Un viaggio musicale

E scorrono le note di una canzone, anzi no, scorrono i suoni delle onde, di un oceano per l’esattezza, perché è proprio questo brano di Richard Hawley quello che sto ascoltando, e si intitola proprio The Ocean Richard Hawley – The Ocean

Questi figli, dove andranno mai…….troppa libertà, sempre tristi allegri chi li capirà” parole e musica di un brano di Gianni Morandi – Questi Figli

Interrogativi e introspettivi continuiamo il nostro viaggio senza perdere di vista il buon umore, buon umore che può darci il prossimo brano che ascoltiamo anche per iniziare bene la giornata Gordon Lightfoot – If You Could Read my mind

Tra un sole implacabile e abbondante, una nuova commessa di lavoro dopo un succo di arancia consumato in tutta fretta, riparte la giornata. L’unica a fermarsi è purtroppo la musica che ho dovuto arrestare per fare posto ad altre attività. Il caldo non concede tregua, a produrre dei suoni, anzi dei rumori è solo il ventilatore che ho qui accanto. Noi che possiamo lavorare con il remoto, da casa, di questi tempi siamo fortunati. Nel frattempo mi sono rimesso la cuffia, stanno passando vari brani di musica italiana, aspetto quello giusto da poter condividere. Proviamo per esempio con questo dei Decibel – Vivo da re

Devo nel frattempo uscire avendo un giardino da innaffiare, sono infatti arrivate le 19, il sole si avvia a calare, siamo sul viale del tramonto ed è giusto a quest’ora della giornata fare un favore alle piante che avranno sofferto le tante ore della canicola estiva. C’è un impianto di irrigazione automatica che si attiva per 10 minuti tutti i giorni alle 22, ma non copre tutto il giardino, devo quindi provvedere io allo spazio residuo.  C’è un brano molto lungo che ho ascoltato prima, parla anch’esso di giardini, è di Joe Dassin – Le Jardin du Luxemburg

Una ragazza, una donna

Tornato oggi dalle ferie. Sono a casa da poche ore. Speriamo che la ripartenza sia tranquilla, ma tutto mi lascia sperare di sì, anche perché siamo in pieno agosto e ci sono ancora poche persone in giro. Diciamo che adesso come adesso sono un po’ a corto di idee, non so ancora bene cosa fare e che obbiettivi avere. Forse le cose verranno da sole, giorno per giorno, un po’ alla volta, un po’ come la buona musica, che non c’è bisogno di cercarla, arriva da sola. Per esempio questa You’re a Lady – Peter Skellern

Nel frattempo la connessione a internet va e viene. Più che una navigazione è un affondamento, devo purtroppo tornare nella stanza di regia, dove ho il router. Cambierò per l’ennesima volta la frequenza del collegamento, sperando prima o poi di trovare quella giusta. Va intanto in onda, mentre ovviamente continuo a ricevere messaggi di errore: Summer ’68 – Pink Floyd

Chissà quante cose interessanti si facevano nell’estate del ’68, anche Adriano Celentano, però…..Qui per esempio lui una cosa la vuole e un obbiettivo ce l’ha. Vuole conquistare una ragazza, infatti le dico Ti Avrò – Adriano Celentano

Bill Callahan è senz’altro, almeno qui in Italia, meno conosciuto di Adriano Celentano. Vi propongo questo suo brano, molto, per così dire, ermetico ed essenziale, anche nel titolo. Ha però delle sonorità molto stimolanti, questo Jim Cain – Bill Callahan

Santa Maria de Feira. Chissà che cos’è. Una località? Un personaggio storico? Non saprei, ma ve lo voglio proprio proporre, anche perché mi hanno molto colpito le sonorità di questo brano di Devendra Banhart – Santa Maria de Feira

La copertina di questo disco di Devendra sembra quella di Sgt. Pepper – Lonely Hearts Club Band. Eh si lo so, sono passati tanti anni, ma abbiamo sempre in mente i Beatles; come si possono dimenticare? Sono stati e sempre saranno i fab four. Il prossimo autore invece,  singolo, si chiama Nick Mulvey e Fever to the Form è il brano che vi voglio far ascoltare. Nick Mulvey – Fever to the Form

Non è una ragazza, è una donna, ed è un’amante, un’amante mia. Donna amante mia è anche il titolo di questo brano di Umberto Tozzi – Donna amante mia

Grazie perchè

Piove a dirotto, sembra venga giù il diluvio, e forse un po’ lo è. Se non proprio un diluvio, di certo uno sconquassamento, snocciolano infatti numeri impressionanti, sempre a proposito di Covid-19. Volendo dare un’interpretazione, sembra che la situazione sia un po’ fuori controllo, quindi ci aspettano tempi difficili. Cherry-Coloured funk – Cocteau Twins

Cercando o volendo essere ottimisti, non si saprebbe cosa dire. Riusciamo a fare un sorriso? Ma sì dai, quello non costa niente.

