Old School Song

http://mrg.bz/dZXQbDConfesso di dire la verità. Al posto di confesso, forse è più giusto dire giuro, io invece insisto sul confesso, e dico I confess, anche perché c’è K.d. Lang, con la prima canzone di stasera, anzi di stanotte, o stamattina. Sono le 4.55

k.d. lang and the Siss Boom Bang – I Confess

 

Old School Song. A cantarla per l’occasione Ian Anderson, già protagonista nel 1972 dell’album Thick As a Brick 2. Per celebrare i 40 anni di TAAB2, esce di nuovo il disco, e ci sono già delle date italiane in cui il flautista scozzese si esibirà con i Jethro Tull

Ian Anderson – Old School Song

 

I Crowded House. Australiani, attivi a cavallo tra gli anni 80 e 90. Dopo un interruzione di quasi 10 anni, nel 2007 hanno ripreso a suonare. Saranno riusciti a rinnovarsi, come dice il titolo del brano, Never Be The Same, mai essere gli stessi

Crowded House – Never Be The Same

 

Damien Rice, un cantautore abituato ad esecuzioni dal vivo. Anche questo disco è tratto da un live, l’album infatti è un Live From The Union Chapel. Il brano è The Blower’s Daughter, una figlia non del vento, ma dei soffianti

Damien Rice – The Blower’s Daughter

 

Somebody That I Used To Know, qualcuno che ero solito conoscere. Anche lui lo conosciamo. Si chiama Elliott Smith e la sua canzone, da quanto è breve, è proprio un cioccolatino. Poco più di 2 minuti, insua compagnia

Elliott Smith – Somebody That I Used To Know

 

http://mrg.bz/qC5RPUSteve Winwood, musista e compositore inglese, classe 1948. Ormai alle nozze d’oro con la musica, ci racconta che non sta annegando, I’m Not Drowning. Siamo contenti per lui, è riuscito a vivere e sopravvivere, anche per le sue Nine Lives, che è poi anche il titolo dell’album che includeva questo brano

Steve Winwood – I’m Not Drowning

 

Il muso di un leone, ben raffigurato in copertina. A ritrarre il re della foresta,  i John Butler Trio, un gruppo musicale australiano di successo. Hanno anche vinto 2 dischi di platino. Questo loro brano si intitola Fool For You

John Butler Trio – Fool For You

 

http://mrg.bz/almyFcQuesto è un album dei Black Keys, il nome di questo album è Brothers. Questo è quello che c’è scritto in copertina.Fino ad oggi pensavo che i fratelli fossero solo nelle famiglie, invece adesso ecco un disco, intitolato così. Il brano in questione è Howlin’ For You

Black Keys – Howlin’ For You

 

http://mrg.bz/UfINl9Questo cantante è addirittura un dottore, si chiama Dr. John e si presenta un po’ così, con un’acconciatura preistorica. E’ appena uscito con questo disco che trovo giusto proporvi. Sia il brano sia l’album si intitolano Locked Down, che vorrebbe dire bloccato giù

Dr. John – Locked Down

 

Una cantante di musica melodica, apparentata con la tradizione folk americana. Trovo il suo genere davvero interessante. Il suo nome è Natalie Merchant ed oggi canta The Man in the Wilderness, l’uomo nel deserto

Natalie Merchant – The Man in the Wilderness

Un Giorno Alla Volta

http://mrg.bz/6c0lJFTwilight, titolo che gira, da tempo. I telespettatori e la “gente comune”, sapranno di cosa si tratta. Noi abbiamo a che fare con questa parola, più che altro per le colonne sonore, come lo è questa dei Paramore – Decode

Prendersi un po’ di tempo, giustamente. Di questi tempi, scusate il gioco di parole, non è mai abbastanza. Già diciotto anni fa, lo dicevano i Dishwalla con  questa canzone

