E scorrono le note di una canzone, anzi no, scorrono i suoni delle onde, di un oceano per l’esattezza, perché è proprio questo brano di Richard Hawley quello che sto ascoltando, e si intitola proprio The Ocean Richard Hawley – The Ocean
Questi figli, dove andranno mai…….troppa libertà, sempre tristi allegri chi li capirà” parole e musica di un brano di Gianni Morandi – Questi Figli
Interrogativi e introspettivi continuiamo il nostro viaggio senza perdere di vista il buon umore, buon umore che può darci il prossimo brano che ascoltiamo anche per iniziare bene la giornata Gordon Lightfoot – If You Could Read my mind
Tra un sole implacabile e abbondante, una nuova commessa di lavoro dopo un succo di arancia consumato in tutta fretta, riparte la giornata. L’unica a fermarsi è purtroppo la musica che ho dovuto arrestare per fare posto ad altre attività. Il caldo non concede tregua, a produrre dei suoni, anzi dei rumori è solo il ventilatore che ho qui accanto. Noi che possiamo lavorare con il remoto, da casa, di questi tempi siamo fortunati. Nel frattempo mi sono rimesso la cuffia, stanno passando vari brani di musica italiana, aspetto quello giusto da poter condividere. Proviamo per esempio con questo dei Decibel – Vivo da re
Devo nel frattempo uscire avendo un giardino da innaffiare, sono infatti arrivate le 19, il sole si avvia a calare, siamo sul viale del tramonto ed è giusto a quest’ora della giornata fare un favore alle piante che avranno sofferto le tante ore della canicola estiva. C’è un impianto di irrigazione automatica che si attiva per 10 minuti tutti i giorni alle 22, ma non copre tutto il giardino, devo quindi provvedere io allo spazio residuo. C’è un brano molto lungo che ho ascoltato prima, parla anch’esso di giardini, è di Joe Dassin – Le Jardin du Luxemburg