Discovery

Una bella canzone, Britney, il titolo, anche se sembra l’autore o l’autrice. I’m From Barcelona, si chiamano gli interpreti di questo pezzo, ovviamente in inglese, anche se dicono di essere spagnoli. Quando è questione di musica, non è un fatto di cittadinanza

I’m From Barcelona – Britney

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Paris 2013. Siamo sempre internazionali, quindi il titolo è questo. L’anno è quello giusto, la città, quello in cui con qualche ora di viaggio, ci potremmo trovare. Il brano, questo, è di una certa Mohini Geisweiller – Paris 2013

 

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http://www.nasa.gov/images/content/727998main_8474393768_db89182a7e_o_428-321.jpgSpegnamo le luci sulla Ville Lumiere e saliamo al secondo piano, dove ci sono i Freelance Whales. Ci aspettano, per cantarci questa Generator 2ndFloor

Freelance Whales – Generator 2nd Floor

Discovery, una scoperta. Tra l’altro penso sia un termine abusato, in quest’epoca spaziale, tecnologica, multimediale. Adesso, facciamo una scoperta anche in ambito musicale, con una band che si chiama proprio così. Carby, è il loro pezzo Discovery – Carby

 

Corpo e mente, ovvero quello che serve a far fuzionare un essere umano. Qui fanno le cose in grande, perché sono Bodies & Minds, scritto al plurale, e la band cantante sono i Karaocake

Karaocake – Bodies & Minds

Atmosfera buia ed oscura, nonostante siamo in pieno giorno, e fuori c’è pure il sole. Cosa sta succedendo? Senza accorgerci, ci stiamo trovando all’inferno, e speriamo che duri poco. Ci accompagna in questo viaggio un certo Gil Scott-Heron con la sua Me and the Devil

Gil Scott-Heron – Me and the Devil

Un po’ più lineari, solari, questi autori. Si mettono bene in evidenza con questo nome, YOU! Come se non bastassero le lettere maiuscole, come vedete hanno aggiunto al loro nome anche un punto esclamativo. Umn’originalità niente male, quindi, e anche la loro musica si fa notare, anzi, si fa ben ascoltare. Provate anche voi con questo To Disappear

YOU! – To Disappear

Può darsi che dopo svariati giri, questo brano ci faccia atterrare nel pianeta dei cantautori. Il protagonista di questo pezzo, infatti, si chiama James Yuill, ed il suo nome mi fa pensare sia in splendida solitudine. Accompagnato dalla sua bella musica, canta Sing Me A Song

James Yuill – Sing Me A Song                                                                                   mmsz

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Inside Jack, si chiamano così. Il jack, oltre ad essere un nome, un jolly, ha anche un significato dal punto di vista acustico, sonoro. Loro, gli autori di questo brano, pensano bene di rimanere in ambito musicale. Il loro pezzo, infatti, si intitola Disco

Inside Jack – Disco    

Alla foresta, To the forest, il titolo di questo brano. Lì per rilassarsi, se è vero quello che c’è scritto tra parentesi (I need Some Peace). Ritmo della canzone, peraltro, abbastanza scatenato, e loro, sempre per rimanere in ambito naturalistico, sono i The Forest and The Trees – To the forest (I need Some Peace)  

Fashion

Un trip ritmico a base di percussioni elettroniche, si comincia così, per svegliarsi di domenica mattina, con i Caribou ed il titolo di questo loro brano, non proprio allettante, dal punto di vista storico, Odessa

Caribou – Odessa

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/m/mzacha/preview/fldr_2010_01_06/file9431262813985.jpgMiniature Tigers, saranno tigri in miniatura? Sembrano esseri umani, peraltro bravi con questo brano. Il titolo Cannibal Queen, come vedete gioca su questa ambiguità uomo-animale Miniature Tigers – Cannibal Queen

Benvenuti in Forest City, un luogo di divertimento e musica, al ritmo di questo pezzo dei Fitness Club Fiasco. Ci uniamo anche noi a questa festa, per i prossimi 4 minuti e mezzo