Dishwalla – It’s Going To Take Some Time

 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3a/After_mlimo.jpg/462px-After_mlimo.jpgIl nome di questo gruppo è Tonic, americani, attivi nel rock da una ventina d’anni, con un’interruzione dal 2004 al 2008. Dopo aver cambiato in parte i componenti, adesso sono in 3 e ci fanno ascoltare Irish, un brano del 2002 Tonic – Irish

Si chiama Bush, come l’ex presidente degli Stati Uniti. Una stranezza, ma è meglio sentire questo nome al di fuori della politica. Questo artista, nel 2001, quando era stato appena eletto il suo omonimo, cantava Fugitive Bush – Fugitive

Desperately Wanting, volendo disperatamente. Tutti vogliono, nessuno chiede. Era già così, ai tempi dei Rolling Stones. Adesso, o meglio negli anni ’90, questo gruppo chiamato Better Than Ezra, canta una canzone con questo titolo

Better Than Ezra – Desperately Wanting

http://mrg.bz/ylIFsq

Senza giustificazioni, No Excuses, il titolo di questo brano degli Alice in Chains. Un nome non nuovo, che adesso ritorna anche per il periodo di cui stiamo parlando, gli anni ’90. La pubblicazione di questo disco è del 1993, vecchio secolo, vecchio millennio, ma energia sempre nuova, e buona Alice in Chains – No Excuses

Dare tempo al tempo, dicevano i nostri vecchi. Anche un certo Jeremy Camp dice una cosa analoga. Il titolo della sua canzone, infatti, è One Day At a Time, un giorno alla volta

Jeremy Camp – One Day At a Time

 

http://mrg.bz/ujJdeKMatchbox Twenty, un nome che sentiamo per la prima volta. Una scatola di cerini da 20, come fosse un pacchetto di sigarette. In un Matchbox però dovrebbero starci più fiammiferi. Avranno avuto delle buone ragioni, come quelle di questo titolo All Your Reasons

Matchbox Twenty – All Your Reasons

Disease, malattia. Quindi andiamo male, forse solo per finta, perché la canzone non è male, poi alla fine c’è anche il pubblico che festeggia. A cantare e suonare, sempre nel 2007, e sempre loro, i Matchbox Twenty Matchbox Twenty – Disease

Saltatore, è questo il significato di Jumper, un vocabolo quasi entrato nel nostro lessico. Chi salta dal balcone, chi dalla finestra, chi dai ponti e dai trampolini. Molto più normalmente, si può saltare di gioia, anche se non si vedono tanti che lo fanno. Loro ci provano con la musica, e sono i Third Eye Blind  Third Eye Blind – Jumper

 

   


Coast To Coast

http://mrg.bz/E87J2MLiz Phair, un’artista acclamata dalla critica, forse non tanto conosciuta al grande pubblico. Anche io l’ascolto, e la propongo, per la prima volta. Questo suo brano del 2005  Liz Phair – Everything To Me

Better Luck Next Time, migliore fortuna la prossima volta. Sarà questa la traduzione giusta? Direi proprio di sì. Un titolo che invita a sperare, mentre scorrono le note di questo rock appassionato. A cantare e suonare,gli Oleander 

Oleander – Better Luck Next Time

Not Enough, non ne abbiamo abbastanza. Una voglia di musica che si carica e si ricarica, ogni giorno. Andiamo allora alla scoperta di questo disco, la band Our Lady Peace , nome emblematico, mentre il brano ha il titolo delle prime due parole

Our Lady Peace – Not Enough

Stone temple pilots, già una volta con noi, molto tempo fa. Adesso tornano con un brano, Creep, strisciare, parola in realtà già incontrata, i Radiohead l’avevano utilizzata per intitolare un loro pezzo. Si tratta comunque di due brani diversi Stone temple pilots – Creep

 

   

