Era una frase che dicevano le mamme, quando non sapevano cosa rispondere ai figli. Con altri propositi e intendimenti, lo diceva, anzi lo cantava, anche Ornella Vanoni, qui a Canzonissima
Ornella Vanoni – Domani è un altro giorno
Genova & Steffan, non me li ricordavo proprio. La canzone che cantavano però, quella sì…….Pensavo fosse solo in italiano, invece, come potete ascoltare, c’erano dei versi anche in francese. Si trattava di Cosa Farai di Me, rifacimento e cover di un vecchio successo di Trenet (se non ho capito male)
Genova & Steffan – Cosa Farai di Me
All’improvviso, l’incoscienza. Avevo anche il disco, di questa canzone. A cantarla Roberto Soffici, famosissimo all’epoca, anche perché usavano molto questi pezzi sentimentali, melodiosi, ma anche un po’ verbosi e paranoici. Qui Roberto è con un giovane Boncompagni ed il pubblico seduto, che sembra assista ad una conferenza
Roberto Soffici – All’improvviso, l’incoscienza
A cosa serve volare, si chiede Roberto Carlos che qui vediamo nel film la Chimera del 1968. Un pubblico festoso ed esultante lo assiste in questa esibizione mentre lui oltre a cantare, ha un abbigliamento molto particolare, storico, e con quei capelli sembra un paggetto medioevale
Roberto Carlos – A cosa serve volare
Quando ancora si andava a lavorare, poteva succedere di sentire una canzone come questa. Anche io la ascoltavo, non nella notte dei tempi, ma nel 1972. Era di Gianni Morandi che qui vediamo partecipare alla prima puntata della trasmissione Teatro 10. Canta appunto “Vado a Lavorare”
Gianni Morandi – Vado a Lavorare
Un ragazzo italiano di trent’anni fa. Si chiamava Sergio Caputo e cantava diverse canzoni, poi diventate famose. Probabilmente quella più conosciuta era questa, inno dei ragazzi che escono, da soli, scorrazzano, fanno le serate, sempre e rigorosamente di sabato, meglio se è un Sabato Italiano
Sergio Caputo – Sabato Italiano
I riti dello spettacolo, a volte impongono delle cose inutili, come questo scambio di battute offerto ma non richiesto tra Baudo e Rettore, in anteprima del pezzo che Donatella presentava a Sanremo nel 1994, molto poetico, intitolato Di Notte Specialmente
Donatella Rettore – Di Notte Specialmente
A sentire i 30 gradi di oggi, capisco di essere stato un po’ troppo precipitoso a mettere via tanti indumenti estivi. La stagione, evidentemente, non è ancora finita, anche se per il calendario è il 21 settembre. La fine dell’estate, segue a ruota la fine di agosto, come quella che nel 1967 cantava da Little Tony nel film “Cuore matto…matto da legare”
Little Tony – La Fine di Agosto
Non è possibile ricordare o conoscere tutte le canzoni che all’epoca venivano presentate e cantate nei vari spettacoli e varietà televisivi. Indubbiamente, questa di Iva Zanicchi, la sento per la prima volta. Si intitola Un Uomo Senza Tempo e la propongo anche a voi, con la solita comparsata di Baudo e una giovanissima Loretta Goggi alla fine
Iva Zanicchi – Un Uomo Senza Tempo
Si muore ma si rimane vivi nel ricordo, anche se quando De Gregori cantava Pablo, non capivo cosa volesse dire. Se avevano ammazzato Pablo, come faceva ad essere vivo? Eppure, mi sembrava una bellissima canzone e oggi per merito di questo video la possiamo ascoltare accompagnata da splendide fotografie
Francesco De Gregori – Pablo