Insert Coin

Cosa può essere successo nell’88, proprio non lo so. Forse, l’unico fatto degno di nota, è che è passato un quarto di secolo. A quel tempo, il mondo, era un posto molto diverso. Non esistevano internet, i telefonini. Avevamo venticinque anni di meno, forse l’età di questi ragazzi, gli ’88. Hanno deciso di chiamarsi così, hanno un certo talento, mi sembra giusto darli spazio con questa How Good It Can Be, loro brano più famoso

’88 – How Good It Can Be

Sono contento di presentare gli Starfolk. Non perchè li conosca, al contrario. E’ la prima volta che li ascolto. Ma, mi convincono proprio, con questo pezzo d’esordio. The Great Unknown, si intitola. Il Grande Sconosciuto, quello che conosceremo, i prossimi quattro minuti

Starfolk – The Great Unknown

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d7/Sells_Floto_Circus_presents_M%27lle_Beeson%2C_a_marvelous_high_wire_Venus%2C_performance_poster%2C_1921.jpg/429px-Sells_Floto_Circus_presents_M%27lle_Beeson%2C_a_marvelous_high_wire_Venus%2C_performance_poster%2C_1921.jpgIl suo nome ricorda quello di un atleta di molti anni fa. Era un velocista, Jesse Owens, questo si chiama invece Christopher Owens, e lo ascoltiamo oggi con Love is in the Ear of Listener, l’amore è nell’orecchio di chi ascolta

Christopher Owens – Love is in the Ear of Listener

Una sigla assomigliante ad una targa automobilistica, Ml, acronimo dei Mammoth Life. Danno il nome non ad un veicolo, ma ad un rock acustico, il prossimo all’ascolto. An Oasis In the Midwest, il loro disco, del 2010, il secondo, dopo essersi affacciati sulla scena nel 2007 Mammoth Life – An Oasis In the Midwest

Essendomi piaciuto questo disco, non cambio. Ecco allora il lato b del singolo, ugualmente godibile, pur non essendo, almeno qui in Italia, molto conosciuto. Tighrope Walker

Mammoth Life – Tighrope WalkerUn rock più tradizionale, questo interpretato dai Woolen Men. Piacciono anche loro da subito, pur essendo la prima volta che li inserisco. Segno che sono, siamo sulla buona strada, una strada costellata, se non da successi, almeno da pezzi validi. Questo si intitola Mayonnaise. Coraggio, allora, senza problemi di stomaco

Woolen Men – Mayonnaise

Lovers and Friens. Appassionati e amici, per dire, solo, Goodbye. Arrivederci, quindi ci rivedremo, anzi ci risentiremo, sempre su questi schermi, come è già successo in passato, ascoltando i Franz Ferdinand, autori di questo brano Franz Ferdinand – Goodbye Lovers and Friends

Nella migliore tradizione acustica, alternative, nel solco della bella musica. Sono lieto di presentare un disco di ultimissima uscita, questo Tales of Us dei Goldfrapp, da cui ci ascoltiamo una fantastica e magica Annabel

Goldfrapp – Annabel

Il ragazzo con una moneta, Boy With a Coin. Coin è una parola che conosciamo molto bene per averla sempre vista scritta nei flipper, macchinette e vari giochi di intrattenimento. Quell’insert coin ce l’avevamo sempre davanti. A ricordarci questo pezzo del nostro passato, il prossimo brano, degli Iron & Wine

Iron & Wine – Boy With a Coin

Chromatic

Giornata di vento, freddo, con l’autunno che imperversa e l’inverno alle porte. Ecco un nome attinente a questa brutta stagione. Alpine, con la sua voce angelica.Ci propone un colore caldo, Seeing Red, vedendo rosso

Alpine – Seeing Red

Veramente strano l’arrangiamento e la musicalità del prossimo brano. Loro si chiamano Blow e giustamente, soffiano, anzi, fischiano. In certi momenti, sembra di sentire passare un treno, mentre loro cantano la democrazia delle piccole cose The Democrazy of Small Things

