famiglia si ripetono, le altre non sempre, nella misura in cui sono bravo a cambiare o ad inventare qualcosa di diverso

Poi, però, arriva sempre un momento decisivo, una scelta finale. Prendiamo per esempio quello che sta succedendo in Grecia…….. I fantastici due, Tsipras e Varoufakis alla prova del nove. Prima negoziano, poi rompono, dopo indicono un referendum ed infine cercano di rientrare nella trattativa. Vedremo cosa succederà domenica, e come si pronuncerà il popolo. Ce la faranno a smascherare questo falso impero, Fake Empire?

Comunque vada a finire, hanno detto che dopo 48 ore ci sarà la ripresa della trattativa con l’Europa. Viene un po’ il dubbio che questo del referendum, che all’inizio sembrava un Artifice, uno strattagemma, sia un po’ una perdita di tempo

I Talk To The Wind, può dire Varoufakis, così abituato ad andare in motocicletta. Ha detto che se vince il sì, si dimette, e in questo caso è stato coerente e non ha davvero parlato al vento. C’è da vedere se lo farà per davvero. Probabilmente non lo sapremo mai perché secondo me vince il no

Comunque la pensiamo e la pensiate, ed è abbastanza difficile capirci qualcosa riguardo a questa complicatissima faccenda, questi due politici greci, sono davvero affascinanti, so nice. Anticonvenzionali, anticonformisti, dal look un po’ casual, che siano con il casco o con la camicia slacciata, sono proprio belli, o meglio, simpatici

Put The Game Down, e finisce il gioco, se così si può chiamare, quello che avviene sulle spalle e sulla testa di milioni di persone. Un tempo, forse, si poteva pensare che la politica internazionale fosse un Risiko tra le due superpotenze dell’epoca, adesso no

Non ci sono più superpotenze. Adesso ci sono tante potenze regionali, quindi non è più monopolio o duopolio, è oligopolio. Questioni terminologiche a parte, c’è la democrazia, forse inventata dagli stessi greci, che la manderanno in scena tra poche ore, You Picked M

Allora, andiamo, alla fine, a quella che è l’essenza delle cose, Heart of Chambers. Settanta anni fa il popolo ha combattuto per la libertà, ci sono stati tanti martiri, grazie al loro sacrificio la dittatura, il razzismo ed il totalitarismo sono stati sconfitti. Fin qui sono e siamo tutti d’accordo. Dopo di chè, sono circolate tante idee su come un popolo si debba e si possa organizzare per vivere al meglio.

Qualcuno ha parlato di comunismo, e sappiamo com’è andata a finire nei paesi che l’hanno attuato. Hanno poi parlato di capitalismo e liberalismo, ma anche qui da noi è stato chiaro che questa modalità di organizzazione non fosse adatta e sufficiente a soddisfare le esigenze e le aspettative della maggioranza delle persone. E’ stata allora escogitata la formula miracolosa, quella che avrebbe dovuto salvarci e traghettarci in un mondo finalmente felice. Questa ricetta aveva solo ed unicamente un nome: Europa. Il nostro continente significava libertà di circolazione per i beni e le persone, rivoluzione finanziaria e monetaria, un’unica moneta per tutti. Si pensava, così di poter stare bene, invece purtroppo vediamo come siamo conciati. Cosa facciamo allora? Niente, per prima cosa dobbiamo renderci  che le idee forse vengono interpretate e realizzate male o forse da sole, per quanto belle, non bastano per tutte le contraddizioni del mondo, della vita, dell’umanità…..Che dire, allora……. Nonostante il grande caldo, i 40° che ci sono fuori, questo è l’ Autumn, l’autunno delle idee

Autunno

ssss

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Eccomi a riprendere il filo dei discorsi, interrotti dalla lunga pausa estiva. Non si può non parlare allora della  crisi umanitaria provocata da queste guerre che hanno colpito il medio-oriente, provocando una grande ed ininterrotta onda migratoria. Dalla Siria alla Giordania, Libano Turchia, Grecia, Serbia, Ungheria, fino ad approdare ai ricchi paesi del centro Europa, principalmente Austria e Germania. Non si possono neanche escludere, oltre a ragioni economiche, semplici ricongiungimenti familiari, come nel caso di cugini in Inghilterra o zii olandesi, Dutch Uncles.