On Your Own, ricorda come titolo una certa Nikka Costa, con un successo degli anni ’80, On My Own. Questi però non sono dei ragazzini alle prime armi, sono i Green River Ordinance, una band di 5 texani, originari di Fort Worth, in attività da una dozzina d’anni Green River Ordinance – On Your Own

http://mrg.bz/F5r8ThMat Kearney, è il nome di questo signore, in viaggio da New York alla California. Vorrebbe fare quindi quello che più familiarmente viene chiamato Coast to Coast. La sua canzone è appunto New York To California Mat Kearney – New York To California

 

   

Natasha Bedingfield, nome più spiccatamente europeo, euroasiatico quanto meno per il nome Natasha, di origine russa. In realtà i suoi genitori sono neozelandesi e lei è inglese. Bionda, di poco più di trent’anni, dedica la sua vita alla musica, e alla beneficenza. Little Too Much è il pezzo che ci fa ascoltare Natasha Bedingfield – Little Too Much

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Anywhere But Here, titolo, del brano e dell’album, pubblicato nel 2009 dai Mayday Parade. Anche loro sono in 5, e vengono da Tallahassee. Direte, dov’è? Non in Scandinavia, come si potrebbe supporre dal nome. Sono, strano ma vero, americani, dalla Florida Mayday Parade – Anywhere But Here

Un sound che ricorda un po’ i Fab Four, a pochi giorni dal 50° anniversario del loro esordio. Non sono però i Beatles, ma i Plain White T’s, che vi vorrei far conoscere con questo disco, il cui titolo è Welcome To Mystery Plain White T’s – Welcome To Mystery

 

Le parole dell’America, sono luoghi, nomi, persone, modi di dire. Anche la prossima proposta, non sfugge a questa regola. La band, autrice della canzone, si chiama infatti The All-American Rejects. The Poison il titolo, che tradotto sarebbe……veleno The All-American Rejects – The Poison

 

   

Moving Forward

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Taproot, una novità per queste pagine, anche se in effetti, hanno comunque iniziato nel 1997 e dopo 5 dischi, sono ancora in attività. Fanno un tipo di musica apparentato con il Metal. Per conoscerli ho scelto uno dei loro brani più famosi, Birthday  Taproot – Birthday

 

secretDo the Panic, il titolo di questa canzone. Cosa vorrà dire? Proprio come si intuisce, causare il panico. Una cosa non proprio rassicurante, ma può essere anche dovuta all’esaltazione. Il pubblico infatti è festante, ascoltando la musica di questo gruppo, chiamato Phantom Planet

Phantom Planet – Do the Panic

Andiamo ancora forte, forse pigiamo troppo l’acceleratore. Probabilmente, non è l’intenzione, è la musica, così, senza confini, senza barriere e steccati, com’è giusto che sia. Ritmo quindi sostenuto, con gli The All-American Rejects, e Dirty Little Secret

The All-American Rejects – Dirty Little Secret

 

My Best Theory, la mia migliore teoria, inventata, o meglio invented, come il titolo dell’album da Jimmy Eat World, che tornano per l’occasione, a farci ascoltare questo pezzo del 2010

Jimmy Eat World – My Best Theory

 

   

Hard, Rock, Alternative, Metal. Sono le parole delle chitarre elettriche, chitarre che suonano anche in questa occasione, impetuose e potenti. Loro sono gli Earshot, un nome che tradotto vuol dire a portata d’orecchio. Se è così, è tutto sotto controllo, come il titolo di questo pezzo, Control  Earshot – Control 

Puddle Of Mudd, si chiama così questo autore, o questi autori, trattandosi verosimilmente di una band. L’energia non manca, neanche questa volta. Scorre nelle vene, nel sangue, ma anche nelle note di questa Bring Me Down

Puddle Of Mudd – Bring Me Down

movingLike a Stone, come una pietra. Ed è proprio una pietra quella che ci sembra di vedere nella copertina di questo disco degli Audioslave. Una pietra dalla forma un po’ bizzarra, sembra quasi un meteorite caduto dallo spazio Audioslave – Like a Stone