Fitness Club Fiasco – Forest City

Sono sempre primi piatti, quelli che passa il convento oggi. Anche questo Lazarus, è la prima volta che si sente. Potrebbe essere un filosofo o uno storico greco latino, invece finisce per fare musica nel nostro blog. Ascoltiamoci allora Fashion/Murder

Lazarus – Fashion/Murder 

Memory Cassette, il nome di questo gruppo. Rimanda alle mitiche cassette che potrebbero essere diventate oggetto di antiquariato. Uso il condizionale perché erano molto comode e non è escluso che si trovino ancora in circolazione. Hanno resistito a lungo, adesso le troviamo, musicalmente con questo bel titolo, Surfin’, rimanda ad un’epoca beat

Memory Cassette – Surfin’                                                                      
                                                                                                      mgibson

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/m/mgibson/preview/fldr_2008_11_28/file000827657024.jpgDal bello al superlativo. E’ così questo pezzo degli School,  intitolato Is He Really Coming Home? Sta veramente tornando a casa? Non lo so, me lo chiedo anch’io

The School – Is He Really Coming Home?

Back to Life, ritorno alla vita. Curioso questo titolo, e anche da scoprire. Un giorno magari, ci faremo raccontare se c’è una storia che si cela, intorno, o dietro a questo pezzo. Per il momento limitiamoci ad ascoltarli, i Rock Kills Kid

Rock Kills Kid – Back to Life

Dal nome di uno di questi autori, un certo Valente Bertelli, si potrebbe scambiare questa formazione con la coppia Mandelli e Biggio dei soliti idioti. La questione è che qui la comicità non centra, è tutto molto serio, anche perché sono farfalle di carta

Marc Collin featuring Valente Bertelli & Katrine Ottosen – Paper Butterflies

Dicono che l’acqua sia la migliore bibita. Deve pensarla così anche un certo Jens Lekman, il cui titolo della sua canzone è Sipping On the Sweet Water, sorseggiando l’acqua dolce. Non mancherà di certo allora neanche il nostro gradimento

Jens Lekman – Sipping On the Sweet Water

I fantastici, i mitici. Perché li chiamo così? E’ evidente, perché sono loro, i Radio Dept. Non potevo fermarmi proprio adesso che arriva la loro canzone, Strange Things Will Happen. Rimango allora anch’io in attesa: strane cose succederanno

Radio Dept. – Strange Things Will Happen

Speciale Sanremo 1993 – 2013

 

Non il day after, ma due giorni dopo. Sono 48 ore che è finito il festival, quindi, a mente fredda, possiamo fare una retrospettiva delle cose più interessanti, secondo me, che si sono viste. La prima cosa che metto potrebbe essere questa di Antonio Maggio Mi Servirebbe Sapere

Antonio Maggio – Mi Servirebbe Sapere

 

Bravo Daniele Silvestri con questo brano che descrive la disperazione di questo attualissimo momento sociale. Anche in questa situazione si può trovare la poesia e penso Daniele abbia trovato le corde giuste per infondere emozioni con il suo pezzo

Daniele Silvestri – A Bocca Chiusa

E’ un altro pianeta, questo di Raphael Gualazzi. Un pianeta di sentimenti, sensibilità, musica. Scrive canzoni, le suona, le interpreta, le vive con il cuore in mano ed un pianoforte tra le dita, ascoltiamo allora anche lui

Raphael Gualazzi – Sai

Malika Ayane, una cantante che a me piace tantissimo. Bella, affascinante, brava, io non mi stancherei mai di guardarla. Sono molto contento di inserire questo suo video, peraltro fatto molto bene. Lei va in giro per il mondo, facciamoci allora anche noi un viaggietto virtuale insieme a lei

Malika Ayane – E se poi

Perchè la mia generazione, disperde tutto a terra… E la guerra più grande che ha perso, è quella con se stessa. Domani mi riprenderò……….Queste le parole, significative e poetiche, cantate dal Cile durante il suo incantesimo

Il Cile – Il mio Incantesimo

Cosa potrà rimanere di questa edizione di Sanremo? Per rispondere a questa domanda, forse è necessario fare un passo indietro, per capire le canzoni che si possono ricordare di un altro festival, giusto per fare cifra tonda, di vent’anni fa. A Sanremo 1993 il premio della critica, andava a Cristiano De Andre’ con questa Dietro la Porta, giustamente, visto che era la canzone più bella

