Surf Rider

Si direbbe che sia tornato dal mare, Down By The Seaside, come mi suggerisce questa espressione. Indubbiamente, se c'è andato, ha avuto coraggio. Avrà avuto freddo, forse si sarà preso qualche goccia di pioggio, ma non per questo ha perso il buonumore. Canta, tranquillo, felice, senza preoccuparsi troppo, il brano è intitolato così, e l'autore Power of County, è qui per la prima volta Power of County – Down By The Seaside

(Crazy For You But) Not That Crazy, pazzo per te, ma non quel tipo di pazzia. C'è una pazzia d'amore, creativa, poi c'è quella classica, distruttiva. Credo i Magnetic Fields si riferiscano a quest'ultima, per descrivere il loro stato d'animo. Indubbiamente, se si tratta di questo, non l'hanno dimostrata con questo pezzo, molto bello Magnetic Fields – Crazy for You

Mad World, pazzo mondo. Un tema ricorrente, questo della pazzia, solo che adesso è una pazzia collettiva, non più individuale. Purtroppo uno stato di salute psicologico e mentale realistico, in questa umanità malata di oggi. E' tutto anche toccante, profondo, ascoltando le note di questo brano di Gary Jules, in coppia con Michael Andrews and Gary Jules – Mad World

Parlando troppo di follia, si è ristretto il nostro campo visivo. Per fortuna adesso arrivano i Real Estate, a darci una bella prospettiva, un brano intitolato Horizon, per darci la maniera di guardare avanti in là, ammirando un bel panorama, che poi altro non è che un orizzonte. Apriamo gli occhi, maanche le orecchie, e ascoltiamo questo brano   Real Estate – Horizon

La bellezza, la straordinarietà di essere delle persone normali. La cosa più semplice, ma a volte anche la più difficile. Se si potesse avere la normalità, la tranquillità, la saggezza, la giovinezza, la ricchezza, saremmo gli uomini più felici e fortunati del mondo. Mi sono dimenticato qualcosa? Si, il titolo e gli autori, Normal Person – Arcade Fire

Nell'ultimo post, si parlava di oceani. All'inizio di questo post, parlavo di mare. Ecco il ritorno, inesorabile, di questo tema, argomento fantasma, se non altro per questa stagione e questo nostro mese di agosto. C'è Keane, nella prossima proposta di oggi. Canta di un oceano, quello che pur essendo il più vicino a noi, io ho avuto l'opportunità di vedere molto raramente, Atlantic – Keane

Un produttore americano di musica sintetico-elettronica. Si chiama Will Wiesenfeld, ma è meglio conosciuto con lo pseudonimo di Baths. C'è adesso il suo pezzo più conosciuto, non mi fa impazzire, ma, se non altro è suggestivo. Sembra un po' new age, mentre il titolo, quello proprio, non è granchè, lo poteva scegliere meglio. Canta infatti Ocean Death – Baths

E' l'aria, air, la protagonista del prossimo brano. Speriamo non manchi mai, speriamo ci sia sempre, e sia della qualità giusta. Non sia appestata da troppi elementi inquinanti, sia la più pulita possibile. Magari anche fresca, asciutta, non troppo fredda, neanche troppo calda, della giusta temperatura. So di chiedere troppo. Dovrei, dovremo imparare ad accontentarci, senza pensare troppo. Loro, per esempio, non si fanno problemi, hanno il giusto slancio e soni i Talking Heads – Air

Un surfista, o come si suol dire in inglese, Surf Rider. E' il titolo del prossimo brano, completamente strumentale. Giusto che non ci siano parole, deve parlare solo la natura. Chi cavalca le onde del mare, dovrà preoccuparsi soltanto di stare in piedi sulla tavola, senza cadere in mare, magari travolto da un'onda anomala. Equilibrio, quindi, fisico, mentale, e un po' di musica, come questa dei Lively Ones – Surf Rider

Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider
Surf Rider

Romanticismo e Avventura

Romanticismo e Avventura

Ardente, cocente, bruciante, rovente…… Un sole che si fa desiderare, ma facciamo finta abbia questi attributi, anche perché la prima parola della scaletta è proprio “burning”, pezzo regalatoci dai War On Drugs, e ascoltiamocelo, mettendoci comodi, anche perché dura quasi 6 minuti

War On Drugs – Burning

Romanticismo e Avventura

Un disco del 2000 con una quindicina di pezzi. Ad inciderlo la cantante israeliana, di origine yemenita, Noah, già famosa a quel tempo. Il pezzo all'ascolto, è ritmato ma anche struggente, dà il titolo all'intero album Blue Touches Blue – Noah

Romanticismo e Avventura

La lingua batte dove il dente duole, quindi…….. sempre shame, soltanto shame, non accompagnato da nessun'altra parola. Cosa ci sarà mai da vergognarsi? Non abbiamo rubato, non abbiamo fatto niente di male, siamo vestiti e ci presentiamo dignitosamente, e allora……. Ma allora c'è questo brano che si intitola proprio così, e ad interpretarlo Pj Harvey – Shame

Romanticismo e Avventura

Chi ha fortuna deve vergognarsi? In un mondo abituato a pensare in negativo, forse sì. Potrebbe essere questa la ragione per mettere insieme due cose apparentemente inconciliabili, la vergogna e la fortuna, titolo del prossimo brano degli Yeah Yeah Yeahs shame and fortune

Un nome strano, che anche a cercarlo, non lo troverei, neppure con il lanternino. E' molto particolare, se ci fosse stato, qui sul blog, me lo sarei ricordato. E' Cody ChesnuTT, l'autore del prossimo pezzo. Il titolo, quello è semplice, non desta problemi o preoccupazioni, anche perché è naturale, della natura, il seme,The Seed – Cody ChesnuTT

Sono in cinque, sono islandesi, fantastici creatori di meravigliose atmosfere. La loro musica, forse potrebbe salvare il mondo dai disastri, forse potrebbe salvare il futuro, la speranza. Di sicuro dà spazio all'immaginazione, e stupisce anche questa volta. Mi sono dimenticato il nome, sono i Sigur Ros, e li ascoltiamo con Varúð – Sigur Ròs

Ancora vergogna, shame. Una condanna, questa di oggi. Cerchiamo di andare avanti per la nostra strada, nonostante tutto, e nonostante questo piangere di vergogna, addirittura. Non sto scherzando, è proprio Crying Shame il titolo del prossimo brano, proposto dai Muse – Crying Shame

Allo' Darlin, sempre a proposito della stranezza di certi nomi. Anche questo, stupisce, ma nello stesso tempo ci dà modo di scoprire questo nuovo autore, un po' folk, un po' alternative. Il ritmo, si mantiene alto, il brano Romance and Adventure, romanticismo e avventura 