Finger Eleven, si chiamano così, non è quindi il numero di calciatori in una squadra, ma il loro nome, dito 11. Anziché scendere in un campo di gioco, eccoli quindi sul palcoscenico, a cantare e suonare Whatever Doesn’t Kill Me, qualunque cosa non mi uccide Finger Eleven – Whatever Doesn’t Kill Me

Hoobastank, autore non nuovo, anche per l’impronta digitale in copertina. Un’impronta che mi ricordavo bene di avere già visto. Questa canzone, invece, è la prima volta che l’ascolto. Orecchiabile, melodica, sempre in chiave rock. Andiamo avanti allora, Moving Forward   Hoobastank – Moving Forward


Broadcast

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Posso sollevare una  macchina, accidenti com’è forte. Cose  neanche da pensare. Appartengono al mondo dell’immaginazione. Eppure, è questo quello che dice Walk the Moon, con il disco, uscito quest’anno Walk the Moon – I Can Lift A Car

Siamo sempre nel territorio delle novità, dischi di quest’anno, quindi, usciti da poco. Come questo degli Onerepublic che si intitola, sia l’album, che il brano Feel Again    Onerepublic – Feel Again

Non sono io sei tu. Una cosa da dire, o forse da urlare, come succede a questa band, si chiamano Skillet e fanno questo tipo di musica, un po’ roboante. E’ bella? Troppo presto per dirlo, andrà ascoltata e riascoltata, con un volume non troppo alto Skillet – It’s Not Me It’s You

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Believe, più o meno tutti sanno significa credere. Credere, si può credere nella meditazione, oppure con la forza del pensiero. Una forza che genera una sparatoria di rumori e suoni, come nel caso degli Yellowcard, protagonisti del prossimo brano

Yellowcard – Believe

 

 

 

 

 

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/k/kellyp42/preview/fldr_2012_06_28/file1591340859301.jpgHurts, sono gli autori del prossimo brano. Non che sia un lento, ma almeno è normale, quindi il ritmo diminuisce, e ci riprendiamo un po’. Canzone bella, come anche il titolo. Wonderful Life, poco più di 4 minuti, per essere e pensare, in maniera positiva

Hurts – Wonderful Life

50 modi di dire Goodbye. Sono i Train a proporre questo brano, dalle sonorità e dal sound un po’ esotico. Il saluto, però, è universale, conosciuto in tutti i paesi e tutte le latitudini. Loro lo hanno preso in prestito ed hanno fatto questa bella canzone

Train – 50 Ways To Say Goodbye

Kaiser Chiefs, già incontrati con The Future Is Medieval, l’album che hanno inciso l’anno scorso. Sempre dallo stesso disco, questa volta ci propongono Out Of Focus, un brano veramente bello, musica quindi di qualità

Kaiser Chiefs – Out Of Focus

 

   

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/p/pschubert/preview/fldr_2010_01_11/file1941263245087.jpgIl futuro è medioevale, si diceva prima. Adesso c’è questa Adam’s Song, per andare ancora più indietro. A tornare alla genesi, alle origini del mondo, ci pensano i blink-182 con questo brano, incluso in una raccolta dei loro più grandi successi  blink-182 – Adam’s Song

I prossimi in linea, come dice il titolo del loro brano, sono i Meese. Si tratta di una band di Denver, che ascolto per la prima volta. La prima impressione è buona, vi propongo allora questo disco, da loro pubblicato nel 2009, con l’album Broadcast

Meese – Next In Line

 

Una voce strana, sembra cantare da una linea telefonica. Si tratta di Eisley, autore del prossimo brano, dal titolo 192 Days [Garage Band Demo]. Tutto molto misterioso, anche le tre parole tra parentesi, fanno pensare ad un disco artigianale autoprodotto in proprio

Eisley – 192 Days [Garage Band Demo]

 

   

Love

Under my skin, sotto la mia pelle. Un modo di cantare arrabbiato, trafelato, senza interruzioni. La vocalist è una certa Gin Wigmore, autrice già incontrata diverso tempo fa. Adesso ci propone questo brano, e viene in mente un’altra canzone, che Frank Sinatra cantava in coppia, riproposta in anni recenti…..