Blow – The Democrazy of Small Things

Tornando a qualcosa di più consono alle nostre abitudini. Senza intemperie o avversità, facciamoci un’allegra passeggiata. Ci sono anche degli archi che ci accompagnano, un tocco di xilofono, e la musica di Chromatic di sottofondo

The Lighthouse and the Whaler – Chromatic

 

Sono immagini, picture. Risveglieranno delle sensazioni, emozioni, anche se dovremo aspettare un po’ di tempo per avere un’idea più precisa. Il disco, infatti è uscito solo ieri, autore un certo singer e songwriter di nome Lynx, uscito con l’album Light Up Your Lantern

Lynx – picture

Un coniglio spaventato, Frightened Rabbit. Cosa farà? Niente, è solo tornato dalla guerra, e ha voglia di consolarsi con un po’ di musica. Intona, suona ed interpreta Home from War

Frightened Rabbit – Home from War

Rosebuds, nome che non mi dice niente. Li ascolto infatti per la prima volta, ma credo si possa essere contenti di conoscerli.E’ una musica creativa, stimolante, la faccio ascoltare anche a voi con questo pezzo, dal titolo Border Guards, guardie di frontiera

Rosebuds – Border Guards

L’album è contrassegnato con un numero, 23, proprio la data di oggi. Autori i Blonde Redhead e il brano, estratto da questo disco, Spring And By Summer Fall

Blonde Redhead – Spring And By Summer Fall

La scorsa notte ho sognato. Bella cosa, sopratutto se la possiamo ricordare, o meglio cantare. Ci aiutano in questo gli Wombats, con la loro Last Night I Dreamt

Wombats – Last Night I Dreamt

Il momento dei poveri. Sembra questo il significato di Destitute Time. Sono passati i tempi belli, quindi, forse è davvero così. Proviamo però a non convincerci troppo. Esorcizziamo la paura, i dubbi, scacciamo il pessimismo, cantandoci sopra questo brano dei Delorean

Delorean – Destitute Time

Un nome spagnoleggiante, Toro Y Moi. Si tratterà di vedere chi è e da dove viene. Per il momento, gustiamoci la sua canzone. La sto ascoltando, e devo dire che è proprio bella. Warm Frames, il suo brano

Toro Y Moi – Warm Frames

Restare Uniti

Facciamo una partenza con il botto, con brio. E’ domenica sera, inizio settimana, spariamoci subito questa novità degli Arcade Fire, brano molto lungo, sufficientemente ritmato, dal titolo, Reflektor

Arcade Fire – Reflektor

Una libreria di immagini ed un disco di grande successo degli Arctic Monkeys, Suck It and See, album di un paio d’anni fa. Questo brano, che si intitola per l’appunto Library Pictures, mi convince molto, ve lo faccio ascoltare volentieri

Arctic Monkeys – Library Pictures

Devendra Banhart, anche lui molto bravo, con una produzione ricca. Si potrebbe fare una monografia, solo su di lui. Ci accontentiamo invece, almeno per ora, di un bravo molto breve, e, completamente strumentale

Devendra Banhart – Sawkill River

Forse perché il brano precedente non rendeva giustizia al suo autore, adesso ve lo ripropongo, anche con la voce. Mi sento come un bambino, I Feel Just Like A Child, il titolo della track

Devendra Banhart – I Feel Just Like A Child

Style it takes, lo stile che ci vuole, quello che Lou Reed aveva, e con cui mi piace ricordarlo, oggi, il giorno della sua scomparsa. Qui nel 1990, era in coppia con John Tale

Lou Reed & John Tale – Style it takes

http://www.wallsave.com/wallpapers/1680x1050/tsunami-wave/255985/tsunami-wave-images-of-dolphin-surfing-255985.jpgL’asterisco, dei Bell Weather Department, nome nuovo di questo gruppo, australiano, di Sidney. Sono 5 ragazzi presenti su fb, per chi li volesse vedere, c’è una bella fotografia che li ritrae

Bell Weather Department – Asterisk

Stick together. Restare uniti. Un progetto, un intendimento, un proposito, un obiettivo, ma anche il titolo del prossimo brano, cantato, e ovviamente anche suonato, con degli assoli di chitarra, dal prestigioso gruppo degli Eels – Stick together

