Rebellion

 

Qualsiasi riferimento a fatti o personaggi della vita reale, è puramente casuale. Questo titolo sembra adattarsi bene alla realtà di oggi. Si tratta infatti del disco dei Mumford & Sons, Babel, di cui ascoltiamo il brano omonimo

Mumford & Sons – Babel

Alla fine, arriva sempre lei, la beneamata casa. O perché si torna, o perché si va. La tanto sospirata home, ormai diventata protagonista dei siti web, adesso oggetto e titolo di questo brano di

Edward Sharpe & The Magnetic Zeros – Home

King And Lionheart. Il Re ed il Cuor di Leone. Gli amanti della storia, probabilmente sapranno o saranno lieti di ricordare un famoso Re britannico che aveva questo soprannome. Si trattava di Riccardo I Re d’Inghilterra, vissuto nel XII secolo. Sarà lui il protagonista di questo brano degli

of Monsters and Men – King And Lionheart

Protect Mother. Proteggere la madre. Intento senz’altro lodevole, salvo il fatto che sarebbe naturale il contrario, ovvero è la madre a proteggere. In questo mondo pop, dove tutto è strano, non c’è pero da stupirsi troppo di questo titolo del brano dei Niki & The Dove

Niki & The Dove – Protect Mother

Da tantissimo tempo non parlo di questa band di Manhattan. Non mi ricordavo più neanche di averla presentata. Sono i Cults, che ci presentano Abducted è una canzone molto bella, suonata in maniera semplice, per lo più con le chitarre

Cults – Abducted

Il ritmo, ma forse più che il ritmo, la velocità prende il sopravvento. Non ci resta allora che salire sopra questo cavallo imbizzarrito, capitanato da un certo gruppo, chiamato The Jam, che canta, suona, e forse anche balla, Going Underground

The Jam – Going Underground

Qualcuno si è ribellato? Da quello che si è visto ieri, sì. Penso sia stato il popolo, e giustamente! Avendo esaurito da qualche ora tutti gli argomenti e le analisi elettorali, mi sono preso qualche ora di pausa, e trovo, inaspettatamente, che in questa Rebellion, ci sono gli

Arcade Fire – Rebellion (Lies)

Ghinzu, il nome di questo autore. Nome un po’ africano, viene da chiedersi chi sia. Come titolo troviamo invece una parola familiare, Blow, semplicemente. Un vento che oggi hanno sentito tutti, e non solo aprendo questa mattina le finestre delle camere

Ghinzu – Blow

Apriamo le finestre, giustamente, come ogni mattina. Ma apriamo anche le orecchie e il cuore, l’anima e il sentimento, a questo bel genere di musica, di cui sono interpreti i Monkees, che ci fanno ascoltare la loro emozionantissima Porpoise Song

Monkees – Porpoise Song

 

L’attesa di un invito, Waiting for An Invitation. E se poi non arriva? Si rischia di perdere tempo, se intanto non si ascolta una bella canzone, così, per ingannare il tempo. Io ho trovato questa di

Benji Hughes – Waiting for An Invitation

Flowers Bloom

Si attacca con questo brano, senza avvisare la musica parte subito in quarta e, permettetemi di dirlo, bisogna stare attenti a non aver dimenticato il volume ad un livello troppo alto. L’irruenza, non manca a Julian Plenti, travolgente con la sua Unwind

Julian Plenti – Unwind

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Oppenheimer.jpg/472px-Oppenheimer.jpgStrano, ma vero, questo titolo. Una reminescenza della Settimana Enigmistica, ma anche, quello che ho pensato, leggendo 23 dei Blonde Redhead. Un brano veloce  Blonde Redhead – 23

Death Cloud e Cloud Control, nome e titolo che si incrociano. Il secondo, tanto per capirsi, è il nome della band, proposta diverso tempo fa, solo una volta, poi non era più capitato. Sono lieto di poterla ripresentare Cloud Control – Death Cloud

Oppenheimer, un nome impegnativo, era stato anche di un fisico scomparso da oltre 45 anni. Al suo posto, il nome è adesso occupato da questo nord irlandese di Belfast, che fa musica indie pop elettronica. Lo ascoltiamo con Breakfast in NYC