Running Dry, funzionamento a secco, un po' come se si trattasse di un lavaggio o di una tintoria. E' invece Neil Young, in compagnia dei Crazy Horse. Un brano molto dolce, forse anche troppo. Melenso, zuccheroso, ma per finire in bellezza, ci può anche stare. C'è anche un violino, ad accompagnare queste note, rigorosamente acustiche e strumentali 

Neil Young – Running Dry

Blow-Up

E se anticipassimo il mese di dicembre con un brano dei Collective Soul? Non sarebbe una cattiva idea, anche perché mancano pochi giorni, e questo ci darebbe l'opportunità di conoscere questo gruppo mai ascoltato. Largo alle danze, allora December – Collective Soul

"Fino a che punto si va", domanda, dubbio, o forse riflessione, fatta con il sottofondo musicale di una certa Aurea e la sua track How far would you go. Mi viene però il dubbio si rivolga ad una persona essendoci you. Fino a che punto vuoi arrivare, richiesta legittima e forse più normale rispetto a come l'avevo tradotta all'inizio Aurea – How far would you go

Banderuole, weathervanes. Mi aspettavo qualcosa di metereologico, invece, eccoci  andare dove corre il vento. Forse, è logico, necessario, se vogliamo vivere senza pensieri. Non dimentichiamoci troppo chi siamo, però. Loro per esempio sono gli Jets Overhead – Weathervanes

Il quarto autore nuovo. Giusto per fare il poker, all'inizio della playlist di oggi. E' la volta di Audra Mae, ci canta, molto essenzialmente, del fiume, The River – Audra Mae

Un duo pop, techno, funk, ambient, di Francoforte. Quante definizioni ed appellattivi! Facciamo prima a dire chi sono e ad ascoltare il pezzo che ci presentano. Sono i Booka Shade, per la prima volta con noi oggi, ci presentano Crossing Borders – Booka Shade

C'è un fantasma, se lo chiedono e ce lo cantano la Band of Horse, sempre bella da ascoltare. Inserita molte volte nelle nostre scalette, ho controllato questo brano Is there a Ghost, posso confermare che è inedito, almeno su questi schermi Band of Horses – Is there a ghost

Vorrà uscire, è arrabbiata, e ha voglia di andarsene. Lo fa dalla porta principale, essendo questa una Big Exit. Non facciamo niente per trattenerla, anzi sentiamo cosa ha da dirci e da cantarci, PJ Harvey – Big Exit

Non vorrei dire ma…. questo tipo di musica, molto ritmato, sembra world, credo sia di origine africana, quindi di un'altra tradizione culturale, musicale. Benvenuti allora ai Songhoy Blues, anche perchè sono davvero bravi, ascoltate anche voi questa Soubour – Songhoy Blues

Ad una latitudine molto diversa, torniamo in Europa, precisamente in Scandinavia. Loro vengono dalla Norvegia, e sono i Royksopp. Se volessi essere preciso dovrei scrivere la prima o con un cappellino, ovvero i due puntini sopra. Non avendo molta voglia di trovare il metodo giusto per farlo, lo scrivo così alla maniera continentale ovvero Royksopp – Monument

Giornate grigie, piovose, umide. Si sta volentieri in casa, non si ha molta voglia di uscire. Nonostante questo, incontriamo sulla nostra strada i Lemonheads, e ci invitano a stare all'aperto. Non per niente, ci cantano questa The Outdoor Type – The Lemonheads

Senza sapere cosa voglia dire, vi propongo adesso Khlever. E' un brano strumentale, quindi non c'è neanche un testo che ci possa aiutare. Gli autori sono i Lower Spectrum ed hanno un solo disco all'attivo, Traces, l'album del 2014 con questo pezzo Lower Spectrum – Khlever

Siete su festivalmusicale, non dimenticatelo, non fate come Ben Howard, protagonista di un amnesia ed autore di I forget where We Were. Prossimo brano all'ascolto Ben Howard – I forget where we are

Internazionalisti, terzomondisti, multiculturalisti, come è giusto che siano. Ma, se sono Anti-Occident, a me sembra prima di tutto che siano masochisti, autolesionisti. Non credo sia questa la loro intenzione, forse è tutto un giocare allo scherzo, al paradosso, e allora fanno bene e li ascoltiamo, sono i FourPlay String Quartet- Anti-Occident

Fantasmi, ghosts. E ritornano, li avevamo incontrati con la Band of Horses, adesso ce li propongono i Ladytron. Potrei decidere di dedicare a loro questa playlist di oggi, anche perché il pezzo che sto ascoltando, non mi sembra male, ecco allora i Ladytron – Ghosts

Blow-Up è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni, ispirato al racconto Le bave del diavolo dell'argentino Julio Cortázar. Il film ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1967. Bello questo excursus di quasi mezzo secolo fa, vero? Infatti, ma non era di questo che volevo parlare, ma del prossimo brano, dei The Grand Rapids – Blow-Up

Le piccole cose, sono quelle che forse più di tutte le altre, vale la pena di viverle. La grandezza, è quella che noi possiamo trovare non all'esterno, ma solo dentro di noi. Può darsi la pensi così anche Ben Howard, con le Small Things che ci canta e ci racconta Ben Howard – Small Things

Poco più di un mese fa è uscito il suo primo ed unico disco, dal titolo, Echoes In The Aviary. L'album, era stato però preceduto dall'uscita di due singoli. Quello che ci stiamo per ascoltare si intitola the rush e lei è Jane Tirrell – The Rush

Se a questo punto del programma musicale, avete voglia di essere romantici, non potete perdervi il prossimo pezzo. E' di un certo Alexis Taylor, autore della nostra ultima notte insieme, ovvero come si dice,          Our Last Night Together – alexis taylor

Dopo aver ascoltato Alexis Taylor cantare di una certa notte, è quasi consequenziale parlare e sentire di sogni, in Dreams, di cui è autore un certo solito Ben Howard. Prima o poi dovrò dire chi è e fargli uno straccio di presentazione. Mi accontento adesso di dire che capita proprio "a fagiolo", come si suol dire, con questa In Dreams – Ben Howard

I am not afraid, non ho paura. Benissimo, proprio perchè non ho paura, non temo neanche di andare avanti. Non che sia un problema fermarsi, ma è giusto dare una certa continuità allo spettacolo. Presento allora quest'altro autore nuovo, Owen Pallett, sempre in vena di romanticismi, con il pezzo omonimo Owen Pallett – I am not afraid

Alabama shakes a darci una sveglia. Sono i loro assoli di chitarra elettrica a darci una salutare scossa, le note sono quelle del brano                   Hang Loose – Alabama Shakes

Il duo francese Air è generalmente incluso tra gli artisti che hanno rinnovato la musica elettronica verso la fine degli anni '90. Ed è appunto l'elettronica la protagonista di questo pezzo, Don't Be light – Air