Gin Wigmore – Under my skin

 

   

Chi starà pensando a te, adesso? Bella domanda. Jason Mraz ha scelto questa canzone per chiederselo. Chissà a cosa alludeva…. Forse il titolo in copertina ci può dire qualcosa, una parola, quattro lettere stilizzate a mo’ di forme geometriche, love

Jason Mraz – Who’s Thinking About You Now?

pesciSe avessi avuto gli occhi. A cantare un’altra vecchia conoscenza, il surfista Jack Johnson. Il genere musicale è sempre un po’ introspettivo, intellettuale, intimista. Oltre ad incontrare il mare, quindi, incontra anche l’anima e la psiche, e riesce a fare belle canzoni come questa

Jack Johnson – If I Had Eyes

http://mrg.bz/Gs6lEjAndante, ma non troppo. Possiamo definirlo così il ritmo di questa Don’t Give Up On Me Now? Non lo so. La musica scorre lineare, senza correre troppo. Lui è Ben Harper, nome conosciuto, questo disco è dell’anno scorso Ben Harper – Don’t Give Up On Me Now?

Beth Orton, un bel nome, un nome abbastanza nuovo, per noi. Si tratta di una cantautrice folk inglese, nata nel 1970. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, alcuni suo brani sono stati utilizzati come colonne sonore in importanti serial televisivi. Last Leaves of Autumn è la canzone all’ascolto

Beth Orton – Last Leaves of Autumn

 

Sull’onda della musica che preferisco, il genere a me più congeniale. Troviamo allora, se non sbaglio per la prima volta, questi Cowboy Junkies. Cowboy che in qualche modo sono già stati ospitati in queste pagine, quindi mi sbagliavo. Questo pezzo che ci propongono si intitola Lay It Down, appoggialo giù

Cowboy Junkies – Lay It Down

http://mrg.bz/eu3QyTLa musica, non si ferma, ascoltiamo allora adesso Natalie Merchant con questo brano del 2001, dal titolo Just Can’t Last. Sembra uno scioglilingua, in realtà potrebbe essere un’espressione, un modo di dire. Preferisco non tradurre, anche perché con la musica, questa canzone parla da sola

Natalie Merchant – Just Can’t Last

10,000 Maniacs. Per loro è veramente la prima volta. Hanno questo nome così particolare, se li avessi presentati, sicuramente me lo sarei ricordato. Non è mai troppo tardi, allora, sopratutto per questa canzone, pubblicata ormai una ventina d’anni fa. Il titolo è Stockton Gala Days

10,000 Maniacs – Stockton Gala Days

 

Damien Rice, in un’altra esecuzione dal vivo. Una corposa chitarra acustica riesce a dare una fisionomia a questa Volcano, parola simile alla corrispondente italiana. Un vulcano inattivo, direi, non erutta, ma è meglio, così lo possiamo ascoltare bene Damien Rice – Volcano

Uno Strano Scherzo del Destino

Passenger Side un’altra proposta targata Wilco. Ormai una presenza fissa su queste pagine, stasera con un brano del 1995, entrato in una compilation dell’Oktober Fest. In copertina, una vecchia radio, stile retrò, adatta non solo a sentire la musica, anche come oggetto di arredamento

Wilco – Passenger Side   

http://mrg.bz/c4wHZ2Sempre all’insegna dell’alcol, se non altro per il nome di questo gruppo o di questo autore, chiamato Whiskeytown. Eppure è tutto estremamente tranquillo, perfino troppo, da apparire quasi strascicato. Inn Town è il titolo di questa canzone   Whiskeytown – Inn Town