Oppenheimer – Breakfast in NYC

I fiori sbocciano, flowers bloom. E’ il titolo di questo brano. Probabilmente siamo un po’ in anticipo rispetto alla stagione, ma attendiamo fiduciosi. Anche perché loro, invece sono già arrivati, gli

High Highs – flowers bloom

Un personaggio importante, un ammiraglio a riposo. Non sappiamo se ha davvero avuto un trascorso militare, fatto sta che il suo nome è proprio così. Si chiama admiral fallow ed è venuto per cantarci guest of the government, ospite del governo

admiral fallow – guest of the government

Arcade Fire e il loro numero, con il cancelletto. Ovviamente, non è un telefono a toni o tastiera, ma sempre la loro musica. L’altra volta era Neighborhood#4, questa sera è Neighborhood#1

Arcade Fire – Neighborhood#1

Spring And By Summer Fall. Il significato di questo titolo dovrebbe essere primavera ed entro autunno. Un lasso di tempo quindi di sei mesi, da parte di questo gruppo, i Blonde Redhead, che sicuramente non hanno aspettato così tanto per ritornare, visto che anzichè sei mesi, sono passati solo 6 pezzi

Blonde Redhead – Spring And By Summer Fall

Alex Turner, per la prima volta con noi. Mi viene da fare questo annuncio, un po’ eclatante, perché la musica che sto ascoltando è molto bella. Sono contento di condividerla, e farvela, credo, conoscere. Ascoltate anche voi allora Piledriver Waltz

Alex Turner – Piledriver Waltz

Nove Minuti

 

PDA sigla non meglio identificata. Assomiglia a quella dei partiti, di cui tanto si parla in questi giorni. Niente politica, però, se a metterci la firma sono gli Interpol, con la loro musica, per dare il via alla serata di oggi

Interpol – PDA

Altro vocabolo, tristemente noto, prestatoci dalla politica, Apparat. Si sono visti tanti uomini di apparato, grigi, abitare nelle stanze del potere, sembrava vivessero su Marte. Loro invece sono sul palco, insieme a noi, per cantare e suonare Black Water

Apparat – Black Water

Over my shoulder, espressione in qualche modo tipica o nota, ma che non sappiamo bene cosa voglia dire. Risolviamo una volta per tutte l’arcano, si tratta di quello che c’è sopra la mia spalla. Presumo non sia molto, non essendo le mie spalle muscolose, ma una canzone di Paul Banks, ci può anche stare

Paul Banks – Over my shoulder

Tutto il tuo oro. Brutto segno se si parla del metallo prezioso per eccellenza. Essendo un bene rifugio, se viene nominato troppo, vuol dire che le cose non vanno troppo bene. Eppure….abbiamo un motivo più che valido per farlo, c’è in onda questo brano di Bat for Lashes, si intitola proprio All Your Gold

Bat for Lashes – All Your Gold

Si chiamano Lcd Soundsystem, e ho deciso di dargli fiducia, anche se hanno questo nome, come quello di una marca di tv. Una musica un po’ soporifera, come spesso accade per il piccolo schermo, comunque non disperiamo, con Dance Yrself Clean dobbiamo resistere per quasi 9 minuti

Lcd Soundsystem – Dance Yrself Clean

A questo brano dico immediatamente di sì, mi convince decisamente di più. Ha un sound solare, giovane, a proporlo il gruppo australiano dei Tame Impala, con Feels Like We Only Go Backwards, mi sento come se noi andassimo solo all’indietro

Tame Impala – Feels Like We Only Go Backwards

Fools, sciocchi. Se arrivano, speriamo non ridano troppo, e facciano buona musica, sopratutto. Sul non ridere, non ci giurerei, mentre per la musica, potrei farci anche un pensierino, o meglio, una scommessa. E’ un pezzo, quantomeno originale, e a proporlo sono i Dodos

Dodos – Fools

Tempesta di vento, Windstorm. Non l’avete vista? Almeno sentita, arriva infatti con questo brano degli School of Seven Bells

School of Seven Bells – Windstorm

Musica senza interruzioni, anche a sera inoltrata, prossimi al cambio di data. C’è adesso The Price, ovvero non una catena di supermercati, ma la prossima canzone, dei Dappled Cities