Dopo la luce light, ecco arrivare lo splendore, shining. E' tutto non voluto, anche se sembra ci sia una regia occulta. A portare lo splendore, Curtis Harding, continua a splendere con il suo brano, un po' soul, dal titolo      Keep on Shining – Curtis Harding

I gatti quelli che conosciamo, amiamo o detestiamo a seconda dei gusti, possono essere veri o finti, ovvero di pelo o di pelouches. Non sapevamo esistessero dei gatti di miele, ovvero honey cats. A farceli conoscere, un certo Paul White – honey cats

Blow-Up

Hong Kong Garden

E' una bella giornata,  24 novembre, è iniziato un po' il freddo. Temperatura sotto i 10 gradi, se non proprio freddo, fresco. C'è un po' di sole, ed è possibile camminare, dopo la pioggia dei giorni scorsi. Ci accompagna in questa passeggiata Kurt Vile con la sua Wakin on a pretty Day

E se andassimo a Montreal, dove nel 1976 si tennero i giochi olimpici? A portarci nella città canadese, un certo Red Kite, autore che ascolto per la prima volta. Per conoscerlo un po' di più provo a visitare la sua pagina. Leggo che questo brano, del 2013, è il suo titolo più famoso. Ascoltiamolo, allora, sperando, magari in futuro, di visitare non solo musicalmente questa importante città Red Kite – Montreal

Let's go Extinct, andiamo ad estinguerci. E' tutto condensato in questa frase, un destino, nostro, dell'umanità, del mondo intero. Questo per chi si limita a credere nell'apparenza, nella superficialità. Le idee, lo spirito, l'essenza, quella non muore, non può morire. Ragionandoci un po' su, per quello che possiamo fare, stiamo intanto ascoltando questo bel pezzo di Fanfarlo – Let's go Extinct

E' sempre un let's, ma questa volta un Let's Go Surfing. Prima si pensava, adesso ci si diverte, con questo invito, molto fuori stagione, a surfare. Potremmo tenerne conto, nel periodo giusto, oppure, divertirci in generale, senza pensare troppo ad una tavola da vela, in questo momento parcheggiata chissà dove.  Parlando, pensando, oppure cantando, con i                 The Drums – Let's Go Surfing

C'erano una volta le California Girls, oggi ci sono le California Grrls. A presentarcele, ed a cantarci sopra, il gruppo degli Shark?, scritto proprio così, con il punto interrogativo. Chi sono o che cosa vogliano dire, con questi artifici letterali, poi indagheremo. Limitiamoci adesso ad ascoltare il loro brano Shark? – California Grrls

Chissà cosa vorrebbero fare con quella Gun, pistola. Mi sembra niente di offensivo, l'hanno solo inserita in un album dell'anno scorso, intitolato The Bones Of What You Believe ed adesso si apprestano a cantarla, e sono i Chvrches – Gun

Tutto sembra giusto, It All Feels Right. Benissimo, questa esortazione, oppure constatazione. L'importante è guardare il bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto. Poi magari un giorno, ci sarà talmente tanta acqua, che arriverà fino all'orlo. Aspettando, con fiducia, ci ascoltiamo intanto questo brano degli Washed Out – It All Feels Right

Mi ha scritto un giorno He wrote me one day. Chissà per dire che cosa…. Di lettere, se ne scrivevano tante, fino ad un po' di anni fa. Non c'era il computer, internet, solo carta e penna. Adesso le cose sono un po' cambiate. E forse più che scrivere, leggiamo, oppure ascoltiamo, per esempio questo brano di Pani Galewska – He wrote me one day

Singer-songwriter argentina, la ascoltiamo per la prima volta, con il suo brano più famoso. Si intitola Eras e lei è Juana Molina – Eras

Cara, sei dolce, Darlin' You're Sweet. Meno male, qualcuno dice cose belle, non tutti litigano. Sembra peraltro un po' paranoico questo modo di cantare degli Wise Blood, ma ascoltiamolo, così com'è.  Non vorrei fosse parente di qualche rapper Wise Blood – Darlin' You're Sweet

Nuotavano nel '99, Swimming in '99. E' così importante la nuotata di quindici anni fa? Forse che sì, forse che no, come direbbe la Settimana Enigmistica. Escludendo che dopo non l'abbiano più fatta, forse, oltre alla nuotata, ci deve essere stato qualche motivo degno di essere ricordato. Chiedendo questo ai Golden Suits, intanto ci ascoltiamo il loro pezzo        Golden Suits – Swimming in '99

Per andare a Chinatown, prima bisognava necessariamente arrivare fino a New York. Adesso non è più necessario attraversare l'Atlantico, si può rimanere tranquillamente nelle nostre città, oppure magari, bere qualcosa o mangiare in un ristorante. Ci sono adesso i Destroyer, che cantano proprio della città dei cinesi Destroyer – Chinatown

Amo gli incroci ma odio le piazze. Non credo sia la cosa giusta, ma forse cantano Love Triangle, Hate squares, per essere originali. Di certo sono scatenati, arrabbiati, e questa è la loro prima performance su fm. Li condivido con voi, sono i Computers – Love Triangle, Hate squares

Facciamo un giro intorno al mondo, inchiodati alla sedia davanti al monitor del pc. Tra un po' mi alzerò fisicamente, per il momento lo faccio con il pensiero, ma solo per andare con i Siouxsie and the Banshees in un giardino di Hong Kong, l'Hong Kong Garden – Siouxsie and the Banshees

Messed up kids, incasinato dai bambini. Più che normale, ci può stare. Capita a tutti, a Jake Bugg è capitato anche di farci una bella canzone, la prossima che vi faccio ascoltare Jake Bugg – Messed up Kids

Le cime di montagna viola, ovvero come si dice, o per lo meno come intitola, una certa Bokka. Violet Mountain Tops, il suo brano. Mi piace proprio, sono quindi contento di proporla e conoscerla. Una prima interpretazione convincente, da ascoltare Bokka – Violet Mountain Tops

La radio è sempre accesa, e con degli alti e bassi incredibili. Dalle stelle alle stalle, è proprio il caso di dire, se il titolo del prossimo brano è The Fall. Ci accompagna in questa caduta Rhye, altro nome che non conoscevo Rhye – the Fall

Dalla caduta alla the curse, il passo è breve. Se non sapete perché, provate a vedere il significato, io non lo scrivo per non attirarmi addosso quello che vuol dire questa parola. Preferisco solo stare in silenzio ascoltando Agnes Obel, con il titolo omonimo. Agnes Obel – The Curse

Vive nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani. E' un grosso pesce, ospitato spesso in acquari pubblici, ha la fama di essere pericoloso. Non so se lo vedremo, di certo lo stiamo per ascoltare, perché arriva con questo pezzo di Sky Larkin – Barracuda