Belle notizie

Proviamo allora a trovare delle soluzioni? Questo è già un po’ più difficile, ma mi arriva in soccorso il prof. Burioni, che con un post, ci dà delle belle notizie. Lo copio e incollo. “IL vaccino Astra/Zeneca-Oxford sembra essere in grado di stimolare una robusta risposta immunitaria anche negli anziani. Non potete immaginare quanto buona sia questa notizia. E’ davvero fantastica. E’ una indiscrezione del Financial Times ma se è vera è proprio da essere felici.” If you Need Someone – The Field Mice

Mi sembra di avere talmente tante cose da fare che non so da che parte cominciare. Provo a ripartire mandando dei messaggi e facendo un pagamento, poi vado avanti, e il resto arriverà……Arriverà nel senso che mi verrà anche l’ispirazione, che ora mi manca. Cosmic Dancer – T. Rex

Ho svuotato un paio di chat che mi riempivano la memoria del cellulare, ho inoltrato un paio di messaggi, adesso faccio quel benedetto pagamento che avevo in mente di fare, non prima di aver condiviso un brano. E’ questa piccola mela, pezzo proprio bello, come erano quelli di un tempo. Questo è dell’anno 1976 e lo cantava Francesco De Gregori – Piccola Mela

Forse un giorno faremo l’amore, le ultime parole del brano, appena ascoltato, davvero bello. Grazie, grazie per la bella musica che Francesco De Gregori ci ha sempre regalato. Un grazie che si merita anche Gianni Morandi, che non per niente canta, insieme ad Amii Stewart, questa Grazie perché – Gianni Morandi Amii Stewart

Tempi difficili

Giornata brutta, piovosa. Chi ha il lavoro, esce, gli altri se possono, stanno a casa. Purtroppo la situazione è sempre uguale, e se cambia qualcosa, se sembra in peggio. Il virus incombe e al momento nessuno ha o spera in qualcosa di risolutivo, che al momento non c’è. Tempi difficili, ma andiamo comunque al primo brano dei Pulp – Something Changed

Tempi talmente difficili che vi dirò, mi mancano anche le parole, la buona musica quella per fortuna no. Arriva adesso con The Blue Nile – The Downtown Lights

Chissà cosa vi potrò raccontare di bello, non mi viene in mente niente. Sono molto stanco. Dovrei fare qualche documento di lavoro, ma è inutile che vi dica che mi manca la voglia anche per questo. Sembra che l’unica cosa che mi riesca fare stasera è postare su facebook, ma è troppo poco. Mi sa che tra non molto andrò a letto. On Sunset – Paul Weller

Intanto le belle cose sono quelle che si possono trovare nel titolo di questo pezzo, che è infatti Good Thing – Fine Young Cannibals

Proseguiamo poi con un classico, credo degli anni ’80. C’erano i blasonatissimi Duran Duran, che facevano girare la testa alle ragazzine. Questo era un loro successo, Skin Trade – Duran Duran

Non l’avevo aggiunto ai miei brani preferiti, e avevo fatto male, perché questo Mad World, merita. Penso significhi mondo pazzo, il mondo di oggi, che sicuramente lo è! Mad World – Tears for fears

Sweetness

Sta nascendo il sole, come il titolo del primo brano mi parrebbe suggerire? Non credo. A parte il fatto che piove, poi è pure notte fonda. Non trovo di meglio che scrivere, anche se a ben vedere sarebbe ora di andare a letto, cosa che tra poco farò. Per intanto, mi ascolto un po’ di musica, in attesa magari di prendere sonno. So che stare al computer non è il metodo migliore, ma non posso neanche dimenticare o trascurare che la televisione come al solito è occupata, quindi anche volendo, non la posso guardare. Setting Sun – Lord Huron