Dappled Cities – The Price

Default

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/29/Audio_cassette.pngSono  delle cassette finali anche se della traduzione di questo endtapes, non sono affatto sicuro. Se parliamo di queste, posso tranquillamente dire che non le usiamo più, allora questa parola potrebbe avere un senso, un significato attinente alle nostre abitudini. Interpreti i The Joy Formidable – Endtapes

 

Fyrsten

 

Inni mer Syngur Vitleysingur, cosa si può dire, di una frase così? C’è una risposta a tutto, anche a questo. A parte il fatto che è islandese, come rileva fedelmente il mio aiutante, la traduzione è, dentro di me un pazzo canta. Se è vero, però lo fa molto bene, ascoltiamolo, allora

Sigur Ros – Inni mer Syngur Vitleysingur

 

RNDM, e la fantasia corre ad immaginare chissà quale radio, di chissà quale posto. Sono invece gli autori di questo pezzo, cantato con enfasi, entusiasmo, passione. Il titolo è The Disappearing Ones, quelli che scompaiono

RNDM – The Disappearing Ones

 

 

Sempre autorevoli, rispettabili. Non solo per il nome che portano, anche per la loro musica. Sono gli Interpol, si chiedono e ci chiedono who do you think, che ne pensate? E’ sempre un piacere, rispondo

Interpol – who do you think


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MarkusMark

 

Il primo giorno senza Papa. Ratzinger se ne è andato, in esilio. Non c’è più il Pontefice. Per fortuna, ne abbiamo uno noi, si chiama anche lui Papa, e l’abbiamo chiamato per cantarci questa sua Put Me to Work

Papa – Put Me to Work

 

Pittoresca questa parola. Inflazionata, ma nello stesso tempo nuova, bella. Viene utilizzata per descrivere lo stato iniziale di una certa cosa. Sto parlando di Default, da oggi anche titolo di questo brano dei Django Django

Django Django – Default

Sembrare o voler sembrare, apparire, come una stazione radiofonica. Allora, è proprio un vizio! Si mettono anche questi FM Belfast, con un motivetto molto carino, intitolato semplicemente, New Year

FM Belfast – New Year

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  jngraphix  

Mumford & Sons. Ormai, è quasi come dire Coca-Cola. Solo che mentre la bevanda rimane sempre uguale, loro cambiano. E’ solo il disco, che rimane quasi sempre lo stesso. Anche questo brano è tratto infatti da Babel, il loro ultimo album. Titolo del pezzo, Whispers In The Dark

Mumford & Sons – Whispers In The Dark

Attraversare il fiume, Walk the River. Sicuramente bello, ma non abbastanza. Dobbiamo attraversare paludi, altopiani, passi montuosi, pianure, deserti. Solo allora, forse, ne verremmo fuori. Cominciamo, magari, da questo brano dei Guillemots, gruppo che propongo per la prima volta

Guillemots – Walk the River

Si inizia con una chitarra elettrica portentosa, poderosa. Si continua con altri suoni tecnologici, sempre all’insegna dello scatenamento. Arrivano infine loro, gli Uni_form, proprio così, come li leggete, scritti in modo strano. Il loro brano è Metnal

Uni_form – Metnal

Cherokee

Attuali, nelle sonorità e nel tipo di musica,  nonostante questo nome. Dinosaur Jr.  che già conosciamo e abbiamo quasi studiato, un po’ come i famosi rettili giganti preistorici. Diamo inizio alle danze, allora con Watch The Corners

Dinosaur Jr. – Watch The Corners

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4c/Cherokee_Pass.jpg/800px-Cherokee_Pass.jpg?uselang=itNella gara ai nomi più strani, potrebbero entrare a buon diritto questi Japandroids. Li sentiamo per la prima volta, a differenza dei precedenti. Fanno un’impressione buona, anche se l’ascolto sarà da continuare e da approfondire. Continuos Thunder, il loro brano Japandroids – Continuos Thunder