Another Sunny Day, un altro giorno di sole. Bello, e sembra un titolo, invece è il nome dei prossimi autori, anche loro all'esordio. Proviamo a vedere, o meglio a sentire, l'impressione che fanno. Ascoltiamoci allora          Anorak City – Another Sunny Day

Ciò che lascia dietro di sè la morte, what death leaves behind. Impressionante, e mentre noi ci divertiamo, c'è chi è preso da queste dissertazioni, affrontando temi impegnativi che preferiamo lasciare alla musica dei         Los Campesinos! – what death leaves behind

Black Lemon

Giornata balorda, passata esclusivamente a casa. Potrebbe essere utile e risolutivo ascoltarci un po' di buona musica come quella che sta iniziando a scorrere sotto la puntina del giradischi virtuale, sintonizzato anche stasera su fm. Vi propongo allora i God Help the Girl – The Psychiatrist is in

The All-American Rejects i prossimi autori. Non me li ricordavo ma li avevo inseriti, tanto tempo fa. Adesso ci propongono uno dei loro brani più famosi, It ends tonight, tratto dall'album Move Along del 2005                      The All-American Rejects – It ends tonight

E' una musica un po' diversa, rispetto a quella che siamo abituati ad ascoltare. Sembra un genero classico, adattato alla musica leggera, tipo Bocelli per intenderci. Non è l'artista toscano, ovviamente, ma i Nightwish, per noi nuovi, con Sleeping Sun – Nightwish

Torn,  strappato, penso non un vestito o un tessuto. Di certo, se ha strappato qualcosa, è un grande successo di pubblico e di critica. Questa canzone di Natalie Imbruglia è molto conosciuta, non c'è nemmeno bisogno che ve la presenti Torn – Natalie Imbruglia

Non è un virus, patogeno, organico, patologico, è piuttosto una turba psichico-mentale, una fobia maniacale-ossessiva, un'alterazione del comportamento e dell'emotività. E' come si dice, e come ci canta                               Heather Nova – Virus of The Mind

La musica è senza fine, ma anche la canzone, è endless. Endless Song, per la precisione, brano di cui è autore il duo inglese degli AaRON. Notate come è scritto il loro nome biblico, caratteri minuscoli e maiuscoli si alternano. A parte questo, mi sembrano interessanti Endless Song – AaRon

E' un distruttore, ma può anche essere un cacciatoprediniere. La traduzione risponde infatti al termine inglese Destroyer, e noi da buoni pacifisti preferiamo ci sia uno scalmanato, al posto di una nave da guerra. Loro, ci sono senz'altro, e sono i Dodos – Destroyer

Islandesi di talento, sono stati anche definiti i nuovi Arcade Fire, ecco arrivare la fantastica orchestrina degli Of Monsters And Men. Sono autori del prossimo brano, Sloom – Of Monsters And Men

Karl Emil Maximilian Weber è stato un economista, sociologo, filosofo e storico tedesco. È considerato uno dei padri fondatori dello studio moderno della sociologia e della pubblica amministrazione. E' nato nel 1864, e morto nel 1920, ma ovviamente non volevo parlare di lui, non avendo neanche la competenza per farlo; volevo solo presentare il prossimo autore, che si chiama come lui, e ci presenta  The Art of Walking – Max Weber

Dopo tanti discorsi e paroloni, è ora di approdare ad un sound leggero, spensierato, non per niente la protagonista di questo brano ha il sole nei suoi occhi, Sun In Her Eyes. L'ha trovata, raccontata e cantata in questo brano, Tom Helsen – Sun In Her Eyes

In our lifetime, nella nostra vita. Un titolo impegnativo, ma non carichiamolo troppo di significato, anche perché il brano omonimo è interessante, ma niente di trascendentale. A proporlo i Texas- In Our Lifetime

Amore criminale, un giorno in pretura, Crime Investigation, cronaca nera e tante notizie sui giornali. Se non vi bastano tutte queste cose, e non vi accontentate di quello che già si vede o si legge, potete sentire anche questa scena del crimine dei Placebo – Scene of the Crime

Se siete abituati a vedere e a pensare ai limoni, di colore giallo, dovete ricredervi. Portati in pegno dai Generationals, da adesso ci sono anche i limoni neri. Ce li fanno conoscere ed ascoltare con questo bel pezzo, dal titolo Black Lemon – Generationals

Ma guarda questi, anzi, ma leggi questi, come sono scritti: SW/MM/NG. Più espliciti nel titolo che hanno dato al loro brano, Some Dreams come true,  raramente vero. Ma, se lo dicono loro che alcuni sogni diventano realtà, possiamo crederci, o almeno, facciamo finta di crederci SW/MM/NG – Some Dreams come true

Attuali se non nella discografia, nella cultura e nel pensiero di milioni di appassionati, eccoci adesso a una delle band più amate degli anni '60, i mitici Doors. Del brano che sto per presentare, c'è anche una registrazione Live, eseguita a Pittsburgh il 2 maggio, 1970. Ecco a voi                                When The Music's Over – Doors

Repubblica asiatica confinante con la Cina e l'India, eccoci ora niente di meno che in Nepal, paese democratico con capitale Kathmandu. Non potrei parlare di un viaggio che non ho fatto, nè di un libro che non ho letto. Posso però parlare di questo brano che sto ascoltando, dei San Cisco – Nepal

Stardust, polvere di stelle, un brano degli americani Rentals, contenuto nell'album Lost In Alphaville inciso ad agosto di quest'anno. Malgrado siano sulla scena musicale da un ventennio, è la prima volta che li ascolto. Li propongo anche a voi Rentals – Stardust

Sleeptalking, ed ormai questi titoli, un po' notturni, mi fanno capire che è l'ora di andare a letto, lo farò senz'altro tra poco. Ormai credo per stasera di avere scritto abbastanza, mi posso pure accontentare. Già che ci sono, presento il brano, così intitolato, di La Sera – Sleeptalking

Apartment Story

Arrabbiatissimi, ma cosa li fa stare così? Una tempesta emotiva li anima, e la riversano su questo brano. Sono i Modest Mouse, e preparatevi a questo bombardamento ritmico-sonoro, che potete ascoltare con       March Into the Sea – Modest Mouse

Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande, (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), regnò per oltre settanta anni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715. Per la sua durata, il regno di Luigi XIV è al 9º posto nella classifica dei regni più lunghi della Storia. Si saranno richiamati a questo personaggio, dandosi questo nome? Non lo so, ma è una longevità comunque beneaugurante e rimandando ad un'altra occasione approfondimenti biografici, cominciamo intanto a sentirli con     Hey Teacher – Louis XIV

Senti quello che sento? Do You Hear What I Hear? Questo post è tutto una domanda, adesso c'è anche questa ma…. non sono io a farla, ma i Flaming Lips con questo brano misterioso, spiccatamente strumentale e molto suggestivo Flaming Lips – Do You Hear What I Hear?