Cristiano De Andre’ – Dietro la Porta

Carina, ascoltabile, ma sostanzialmente niente di trascendentale. La inserisco anche perché si tratta dei Matia Bazar che in questa formazione sono con alcuni componenti della formazione originale, quella che aveva iniziato negli anni ’70. Il brano era Dedicato a Te

Matia Bazar – Dedicato a Te

Equipe ’84, i Camaleonti, Dik Dik. Operazione nostalgia, per questo pezzo proposto da tre dei complessi che abbiamo amato di più. Queste cose, un po’ malinconiche, rischiano di essere banali. Questa Come Passa il Tempo mi sembra non lo sia

Maurizio Vandelli i Camaleonti Dik Dik – Come Passa il Tempo

Un uomo solo, aspetto dimesso, un po’ disperato. Sembra messo male, invece in quegli anni andava a Sanremo, e riusciva spesso e volentieri a ben figurare. Si tratta di Andrea Mingardi, con Sogno

Andrea Mingardi – Sogno

Un tema difficile, forse scomodo già a quel tempo. L’Italia affrontava già a quell’epoca un vistoso calo delle nascite e della natalità. Arriva allora Nek ad affrontare questi argomenti con in Te(il figlio che non vuoi), un brano molto particolare

Nek – in Te(il figlio che non vuoi)

A Sanremo, quest’anno, c’erano due gay, uomini, che mostrando dei cartelloni, parlavano a scena muta dichiarando il loro amore e la loro intenzione di sposarsi. E vent’anni fa? Vent’anni fa questi amori diversi venivano proprio cantati, in musica. In scena però, questa volta, ci sono due donne  Grazia Di Michele, Rossana Casale – Amori Diversi

Francesca Alotta. Un’autrice molto brava, che poi, mi sembra, non si è più sentita. Eppure questa, era proprio una bella canzone, non ultima in ordine di importanza. Merita allora di essere ricordata.

Francesca Alotta – Un Anno di Noi

Fun

Sono denti di latte, quelli cantati da Mohini Geisweiller. E’ inutile dire che bisogna essere molto piccoli, per averli. Penso che a lei siano caduti da poco, vedendo dalle fotografie la sua giovane età. Ascoltiamoci allora Milk Teeth

Mohini Geisweiller. – Milk Teeth

 

 

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/m/mommaof3beauties/preview/fldr_2008_11_28/file000745016567.jpgArtifici letterali, sempre più di voga. Questo autore si chiama pacific! Da notare la prima lettera, minuscola, e l’ultima seguita dal punto esclamativo. Non è solo il nome a farsi notare, anche la musica. Sto ascoltando questa Silent Running, davvero bella

pacific! – Silent Running

Ho bisogno di divertimento, nella mia vita. Intenzione  encomiabile, con il pregio di sdrammatizzare molte situazioni che ci cascano addosso. Artefici di questo stile di vita  i Drums con I Need Fun In My Life

mommaof3beauties

 

The Drums – I Need Fun In My Life

 

Lucky Soul, un soul fortunato. Si chiamano così ed il titolo del loro pezzo Ain’t nothin’ like a shame, non c’è niente come una vergogna. C’è anche una frase tra parentesi, che allunga il titolo: To bring it all back home, per portare tutto a casa

Lucky Soul – Ain’t nothin’ like a shame ( To bring it all back home)

A passi felpati, un po’ furbeschi, ci avviamo alla prossima canzone, dei General Elektriks. Ricordandomi questo nome, sono andato a vedere se era un gruppo che avevo già proposto. Risposta affermativa, poco tempo fa era Raid The Radio, che avevo passato. Adesso c’è Little Lady

General Elektriks – Little Lady

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/h/hotblack/preview/fldr_2008_11_02/file0001635767706.jpgPer fortuna arriva il ritmo, la velocità, c’era quasi l’istinto di tornare a letto, a fare un pisolino. Invece, ci sono The Long Blondes, a tenermi sveglio. The Couples, il titolo del brano. Come vedete, tutto molto coinvolgente,  anche la musica  The Long Blondes – The Couples                 

