Into Black

 

L’esortazione di tutte le persone sensibili, sentimentali. Tenetevi il vostro cuore stretto, Let Your Heart Hold Fast. Condividiamo, ascoltando un brano che è proprio intitolato così, dei Fort Atlantic

Fort Atlantic – Let Your Heart Hold Fast

Prima di buttarci nel mare delle cose da fare, la musica ci regala un altro momento soft. Vediamo allora chi sono gli interpreti dei prossimi minuti. Si chiamano Goldspot, e ci propongono questo brano dal titolo If The Hudson Overflows

Goldspot – If The Hudson Overflows

Oppenheimer, un nome, una storia. Ma anche una musica, quella che abbiamo imparato a conoscere ultimamente. Adesso arriva This Is Not A test, un titolo che sembra riferirsi allo scienziato di un tempo

Oppenheimer – This Is Not A test

Sono quasi tutti nuovi, questi autori. Anche questo Grimes, lo è, nel senso di mai proposto. Si annuncia con la musica elettronica, un po’ spigolosa, che sembra di camminare sopra i chiodi. Ovviamente è solo un effetto speciale, perché loro, con Oblivion, vanno avanti benissimo

Grimes – Oblivion

Suoni sintetici, artificiali, ma richiamano ad un mondo selvaggio, alla foresta. Non per niente il titolo è Get Free, un anelito di libertà, forse di tutti, o di molti. Si lascerebbe tutto per essere tranquilli, in pace, senza vincoli. Ci provano anche i Major Lazer con questo brano

Major Lazer – Get Free

Un pianoforte, tamburo fiati, archi. Tutti strumenti tradizionali quelli che accompagnano le note di questo brano dei Beirut. Si intitola Goshen ed è molto tranquillo, ci concede un po’ di relax

Beirut – Goshen

Si chiamano of Montreal, e la memoria corre ad un’edizione delle olimpiadi, anno 1976. Loro però non sono canadesi, ma americani. Li abbiamo sentiti in altre occasioni, adesso ci propongono Gronlandic Edit

of Montreal – Gronlandic Edit

Personalmente mi ritrovo di più in questo genere di musica. Quando l’ascolto, mi sento a casa mia. La propongono adesso i Bluose con Into Black. Li sto ascoltando anch’io per la prima volta, e mi piacciono

Bluose – Into Black

Little Fingers. Le piccole dita dei Guineafowl. Eppure, anche se sono piccole, dimostrano di avere personalità. Le usano da musicisti di strada e ci propongono un saggio anche a noi con questo brano

Guineafowl – Little Fingers

E’ sempre un piacere ospitarli. Sono bravi ed era un po’ di tempo che non avevo occasione di mandarli in onda. Eccoli allora. Ritornano gli Shins con questa Simple Song

Shins – Simple Song

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *