Un viaggio musicale

E scorrono le note di una canzone, anzi no, scorrono i suoni delle onde, di un oceano per l’esattezza, perché è proprio questo brano di Richard Hawley quello che sto ascoltando, e si intitola proprio The Ocean Richard Hawley – The Ocean

Questi figli, dove andranno mai…….troppa libertà, sempre tristi allegri chi li capirà” parole e musica di un brano di Gianni Morandi – Questi Figli

Interrogativi e introspettivi continuiamo il nostro viaggio senza perdere di vista il buon umore, buon umore che può darci il prossimo brano che ascoltiamo anche per iniziare bene la giornata Gordon Lightfoot – If You Could Read my mind

Tra un sole implacabile e abbondante, una nuova commessa di lavoro dopo un succo di arancia consumato in tutta fretta, riparte la giornata. L’unica a fermarsi è purtroppo la musica che ho dovuto arrestare per fare posto ad altre attività. Il caldo non concede tregua, a produrre dei suoni, anzi dei rumori è solo il ventilatore che ho qui accanto. Noi che possiamo lavorare con il remoto, da casa, di questi tempi siamo fortunati. Nel frattempo mi sono rimesso la cuffia, stanno passando vari brani di musica italiana, aspetto quello giusto da poter condividere. Proviamo per esempio con questo dei Decibel – Vivo da re

Devo nel frattempo uscire avendo un giardino da innaffiare, sono infatti arrivate le 19, il sole si avvia a calare, siamo sul viale del tramonto ed è giusto a quest’ora della giornata fare un favore alle piante che avranno sofferto le tante ore della canicola estiva. C’è un impianto di irrigazione automatica che si attiva per 10 minuti tutti i giorni alle 22, ma non copre tutto il giardino, devo quindi provvedere io allo spazio residuo.  C’è un brano molto lungo che ho ascoltato prima, parla anch’esso di giardini, è di Joe Dassin – Le Jardin du Luxemburg

Una ragazza, una donna

Tornato oggi dalle ferie. Sono a casa da poche ore. Speriamo che la ripartenza sia tranquilla, ma tutto mi lascia sperare di sì, anche perché siamo in pieno agosto e ci sono ancora poche persone in giro. Diciamo che adesso come adesso sono un po’ a corto di idee, non so ancora bene cosa fare e che obbiettivi avere. Forse le cose verranno da sole, giorno per giorno, un po’ alla volta, un po’ come la buona musica, che non c’è bisogno di cercarla, arriva da sola. Per esempio questa You’re a Lady – Peter Skellern

Nel frattempo la connessione a internet va e viene. Più che una navigazione è un affondamento, devo purtroppo tornare nella stanza di regia, dove ho il router. Cambierò per l’ennesima volta la frequenza del collegamento, sperando prima o poi di trovare quella giusta. Va intanto in onda, mentre ovviamente continuo a ricevere messaggi di errore: Summer ’68 – Pink Floyd

Chissà quante cose interessanti si facevano nell’estate del ’68, anche Adriano Celentano, però…..Qui per esempio lui una cosa la vuole e un obbiettivo ce l’ha. Vuole conquistare una ragazza, infatti le dico Ti Avrò – Adriano Celentano

Bill Callahan è senz’altro, almeno qui in Italia, meno conosciuto di Adriano Celentano. Vi propongo questo suo brano, molto, per così dire, ermetico ed essenziale, anche nel titolo. Ha però delle sonorità molto stimolanti, questo Jim Cain – Bill Callahan

Santa Maria de Feira. Chissà che cos’è. Una località? Un personaggio storico? Non saprei, ma ve lo voglio proprio proporre, anche perché mi hanno molto colpito le sonorità di questo brano di Devendra Banhart – Santa Maria de Feira

La copertina di questo disco di Devendra sembra quella di Sgt. Pepper – Lonely Hearts Club Band. Eh si lo so, sono passati tanti anni, ma abbiamo sempre in mente i Beatles; come si possono dimenticare? Sono stati e sempre saranno i fab four. Il prossimo autore invece,  singolo, si chiama Nick Mulvey e Fever to the Form è il brano che vi voglio far ascoltare. Nick Mulvey – Fever to the Form

Non è una ragazza, è una donna, ed è un’amante, un’amante mia. Donna amante mia è anche il titolo di questo brano di Umberto Tozzi – Donna amante mia

Grazie perchè

Piove a dirotto, sembra venga giù il diluvio, e forse un po’ lo è. Se non proprio un diluvio, di certo uno sconquassamento, snocciolano infatti numeri impressionanti, sempre a proposito di Covid-19. Volendo dare un’interpretazione, sembra che la situazione sia un po’ fuori controllo, quindi ci aspettano tempi difficili. Cherry-Coloured funk – Cocteau Twins

Cercando o volendo essere ottimisti, non si saprebbe cosa dire. Riusciamo a fare un sorriso? Ma sì dai, quello non costa niente.

Belle notizie

Proviamo allora a trovare delle soluzioni? Questo è già un po’ più difficile, ma mi arriva in soccorso il prof. Burioni, che con un post, ci dà delle belle notizie. Lo copio e incollo. “IL vaccino Astra/Zeneca-Oxford sembra essere in grado di stimolare una robusta risposta immunitaria anche negli anziani. Non potete immaginare quanto buona sia questa notizia. E’ davvero fantastica. E’ una indiscrezione del Financial Times ma se è vera è proprio da essere felici.” If you Need Someone – The Field Mice

Mi sembra di avere talmente tante cose da fare che non so da che parte cominciare. Provo a ripartire mandando dei messaggi e facendo un pagamento, poi vado avanti, e il resto arriverà……Arriverà nel senso che mi verrà anche l’ispirazione, che ora mi manca. Cosmic Dancer – T. Rex

Ho svuotato un paio di chat che mi riempivano la memoria del cellulare, ho inoltrato un paio di messaggi, adesso faccio quel benedetto pagamento che avevo in mente di fare, non prima di aver condiviso un brano. E’ questa piccola mela, pezzo proprio bello, come erano quelli di un tempo. Questo è dell’anno 1976 e lo cantava Francesco De Gregori – Piccola Mela

Forse un giorno faremo l’amore, le ultime parole del brano, appena ascoltato, davvero bello. Grazie, grazie per la bella musica che Francesco De Gregori ci ha sempre regalato. Un grazie che si merita anche Gianni Morandi, che non per niente canta, insieme ad Amii Stewart, questa Grazie perché – Gianni Morandi Amii Stewart

Polmone d’Acciaio

Se bruciasse la città, e brucia veramente. Non che avessi in mente questa canzone di Massimo Ranieri, non è neanche una di quelle che mi piace di più. La trovo però giusta per iniziare, visto il grande caldo. Ve la faccio sentire quindi. Massimo Ranieri – Se bruciasse la città

Se bruciasse la città, lui la salverebbe, e allora perché è un cuore ingrato? Non lo so….E’ che questa canzone, che vi propongo adesso, era stata scritta mezzo secolo prima. Quindi, raccontava una storia molto diversa. Interpretata da un sacco di cantanti, vi propongo la versione di Claudio Villa – ‘Core ngrato

Già è lunedì mattina, poi fa molto caldo, quindi è, sarà un’altra giornata boccheggiante e sonnacchiosa. Meglio andare piano, lentamente, come suggerisce il prossimo brano di Scott Orr – Slow Down

Scott non solo andava piano, andava giù, down. Non mi piace troppo scendere, preferisco se possibile andare da qualche parte. Scelgo allora una località, San Fermin. Non so di preciso dove si trovi, ma ci vado in compagnia della vocalist femminile degli The Hunger – San Fermin

Ah scusate. San Fermin non è né il luogo, né la località, si trattava della band. Per farmi perdonare, vi proporrò un altro brano pregevole, questo The Wind – Imaginary Future

Tra poco, dovrò decidermi ad uscire. Mi affaccio per la strada, non più tanto calda e rovente. Forse sarà bagnata da qualche goccia di pioggia. Non è di certo la strada ‘nfosa che si era immaginata tanti anni fa un certo Domenico Modugno – Strada ‘nfosa

Loro sono decisamente più moderni. Sto parlando dei Black Keys. Fanno in modo diverso, camminano attraverso l’acqua. Il loro brano si intitola infatti Walk Across the Water – The Black Keys

Ma non gli mancherà certo il fiato, se avranno un polmone d’acciaio. Il mio polmone d’acciaio, si dice My iron lung, ed è quello che dicono di avere i Radiohead con questo brano molto bello. Radiohead – My iron lung

Non mi sono impasticcato tanto, oggi. Prenderò sicuramente qualcosa questa sera. Non è mai troppo tardi! A darmi la capsula giusta, ci pensa per il momento Brian Eno con la sua capsula, o meglio Capsule – Brian Eno

The Time in the World

Ancora più caldo, che si soffoca. Già adesso, non si riesce a parlare. Godiamoci allora, magari al fresco di una bibita e dell’aria condizionata, questo brano interamente strumentale Dudle Moore Trio – The Millionaire

Non si parla più. Come un tempo, quando si litigava. Mettevamo dei lunghi musi e anziché brontolare o mandarsi a quel paese, si chiudeva la bocca. Non si parlava più…Adesso a farlo, è tra gli altri, il suono di un clarinetto. Il brano che vi presento è infatti anche questo strumentale, di Paul Desmond – A Taste of Honey

Finalmente una voce, a rompere il silenzio dei due brani precedenti. Una voce soul, quella di un certo Chuck Jackson, che ci propone la sua Any Day Now – Chuck Jackson

Si parlava del caldo, ebbene, non manca proprio. Stiamo bollendo ai 40 gradi del sole di questi giorni. Il sole, ecco, giusto, appunto. Ci dà la luce, la vita, mettiamolo sul banco degli imputati, oppure dedichiamogli una canzone, come questa, degli Antena – Camino del Sol

Non è un aria fresca, quella di oggi, di questi giorni, ma è comunque l’aria che ho respirato. L’aria che io respiro. Canzone semplice, poetica, forse la cover di una versione originale, più famosa, di cui non ricordo gli autori. Ecco comunque, per la voce di Albert Hammond – The Air that I Breathe

Un altro che va via. Ma dai…..se continuiamo così, è inevitabile che non rimanga nessuno. Ci estingueremo e qualche d’un altro verrà al nostro posto. Qui non si vive più, non si sta più bene. Vado un po’ di fantasia, ma è solo per presentare questo titolo Another Goes By – The Walkmen

Auntie, vuol dire zia? Vediamo, sì, proprio zia!! Ho avuto allora una zia aviatrice, almeno questo è quello che mi suggerisce prossimo titolo, Auntie Aviator. Che bello, chissà quante storie ci saranno, da raccontare. Intanto, le abbiamo dedicato un brano, per la voce di John Matyn, Beverly Martin – Auntie Aviator

Abbiamo tutto il tempo del mondo, o tutto il tempo nel mondo. Ragazzi, come mi piace questa canzone!! Erano tanti anni che non la ascoltavo. Mitica, eccezionale, per la voce di Louis Armstrong – We have all the time in the world

Poi vi dirò che cosa vuol dire, Anamour. Per il momento non lo so neanche io. So solo che è il prossimo pezzo di Serge Gainsbourg, interessante, quindi ve lo propongo. di Serge Gainsbourg – Anamour

Ma mi dite un pochino, chi sono questi Stereolab? E cosa sarà mai questo Boob Oscillator? Un nuovo apparecchio elettromagnetico, stereofonico, che hanno inventato? Mah, chissà….Per intanto ascoltiamoci questa loro proposta Lo Boob Oscillator – Stereolab

Airport Song

Non saprei davvero da dove iniziare, per parlare o per proporre qualcosa. Vogliamo iniziare da questa cover? Si tratta di un brano dei Beatles, reinterpretato da Gary Mc Farland. Il risultato non è niente male, anche se io in linea di principio, sono un po’ contrario alle cover. Ecco comunque a voi Because – Gary Mc Farland

Facciamo festa con una canzone estiva, che non per nulla si intitola A Summer Song. Giustamente, è il solstizio d’estate, l’inizio della più bella e calda stagione dell’anno. Chad and Jeremy – A summer Song

Si fa la storia, almeno quella della musica. Loro hanno avuto tanto da cantare, suonare, proporre. Sono arcifamosi, erano in 3 e sichiamavano Crosby, Still and Nash. Questo brano sicuramente lo conoscerete, anche se magari, sarà passato un po’ di tempo dall’ultima volta che lo avete ascoltato. Si intitola Only love can break your hearth – Crosby, Still and Nash

Adesso che inizia la stagione estiva, non vi dimenticate però dei nostri migliori amici. I migliori amici dell’uomo. Ecco allora un pezzo dedicato a loro, dog, per la voce di Nat Johnson – Dog

Lunedì prossimo, appuntamento su Atlantis, per la terza puntata di Chernobyl, nell’attesa, ecco un brano di Donovan, che si intitola proprio così. Donovan – Atlantis

Il nucleare. Non credo che Donovan si sia riferito a questo, sono mie libere dissertazioni, associazioni di idee. Mi fanno arrivare anche al prossimo pezzo, direi interessante, bello, poetico, ispiratore…..E’ degli Electric Light Orchestra, e si intitola Shangri-la – Electric Light Orchestra

Sembrava di ascoltare i fab 4, i Beatles. Il loro stile era un po’ così e forse gli ELO lo avevano un po’ ripreso. Continuiamo la magia con un’altra canzone prettamente estiva, o meglio vacanziera. Viene voglia di prendere l’aereo e partire, anche perché la prossima proposta si intitola Airport Song – Magna Carta

Abbiamo viaggiato nel tempo e nello spazio. Un po’ con la fantasia, un po’ superando la linea, o il confine del giorno. E’ iniziata da una ventina di minuti la domenica, e passo allora a farvi ascoltare anche In a Lonely Place – The Smithereens

Le ultime parole di sua mamma a suo figlio. Si ma…..che c’entra? C’entra, c’entra, se ad arrivare in scena è un certo Washington Philips con i suoi campanellini e la sua struggente Mother’s Last Word to her Son – Washington Philips

E’ il momento l’ora di qualcosa di più spensierato, anche per chiudere brillantemente, in bellezza. Facciamo allora un volo fantastico con i The Free Design e la loro Bubbles –The Free Design

Sound Sea

Hanno talento. Parlano un linguaggio comprensibilissimo. Sopratutto, sono molto bravi e suonano bene. Sono i Vaccines

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3 minuti di pop alternativo con i Vaccine che ci presentano: A Lack Of Understanding, una mancanza di comprensione. Comprensibilissima invece la loro musica. Con solo un album all’attivo, infatti, sono già conosciuti in tutto il mondo.  Noi li incontriamo nella prima proposta di questa sera The Vaccine – Lack Of Understanding

Il ritmo continua con Tall Ships che traducendo significherebbe nave d’alto bordo. Le immagini di internet ci mostrano dei velieri, invece noi cercando meglio troviamo un gruppo inglese appassionato di fotografia. In questo lavoro che ci presentano, si vedono in copertina delle montagne innevate riprese dall’alto, come si potrebbero vedere a bordo di un aereo. Ci troviamo invece sulla terra ferma perché il titolo della canzone è Plate Tectonics, tettonica a zolle Tall Ships – Plate Tectonics

https://youtu.be/62jCEgrmwkI

Rimaniamo in tema aerospaziale e guardiamoci questo pianeta terra, illuminato per metà da un sole tanto grande ed incandescente che sembra inghiottirla. Una scena quasi drammatica nella copertina dell’album, heroes, eroi, anche tema originale del film omonimo. La canzone che ci andiamo ad ascoltare, invece, si intitola molto semplicemente All For Swinging You Around ed a cantarcela sono The New Pornographers All For Swinging You Around

Un leone ed una zebra che si danno la mano, ma non per salutarsi o per fare amicizia, ma per giocare a braccio di ferro! E se si danno la mano, allora sono degli umani. Le fattezze animalesche infatti, sono per le due maschere che hanno sul viso. Be’ mi sembra giusto, è carnevale. Animali,  veri, tutto intorno osservano compiaciuti la scena. Tellis, invece ci fa ascoltare la prossima canzone Tellis Edith Wharton

Lasciamo il ritmo ed ascoltiamoci un po’ di contemporary folk con questa cantautrice statunitense classe 1956, con vari riconoscimenti e premi all’attivo. Il suo nome è Shawn Colvin e con la sua chitarra ci fa ascoltare Sunny Came Home Shawn Colvin – Sunny Came Home

Ungrateful, ingrato, un album per i Frankie & The Heartstrings, gruppo inglese di ragazzi scatenati che hanno questo nome particolare, le corde del cuore. Ascoltando questa canzone però noi non ci commuoviamo affatto.  Andiamo a vedere il loro sito, dove c’è una cassetta c90 che ormai è un oggetto della preistoria. Loro però con la loro musica sono molto attuali.  Si scatenano con questa canzone che dà il titolo all’album Frankie & The Heartstrings – Ungrateful

Ragazze del Pop

You Weren’t There, se tu non fossi qui.

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Una canzone del 2003 per la cantante, musicista e compositrice norvegese Lene Marlin. Pur essendo giovane, ha 32 anni, è da 14 sulla scena, avendo pubblicato già 4 album Lene Marlin – You Weren’t There

Uno sguardo pensieroso, pensante. Anche il titolo, Unbeatiful, induce a riflettere. Tradotto significa bruttezza, tutto il contrario di quello che si vorrebbe. Lei che canta e pensa si chiama Lesley Roy, è nata nel 1987 e questo singolo è uscito nel 2008 Lesley Roy – Unbeautiful

Un’altra ragazza del pop, Andrea Corr, Champagne From A Straw è la sua canzone. Si capisce che festeggia, essendoci lo champagne, straw non riesco a tradurlo, quindi preferisco lasciarlo così Andrea Corr – Champagne From A Straw

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From the Morning, a cantare sempre Andrea Corr, in bianco e nero e primo piano nella copertina del suo album Lifelines, disco recente, uscito nel 2011, suo secondo album da solista, dopo averne realizzati diversi con il gruppo di famiglia i Corrs. Al suo attivo anche un’onorificenza come Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico, in riconoscimento dei concerti benefici organizzati e per il contributo in ambito musicale Andrea Corr – From the Morning

Dall’Inghilterra ma con un nome esotico, Lucie Silvas. In realtà è il suo nome d’arte perché lei si chiama Lucie Joanne Silverman. Di famiglia ebraica, è nata nel 1977, ha viaggiato molto trasferendosi per un certo periodo anche in Nuova Zelanda. Adesso ci canta questa bella canzone The Game Is Won, la partita è vinta Lucie Silvas – The Game Is Won

Nerina Pallot ed una semplicissima Sophia, titolo della canzone che ci propone. Si tratta di un singolo di questa artista inglese, classe 1974

Nerina Pallot – Sophia

 

Progressive

Un miele colorato dal tempo.

Un titolo fantasioso per questa canzone di May Blitz. E’ un rock stile anni ’70, come ci confermano le informazioni di Wikipedia. Gli anni di attività di questo gruppo heavy rock sono dal 1969 al 1971. The 2nd of May il titolo dell’album, Honey Coloured Time il brano, anno 1971 May Blitz – Honey Coloured Time

Adesso I Frijid Pink, gruppo di hard rock americano, attivo negli stessi anni. Ce li ascoltiamo in Crying Shame, piangere di vergogna. Tutto quindi molto esplicito, come la loro musica, con chitarre elettriche a tutto volume Frijid Pink – Crying Shame

Cos, solo tre lettere per il nome di questo gruppo di progressive rock, proveniente dal Belgio. Siamo nel 1974  e incidono l’album Postaeolian Train Robbery, dal quale ci ascoltiamo la canzone omonima Cos – Postaeolian Train Robbery

https://youtu.be/viTl7TAuraU

http://mrg.bz/99Kv4mNel 1976, c’è questa registrazione live per i Thirsty Moon& che  incidono questa Riding In The Rain, a cavallo sotto la pioggia. Brano prettamente strumentale, è la musica che parla, accompagnandoci in questa cavalcata sonora Thirsty Moon – Riding In The Rain

MusIca fusion targata Germania, gruppo tedesco dei Kraan, dall’album Psychedelic Man ci ascoltiamo Silver Buildings, edifici d’argento          Kraan – Silver Buildings

Deja Vu, brano del gruppo italiano Perigeo, estratto dall’album Abbiamo Tutti Un Blues Da Piangere, anno 1973 Perigeo – Deja Vu

Il titolo è un po’ retrò: Ouverture XV. Sonorità tipiche dei primi anni 70 ed una copertina con  una statua ed una bambolotta. Strano anche il nome dell’autore, si chiama Pierrot Lunaire, ma non è francese come il nome sembra suggerire, bensì italiano, ed anche in questo caso si tratta di un gruppo, di stile rock progressivo nato a Roma nel 1974 e scioltosi solo 2 anni più tardi. Ascoltiamoli allora Pierrot Lunaire - Ouverture XV

https://youtu.be/MuYUeR0-jnc

Ci trasferiamo in Francia, in un’epoca di grandi fermenti artistico musicali.  I Sandrose,  dall’album Same, ci propongono la loro Never Good At Sayin’ Goodbye Sandrose – Never Good At Sayin’ Goodbye

https://youtu.be/Ox7Aa7VWy2o

Notes From The Past, titolo del brano e dell’album dal quale è estratto. Il gruppo è quello scandinavo dei Kaipa, che dopo aver iniziato negli anni ’70 la loro attività, nel 2002 incidono questo disco  Kaipa – Notes From The Past

Stessa spiaggia, stesso mare…… In questo caso stesso gruppo, stesso album. Siccome questo lavoro mi sembra interessante, io ve lo ripropongo. La canzone questa volta si intitola Mirrors Of Yesterday, specchi di ieri Kaipa – Mirrors Of Yesterday

Un viaggio nello spazio e nel tempo, ci fa arrivare fino ai giorni nostri, rimaniamo però in Scandinavia, esattamente in Svezia dove c’è questo duo, attivo anche ai giorni nostri. Il loro ultimo album è del 2010, noi comunque dal loro lavoro Man Made Machine del 2005 ci ascoltiamo Titans Clash Aggressively To Keep An Even Score, uno scontro aggressivo tra titani per mantenere un punteggio pari.Dimenticavo il loro nome, molto più semplice del titolo della canzone, si chiamano Carptree  Carptree - Titans Clash Aggressively To Keep An Even Score

Unitopia, gruppo diverso, anche per il numero di componenti, sono in sette. E vengono dall’Australia, mi sono piaciuti anche loro, già al primissimo ascolto, li propongo allora con questa canzone, One Day, dall’album The Garden del 2008 Unitopia – One Day

https://youtu.be/NEgI3tMKq7o

Una grande luna sullo sfondo, persone incappucciate brandiscono delle antenne mentre qua e là ci sono anche dei radioscopi. Oltre 8 minuti di musica, a proporcela gli Iq, nome stranissimo di questo complesso neoprogressive britannico. Ce li ascoltiamo allora in questa loro interpretazione IQ – Closer

California Girls

Un artista americano della mia generazione

Stephin Merritt, nato nel 1966. Molte le collaborazioni con diversi gruppi. Uno di essi, i Magnetic Fields, ho provato varie volte ad ascoltarli. Inizio comunque con And He Would Say, brano solista del nostro uomo, accompagnato per l’occasione da un coro femminile Stephin Merritt – And He Would Say

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I Magnetic Fields, di cui parlavo prima, in una canzone che almeno nel titolo, copia un celebre brano dei Beach Boys. Ci andiamo ad ascoltare California Girls, dall'album Distortion del 2008. Più di 40 anni prima, nel 1965, era invece uscita California Girls dei B.B.Magnetic Fields - California Girls

In attività dal lontano 1984, arrivano gli Yo La Tengo, complesso americano con questo nome stranissimo. Originari del New Jersey hanno una composizione ridotta, formata da due coniugi ed il bassista James McNew, terzo incomodo. Molto ampia la discografia con 16 album all'attivo. Noi ci ascoltiamo adesso You Can Have It All, puoi averlo tutto Yo La Tengo - You Can Have It All

Strange, strano. Strano sicuramente nel nome, chiamandosi Galaxie 500. Non è un’autovettura, è un gruppo in carne ed ossa di genere dream pop. Sono stati in attività solo per quattro anni, dal 1987 al 1991. Questo brano è una buona occasione per conoscerli Galaxie 500 – Strange

The 15th, il brano, 154 l’album. Protagonisti i numeri, mentre l’autore si chiama Wire ed altro non è che una band inglese che ha esordito negli anni ’70. Risale a quegli anni anche questo album, uscito nel 1979. Siamo quindi in pieno clima revival Wire – The 15th

Una lettera, anzi delle lettere, in genere ad altre persone, queste invece ad un'entità superiore. Letters To God è il titolo di questa canzone, dei Box Car Racer, che hanno intitolato così anche il loro album. Racer vuol dire corridore, il ritmo è veloce e c'è anche l'ombra di un uomo che corre in copertina. L'album, l'unico che hanno inciso, è del 2002 Box Car Racer - Letters To God

Un macchinone americano, visto da dietro. Una cosa esagerata, ma si u.s.a. così. L'abbiamo come copertina del disco Diamonds And Guns dei Transplants. Questi diamanti e pistole, sono esagerati anche loro, come la musica, scatenata e a tratti parlata di questa canzone Transplants - Diamonds And Guns

The Cure ed un genere di musica che mi è più congeniale, da pop alternativo . A Letter To Elise è questo loro brano, tratto dall’album Wish, del 1992 The Cure – A Letter To Elise

Un brano breve, questo Christine. Infatti dura meno di 2 minuti, protagonista una donna, il cui nome viene ripetuto, nel corso della canzone. Autori Siouxsie And The Banshees e questo pezzo è tratto da Kaleidoscope, un album acclamato dalla critica e dal pubblico nel 1980 Siouxsie And The Banshees – Christine

Kling I Klang, un nome che ricorda King Kong. Stiamo parlando invece di Paul Weller, chitarrista e compositore inglese nato nel 1958 e con una ventina di dischi all’attivo. Questo brano fa parte dell’album Sonik Kicks, inciso nel 2012 Paul Weller – Kling I Klang

Rimaniamo a cavallo degli anni 70 ed 80 con i Secret Affair, band inglese attiva in quegli anni, che raggiunse l'apice del successo con il singolo Time For Action. Time for Action è anche il titolo di questa raccolta di successi, da cui è tratto il brano che ci ascoltiamo Streetlife Parade Secret Affair - Streetlife Parade