Call the Days

Avevo imboscato i telefoni per riposare un po’, ma mentre mi stavo per rilassare, ho sentito Pamela e Lionel ridere e scherzare. Peccato che il loro linguaggio sia per me semisconosciuto. Si tratta della lingua più parlata del mondo, l’inglese. Mica per altro. A parte questo, sono contento siano di buon umore. Questo, non può non essere contagioso, quindi ha un effetto positivo anche su di me. Oggi è stata una giornata così grigia, umida e piovosa, è bello che almeno a casa si sia un po’ solari. Rose Petals – S. Carey

Io ho fatto davvero le solite cose, salvo il fatto che sono passato dall’ufficio di igiene a ritirare una quindicina di vaccinazioni, sempre per l’influenza, il virus del momento. Devo dire che io ne sono uscito abbastanza bene, anche se non posso sapere se quello che ho avuto è stata davvero influenza. Ho avuto per qualche giorno mal di gola, e poi la tosse, sempre consequenziale, in queste occasioni. Per fortuna è tutto passato, e non ho avuto neanche bisogno dell’antibiotico. Arrivederci alla prossima puntata, allora, che speriamo non ci sia, o arrivi il più tardi possibile. Call the Days – Nadia Reid

Ho messo il termostato qui a casa a 24 gradi, e forse ho esagerato. Mi viene da dire che bisogna stare attenti ai caloriferi. Tra l’altro fuori non fa neanche così freddo, però dicono che tornerà, ed entro la fine dell’anno potrebbe cadere la neve, anche in pianura. Non mi preoccupo tanto del tempo. Vorrei più che altro che tutto andasse bene.

La Scuola

Non vedo l’ora che finisca la maledettissima scuola, che almeno alla fine di questa settimana ci darà qualche settimana di tregua. Paranoica, alienante, ossessiva, vessatoria, quasi dittatoriale. E’ con queste caratteristiche che io la vivo, forse perché ci sono dei professori che se dovessero e potessero essere giudicati, sarebbero al di sotto della sufficienza. Danno magari un’importanza spropositata alla loro materia, e la considerano quasi unica, come se le altre non ci fossero. Hanno dei metodi di valutazione soggettivi e a volte molto discutibili. La scuola opprime, priva della libertà, impedisce di essere felici e non insegna quasi niente di utile e/o importante. Dovesse leggermi qualche professore, magari mi fucilerebbe. Non importa. Penso di interpretare il pensiero di tantissimi ragazzi. The Box – Damien Rice

E’ intanto arrivata l’ora di cena. E’ stata messa una pentola per il riso, che io personalmente non mangerò. Sono già stato in pizzeria a pranzo, volevo quindi stasera evitare i carboidrati. Prenderò magari un thè con delle fette biscottate ed un arancio. Devo mettermi con un po’ di impegno a seguire la mia personalissima dieta. Se non insisto, non arriverò mai a dei risultati. Manu intanto è al lavoro.

Il Disordine Creativo

Chissà a che ora arriverà. Non so perché si aspetta di trovare il riso, visto che anche lei stamattina ha mangiato la pizza. Poi, sono quasi sicuro che arriverà così tardi e dirà che non vorrà niente…..Bene, mi viene da dire, non è detto che quando si cucina, lo si faccia sempre per mangiare. A volte si cucina anche per fare qualcosa e mettere un po’ di disordine in cucina. E’ importante, dai. Se non c’è un po’ di casino, non ci si diverte. Wagon Wheel – Old Crow Medicine Show

Lionel e Paloma hanno mangiato un cheescake che avevano preparato nel corso del pomeriggio, sento che adesso sono in cucina. Io mi sto attardando un po’ qui, ma tra poco scenderò a raggiungerli. Speriamo sia una serata soft. Già la giornata è stata incalzante, voglio evitare discorsi o faccende troppo impegnative

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