Una digressione verso cacofonie orchestrali, sonorità dissonanti, suoni quanto mai strani. Adesso si cimentano gli Yo la Tengo con I Heard You Looking, brano che fa parte di una sessione live, infatti dura la bellezza di quasi 9 minuti Yo la Tengo – I Heard You Looking

Al numero 2 dei brani più famosi degli Interpol c'è questo My Desire; non l'avevamo mai ascoltato, è arrivato il momento giusto per farlo. Mi sembra sia uno di quei pezzi che lasciano il segno, tra l'altro è di quest'anno, e questo lo rende ancora più interessante. Fa parte dell'album El Pintor, il quinto disco in studio del gruppo musicale Interpol – My Desire

No Weather, nessun tempo. I casi sono due: o è cieco, oppure si è barricato a casa. C'è anche un'altra possibilità, forse più realistica, che sia diventato matto. Forse si tratta di questo, si può sentire da come canta questa canzone, e lui è stellastarr* – No Weather

Non è difficile da trovarli anche se loro dicono così. Un po' perché sono padri nobili del genere alternative, un po' perché li abbiamo inseriti una miriade di volte nelle nostre scalette. Ecco quindi ancora loro, i              National Hard To Find

L'Hudson è un famoso fiume degli Stati Uniti. Facciamoci suggerire qualche informazione da Wikipedia. L'Hudson si snoda per quasi 510 km, principalmente lungo lo Stato di New York e ne costituisce nel tratto finale la linea di confine con lo Stato del New Jersey. Bene, che bello, c'è molta America in questo, se poi aggiungiamo che l'autore si è dato il titolo di reverendo, il quadro è perfetto. Ecco comunque il brano:                   Hudson Line – Mercury Rev

Il disco è del 2007, aveva semplicemente il titolo di Boxer e si componeva di 12 brani, per un totale complessivo di 43 minuti. Tutto molto esatto, ed al nastro di partenza con Apartment Story The National

Costume è una parola che ha un identico significato, in inglese ed in italiano. Molto bene, mettiamoci allora l'abito di scena, anche perché stanno per arrivare i These New Puritans – Costume

Il secondo brano della playlist lo abbiamo presentato facendo una retrospettiva storica. Facciamo adesso un altro sguardo al passato, perché sta per arrivare un brano intitolato Ancient Ways Interpol

Non è uno sconosciuto perché andando a ritroso, mi sono accorto di averlo inserito una volta. Il nome non me lo ricordavo di certo. Si tratta del semisconosciuto Julian Plenti, bentornato anche a lui allora, si presenta con Games for Days – Julian Plenti

Quanto tempo devo ripercorrere per trovare quella volta che vi proposi i Creatures. Se non era l'inizio di fm, poco ci mancava. Li avevo presentati come gruppo degli anni '80, infatti anche il brano che sto per mettere mi sembra di quel periodo. Molto bello, comunque Creatures – Inspiration

Non si può perdere, can't lose. Io preferisco dire: se perdo, non è la fine, la sconfitta è una possibilità, ma poi segue quasi inevitabilmente una vittoria. Bisogna solo avere la pazienza di aspettare. Sono queste le meditazioni, mentre sto ascoltando gli we are scientists – can't lose

Ha un cognome importante, si chiama infatti Banks, precisamente Paul Banks. Fa riferimento ai soldi anche nel suo brano proponendoci               Paid For That – Paul Banks

Proprio oggi facevo un discorso molto critico sugli uomini, inteso come maschi. Dicevo che non ragionano, o ragionano con la pancia, che nessuno si senta offeso, sono un uomo anch'io! Chissà cosa avranno voluto dire i Cribs con il titolo di questo brano, Men's Needs, le necessità degli uomini       Cribs – Men's Needs

No one ever sleeps, nessuno mai dorme. Affermazione impegnativa, sopratutto se fatta con il sottofondo cantilenante di una melodia sonnacchiosa, che induce a pensare il contrario. Ascoltiamoci comunque anche loro, gli Walkmen No One Ever Sleeps

L'uomo dei fiammiferi, Matchbox Man. L'uomo pronto ad accendersi, o ad accendere, per chi eventualmente chiede di fumare una sigaretta, sarà un certo John Smith, nome molto comune ma fino ad adesso mai incontrato. Siamo pronti a fare la sua conoscenza John Smith – Matchbox Man

Mi sono appena tolto le scarpe, dopo averle tenute tutto il giorno. Adesso con le pantofole, mi sento più comodo, eppure, dedico per un attimo un pensiero a quello che c'è stato sotto i miei piedi, anche perché sto ascoltando un brano intitolato proprio Below My Feet – Mumford & Sons

Dovremo essere creativi ed ottimisti oppure, permetterci il lusso di lasciare andare, lasciare perdere perché tutto è ormai danneggiato, All Is Now Harmed, come in questo brano di Ben Howard. E' una certa ora della notte, se va male non è la fine anche perché domani sarà un altro giorno Ben Howard-All is Now Harmed

Dark Star

Io ti denuncio, I'll Sue You. Spero di non fare mai un atto così impegnativo, se però si tratta di cantare una canzone con questo titolo, il discorso cambia. Lui l'ha fatto, è il cantautore Paul Banks – I'll Sue You

Be My Enemy, e sembra che oggi cerchiamo a tutti i costi di litigare con qualcuno……. Non importa, o forse importa, se ci dà l'occasione di scoprire un gruppo nuovo, i Departure, con questo brano, così intitolato             Be My Enemy – The Departure

Struggente, acustica, un po' folkeggiante, ma sopratutto, suonata e cantata dai The Cinematics. Si intitola Home, ed è l' ultimo brano contenuto nell'album A Strange Education, uscito nel 2007 The Cinematics – Home

Ci si può sentire a casa, non solo a casa, ma nella propria patria. Qui da noi, non c'è più nessuno che la pensa così. Peccato, ma se andiamo all'estero, per esempio in America, le idee sono diverse e la mentalità cambia. Shawn Christensen, Amanda Tannen, Arthur Kremer, Michael Jurin la pensano così ed uniti come stellastarr hanno infatti intitolato Homeland il loro brano stellastarr – Homeland

 

Ho appena finito di guardare delle fotografie di Marte, conosciuto anche come Pianeta Rosso. Sono state scattate dalla Rover, in attesa che tra qualche decina di anni anche l'uomo riuscirà a visitare questo Pianeta. Intanto abita sulla Terra, che in certi giorni può essere guardata come un Blue World, ed è proprio This Blue World il prossimo brano, di          Elbow – This Blue World