Un uomo fortunato, The Lucky One, beato lui! Oltre ad avere in favore la buona sorte, è anche protagonista del pezzo 

Au Revoir Simone – The Lucky One

Il movimento punk. Non ho mai aderito, non so neanche se esistano ancora, e comunque non mi sono mai stati troppo simpatici. Se però è un punk tropicale, io ci farei pure un pensierino, anche perché la musica di questi Tetine è strana, originale, fuori dagli schemi

Tetine – Tropical Punk                     

                                                                                           hotblack

Il duca bianco, e chissà quante canzoni meriterebbero di essere inserite in questo spazio. Dovrei fare un blog solo per lui. Essendo un terreno aperto e libero, ospito un po’ tutti, ma quando David torna, i confini si aprono anche per lui, adesso con Soul Love  

David Bowie – Soul Love

Atlas

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/l/lavenderflower23/preview/fldr_2012_02_23/file4831330049387.jpgParla la musica, ma questa cosa che c’è scritta

nel titolo, Love Me Girl, non si presta ad interpretazioni. E’ semplice, come l’amore, e come dice anche Tiziano Ferro. Amami, ragazza, un brano degli 

Yeasayer – Love Me Girl  

Atlas Sound, di cui non mi ricordavo. Erano già passati su questi schermi, ma tanto tempo fa, e solo una volta. Adesso hanno qualche cos’altro da dirci e da presentare. Si tratta di questa loro Walkabout, normalissima passeggiata 

Atlas Sound – Walkabout                    

Un genere di musica che mi trova più in sintonia, ma è una mia personale opinione. E’ quello che penso ascoltando Agoraphobia, pezzo che può piacere, penso, non solo a me, ma a tantia altri lettori. Autori, interpreti i

 Deerhunter – Agoraphobia                                         lavenderflower23

Mohini, Geisweiller. Ancora tu, ancora lei. Non devo fischiare nessun fuorigioco e nessun calcio di punizione, quindi lascio correre, e lascio cantare, questa sua Tempe

Mohini Geisweiller – Tempe

   

Serge Gainsbourg, passato alla storia per avere scritto je t’aime moi non plus. Probabilmente avrà scritto e fatto tante altre cose, ma la cultura popolare lo ha banalizzato molto riducendo la sua opera ai versettini che si sentivano nel corso di quella canzone. Lui allora, ribellandosi, ci fa ascoltare Baudelaire

Serge Gainsbourg – Baudelaire

                                                             Perditax

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Parentesi, come il titolo di questo brano. Detto così senza altre parole, sembra un simbolo matematico, ma può anche essere usato in grammatica, prosa, letteratura. E, perché no?, anche in musica, come hanno fatto i Blow

Blow – Parentheses

Proseguire, anche se l’istinto che ho, adesso, è quello di cambiare canzone. Non lo faccio perché penso che prima o poi i fatti mi daranno ragione, anche con questo brano dei Tender Forever – In The Backyard

 

Tilly and The Wall, per tornare a cose fatte artigianalmente, con chitarra e pianoforte. Il Titolo e è quanto di più campestre si possa desiderare. Tall Tall Grass, ovvero, l’erba alta, alta

Tilly and The Wall – Tall Tall Grass

Mates Of State, un duo musicale che gode di una certa popolarità, sicuramente non qui da noi. Hanno un migliaio di fans, ad intervalli regolari escono incidendo qualcosa, hanno pubblicato un disco anche nel 2012. Li conosciamo per la prima volta con Jigsaw, parola strana, ma che ha un significato ed una traduzione, vuol dire sega

Mates Of State – Jigsaw

Deriva Moderna

avalon

E’ così lungo, So long, ma forse, non  per questo brano di Rilo Kiley. Dura più di 5 minuti, ma può soddisfare  i nostri gusti musicali, quindi non stanca minimamente. Facciamo allora, questo primo ascolto  Rilo Kiley – So long