Dall’alcol, allo smog, si chiamano infatti Golden Smog, e cantano questa Glad And Sorry. Tristi e dispiaciuti, cantavano nel pieno degli anni ’90, anche se questa canzone, deve averli portato fortuna, essendo inclusa in una raccolta di successi Golden Smog – Glad And Sorry

Jeff Tweedy, autore per noi indubbiamente nuovo, non avendolo mai proposto. Merita sicuramente uno spazio, ad ascoltare questa canzone. Simple Twist Of Fate è quello che dice con il titolo. Tradotto: uno strano scherzo del destino

Jeff Tweedy – Simple Twist Of Fate

Andiamo avanti, tornando indietro nel tempo.Un brano di Uncle Tupelo, del 1991. Il ritmo però è sostenuto, attuale, a distanza di 20 anni va bene per i giorni nostri. Porta il semplice titolo di Gun, che sarebbe una pistola Uncle Tupelo – Gun

 

   

Arriva Spoon, con il prossimo brano. Poco più di due minuti, per chiedersi se è amore per sempre. Musica ritmata, un pochino marmellante, ma d’altra parte….. il fine giustifica i mezzi. Ascoltiamoci allora Is Love Forever? Spoon – Is Love Forever?

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/s/seabreeze/preview/fldr_2005_04_19/file000657619698.jpgGood Ol’ Boy (Gettin’ Tough) è un brano abbastanza country, di questo autore chiamato Steve Earle. E’ la prima volta che lo propongo, mi sembra valga la pena, anche per l’entusiasmo e la voglia che mette, a cantare questa canzone

Steve Earle – Good Ol’ Boy (Gettin’ Tough)

Are You Alright? Va tutto bene? Si chiede Lucinda Williams, ripetutamente, con il titolo di questo brano, e nel corso della canzone. Direi di sì, rispondo io. Qui non manca niente, persone, sound, musica, atmosfere esotiche e voglia di scoprire autori e personaggi

Lucinda Williams – Are You Alright?

Un pop, ma con una coloritura country, questo proposto da Emmylou Harris. Il brano che ci canta, del 1996, si intitola Burn To Run, bruciarsi a correre, il significato, reale o presunto

Emmylou Harris – Burn To Run

Pioverà

http://mrg.bz/nNMxtdInizia in maniera dolce, poi le sonorità diventano violente. Non per niente si tratta di radioattività, un qualcosa che non ti aspetti, come il titolo di questa canzone, Radioactive. La band degli Imagine Dragons è la protagonista di questo brano sorprendente  Imagine Dragons – Radioactive

La drammaticità del brano precedente mi induce a scegliere qualcosa di più normale e consono alle nostre abitudini. Arriva allora quest’uomo che amava la birra. Autore un certo David Byrne, il brano è melodico, classico, anche con gli archi di sottofondo

David Byrne – The Man Who Loved Beer

Quanti anni sono passati, era il 1984 quando i REM cantavano questa So. Central Rain. E’ così indietro che dobbiamo ritornare, trovando, io credo una giusta misura, una via di mezzo tra le prime due proposte di stasera

REM – So. Central Rain

 

   

I B-52 sono una band rock americana, costituitasi nel 1976. Hanno scelto di chiamarsi così con questa sigla, che è peraltro anche il nome di un bombardiere strategico, di un cocktail, e di una mossa di scacchi. Tutte cose molto intense, come questa Dance This Mess Around

B-52 – Dance This Mess Around

http://mrg.bz/wCQHDiUn volto che guarda in basso, i capelli mossi dal vento, sembra una donna, poi guardando meglio è un uomo. C’è anche qualche pelo della barba che spunta. Protagonista di questo travestimento in copertina, Ozark Henry, il suo brano, semplicemente un Tatoo Ozark Henry – Tatoo

