04/03/1943

Ho appena finito di lavorare, nonostante siano passate le 23. Maledetti documenti, che non mi lasciano in pace neanche la sera. Quando potrò riposare un po’? E devo ancora mandare una mail e stampare un documento. Va bene, ce la farò, però intanto mi sto rilassando prendendomi un attimo di pausa con un po’ di musica. La Voglia, la pazzia – Ornella Vanoni

Riprendo in mano o meglio tra le dita la mia tastiera preferita, che sono passate quasi 24 ore. Sono infatti quasi le 22 del 4 marzo. Domanda: chi era nato il 4 marzo, per l’esattezza dell’anno di grazia 1943? Ma Lucio Dalla, naturalmente. Qui in Italia lo sanno tutti, essendo Lucio uno dei cantanti più conosciuto ed apprezzato. Peccato che da un paio di anni ci abbia lasciato, rimane però sempre presente nei nostri cuori e naturalmente con le sue canzoni. Napad – Mrozu

Prove tecniche di normalità, oggi in Italia. Viene presentata la nuova 500 elettrica. Molto prove, mi viene da dire, perché oggi di normale in Italia non c’è niente. Eravamo già messi male per diversi motivi , capita poi questa storia del coronavirus, che non ci voleva proprio. Era una cosa che non doveva succedere, rischia di darci altri problemi. Vi faccio comunque intanto vedere la nuova 500. In Italia siamo ancora capaci di fare cose belle. L’Italia è un paese meraviglioso, e noi nonostante tutto, continuiamo a sognare, anche con una macchina

Fiat 500

Tornando alla situazione attuale, vi dirò che non è semplice. L’epidemia si è affacciata nel nostro paese, ma anche in altri, in maniera abbastanza virulenta. Sono abbastanza scettico sulla nostra capacità di contenerla. Spero piuttosto che arrivi qualcosa o qualcuno che ci risolva la situazione togliendoci le castagne dal fuoco. Lucio Dalla – La sera dei miracoli

Beh, perché non sperare in un miracolo? E’ questo che mi viene da pensare, visto che anche la canzone di Lucio parla di questi. Speriamo, preghiamo, aspettiamo. Facciamo qualcosa intanto, e so che chi ha la responsabilità di prendere delle decisioni, sta facendo il possibile e l’impossibile per toglierci da questa brutta situazione. Intanto, le scuole le hanno chiuse, giustamente, anche se la ministra ha tenuto a precisare in via prudenziale. Una sottolineatura non necessaria perché davanti ad una situazione così di emergenza che i ragazzi tornino a scuola è l’ultimo dei pensieri. Si sta a casa, insomma, perché si devono limitare i contatti e la socialità. Krzysztof Zalewski – Kurier

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