Hong Kong in the 60’s, non  una ricerca, ma il nome di questo autore. Se vogliamo fidarci di questo appellativo, non ci capiremmo  granchè, quindi, mi appello alla nostra ragione sociale, di ascoltare buona musica Hong Kong in the 60’s – Diaryland

Un disco uscito non più tardi di sei mesi fa, intitolato Sun e pubblicato da Cat Power. La prima traccia dell’album, era Cherokee, il brano che adesso vi faccio ascoltare

Cat Power – Cherokee

Strano e complicato, questo nome. Facciamo riferimento a quello che c’è scritto e fedelmente riportiamo DeVotchKa. Avete visto l’alternanza tra minuscole e maiuscole? Che vezzi letterali! Rimaniamo invece fedeli alla musica, almeno quella abbastanza tradizionale. Provate anche voi ad ascoltare questa How It Ends

DeVotchKa – How It Ends

Ends of the Earth, e si continua in qualche modo a parlare delle cose che finiscono. Solo che chi potrebbe affrontare dei temi così impegnativi? Per fortuna c’è la musica, a toglierci le castagne dal fuoco, adesso con i Lord Huron

Lord Huron – Ends of the Earth

Ci sarà stato qualcosa di memorabile da ricordare, nell’anno di grazia, 1901? Materia di studio degli storici, visto che ormai tutti i viventi di quell’epoca saranno scomparsi da molti anni. Senza altre, ulteriori considerazioni affidiamoci allora a questo brano dei Phoenix

Phoenix – 1901

Sono solo nove, le parole che a loro bastano. Molto poche per imbastire un discorso, forse sufficienti a mettere insieme una frase. Loro hanno fatto di più: ci hanno scritto ed inciso una canzone, per questo adesso li ascoltiamo. Ecco a voi gli Oppenheimer (con)Nine Words

Un brano dedicato ai sognatori. A farcelo ascoltare un duo americano di Brooklin, i Savoir Adore che hanno intitolato questo pezzo Dreamers. Sono per la prima volta con noi, quindi facciamo largo al loro Fantasy Rock

Savoir Adore – Dreamers

Let Me

 

Popolari, con un discreto numero di fans, anche se indubbiamente noi non li conosciamo. Sfido apertamente a farsi avanti chi ha mai sentito parlare di loro. Eppure, ci sono, vengono dal Minneapolis, si chiamano Polica e fanno questa bella musica, che adesso ci ascoltiamo

Polica – Dark Star

Capita a volte di dormire da soli. Probabilmente quando si dorme, si è sempre da soli, il luogo fisico, la vicinannza o la lontananza, cosa importano? Se comunque il problema è questo, ci pensa questo Sleep Alone dei Two Door Cinema Club a tenerci compagnia

Two Door Cinema Club – Sleep Alone

Se esiste una musica delle montagne, un’atmosfera da descrivere con i suoni, probabilmente noi l’abbiamo trovata in questo brano dei of Monster And Men, intitolato Mountain Sound

Monster And Men – Mountain Sound

                                                                                                                     AcrylicArtist

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/a/acrylicartist/preview/fldr_2012_04_07/file4551333845493.jpgMusica e suoni, “a cascata”, come il titolo di questo brano, Waterfall. Autore un certo James scritto così, da solo. Ricorda i vecchi attori americani di un tempo, tipo James Dean o James Stewart  James – Waterfall

I Lumineers, una band, per la prima volta qui con noi, si fanno conoscere con questa canzone, che poi è il loro brano più famoso. E’ Ho Hey, due parole di attenzione, di richiamo, scandite più volte nel corso del pezzo, in maniera un po’ ossessivaLumineers – Ho Hey

Father John Misty, rimette un po’ di ordine nella scaletta, con un brano senz’altro più rispondente ai miei gusti musicali. Il suono adesso procede, sì ritmato, ma con ordine e senza scossoni. E ci ascoltiamo allora bene questa Hollywood Forever Cemetery Sings

Father John Misty – Hollywood Forever Cemetery Sings

 

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/m/matthewbridges/preview/fldr_2008_11_28/file0002064845893.jpgAmici di amici. Possiamo definirli amici anche loro, facendo finta che sia vero. Però, se a dirlo è una band che si chiama Hospitality, sarà sicuramente così, allora non resta che ascoltare questo bel pezzo Hospitality – Friends of Friends