Faccio da solo, By Myself. Chi fa da se fa per tre, quindi non trovo male questa idea. E' portata avanti da un certo I am Kloot, con un certo entusiasmo, come mi sembra di capire ascoltando il suo brano.                  By Myself – I am Kloot

Un cavallo veramente strano, non in carne ed ossa, ma di cristallo, Crystal Horse. A portarlo in dote i British Sea Power con il prossimo brano tratto dal disco It Ended On An Oily Stage, uscito nel 2005                             British Sea Power – Crystal Horse

Attenzione all'inaspettato ritorno degli I am Kloot. Inaspettato perché avviene dopo soli 2 pezzi, sorprendente anche per la caratura di questo brano che sto ascoltando, veramente interessante. Si intitola           Dark Star – I am Kloot

Nel giorno in cui Gianni Morandi compie 70 anni, possiamo fargli gli auguri con un beneaugurante 100, proposto dagli Eternal Summers? Penso proprio di sì, anche il nome di questo gruppo promette bene, e la canzone è pure bella Eternal Summers – 100

Se non sono proprio originali a dirlo, non importa, per noi sono comunque nuovi, questi Milk Maid. C'mon Boy è qualcosa di forse già detto, già sentito, già cantato. Forse i Beatles lo avevano già coniato con certi brani      Milk Maid – C'mon Boy

Aspetta il compleanno per dare o ricevere dei baci. Poverino, quantomeno ricorderà quell'unico giorno all'anno, per lui doppiamente memorabile. Se poi arriva e c'è tanta gente, la festa sarà moltiplicata. Ci uniamo alla gioia degli Spectrals – Birthday Kiss

Un profeta, cultore del pessimismo. E' da solo, in questa sua visione negativa della realtà. Per lui non c'è futuro, non c'è domani, si chiama         Terry Malts – No tomorrow

Un po' di ritmo con un nome nuovo, un altro nome nuovo visto che come sempre, anche oggi ce ne sono diversi. Si chiama Bare Wires, ci fa ascoltare la sua Peculiar Julia – Bare Wires

Non ci sono solo auto giapponesi, elettronica giapponese, economia giapponese, cucina giapponese. Ci sono anche autori giapponesi o del sol levante, se preferite. Io non ho approfondito, ma mi sembra questo il caso di Tashaki Miyaki, a giudicare dal nome. Inglesissimo il suo brano, dal titolo Get it Right – Tashaki Miyaki

Non è cry, bensì Kry, ovviamente in maiuscolo, essendo il titolo del brano. Ma esiste questa parola? Darò una rapida occhiata…. Dall'inglese all'italiano no, a meno di non considerarlo il diminutivo di un nome. Il brano è comunque dolce, e breve, protagonisti sempre gli Eternal Summers – Kry

Artificial clouds, nuvole artificiali. Ci può stare, anche se si spera sempre che le nuvole non siano così, sarebbe indice di inquinamento e di alterazione dell'equilibrio atmosferico. Ieri ed oggi, sono state giornate abbastanza serene, quindi nuvole non ne abbiamo viste proprio. Le ascoltiamo, allora, con i Bare Wires – Artificial Clouds

La musica non si ferma e ci porta un'altra novità, i Royal Headache, coinvolgenti in questa loro prima interpretazione. Down The Lane è il loro brano, mi spingo a definirlo quasi seduttivo, senza paura di apparire triviale o sconveniente, ma….. giudicate voi Royal Headache – Down The Lane

 

Come se non bastassero la cronaca nera ed i programmi televisivi che ci ricamano sopra, ecco adesso arrivare You Kill – Eternal Summers

Un brano che dura meno di 2 minuti, devo fare in fretta a presentarlo. Farò lo steno dattilografo e cercherò di essere rapido nelle elaborazioni e nelle parole. Ecco comunque il pezzo, breve, Hevrole Fungi Girls

Nervous Breakdown. E' un esaurimento nervoso, dal che capisco che non solo in Italia siamo esauriti, può capitare anche al di fuori dei confini nazionali. Solo che forse qui da noi, è più facile, sono tante, troppe le cose che ci fanno arrabbiare. Sono arrabbiati anche loro, gli                        Shimmering Stars – Nervous Breakdown

 

Non voglio sapere, I don't wanna know. Eccoci allora alla politica dello struzzo, come si dice quando si preferisce ignorare, fare finta di niente, fregarsi di quello che succede. Ma perché fare così se siamo noi gli artefici del nostro destino? Perché lo fanni anche loro, gli                             Shimmering Stars – I don't wanna know

Last Goodbye

Www, che tutti pensano sia il world wide web ed invece io dico sono le iniziali di whole wide world. Naturalmente non sono l'unico ad affermarlo, sono in compagnia degli inglesi Crookes, autori di un brano così intitolato Crookes – world wide web

Se mi chiedete chi sono, non rispondo. C'è chi lo potrà fare, ma non sarò certo io, visto che è la prima volta che sento di questo nome misterioso, The Kabeedies. Ritmica e sonorita sembrano un po' africane, ad ogni modo ascoltiamoci Come Out Of The Blue – The Kabeedies

Già che ci siamo, facciamoci un'idea un po' più precisa su questo gruppo. C'è sempre un certo sprint, in questi brani, anche questo intonato e cantato con una certa enfasi. Il titolo Fuzzy Felt – The Kabeedies

Possiamo pure lasciarci alle spalle i gridolini di gioia del brano precedente, e passare a quello successivo. Il convento passa un punk, che se ne è andato, ovvero, riposi in pace. Non sto scherzando, titolo proprio così          Punk R.I.P. – The Paddingtons

Non è che fossi proprio convinto delle proposte precedenti, forse sarà il caso di virare, girare, direzionarci verso qualcosa di diverso. Può darsi i Book Club ci offrano questa opportunità con Sir Walter – The Book Club

Morning Runner, corrono alla mattina. Non è così strano, anche se ci vuole una grande forza di volontà. C'è chi lo fa, prima di andare al lavoro o di impegnarsi nelle solite, quotidiane occupazioni. Loro si chiamano così, e ci cantano Gone Up in Flames – Morning Runner

Avevamo iniziato con i Crookes, eccoci ad un giro di boa, sempre in loro compagnia. Questa volta non ho delle iniziali da offrirvi, ma solamente, e semplicemente, dei Backstreet Lovers – Crookes

 

Brains, non vorrà mica dire testa, cervello? Controlliamo…. si è proprio così, mi ricordavo del brain power, ma questo brain ha una connotazione negativa. Intanto si coniuga al plurale, essendo brains, e poi sono little, aiaiai, Little Brains – The Kabeedies