Tsunami, evento terrificante della natura, e anche titolo di questo autore dal nome fantasioso. Manic Street Preachers

Manic Street Preachers – Tsunami

Ancora M.S.P. con questo grande successo, ampiamente programmato dalle radio. Molti di voi lo conosceranno.  If You Tolerate This Your Children Will Be next  Manic Street Preachers


Ritmo Costante

Qualcosa di nuovo, diverso. Merita di essere ascoltato, questo pezzo. Non so se si può definire soul, ma ricorda comunque questo genere. E’ cantato da Gary Clark Jr. , Ain’t Messin ‘Round, il titolo

Gary Clark Jr. – Ain’t Messin ‘Round

Andando al massimo, anche loro, viene da dire, non scherzano. Sono i Foo Fighters e il risultato della loro performance sonora non è niente male, si tratta di Everlong, prossimo brano che vi propongo

Foo Fighters – Everlong

Ancora un altro prodotto, marchiato con un famoso brand. Porta la firma degli Arcade fire, che anche oggi non manchiamo di ascoltare. Titolo imbarazzante, non mi azzardo a tradurlo, Antichrist Television Blues

Arcade Fire – Antichrist Television Blues

Only Natural, titolo promettente, di un certo autore dal nome molto americano, Smith Westerns. Il suo brano è abbastanza coinvolgente, quindi non delude ed entra a pieno titolo nella playlist di stasera

Smith Westerns – Only Natural

We take care of our own. Ci prendiamo cura delle nostre cose, per questo non trascuriamo i grandi successi, come questo che sta per arrivare del “Boss” Bruce Springsteen

Bruce Springsteen – We take care of our own

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b2/Problem_2.5.jpgSteady Pace, un ritmo costante. Bella come idea, come il brano omonimo. A proporlo, Matthew E. White, autore che non ricordo di avere mai ascoltato. Attualissimo, comunque, avendo concentrato tutta la sua discografia nel 2013. L’ultimo disco, Outer Face, è uscito il 21 ottobre

Matthew E. White – Steady Pace

 

Belle speranze, buoni propositi, sostituiti da Good Problems. Bei problemi. Meglio di cattivi pensieri, o gravi problemi. Sono l’oggetto ed il titolo del prossimo brano, cantato dalle voci sgangherate, o forse, volutamente sconclusionate, di Clairy Browne & The Bangin’ Rackettes Good Problems

 

Cywyau

Dieci brani con un titolo stringatissimo, di solo una parola. Sono quelli contenuti in Tales of Us, album di recente pubblicazione della cantante, compositrice e musicista, Goldfrapp. Dopo Annabel, ascoltato ultimamente, oggi vi propongo Thea

Goldfrapp – Thea

L’ultimo giorno della Terra. Se ci sarà, noi non lo vedremo. Lo potremo al massimo ascoltare, intonando questo bel pezzo di Kate Miller – Heidke, dal titolo, originale, The Last Day On Earth

Kate Miller – Heidke – The Last Day On Earth

Only Happy When It Rains. Felice solo quando piove. Benissimo. Fine ottobre, autunno inoltrato, le giornate non mancano di certo. Ieri, oggi, domani, non c’è che l’imbarazzo della scelta. A scuoterci dal maltempo, la colonna sonora del brano omonimo, di Garbage

Garbage – Only Happy When It Rains


Green Garden

Fanfare. E’ il titolo del brano di Jonathan Wilson, prima proposta di oggi. Non vi aspettate squilli di tromba, però, l’atmosfera è anzi, abbastanza rarefatta, giusto per farci viaggiare, idealmente, in questo lungo ponte di novembre

Jonathan Wilson – Fanfare

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9d/Trumpet_1.jpg/799px-Trumpet_1.jpgPJ

Oddisee è nato a Washington, da padre sudanese e madre afro-americana. Il suo vero nome è Amir Mohamed e ci fa ascoltare The Gospel, brano interamente strumentale