Leggendo il nome di questo autore, mi vengono in mente i Mumford & Sons, se non altro perché si chiamano con quello che sembra un diminutivo. Si scrive infatti solamente Mum, mentre il titolo del pezzo, meno ermeticamente, è Blessed Brambles, rovi benedetti, titolo ovviamente impossibile per una canzone italiana Mum – Blessed Brambles

I Roxy Music, tanti anni fa, cantavano Avalon, un loro grande successo. Magari capiterà di inserirlo, adesso va di scena l’attualità con un titolo più lungo, che inizia allo stesso modo. A cantare c’è

Yo La Tengo (con) Avalon or Someone very Similar

 

                                                                                                 

                                                                            Schick

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/s/schick/preview/fldr_2009_02_06/file4451233944407.jpgCollect Call, questo titolo. Possiamo definirlo un titolo telefonico? Sicuramente sì, visto anche il responso del mio fedele traduttore. Si tratta, in sostanza, di una chiamata a carico del destinatario. A interpretare la parte dei furbetti, troviamo i canadesi Metric, che tornano per l’occasione  Metric – Collect Call

Autori, per la prima volta gli Efterklang. L’ultima cosa che posso dire è di conoscerli, il nome poi è un po’ misterioso, come un po’ anche il titolo. Modern Drift, e scomodo ancora il mio amico, disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte per farmi dare una risposta. Tenetevi forte, perché la traduzione è deriva moderna, mai titolo più azzeccato di questo  Efterklang – Modern Drift

Billie Holliday, ovvero sembra, ma non è. Si può pensare infatti all’autore, ed invece è il titolo. Protagonisti di questo scambio di soggetti, i Miike Snow, che comunque si fanno notare anche per il genere di musica, pregevole  Miike Snow – Billie Holliday

Eccoci adesso ai fantomatici xx, ormai conosciuti, nonostante questo nome fantomatico che si sono dati. Li avevamo proposti in due precedenti occasioni, adesso facciamo…. il tris, con questa Do You Mind?

The xx – Do You Mind?

Non combattere quello che sei diventato. Molto interessante, da condividere sia il concetto, sia l’aspetto musicale, scritto, diretto ed interpretatodagli Elk City, un trio pop di New York che ci ascoltiamo con Don’t fight what You’ve become

Elk City – Don’t fight what You’ve become

 

Proposto ultimamente, torna anche stasera James Yuill. L’impressione che traggo è sicuramente positiva, e penso non sia l’unico a pensarla così, avendo questo artista più di 1500 fans. Potrei essere uno di loro, per adesso mi ascolto The City and The Girl

James Yuill – The City and The Girl

Red Sky

 

Wonderful life, sinonimo di benessere, gioia, una sigla di successo, che porta la firma degli Hurts. In effetti il brano non mi è nuovo, probabilmente sarà stato programmato molto dalle radio, radio che per tanto tempo sono state la mia principale fonte di musica

Hurts – Wonderful life

jade

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Nella nebbia con due belle ragazze. Se si tratta delle due componenti degli Azure Ray, questa strada non è altro che un percorso sonoro, quindi ci rimettiamo volentieri alla loro musica, musica tratta dal brano il cui titolo originale è In The Fog

Azure Ray – In The Fog

 

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Il nome è Shed, e rimanendo sul tema nebbia, non può che calare una filtra corte di mistero. Chi sara mai colui che si cela dietro questo nome fantomatico? Intanto sono in tre, due uomini ed una donna. Una famigliola che tutto sommato può essere felice, anche a giudicare da questa musica, niente male. Tale of A Fool il titolo

Shed – Tale of A Fool

Tieni le strade vuote per me. Keep The Streets Empty for Me. Non c’è da fare un grosso sforzo, neanche di fantasia. In un paese che sta morendo, come questo, le strade sono già vuote, e ormai andare in auto è diventato un lusso. Queste, divagazioni, a caldo, adesso la musica dei Fever Ray

Fever Ray – Keep The Streets Empty for Me

Suffer the Children, soffrono i bambini. Una cosa veramente terribile, che la coscienza civile rifiuta. E’ più giusto siano gli adulti le vittime, l’infanzia deve essere preservata. Credo che anche i Tears for Fears abbiano pensato così quando hanno dato questo titolo