Ma ecco un brano che, mi dà una sorta di sveglia musicale. Non è il massimo, ma è quello che forse mi serve, in questi momenti di stanchezza e poca lucidità. Vedo le dita sulla tastiera che vanno un po’ per conto loro, ma il pezzo sta quasi per finire, non mi dilungo troppo a presentarlo, allora. Chemicals – Gregory Alan Isakov

A quest’ora della notte, si cerca qualcosa di particolare, che possa andare un po’ al di fuori dei soliti schemi. E’ un po’ come darsi ad un superalcolico, prima di andare a letto. Forse poi mi addormenterò, come faccio sempre, con il suono della pioggia. Per intanto vi propongo Abbadon Bolero – Emerson Lake & Palmer

Non credo di avere fatto la cosa giusta ascoltando questo brano da un computer, con una cuffia. Questo era un pezzo da impianto stereo, casse, cuffia, ma ad alta fedeltà. Manca il vocalist, essendo il brano completamente strumentale. Molto lungo, peraltro, e dalle sonorità abbastanza trascinanti. Ecco adesso però che arriva un qualche cosa che senz’altro è più in linea con i miei gusti. Sweetness – Yes

Sento la musica vibrante, coinvolgente, degli Yes. La scelta di condividere Sweetness è senz’altro azzeccata. Ho fatto benissimo. Penso che sia stato un successo questo Sweetness, non è la prima volta che lo ascolto. Ma ecco che arrivano ancora i King Crimson. Si può dire che tutto quello che suonano, è epico, leggendario. Bellissima scoperta, almeno per me. Questa sera allora ve li propongo con Epitaph – King Crimson

Living in the past

Ho sentito anzi per meglio dire ho letto, un’intervista a Jan Anderson, front man nonché flautista degli Jethro Tull. Beh, vi dirò che sono abbastanza contento di occuparmi e ascoltare un gruppo che ha segnato i primi ascolti musicali della mia infanzia-adolescenza. Gli Jethro Tull erano originali, bravi, talentuosi, particolari. In una parola, erano gli Jethro. C’erano tanti ragazzi, della mia età e della mia generazione che li ascoltavano. Mi ricordo che io avevo un loro Lp, Living in the Past. I talk to the Wind – King Crimson

Sto intanto ascoltando questo brano magico dei King Crimson. E’ talmente bello che vorrei non finisse mai. Penso che musica così bella, oggi forse non si fa più. Lasciatemi sognare allora. Sono veramente contento questa sera di poter esplorare sentieri musicali nuovi. Il la me l’ha dato Jan Anderson, e sicuramente avrò modo di condividere qualcosa di suo e del suo gruppo, ma adesso, lasciatemi questo momento di estasi. Questo I talk to the wind, non lo conoscevo, anche se è talmente bello che mi sembra di conoscerlo da sempre, quindi non posso escludere che sia da qualche parte della mia coscienza. Quindi non posso escludere di averlo ascoltato. Voglio per una volta non parlare di quello che succede in Italia, che forse non è così importante, o peggio di quello che ho fatto oggi, che probabilmente non interessa a nessuno o quasi. Vorrei semplicemente rimanere in quest’area protetta, in questo ambito prettamente musicale. A song for Jeffrey – Jethro Tull

I Camel sono un gruppo britannico rock progressivo formatosi nel 1971. Sebbene originari della città di Guildford, vengono considerati dalla critica un gruppo della scena di Canterbury, per la loro vicinanza con i Caravan. Non penserete mica che questa sia farina del mio sacco, vero? Infatti, no sicuramente. L’ho presa in prestito da Wikipedia, a cui, qualche mese fa, stupidamente ho negato un piccolo contributo. Ma rimedierò. Se ho preso in prestito, però, loro non sono stati da meno. Infatti, chiamarsi come le famose sigarette…. Comunque, vi presento questo brano, davvero molto lungo Nimrodel – Camel

Vorrei concludere la serata con qualcosa di leggero, di soft. C’è per esempio questo brano che mi ispira abbastanza, anche se vi dirò che lo sto ascoltando per la prima volta. Difficile capirlo subito, ma queste melodie mi intrigono, quindi ve lo proporrò da ascoltare, è di Barclay James Harvest – Poor’s Man’s Moody Blues

Salt and the sea

E’ un tranquillo pomeriggio di metà primavera. Io sto scaricando un programma al computer e intando sto ascoltando un po’ di buona musica. Avrei per esempio già qualcosa di adatto per cominciare. Per esempio questo Ether Garden – Henry Jamison