Oddisee – The Gospel

Sirens of Your Toxic Spirit, il prossimo pezzo, quello che vede protagonisti gli americani of Montreal. Tornano per l’occasione con questo brano melodioso, acustico. Suonando, strumenti veri, dopo la parentesi elettronica del brano precedente

of Montreal – Sirens of Your Toxic Spirit

Assecondando e seguendo una voce calda, questa di Darkside, un po’ ritmata, un po’ accompagnata da chitarre varie. Il pezzo, Paper Trails, fa parte dell’ultimo album, uscito il 7 ottobre, Psychic

Darkside – Paper Trails

Classificato all’inizio come soggetto non identificato, sono poi riuscito a dare delle coordinate a Sinnerman, che sarebbe, nient’altro che un peccatore. E’ quindi l’idea, poi attribuibile a tutti, ad ognuno di noi. Ad averla, in versione musicale Tumbleweed

Tumbleweed – Sinnerman

Un giardino verde, Green Garden. Ammesso di poterlo vedere e sopratutto ascoltare, vista l’intermittente connessione ad internet, tipica, dei giorni di festa. Ad ogni modo riconosco (ovviamente, dico per dire) la voce di

 Laura Mvula – Green Garden

Con la musica che va e viene, si interrompe continuamente, ascolto, o meglio, cerco di ascoltare, questa Keith St degli Oh Mercy, bel gruppo che non ascoltavo da un’infinità di tempo, ma che mi ricordavo, anche per questo nome, così particolare

Oh Mercy – Keith St

Muchacho, parola spagnola molto conosciuta, che più o meno tutti sanno, vuol dire ragazzo. Prendendo in prestito una massima della Settimana Enigmistica, forse non tutti sanno che….. è anche un album dei Phosphorescent, dal quale è tratto il prossimo pezzo, Ride On/Right On

Phosphorescent – Ride On/Right On

Il prossimo autore, Busby Marou. Il nome non mi diceva niente, poche anche le informazioni su di lui. Ad ogni modo, abbiamo già provato ad ascoltarlo, ormai molto tempo fa. Il suo brano, All of You, è uscito a marzo dell’anno scorso, incluso in una compilation Stage Mothers – The Aussie BBQ 2012

Busby Marou – All of You

 

Al Mondo

Un video che ha avuto tantissimi streaming, quasi 6 milioni. Come se fosse un successo di oggi. E’ invece una canzone molto conosciuta, ma di ben 40 anni fa. La cantava Mia Martini, con la sua bellissima voce, all’inizio della sua attività. Si intitolava Minuetto

Mia Martini – Minuetto

La canzone con cui volevo ricordare Mia Martini era in realtà Al Mondo, solo che non mi veniva in mente il titolo. Adesso, ve la faccio ascoltare. Il video è suggestivo, possiamo rivedere Mia con la sua bella voce e la sua grande espressività

Mia Martini – Al Mondo

Anonimo veneziano è un film del 1970 diretto da Enrico Maria Salerno con Florinda Bolkan e Tony Musante. Io conoscevo la colonna sonora di questo film ma non sapevo ci fosse anche una versione cantata. Adesso, per la prima volta, ascolto Fred Bongusto, in questa versione, per me inedita

Fred Bongusto – Anonimo Veneziano

Alla ricerca di un brano per inserire anche quella che molti pensano sia la più grande cantante italiana. Ho dovuto emettere un’ardua sentenza. C’erano tantissime canzoni, candidate, ma alla fine la scelta è caduta su questa “Insieme” anche perchè c’era un simpaticissimo conduttore a presentarla, Alighiero Noschese, che qui rivediamo, insieme a Mina

Mina – Insieme

Prima che diventasse il Signor G, era semplicemente Giorgio Gaber, e io lo preferivo. Cantava delle canzoni molto belle, poetiche, aveva un ricchissimo repertorio, e una delle sue perle era questa Porta Romana. Molto milanese, come il video, girato a bordo di un tram

Giorgio Gaber – Porta Romana

A questo punto, non posso fare a meno di ricordare, una delle colonne sonore della mia infanzia. Un grande successo di quando ero bambino, una canzone che in fondo, aveva anche un velo di tristezza. Com’è bella la città, sempre del grandissimo Gaber