Out the loop, che il mio amico traduce come il ciclo. Non sarà per forza di cose qualcosa di intimo anche se certo, si pensa come prima cosa a quello…… Potrà essere anche per esempio il ciclo della luna o chissà che cosa, l'ideale sarebbe chiederlo a loro The Vines – Out The Loop

Dopo tanti gruppi ecco un autore, o meglio un'autrice, solista. Risponde al nome di Mary Timony, e ci fa ascoltare qualcosa di più intenso, 5 minuti suggestioni sonore musicali con Ash and Alice – Mary Timony

 

E' quasi metal, forse togliendoci anche quel quasi, potremo definire questo genere metallo, o forse pop, rock duro, sound che lascia un segno, speriamo positivo. Loro con questa C'mon C'mon ce la mettono tutta, ai posteri, o meglio agli ascoltatori, l'ardua sentenza di giudicare i                      The Von Bondies – C'mon C'mon

 

Ci facciamo un altro doppio, giusto per sorbirci ancora qualcosa di forte. Adesso c'è Chemical, Chemical, delle Pretty Girls Make Graves. Sarà bene non lasciarle sole queste donne, se non c'è nessuno ad accompagnarle, possono fare disastri Pretty Girls Make Graves – Chemical, Chemical

 

Ammirare i grattacieli, attraversare il ponte di Brooklin, correre una maratona, abitare e vivere nella città più osannata e famosa del mondo. Cosa si può fare a New York, o cosa eravamo abituati a fare…. Proviamo a pensarci, e cantarci con i The Kills – What New York used to be

 

Altre ragazze, con il nome di Vivian, Vivian Girls, Going Insane, il loro brano, Impazzire, quindi…… l'avevo detto io che era meglio non lasciarle da sole, chissà cosa avranno combinato. Proviamo ad ascoltarle                         Vivian, Vivian Girls, Going Insane

Scheletri nei cimiteri, nelle tombe, negli armadi, ma anche in questo brano, intitolato misteriosamente ed emblematicamente Skeletons, per la musica, le parole e l'interpretazione degli Yeah Yeah Yeahs – Skeletons

Abbiamo visto, sentito ed assistito a diverse cose, ci troviamo adesso nel bel mezzo del nulla, con un brano degli Hot Hot Heat, intitolato per l'appunto Middle of Nowhere – Hot Hot Heat

Fa un ultimo saluto, dicendo e cantando Last Goodbye, e lui, anzi loro sono gli Enemy, se non sbaglio mai ascoltati. Mi sembra questa una bella occasione essendo ottimo questo brano, struggente, poetico, ad alto tasso emozionale Enemy – Last Goodbye

 

Non farà male più, It Won't Hurt Anymore, ed è una magistrale interpretazione dei Grates.Un brano tranquillizzante che vi consiglio di ascoltare e mi sento di condividere, anche per darvi modo di conoscere questo nuovo autore Grates – It Won't Hurt Anymore

Compongono i numeri, per esempio del telefono, delle statistiche, delle rilevazioni scientifiche, mediche, analitiche, storiche e chi più ne ha più ne metta. Ma oltre a comporre i numeri, possono anche darli, anche se non credo sia il caso dei Pigeon Detectives – Making Up Numbers

 

Last Goodbye

Oslo Campfire

Sonnecchiando, forse anche per reazione a quello che succede fuori. Fa freddo, è una babele di luci, addobbi, decorazioni, corse per gli acquisti. Viene voglia di chiudersi a casa, dire basta e godersi un po' di musica nel tepore del proprio ambiente domestico. Ecco per esempio un brano che potrebbe fare da sfondo giusto a questa cornice, si intitola Senja di Luluc

Lei sa, she knows, e anche lui sa, si chiama John Fullbright e sa perché dimostra di avere delle idee, una certa ispirazione, ispirazione che ha trasferito su un pianoforte, per trasmettere delle emozioni, appunto con questa She Knows – John Fullbright

John Steel Singers, qui con noi, ma solo per dirci che…..c'è un uccello, senza che ovviamente la cosa mi colpisca, niente di più normale. Sono favorevolmente impressionato però da questo brano, un po' fuori dagli schemi pop, così intitolato, There's A Bird – john steel singers

I Cub Scouts, seconda novità di oggi. Vediamo cos'hanno da proporci per farsi conoscere. Evie, sembra la marca di un'acqua minerale, invece è il titolo del loro pezzo Evie – Cub Scouts

Hinson, anche lui nuovo, potrei dire che il nome assomigli ad una marca di accendisigari, ma non vorrei ripetermi. Preferisco dire che si annuncia con una chitarra acustica, il suo nome è più composito, Micah P. Hinson, qui con noi con Possibilities – Micah P. Hinson

Poco tempo fa avevamo incontrato un autore dal nome Cody ChesnuTT, c'è adesso un nome simile, Vic Chesnutt, con una vocina flebile, sembra venga da lontano, ci canta Fodder on Her Wings – Vic Chesnutt

Mutual Benefit, altro termine non trovato. Sono i prossimi autori, comunque, e ci presentano un brano un po' chill out, si intitola The Cowboy's Prayer; pensavo ad una prateria, ma credo che sia una preghiera, la preghiera del cowboy Mutual Benefit – The Cowboy's Prayer

Reverie è un termine che non avevo mai incontrato, lo apprendo adesso, significa fantasticheria. Bene, interessante, in linea con la stagione ed il periodo natalizio. Lasciateci i sogni, i desideri, le speranze, anche in Norfolk Street, essendo questo il brano di Luluc Reverie on Norfolk Street

Il sogno ed il legno, si mettono stranamente insieme ed accoppiandosi, danno origine a questi suoni vellutati che prendono forma nel brano di      Hiss Golden Messenger Dreamwood

I battiti, le percussioni, il ritmo, per svegliarci da un lungo assopimento. Ci sono gli slow magic a darci la scossa con il loro brano Feel Flows. Siamo riposati, rilassati, sciolti, e con questi vocalizzi ci sentiamo anche fluidi      Feel Flows – slow magic

Non sa perché, He doesn't Know Why. Giustamente, mica si può conoscere la ragione di tutto, se poi la musica è bella e stiamo bene, non ha neanche senso farsi troppe domande. Ci sono loro, a dare il sound, i                      Fleet Foxes – He doesn't Know Why

Rimaniamo letteralmente e musicalmente On the Line, essendo proprio questo anche il prossimo titolo. Sulla stessa linea anche per quanto riguarda lo stile ed il genere, adesso con gli Acorn – On the Line

Nomi ed artisti molto americani eppure Port O'Brien ci porta con il prossimo brano nella capitale norvegese, Oslo. Facciamo ad Oslo una visita alla città e già che ci siamo, anche per riscaldarci, accendiamo un bel falò, il falò di Oslo, Oslo Campfire – Port O'brien

Flying Into Tokyo

festivalmusicale………9.12.12.