Ma si può dire qualcosa, a proposito di questo Chin up? Ma penso di si, anche perché lo trovo un brano grazioso con cui proseguire la scaletta, scaletta che così va avanti con questo secondo pezzo, di Yoke Lore – Chin Up

Mi vengono in mente delle tende che ho tolto dagli studi per metterle a lavare. Questo fine settimana devo rimetterle su, solo che devo avere a disposizione una scala, non una scaletta. Mi serve per raggiungere la giusta altezza, possibilmente senza perdere l’equilibrio. Deve essere sufficientemente stabile, quindi. C’è comunque adesso qualcosa di più importante. Comincia a fare caldo, quindi dovrei andare giù in cantina a tirare fuori delle scarpe estive, quelle che adesso potrei cominciare ad usare. The Lumineers – Salt and the sea

Ho adesso delle scarpe più leggere. Sono andato giù e ho messo da parte anche tutti i sandali, che potrò iniziare così ad usare tra un paio di mesi. In linea di massima sono favorevole più alle scarpe chiuse. Penso che i sandali vadano bene più che altro alle donne, un uomo non li dovrebbe mettere più di tanto. Forse solo quando va al mare. Per lo meno, io la penso così. Ma, tanti altri invece no. Conosco degli uomini, anche distinti, che d’estate li portano sempre. Io invece, li porto raramente, ma non è solo per una ragione puramente funzionale o estetica. Penso che il piede si debba isolare, tenere coperto, in più ho notato che usando i sandali, spesso e volentieri si infiamma. Diciamo che con una scarpa ammortizzata, chiamiamola così, c’è meno rischio di dolori. 26 – Caamp

Ends of the Hearth di Lord Huron. Un brano che conosco bene, e che ero convinto di avervi già proposto. Da una ricerca, noto che così non è, almeno recentemente. Rimedio subito, allora, così concludo la playlist di oggi.  Ends of the Hearth – Lord Huron

That’s that

Accidenti allo scanner che non funziona. Sembra che oggi il problema sia questo. Ad una mia richiesta di scannerizzare un documento la mia stampante non risponde, e, nel tentativo di risolvere questo problema, non posso neanche andare avanti con altre attività. La questione è che non mi posso bloccare perdendo troppo tempo. E’ mattina, infatti, e la giornata di lavoro incombe. Adesso intanto sono entrato nei programmi di installazione e diagnostica, ma anche qui il lavoro di controllo e verifica che sta facendo il software sembrerebbe essersi fermato. E’ importante per me archiviare documenti cartacei sul disco fisso, sarebbe un bel problema che non lo potessi più fare. That’s that – Cass Mc Combs

Finalmente lo scanner si è sbloccato e ho potuto inserire il mio documento, che adesso però dovrei mandare, ma non conosco la mail del destinatario. Non importa, arriveranno sicuramente le giuste informazioni, per il momento il problema più importante l’ho superato. Si trattava solo di pigiare un po’ più forte il tasto della stampante, cosa che ho fatto dopo aver spento il computer, per resettare tutto. Crushed – Twin Shadow

Avrei voglia di andare a letto, e non alzarmi più. C’è un tempo da lupi, infatti, e vorrei solo dormire Avrei voglia di andare a letto, e non alzarmi più. L’idea di uscire ed affrontare la normale giornata di lavoro non mi rende particolarmente felice. Si tratta anche in questo caso di avere tanta pazienza , considerando normali le cose quotidiane della vita. Dopotutto anche ieri, per essere uscito a fare una normale passeggiata, mi sono preso un po’ di pioggia e in definitiva non dico che è stato bello, ma fondamentalmente non è successo niente. Baby’s Arms – Kurt Vile

Ordinaria amministrazione comunque. Sono andato al lavoro, e tutto è andato secondo i piani, ho anche collaborato un po’ con una mia collega. Successivamente sono anche andato a fare la spesa. Quando sono arrivato a casa devo dire che ero abbastanza stanco, anche per essermi caricato sulla macchina e poi in ascensore di molte casse di bottiglie d’acqua.