Answer is Zero. Non c’è spazio per una possibilità. Mi fido di quello che vedo scritto, ma anche di quello che sto ascoltando. Se è bella musica, come questo brano, trasmette emozioni Dappled Cities – Answer is Zero

Le mani stregate, sono quelle che troviamo traducendo il nome di questa band. Sono i Bewitched Hands e ci fanno ascoltare Let Me, brano interessante, contenuto nell’album Vampiric Way, inciso sei mesi fa

Bewitched Hands – Let Me

 

matthewbridges


“Cayucos”

 

Tempesta, buio. Dark Storm. I due termini messi insieme potrebbero fare una tempesta perfetta, quella cinematografica, ma anche strettamente metereologica. Adesso la ascoltiamo, pure, per la voce degli Jezabels

Jezabels – Dark Storm

Un leone con delle fattezze umane. Ha la faccia da ragazzo in questo brano intitolato Lion Face Boy. Ad inventarsi questo strano animale, i Seabear. Sono all’opera e li ascoltiamo oggi per la prima volta

Seabear – Lion Face Boy

L’ultimo disco dei nord-irlandesi Two Door Cinema Club, è stato realizzato tra Usa e Canada, 6 mesi fa. Si intitola Beacon e oggi noi ci ascoltiamo un estratto, Someday

Two Door Cinema Club – Someday

Elettronica, percussioni, musica al sintetizzatore. Poi dei suoni che sembra stia arrivando un treno. Si gioca indubbiamente sull’effetto sorpresa, per questo La Foret, dei Lescop. Come si può facilmente intuire, in questo pezzo si canta, e un po’ anche si parla, in francese

Lescop – La Foret

Una tranquilla passeggiata, come dice il titolo, Take A Walk, però scandita dal ritmo e dalle percussioni che in certi momenti prendono il sopravvento. Tanto tranquilla quindi forse non è, ed ho associato io impropriamente l’aggettivo, quindi è una passeggiata qualsiasi, fatta con la musica dei Passion Pit – Take A Walk

Foster the People, ed un grande successo, conosciuto credo da una buona parte di noi. Un brano ultraprogrammato dalle radio, Pumped Up Kicks. C’è anche una voce che sembra parlare da una cornetta, come se fosse al telefono

Foster the People – Pumped Up Kicks

Mumford & Sons, e mi viene da dire, sfogliando i petali di una margherita. Invece, così non è, perché il brano che sto presentando non fa parte dell’ultimo album, Babel. Si tratta di Sigh No More, disco meno recente, del 2009, mentre il pezzo all’ascolto è Little Lion Man

Mumford & Sons – Little Lion Man

Kingdom of Rust, regno di ruggine. Veramente strano, curioso questo connubio tra due parole che ben difficilmente potrebbero stare insieme. Molto più probabilmente, sarà un regno in rovina, un po’ come la nostra repubblica. Ciò nonostante, questa musica dei Doves è molto bella

Doves – Kingdom of Rust

Cayucos, Cayucas. Due parole che sembrano uguali, invece, se leggete attentamente, sono diverse. C’è una lettera di differenza. Con la doppia a è l’autore, per intenderci

Cayucas – Cayucos

 

I want Your Love, voglio il tuo amore. Ci mettono tanto a dire questa cosa, peraltro banale. Il brano dura infatti più di sei minuti e mezzo, e loro sono i Chromatics, una band di Portland, Oregon, in attività da una dozzina di anni

Chromatics – I want Your Love

Into Black

 

L’esortazione di tutte le persone sensibili, sentimentali. Tenetevi il vostro cuore stretto, Let Your Heart Hold Fast. Condividiamo, ascoltando un brano che è proprio intitolato così, dei Fort Atlantic

Fort Atlantic – Let Your Heart Hold Fast

Prima di buttarci nel mare delle cose da fare, la musica ci regala un altro momento soft. Vediamo allora chi sono gli interpreti dei prossimi minuti. Si chiamano Goldspot, e ci propongono questo brano dal titolo If The Hudson Overflows