Faster, se non sbaglio vuol dire più veloce. Per quanto sia ritmato, questo brano ha un arrangiamento tradizionale, trombe, chitarre, e vocalist: Matt Nathanson interprete ed autore di questo disco Matt Nathanson – Faster

David Gray, un cantautore inglese, già diverse volte incontrato. Questa volta ci canta Babylon, un luogo antico, ma pur sempre attuale, se inteso come sinonimo di confusione. Una confusione che conosciamo bene, quindi godiamoci questo pezzo, senza pensarci troppo David Gray – Babylon

The Wolf is Getting Married, il lupo si sta sposando, anche lui? E' così bello accoppiarsi, che bisogno c'è del matrimonio, pensavo lo facessero solo gli umani…. Sinéad O'Connor, interprete conosciuta, canta questo brano rock con la sua voce coinvolgente Sinéad O'Connor – The Wolf is Getting Married

The Gaslight Anthem, un gruppo punk rock statunitense del New Jersey, per la prima volta con noi, si fanno conoscere con Here Comes My Man, titolo molto simile ad una canzone scritta da George Harrison per i Beatles                     The Gaslight Anthem – Here Comes My Man

Altro esordio di stasera, gli Alkaline Trio, nome abbastanza pertinente, per questa band. Sono in tre, e se vogliono ricaricare, ci riescono abbastanza bene. E' infatti un tipo di musica veloce, un rock aggressivo. Il pezzo si intitola      Continental Alkaline Trio

Un brano più tranquillo, sicuramente non rock. E' interamente strumentale, si intitola molto poeticamente, Flying Into Tokyo. Si sentono anche i violini e le arpe, è quindi un tipo di musica, quasi classica. A farsi conoscere così sono i Magnetic Man – Flying Into Tokyo

Un pop alternativo risalente agli anni '80. Esecutori, il gruppo inglese dei Siouxsie And The Banshees, la cui attività si snoda nell'arco di una ventina d'anni, tra il 1976 ed il 1996. Baciali per me la traduzione di questo titolo                  Kiss Them For Me Siouxsie And The Banshees

A cavallo degli anni '70/80 troviamo anche i Bauhaus, inglesi pure loro, nonostante questo nome un po' tedesco. Il loro brano è She's In Parties, e penso voglia dire è in giro per feste, quindi si continua con cose abbastanza piacevoli Bauhaus – She's In Parties

It's A Shame About Ray. Shame è vergogna, peccato, ma non ci facciamo troppi problemi. Vogliamo chiudere così, in bellezza, con questo branno dei Lemonheads di una ventina d'anni fa, sempre bello da ascoltare Lemonheads – It's A Shame About Ray

Vagabond

Mi hanno fatto una buona impressione i Days of The New, decido allora di riproporli con un altro brano, tratto sempre dallo disco, The Real – Days Of the New

C'è un vagabondo, vagabond. Non avrà una casa, una dimora, ma come tante anime di strada, è capace di grandi cose. Si cimenta, per il diletto dei passanti, con questa dolce melodia, intitolata Wolfmother. Facciamo una cosa, visto che invertendo l'ordine degli addendi il risultato non cambia, facciamo che Vagabond è il titolo, Wolfmother l'autore Wolfmother – Vagabond

Straight ed è di scena una certa Veruca Salt, con la sua canzone diritta, essendo la traduzione di questo titolo, dritto. Ebbene sì, allora dopo esserci spesi in varie fatiche nel corso della giornata, sforziamoci anche noi di andare diritti, prima di metterci nella consueta posizione orizzontale Veruca Salt – Straight

Non è Brad Pitt, è solo Brad il prossimo autore. Convincente nella sua interpretazione, dà vita a questa performance, dal titolo How does it feel, e noi ce la ascoltiamo, anche perché ci dà modo di conoscere questo personaggio, anzi questi personaggi, essendo questa una band americana, che ha realizzato il suo primo disco più di 20 anni fa, precisamente nel 1993                   Brad  How does it feel

 

We care a lot, ci preoccupiamo molto. Ebbene sì, lo facciamo perché vogliamo presentare nuova musica, vogliamo che sia bella, interessante e risponda alle aspettative di ascolto. Speriamo che sia così il prossimo brano, questo che vi propongo, di Faith No More – We care a lot

Weapon & the wound, arma e la ferita. Binomio indissolubile, il primo causa la seconda, ed è all’origine di guai non solo fisici, ma anche giudiziari e penali. Trovando il modo di uscire da questa dicotomia, i Days oft he New hanno trovato il modo di fare questa bella canzone che vi faccio ascoltare Days oft he New Weapon & the wound

 

Ain't enough, non è sufficiente, un po‘ come prendere un voto scolastico, non all’altezza delle aspettative, o di quanto sarebbe necessario per prendere un voto soddisfacente. Non è sufficiente, ma in questo caso mi sembra che lo sia, dal punto di vista dell’ascolto, adesso con gli Army of Anyone – ain't enough

E‘ un fresco bacio, cool kiss, quello dato adesso da un Scott Weiland, con il prossimo brano.  Gustiamoci allora questa interessante esperienza sonora-musicale-artistica da vivere e da ascoltare , cool kiss  Scott Weiland

Andato, ma potrebbe anche essere finito, sfinito, debole, come mi suggerisce non solo la traduzione di gone, ma anche il ritmo dell’omonimo brano di Failure Gone

E‘ passata la mezzanotte, si comincia ad andare a letto, sarà meglio spegnere la musica, come mi suggerisce di fare anche questo titolo, che è off & on Oleander

Eppure mi sembrava di averli già ascoltati. Controllo nel blog, e non ci sono. Presentiamoli allora, sono una band nata a Londra e formata da 4 elementi, si chiamano Vaccines e ci cantano If You Wanna, se volete…..vogliamo sì, ascoltarli!  The Vaccines – If You Wanna

 

the vaccines – post break up sex                                                                                                                Se un post ha il potere di interrompere il sesso, come sembra voler dire questo titolo, sempre dei Vaccines. Lasciamo perdere i ragionamenti e l’intelletto ed abbandoniamoci al mondo dei sensi se non vogliamo correre questo rischio

pixies – allison                                                                                                                                          Nemmeno il tempo di scrivere qualcosa per presentarla decentemente, che è già finita. Una canzone lunga come il lampo di un temporale, ma ciò nonostante la inserisco in questa playlist anche perché i Pixies li ho proposti diverse volte ma mai con questo brano, abbastanza gettonato

 

mgmt – electric feel                                                                                                                                    Un hippy electro-pop, quello dei Management, gruppo americano di New York, conosciuto anche come MGMT.  Prepariamoci allora a questa scossa, una sensazione elettrica come giustamente si intitola questo brano