I’ll Be Rain, pioverà, traduzione presumibile, e previsione presunta, visto il simbolo meteorologico comparso sullo smart phone per la giornata di domani: una nuvoletta con la pioggia. Adesso lo dice anche il nostro Ozark Henry con il titolo della prossima canzone Ozark Henry – I’ll Be Rain

Una musica elettronica, un po’ ambient. Si guarda evidentemente al futurismo, o al futuribile. Ecco quindi gli Air, gruppo francese che abbiamo già conosciuto. Il brano all’ascolto è Kelly Watch The Stars  Air – Kelly Watch The Stars

 

 

Sfumata la dance sintetica degli Air, arriva un genere ugualmente contemporaneo. Si tratta del più verace rock dei Divinyls. ci sono i loro Boys In Town. Un brano definito di genere attuale, ma che in realtà ha almeno una ventina d’anni

Divinyls – Boys In Town

 

   

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3d/FuBK-Testbild.pngOgni cosa scorrerà, titolo originale dell’opera: Everything Will Flow. A corollario di queste tre parole c’è anche un personaggio indefinito, guarda rassegnato o sconsolato nell’immagine di copertina. Conosciamo così anche gli Suede, autori di questo brano

Suede – Everything Will Flow

 

Michael Penn e Walter Reed. Il primo è l’autore, il secondo è il titolo della canzone. Cosa vorrà dire tutto questo? Non lo so, c’è pure un monoscopio della televisione, in copertina, a confondere ulteriormente le idee

Michael Penn – Walter Reed

link

 

 

 

 

 


Flightless Bird

http://mrg.bz/U2rfEeSulle mie ginocchia, non per ritornare bambini, ma per esplorare questo genere per noi inconsueto. Si tratta dell’R & B di cui interprete in questo caso è una certa Ayo. Una bella ragazza dai lineamenti caraibici, ci canta questa prima canzone Down On My Knees  Ayo – Down On My Knees

 

Un nome, una marca, garanzia di buona musica, anche se in effetti in queste pagine non sono mai stati ospitati. Sto parlando degli Hooverphonic, il cui esordio su questo blog avviene con Club Montepulciano, un brano del 1998 con questo titolo, familiare dal punto di vista linguistico

Hooverphonic – Club Montepulciano

 

   

Una domenica splendente, per incontrarla dobbiamo andare a quindici anni or sono. Incontriamo così Finley Quaye, che nel 1997 cantava questa Sunday Shining, inclusa quell’anno in una raccolta dei suoi più grandi successi  Finley Quaye – Sunday Shining

 

   

So Close, So Far un album che gli Hoobastank hanno pubblicato nel 2009. C’è anche la canzone omonima, di questi quattro ragazzi di Los Angeles. Tre di loro sono nella copertina del disco. La band è in attività dal 1994

Hoobastank – So Close, So Far

http://mrg.bz/d8ZBhqAdesso i ragazzi sono 5, seduti allineati su uno sfondo rurale, campestre. Si vuole forse tornare ad una vita primitiva, primordiale? Di certo, oltre a loro, i Parlor Mob, in questa immagine non c’è altro. Sono tempi duri, lo dice anche il titolo di questa canzone

Parlor Mob – Hard Times

La musica continua a scorrere, impetuosa roboante. Questa volta a farsi interprete del rock sono i Wolfmother, che oltre a metterci la potenza e la violenza delle chitarre, ci mettono anche la loro coralità. Dal risultato, apprezzabile, viene fuori New Moon RisingWolfmother -New Moon Rising

 

Quando tu sei giovane….. Ci sarebbero tante cose da dire. Discorsi scontati, luoghi comuni. Si è già visto, già sentito. Ecco allora che un certo gruppo, chiamato 3 Doors down, ne ha fatto più intelligentemente una canzone, il cui titolo è per l’appunto When You’re Young