Tears for Fears – Suffer the Children

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Un titolo pittoresco, fantasioso, ma anche il brano non è da meno, un po’ surreale. Si intitola, semplicemente, o meglio arditamente, From The Valley, To the Stars, è un pezzo minimale, ed è cantato, da El Perro Del Mar

El Perro Del Mar – From The Valley, To the Stars

Ancora la band indie elettronica di Manchester, formata dal vocalist Theo Hutchcraft e dal tastierista e chitatarrista Adam Anderson, insieme come  Hurts – Stay

 

hotblack

Oggi che si è alzata la nebbia, ha smesso di nevicare, si riesce a vedere il colore del cielo. Un cielo che loro immaginano di colore rosso. Red Sky, sarebbe questo titolo, e a proporlo la band degli Eat More Cake Eat More Cake – Red Sky

Non è un’applicazione, termine dal punto di vista tecnologico molto di moda. E’ un applicare, quindi un verbo sostantivato che in inglese si traduce con Apply, titolo del prossimo brano, un po’ chill out, dei Glasser

Glasser – Apply

                                                                              

Ci sono in questo inizio di mattinata, questi brani, un po’ di atmosfera. Premetto che sono molto belli e suggestivi, adatti ad essere ascoltati in ogni momento della giornata. E’ un po’ ambient anche questa Girls dei Death in Vegas, tra l’altro completamente strumentale

Death in Vegas – Girls

Night Runner

http://animazione.myblog.it/images/SpeedyGonzales/speedy.jpgUn risveglio che si può dire proceda bene, nella maniera giusta, anche perché siamo al traino di questa canzone dei Two Door Cinema Club. Si intitola semplicemente Kids, molto ritmata 

Two Door Cinema Club – Kids

E’ un pianoforte, una tastiera, che ci lascia in sospeso, diventa poi insistente quando entrano in gioco anche le percussioni, che danno inizio al movimento, abbastanza veloce, di questo pezzo, intitolato Knight Moves di Chilly Gonzales, un musicista che potrebbe essere autore di colonne sonore

Chilly Gonzales – Knight Moves

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/d/darnok/preview/fldr_2008_12_01/file000707275367.jpgMolto tempo fa, avevo proposto un brano dei Nirvana, intitolato Polly. Be’ il brano che metto adesso ha lo stesso titolo, ma è cantato e suonato da Koko Von Napoo. Si potrebbe dire: ci vediamo fuori, dopo facciamo i conti, oppure, faremo i dovuti distinguo, o meglio i dovuti confronti  Koko Von Napoo – Polly

Quarantacinque anni fa, una canzone un po’ ironica dei Beatles, non particolarmente bella, ma che divenne comunque un successo. Si intitolava Ob-la-di Ob-la-da. Adesso gli Oser propongono un titolo simile, Oh La La, solo che il pezzo è in francese Oser – Oh La La

Darnok

 

Anche loro segnano il tempo musicale, ma in maniera più artistica rispetto ad un normale metronomo. Si chiamano Metronomy e sono dei ragazzi un po’ eclettici che vengono da Londra. Ci fanno ascoltare She Wants

Metronomy – She Wants

Rullano i tamburi, poi inizia una chitarra elettrica, meno africana, più continentale. Dopo fa il suo ingresso la vocalist, femminile, per stare con noi la bellezza di sei minuti e mezzo con Simultaneously, un pezzo di JD Samson & MEN

JD Samson & MEN – Simultaneously

DuBoix   http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/d/duboix/preview/fldr_2011_01_25/file9971295963947.jpgI Berliner Philarmonica? Ovviamente no, non sarebbe questa la sede idonea per quel genere di musica. Questi credo facciano acid, house, o qualcosa di simile. Li chiamo Berliner perché sono di Berlino.