Goldspot – If The Hudson Overflows

Oppenheimer, un nome, una storia. Ma anche una musica, quella che abbiamo imparato a conoscere ultimamente. Adesso arriva This Is Not A test, un titolo che sembra riferirsi allo scienziato di un tempo

Oppenheimer – This Is Not A test

Sono quasi tutti nuovi, questi autori. Anche questo Grimes, lo è, nel senso di mai proposto. Si annuncia con la musica elettronica, un po’ spigolosa, che sembra di camminare sopra i chiodi. Ovviamente è solo un effetto speciale, perché loro, con Oblivion, vanno avanti benissimo

Grimes – Oblivion

Suoni sintetici, artificiali, ma richiamano ad un mondo selvaggio, alla foresta. Non per niente il titolo è Get Free, un anelito di libertà, forse di tutti, o di molti. Si lascerebbe tutto per essere tranquilli, in pace, senza vincoli. Ci provano anche i Major Lazer con questo brano

Major Lazer – Get Free

Un pianoforte, tamburo fiati, archi. Tutti strumenti tradizionali quelli che accompagnano le note di questo brano dei Beirut. Si intitola Goshen ed è molto tranquillo, ci concede un po’ di relax

Beirut – Goshen

Si chiamano of Montreal, e la memoria corre ad un’edizione delle olimpiadi, anno 1976. Loro però non sono canadesi, ma americani. Li abbiamo sentiti in altre occasioni, adesso ci propongono Gronlandic Edit

of Montreal – Gronlandic Edit

Personalmente mi ritrovo di più in questo genere di musica. Quando l’ascolto, mi sento a casa mia. La propongono adesso i Bluose con Into Black. Li sto ascoltando anch’io per la prima volta, e mi piacciono

Bluose – Into Black

Little Fingers. Le piccole dita dei Guineafowl. Eppure, anche se sono piccole, dimostrano di avere personalità. Le usano da musicisti di strada e ci propongono un saggio anche a noi con questo brano

Guineafowl – Little Fingers

E’ sempre un piacere ospitarli. Sono bravi ed era un po’ di tempo che non avevo occasione di mandarli in onda. Eccoli allora. Ritornano gli Shins con questa Simple Song

Shins – Simple Song

True Loves

Hugo Manuel è un ragazzo inglese di 26 anni. Viene da Oxford e ha dato vita ad un suo progetto musicale. Per questo è conosciuto con lo pseudonimo di Chad Valley, ed in questa veste siamo lieti di presentarlo con Now That I’m Real, primo brano di oggi

Chad Valley – Now That I’m Real

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Mozart_painted_by_Delahaye_1772.jpgGenesis, una volta importante gruppo pop-rock, negli anni ’70. Non avendo al momento intenzione di parlare di loro, li ho nominati perché il loro nome è anche titolo di questo brano dei Grimes, adesso all’ascolto

Grimes – Genesis

Wolf Gang, scritto così, frazionato, non per intero. Non può essere quindi Wolfgang Amadeus Mozart, anche perché è una musica completamente diversa da quella che il compositore austriaco scriveva, oltre 300 anni fa. Iniziamo a conoscerlo con questa Stay and Defend

Wolf Gang – Stay and Defend

Inavvertitamente mi sono accorto che era in esecuzione un altro programma audio musicale, adesso allora, occhi ed orecchi sono tutti per i The Bewitched Hands con la loro Boss The Bewitched Hands – Boss

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/68/OliviaDussek1.jpgLa regina in ospedale, Re Giorgio tra poco fa le valigie per scendere dal colle, il principe canta a Sanremo, un altro a donne e figli sparsi per il mondo. Inevitabilmente si parla sempre di loro. Tradotti in musica, potrebbero essere i Monarchy, che adesso ascoltiamo e conosciamo con questo Phoenix Alive – Monarchy

Suoni dolci, un po’ arpeggiati. Una voce angelica fa il suo ingresso. E’ quella dei Mazzy Star, per la prima volta con noi. La musica va avanti, a rilento, potremo anche chiudere gli occhi, il che non sarebbe male, fuori è ancora buio. Ci sono invece le note di questa Into Dust, in polvere

