Eurovision

E’ un Personal Best di Benny Hester, uno dei suoi migliori brani, si intitola Be A Receiver. Fa parte di una raccolta della fine degli anni ’80, anche il sound di questa canzone è tipico di quegli anni. Essendo ricevitori, come dice il titolo, lo ascoltiamo, primo brano di stasera Benny Hester – Be A Receiver

Mercyme e un titolo molto poetico, dal significato intuitivo, I Can Only Imagine. Sforzandosi di immaginare, Mercyme si produce in una bella interpretazione, aiutato anche dalle chitarre acustiche e dagli archi. Ripete forse un po’ troppo, nel corso del brano, queste parole del titolo Mercyme – I Can Only Imagine

 Solo il pensiero rende liberi. Consequenziale al titolo precedente, dal punto di vista logico, è questa I Am Free dei Newsboys. Un genere più rock, rispetto a Mercyme, i Newboys urlano a squarciagola questa libertà Newsboys – I Am Free

 L’Olanda all’Eurofestival, o Eurovision Song Contest, come si chiama adesso. Delle 42 canzoni che c’erano a Baku, capitale dell’Azerbaigian, io ho scelto questa, intitolata You And Me e cantata da Joan Franka Joan Franka – You And Me

Gotye autore di Smoke And Mirrors. Il fumo e gli specchi danno evidentemente origine ad un ambiente falsato da effetti. Molto più reale invece la sua musica, ritmata e ricca di percussioni Gotye – Smoke And Mirrors

 Stand By, una canzone di Senit, presentata l’anno scorso a Dusseldorf per l’Eurovision Song Contest del 2011. Il nome esteso di questa artista è Senhit Zadik Zadik, è italiana, nata a Bologna l’1 ottobre 1979, figlia di genitori eritrei Senit – Stand By

 We Are Scientists, è il nome che si sono dati. Noi siamo scienziati, il significato. Anziché darsi alla ricerca o scoprire qualcosa, hanno cantato questa canzone, intitolata I Don’t Bite, non mi mordo We Are Scientists – I Don’t Bite

 The Lobster Quadrille, la quadriglia dell’aragosta. Non so se si deve essere esperti di cucina o di fauna marina. Non intendendomi né dell’una, né dell’altra cosa, mi accontento di ascoltare questa canzone di Franz Ferdinand, molto breve, che si intitola proprio così Franz Ferdinand – The Lobster Quadrille

Dashboard Confessional è il nome curioso di questo autore. Si tratta di un gruppo musicale americano, capitanato dal chitarrista e cantante Christopher Ender Carrabba. Hanno all’attivo diversi riconoscimenti, pregevole anche questa interpretazione, intitolata Don’t Wait Dashboard Confessional – Don’t Wait

Un brano vissuto, partecipato, e non può che essere così, intitolandosi Faith, che vuol dire fede, fiducia, lealtà. A cantarlo i Taking Back Sunday, nome di questo gruppo che tradotto significa, riprendendo domenica. Non ci si riposa neanche un giorno….. Taking Back Sunday – Faith

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