Sascha Funke – Chemin Des Figons

Una voce, una personalità, qualcosa di più soggettivo, meno impersonale, più interpretato. Lui si chiama Miles Kane e ci mette la sua faccia, il suo impegno, il suo estro e la sua creatività facendoci ascoltare questa Quicksand

Miles Kane – Quicksand

Voglio finire in bellezza con questo autore, che mi sembra dimostri molta passione ed entusiasmo, nonostante la giovane età, anzi, scusate, proprio per la giovane età. Pensate che di notte, anziché dormire, come fanno tutte le persone normali, pensa bene di andare a correre. Ci fa ascoltare allora la sua Night Runner

Miles Kane – Night Runner

Adesso Musica

Agli albori del loro percorso musicale, quello che li vide iniziare con una canzone di grande successo, programmatissima dalle radio, in cima alle classifiche di vendita e della hit parade. C’era la Ruggiero che cantava, più gli altri 4 ragazzi, una formazione eterogenea, inedita con un nome, che ancora oggi costituisce un brand, quello dei Matia Bazar, adesso con Solo Tu

Matia Bazar – Solo Tu

Sembrava una vicina di casa, la classica donna della porta accanto, una normalissima casalinga. Era invece Mina, e anziché preparare il brodo, il minestrone o l’arrosto, cucinava delle belle canzoni, quelle che altri scrivevano. Questo succedeva anche poco prima che decisse di eclissarsi, per esempio nel 1970 con questa bellissima canzone Insieme. Da notare all’inizio del video la minigonna (erano veramente altri tempi!) e Alighiero Noschese, che dopo molti anni ci manca ancora tanto e ricordiamo.

Mina – Insieme

Diventa quasi spontaneo e naturale proseguire con Irene Grandi, e la sua cover di Come Tu Mi Vuoi, sempre di Mina. Un’operazione Remake secondo me riuscita abbastanza bene, con un’ambientazione analoga a quella degli spettacoli anni ’60. Lei, oltre ad essere brava, è anche simpatica, e questo è proprio nel video ufficiale

Irene Grandi – Come Tu Mi Vuoi

Se non sbaglio questa era una sigla di Rischiatutto, mitico quiz televisivo di Mike Bongiorno. Si vedevano dei concorrenti che sembravano delle enciclopedie umane. Loro invece i Nomadi, si sentivano soltanto. Li guardiamo adesso, ovviamente con lo storico Augusto Daolio, vocalist protagonista del gruppo prima che purtroppo anche lui ci lasciasse. Era Tutto a posto, 1974

Nomadi – Tutto a posto

Flaniman 2, ed i suoi splendidi video in hd, restaurati. Una bella passione che ha permesso a tutti di condividere e rivivere quelle splendide emozioni degli spettacoli tv. Permettetemi allora di ringraziare questo autore, e ancora una volta attingiamo dal suo repertorio. Questa volta di scena c’è Nicola Arigliano con i suoi 20 km al giorno. Distanza insignificante dal punto di vista automobilistico, quindi, presumibilmente, questi chilometri li avrà fatti a piedi

Nicola Arigliano – 20 Km al giorno

Wess & Dori Ghezzi. C’erano anche loro a Sanremo nel 1976. Erano vestiti come camerieri di una nave da crociera, un coordinato arancione veramente elegante, ma loro erano carini e simpatici con qualsiasi vestito. Adesso si chiedono, Come Stai Con Chi Sei

Wess & Dori Ghezzi – Come Stai Con Chi Sei

Erano un esercito, la metà di mille, e si chiamavano Daniel Sentacruz Ensemble. Erano davvero bravi e in quegli anni alcuni successi li avevano resi popolari. Linda Bella Linda era uno di questi

Daniel Sentacruz Ensemble – Linda Bella Linda

Quando la televisione era in bianco e nero, e i colori si dovevano, in qualche modo, inventare. Canzoni allora che parlavano di vacanze, di mare, di estate. E loro, con questo nome. Gli Alunni del Sole, e Jenny, uno dei loro successi

Alunni del Sole – Jenny

Quando si dice Dadaumpa, si pensa alle gemelle Kessler. Nessuno, penso si ricorderà dei gemelli Blackburn, che sono veramente la prima volta che li vedo. Eppure, ecco qui il video con questa inedita e strana doppia coppia