Mazzy Star – Into Dust

Backseat. Sedile posteriore. Sono stato seduto per tanti anni su questo posto. Avevo l’età per farlo. Adesso, sono quasi sempre seduto davanti al volante. Non importa, ci sarà questo brano degli Arcade Fire a ricordarmi quei bei tempi

Arcade Fire – Backseat

Anche loro, lungi dall’essere nuovi, ci accompagnano da diverso tempo nei nostri percorsi musicali. Sono gli Interpol, adesso molto energici e dinamici con questo Roland, titolo che forse si riferisce agli omonimi strumenti musicali elettronici e digitali

Interpol – Roland

Vivere così, solo per il gusto di farlo. In maniera minimale, senza ragione. Without Reasons. Sarebbe bello, anche perché vorrebbe dire che saremmo felici. Invece dobbiamo per forza avere degli obiettivi, che puntualmente non raggiungiamo mai. Considerazioni filosofiche, ispirate anche dal titolo di questo brano dei Pegase

Pegase – Without Reasons

Prima discoteca, poi rap, infine voci e suoni che si sovrappongono, in maniera un po’ illogica e sconclusionata. Eppure true loves, ama veramente, quindi una ragione ci dovrà essere, la chiederemo ad Hooray for Heart

Hooray for Heart – true loves

Lettere

 

Si chiamano Editors, potrebbero pubblicare libri e giornali, invece fanno bella musica. L’ascolto di oggi è una conferma del loro talento, ecco allora arrivare An End Has A Start, una fine ha un inizio, bello slogan, denso di speranza ed ottimismo

Editors – An End Has A Start

Fader, dissolvenza, appassimento tramonto. Una parola indubbiamente nuova ma al di là del significato, fa da sfondo ad una bella canzone. Questa dei Temper Traps tratta dall’album Conditions, del 2009

Temper Traps – Fader

Conosco una ragazza che si chiama come il titolo di questa canzone, Ayla. Ovviamente gli autori di questo pezzo non sono i suoi genitori, ma una band indie rock inglese di Brighton, i Maccabees. Ascoltiamoli in questa bella interpretazione

Maccabees – Ayla

Belong, può sembrare il nome del gruppo, invece è il titolo. Significa molto semplicemente appartenere. Un pezzo proposto da questo autore, quasi sicuramente una band, con questo appellativo lunghissimo The Pains of Being Pure At Heart

The Pains of Being Pure At Heart – Belong

Ancora sentimenti. Li rimettiamo in gioco con questo titolo poetico I wanna be adored, voglio essere adorato. Gli Stone Roses sono gli autori, nome che per qualche ragione non mi è nuovo, anche se li propongo per la prima volta. Probabilmente mi confondo con i Gun’s Roses

Stone Roses – I wanna be adored

 

Betty Corrigall, una donna vissuta nel XIIX secolo, protagonista di una vita in qualche modo passata alla storia. Viene ricordata, adesso, da questa canzone dei Magnetic North. Molto suggestiva, la ascoltiamo insieme

Magnetic North – Betty Corrigall

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/78/Zamzamah-c1950s.jpg/739px-Zamzamah-c1950s.jpgArriva una canzone originalissima, del gruppo Miike Snow. Li avevo proposti solo una volta, e mi erano piaciuti. Adesso fanno un bel bis con questa Animal, un’altro bel pezzo

Miike Snow – Animal

Mettete dei fiori, nei vostri cannoni. Erano le parole di una vecchia canzone. Sono le prime parole che mi sono venute in mente per questo brano che ha come oggetto i cannoni, cannons, degli Youth Lagoon

Youth Lagoon – cannons

 

Nome dell’autore e titolo, davvero molto brevi. Sono condensati in solo 5 lettere, tante quante le dita di una mano. Di tratta di Elle, degli M. Due appellativi corrispondenti ad altrettante lettere. Veramente minimali, per il pezzo invece, si sono prodigati molto, e sono stati senz’altro più originali

M – Elle

Electric Guest e un pezzo brillante, vivace, per chiudere in bellezza. Si tratta di questo This Head I Hold. Questa testa che tengo. Sembra scontato, ma non per tutti è così. C’è chi non ce l’ha, e chi la perde per strada

Electric Guest – This Head I Hold