3 Doors down – When You’re Young

 

   

http://mrg.bz/orbtlXUn pezzo di Nick Drake pubblicato nel 1970, si intitola One Of These Things First, e ci dà modo di tornare ad una musica più semplice, artigianale, quanto meno nell’arrangiamento. Chitarra, basso pianoforte, tutti strumenti tradizionaliNick Drake – One Of These Things First

   

Un brano dolce, melenso. E’ una colonna sonora, quindi ci sarà un perché. Scorreranno delle scene sentimentali, magari. Proviamo ad immaginare, con i suoni di questa Flightless Bird, American Mouth degli Iron & Wine

Iron & Wine – Flightless Bird, American Mouth

12 – Babel

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Isaacnewton.png

Il treno della musica, riparte, con un brano ritmato, porta la firma del gruppo Local H, è incluso in una raccolta di successi. Il disco è uscito l’anno scorso, è ha come titolo Best Of Local H – The Island Years mentre il pezzo all’ascolto è Bound For The FloorLocal H – Bound For The Floor

Il suono di vent’anni prima, inizia in maniera dolce con le chitarre acustiche, poi riparte con energia. Anche nel 1991, il rock è sempre rock, mentre gli autori questa volta sono i Love Battery con il loro brano Highway Of Souls Love Battery – Highway Of Souls

Sempre nel 1991, eravamo grandi, eravamo adulti, ma i nostri anni erano molti di meno. Pure questa canzone, mai sentita. Sembrano suoni di rottura, rumori, sicuramente anche questo pezzo sarà da metabolizzare. Lo propongo, per il momento, così com’è. Sono i Rein Sanction con Newton 

Rein Sanction – Newton

 

Molto tempo fa, quasi all’inizio del blog, avevo proposto i Dinosaur Jr. E’ stato un esordio, un’unica apparizione. Adesso è arrivato il loro ritorno, e come potrete sentire anche loro non mancano di energia. Spazio allora alle roboanti chitarre di questa loro Pieces

Dinosaur Jr. – Pieces

 

   

Dalla preistoria dei dinosauri, al futuribile di questo titolo: One More Robot/Sympathy 3000-21. Vorrà dire qualcosa, anche se noi non sappiamo cosa. I suoni sono più rarefatti, la musica si stempera in maniera leggermente più rilassante, rispetto ai primi brani proposti. E’ il turno allora dei The Flaming Lips

The Flaming Lips – One More Robot/Sympathy 3000-21

 

   

Ritorna il pop alternativo, ad opera adesso dei Broken Social Scene. Un paio di anni fa cantavano questa Forced To Love, costretto ad amare. Mi sembra un significato molto pregnante e pertinente, si può adattare a tante situazioni della vita. Giustamente, quindi, è stato fatto questo titolo

Broken Social Scene – Forced To Love

 

E se, ci sparassimo un video? Non lo abbiamo mai fatto, ma sento che questa potrebbe essere la canzone giusta, sono i The Shins con Phantom Limb, un brano di successo tratto da questo disco del 2007, il cui titolo era Wincing The Night Away, emozionandosi tutta la notte

The Shins – Phantom Limb

 

 

Ride, ma ride in inglese, quindi corre, anzi guida. Lo fa seduta su una ruota, come se fosse un’altalena. La possiamo vedere dal vero perché si tratta del video originale, anzi, siccome è solo l’audio originale, c’è questo fermo immagine, quindi non si muove. Canta però, è Lana Del Rey

Lana Del Rey – Ride

 

L’album che li vede protagonisti è uscito quest’anno, quindi nel 2012. Allo stesso modo i brani di questo disco sono 12. E’ tutto molto chiaro? Direi di no, anche perché l’album si intitola Babel. Io per presentarvelo, ho scelto questa I Will Wait. Dimenticavo la cosa più importante: loro sono i Mumford & Sons

Mumford & Sons – I Will Wait