Gemelli Kessler & Blackburn – Dadaumpa

Amplificatori uno sopra l’altro, impilati così sembrano grattacieli. Siamo invece a Discoring, la trasmissione dove un Gianni Boncompagni, molto giovane, presenta 5 ragazzi di Roma

La Bottega dell’ Arte (con) Che Dolce Lei

Alta Pressione

Quando erano giovani, sono stati così. Cantavano canzoni come questa, Noi due nel mondo e nell’anima, e nella loro migliore versione, c’era già un’orchestra che li accompagnava. C’era anche Riccardo Fogli, loro compagno di strada, e naturalmente Facchinetti, poi diventato famoso anche per essere il papà di Dj Francesco. Loro naturalmente sono i  

Pooh – Noi Due Nel Mondo e Nell’Anima

Diversi anni prima cantava Quando, Quando, Quando, a Canzonissima 1968 bissa il successo con Quando Dico Che ti Amo. Sto parlando di Tony Renis, evidentemente ossessionato dal “quando”. E allora, gli rispondo anch’io, quando cantava quelle parole, con un viso da furbetto così, come si faceva a credergli? Stupenda anche la mimica di Tony

Tony Renis – Quando Dico Che Ti Amo

Appuntamenti. C’è ancora qualcuno che li rispetta? Lei ne cantava uno, e dalle parole del brano, si capisce che anche lei è stata bidonata. Cose che capitano a tutti, anche ad Ornella Vanoni, nel 1970 con questo pezzo che per l’appunto era, scusate il gioco di parole, l’appuntamento

Ornella Vanoni – L’Appuntamento

Non era una Zingara, anche se era quella la canzone che cantava. Era una donna bellissima, lo è anche ora, a quel tempo anche una regina della canzone italiana. Sto parlando di Iva Zanicchi e della sua partecipazione a Sanremo, nel 1969, con questo brano molto bello

Iva Zanicchi – Zingara

In quegli anni si affacciava sulla scena anche una cantante toscana, si chiamava, si chiama tuttora, Nada Malanima, più comunemente conosciuta con il solo nome di Nada. Arrivò al successo con Ma Che Freddo Fa, ma io adesso ve la voglio far vedere, vestita da principessa, a Canzonissima 1971/72, quando cantava, tanto per non tradire le sue originiLa Porti Un Bacione a Firenze

Nada – La Porti Un Bacione a Firenze

Un ragazzo con la faccia da bravo ragazzo, ed i vestiti belli scelti dai genitori. Si presenta così Marco Armani, nel 1983, sul palco di Sanremo. Si fa conoscere e la sua canzone fa subito centro, visto che si ricorda ancora oggi. E’ la vita

Marco Armani – E’ la Vita

Secondo me la più bella interpretazione di Patty Pravo. Se Perdo Te, in un video del programma tv Quelli della domenica, anno 1968. Come vedete lei è una ragazzina su cui si concentra tutta l’attenzione, il resto sono poco più che ombre cinesi. Grazie ancora Flaniman per farci vivere e rivivere queste splendide emozioni

Patty Pravo – Se Perdo Te

La voce caratteristica non mancava certo a questi quattro ragazzi. Cantavano in falsetto, e sembravano delle ragazzine. Erano invece i mitici Cugini di Campagna, complesso pop che imperversò per tutti gli anni ’70. Qui li vediamo in una partecipazione a Discoring con Tu Sei Tu

Cugini di Campagna – Tu Sei Tu

I momenti che tutti reclamano oggi, in questa giornata elettorale. Vogliono gioire, esultare, dichiarare, parlare, intervistare, raccontare. Tempo, sempre al centro di tutto, anche di questa bella canzone intitolata Quell’Attimo in Più dove vediamo i bravissimi Camaleonti, a colori

Camaleonti – Quell’Attimo in Più

Battono tutti le mani, alla fine di questo video. E’ il pubblico entusiasta, dopo aver assistito all’esibizione di un simpaticissimo Joe Sentieri, cantante di questa quando Vien la Sera. Le immagini sono tratte dal film “San Remo, la grande sfida” (Italia, 1960)

Joe Sentieri – Quando Vien La Sera