Sul lungomare, ci sono dei ragazzi con I pattini. Bello fare skating, di notte sulla pista ciclopedonale, lo potrei fare anche io……… Sono però a piedi e mi fermo a fare amicizia con una signora seduta su una panchina, e tutti insieme intoniamo una canzone. Quando torno a casa, mio nonno è lì fuori ad aspettarmi, con un’aria gelida e di disapprovazione. Non gli piace quello che ho fatto e quello che non ho fatto. Cosa sarà allora, della mia vita? Niente, perché poco dopo finisce il mio sogno e le ombre della notte, Darkness of the Dream, si dissolvono e l’orario solito mi induce e mi convince ad alzarmi
Giro per la casa vestito in maniera succinta. Ho i pantaloncini, le maniche corte, ed il pigiama, ancora quello estivo usato nei mesi scorsi. Ormai è iniziato l’autunno e comincia a fare freddo, in più non si possono ancora accendere gli impianti termici, quindi Blanket, la coperta non basta mai.
Slow, inizio la giornata abbastanza lentamente, come al solito. Fuori il tempo non mi invoglia neanche, c’è una cappa di nebbia e non si vede neanche il palazzo di fronte. Le aurore che si potevano fotografare dal balcone un paio di mesi fa sono un lontano ricordo.
Doing the Right Thing, faccio la cosa che mi sembra più giusta per riprendermi dallo stordimento di prima mattina. Tiro fuori del ghiaccio dal freezer e mi faccio degli impacchi sulla fronte. Devo dire che questo contribuisce a farmi stare meglio, alleviando quel leggero mal di testa che spesso ho quando mi alzo.
Evito di vedermi allo specchio. Ho i capelli, i pochi capelli in disordine. Quando mi guardo, a volte mi sembra di essere un ometto grigio e spellacchiato, e questo non contribuisce a migliorare il mio umore. Potrei assomigliare ad un…… ma sì, mettiamo un po’ di ottimismo! Un dottorino con i capelli brizzolati, quelli che si colorano di grigio per la tanta esperienza accumulata nel corso degli anni. Quello che tira fuori dalla tasca del soprabito una moneta, da dare al mendicante di turno, a volte visto come un disgraziato, Rotten Human, altre volte visto, con un po’ di indulgenza, solo come una persona bisognosa
Ma la giornata va inesorabilmente avanti e dopo aver fatto una colazione, caloricamente, nel senso dal punto di vista calorico, controllata, mi affanno a sgomberare le tazzine e le altre stoviglie che ci sono sul tavolo. Le carico nella lavapiatti e l’accendo. La spia rossa del sale lampeggia, quindi tiro fuori i cristalli Crystals e li carico nell’apposito serbatoino dell’apparecchio.
Gli elettrodomestici rendono la vita più semplice e comoda, tutto funziona a meraviglia, anche il tempo. Scorre che è un piacere! Mi ricordo infatti che oggi è finalmente venerdì, e la settimana, lavorativamente parlando, volge al termine. Che meraviglia, che stato di grazia. Sono talmente rilassato, che potrei innamorarmi, Friday I’m In Love
Ma no, dai, non scherziamo, non sono innamorato, si è vero, ho la testa tra le nuvole, ma solo perché sono un sognatore Dream Lover
Sto bene, sono contento, ma purtroppo devo rimandare ancora il giorno in cui potrò dire, Your Kisses Burn. Accidenti a questi pensieri, irragionevoli, senza senso. Sono un uomo di 50 anni, non posso mica avere la testa di una ragazzina! Dovrei, alla mia età, mettermi a parlare, costruire, organizzare, architettare, vendere e comprare, invece mi ritrovo a guardare fuori dai vetri della mia porta finestra.
Nello spazio verde antistante alla mia abitazione stanno costruendo delle case. Sono le solite case, quelle che fanno a standard e prezzi popolari. Non hanno niente di magico e creativo anche se per come sono fatte, ci vivrei lo stesso. Hanno anche il supermercato, qui vicino….. Certo, se fossero costruite come all’estero, Building as Foreign, forse sarebbero più interessanti