Cactus tree

Ci si alza con molte idee e la voglia di fare tante cose, è proprio vero che la mattina ha l’oro in bocca. Mi sono alzato peraltro con un po’ di mal di testa, ho dovuto prendere quindi le solite pastiglie. Adesso, dopo essermi rifocillato e medicato, sono qui al posto di combattimento. Di autonomia ce ne ho poca, devo infatti fare con Manu i soliti documenti da mandare via mail. Ce n’è intanto uno da rinnovare, che la Manu mi ricorda, ma vedo il certificato vecchio che era stato fatto, ed è valevole fino ad oggi. Non è ancora scaduto, quindi. Passeremo a qualche cos’altro allora. Le ricette e le impegnative sono lì che aspettano, non c’è che da evaderle, quindi. Procediamo. Strawberries – Caamp

Manu mi dice frattanto che c’era un appunto scritto su un foglio di carta, dove c’erano delle richieste, ma non lo trova più. Anche io mi ricordo di avere visto, vado quindi alla ricerca. Prima o poi la tecnologizazzione delle nostre vite, dovrà comportare necessariamente la sparizione della carta, ma questo è un altro discorso. Ci sono sempre peraltro le parole, dette, e quelle l’unica maniera per fissarle è scriverle su un foglio di carta. Ma, chiudiamo la parentesi. Silver lining – Mt. Joy

Rimangono da passare gli ultimi scampoli di una giornata non particolarmente esaltante. Ho lavorato, mangiato e guardato un po’ di tv, come faccio sempre. Oggi, dopo diversi giorni, sono andato a fare una passeggiata nel tardo pomeriggio. Sono riuscito a rimediare un po’ di pioggia, sulla strada del ritorno. Dato che non avevo neanche l’ombrello, mi sono leggermente bagnato. Poco male, perché subito dopo ho messo i vestiti ad asciugare, anche se poco dopo Manu, quando li ha visti, ha detto che li avrebbe messi a lavare in lavatrice. Quasi sicuramente anche domani sarà una giornata brutta. Forse non è ancora il momento di mettere via le scarpe autunnali. Cactus Tree – Joni Mitchell

Mi appresto ad andare a letto, dopo aver messo inm camera oggi pomeriggio una lampada ionizzatrice che purifica l’aria. Chissà se mi farà dormire meglio. Ci sono intanto le solite pastiglie, che prendo a quest’ora, e che quindi adesso prenderò. Ci saranno poi i caffè da fare, così saranno già pronti per domattina. Utilizziamo ancora la moka, o meglio le moka, in quanto sono 3 le caffettiere che usiamo. Ho anche una macchina espresso, ma devo decidermi a sistemarla. Forvever like the rose – Seals and crofts

How to fight loneliness

Sto ascoltando un senatore della Repubblica Italiana. Ha esordito dicendo che le cose vanno sempre peggio. Chissà perché. Sono abbastanza curioso di ascoltare. Parla del Mes, in quanto altre linee di finanziamento, come Sure, Bei, Recovery found, non sono ancora pronte. E’ disponibile solo questo meccanismo europeo di stabilità, che, viene specificato, ha delle caratteristiche tipo light. Forgotten Eyes – Big Thief

Viene applicato a questo Mes una procedura accessoria per assicurare il rimborso dei paesi che aiuta. In gergo tecnico viene definito Sistema di Early Warning, e controlla per davvero  la probabilità e la capacità dei paesi di ripagare il prestito. Il Mes quindi sorveglia e monitora lo stato che assiste e riceve denaro, la sua condizione finanziaria. How to fight loneliness – Wilco

Questo tipo di informazioni è ottenibile con dati economici ma anche con ispettori, che vigileranno per essere sicuri che si facciano le cose come devono essere fatte. Se il Mes rileva un rischio specifico, il Mes può avere accesso anche a dati segreti o quantomeno riservati. I soldi del Mes, depositati dall’Italia da molti anni, vengono quindi restituiti, ma ad un tasso di interesse, e peraltro con parecchie condizionalità.  Treasure – Aldous Harding

Modlitba Pro Martu – Marta Kubisova

 Il Mes può essere utilizzato solo per le spese sanitarie, programmate e preventivate sulla base di una griglia dove verrà scritto dove e come saranno spesi i soldi presi in prestito, che potranno ammontare al massimo a 36 miliardi.  Mas Chut Majoranky – Karel Zich

Un sito di svago, occupato provvisoriamente da informazioni di carattere economico, neanche troppo interessanti. Ma cosa ci volete fare? Sono lavori in corso, chiamiamoli così. E’ in pratica quello che si legge oggi in Italia. Quello infatti di cui dobbiamo occuparci per essere un po’ informati. E’ atteso, peraltro in serata, il giudizio di Moody’s sul nostro paese. Nascerò con te – Pooh