Giorgio Gaber – Com’è bella la città

Sei. Un numero, oppure, voce del verbo essere, oppure, una canzone di Gianni Bella. Ci fa arrivare fino all’anno di grazia 1978, anno che mi ricordo bene. Denso di avvenimenti, anche drammatici, per il nostro paese. Ma non mancava comunque, neanche la bella musica

Gianni Bella – Sei

Si esibisce in acrobazie letterarie. Faceva il cantante, ma a Sanremo nel 1988 era nelle vesti di conduttore. Ma che idea, fare vedere così, Miguel Bosè. Ma che idea era anche il pezzo che presentava, del gruppo catanese dei De Novo

De Novo – Ma Che Idea

Franz Di Cioccio era batterista, ma anche cantante, nella P.F.M. Strano fare queste due cose, insieme. Lui lo poteva fare, come poteva fare, nel 1980, un sacco di altre cose, con la musica e le parole di questa Si Può Fare

P.F.M. – Si Può Fare

Big Distortion

Dottore, ci si può chiamare così, senza avere una laurea, tanto per darsi un nome, come è il caso di questi Dr. Dog. Un appellativo che si sono guadagnati sul campo, con la loro musica. Era da un po’ che non li sentivamo, rimediamo subito con questa Broken Heart

Dr. Dog. – Broken Heart

In fuga da guerre, crisi economiche, cambiamenti climatici. Non credo sia il caso di Edward Sharpe & The Magnetic Zeros, il fatto è che hanno fatto questo pezzo, molto bello, intitolato Desert Song. Sono contento di farvelo ascoltare

Edward Sharpe & The Magnetic Zeros – Desert Song

Young Man ed un brano bello, rilassante. Dura esattamente cinque minuti, ma cinque spaccati, ed hanno pensato bene di intitolarlo, Five, 5. Sono contento di farvelo ascoltare, sembra un po’ esotico

Young Man – Five

Musica selezionatissima, gold, questa volta con reminescenze argentine, visto che si parla di Tango, danza tipica di questo paese. Il brano, di Aim Low Kid, non è certamente ritmato. Ha anzi quasi il sapore di una dolce serenata

Aim Low Kid – Tango

Chissà se un giorno troveremo qualcuno che ci spiegherà cosa sia Pasha Bulker, luogo, termine, nome od oggetto, non meglio identificato. Per il momento, non resta che affidarsi alle belle note di Bob Evans, con il brano, così intitolato

Bob Evans – Pasha Bulker

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Arms, che sembra voglia dire esercito, tante volte ho visto significa braccia. Lonely in your arms, il titolo completo. Solamente tra le tue braccia, o forse, meglio, perduto, abbandonato tra le tue braccia. Romanticismo, quindi, in compagnia dei Deep Sea Arcade

Deep Sea Arcade – Lonely in your arms

Big Distortion

Se non l’avete mai sentito dire, o ascoltare, ve lo faccio conoscere io. Lo sto sentendo per la prima volta e mi piace. Voglio condividere insieme a voi questa impressione, quella che mi sta facendo un certo Will Johnson – Big Distortion

Nei boschi, veniamo attirati non solo dal verde e dall’aria pulita, ma anche da questa hen, che il mio amico dice e traduce, come gallina. Essendo un uomo e non una macchina, io dico che razionalmente potrebbe essere una cocca, una femmina. Il titolo completo comunque è Hen Of The Woods ed il brano è dei Cave Singers

Cave Singers – Hen Of The Woods

Anche lei, mi dicono sia la prima volta che interviene. Diamo allora il benvenuto, o meglio la benvenuta, a Kate Nash. Canta in maniera trafelata questa sua Foundations, il brano più conosciuto di Made of Bricks, album inciso sei anni fa  Kate Nash – Foundations

Deliverance

Non manca il tempo per chiaccherare, Time to Tell. La musica ci dà l’atmosfera giusta, merito dei Brokenmusicbox, con questo brano, spensierato, adatto a questa nostra passeggiata musicale

Brokenmusicbox – Time to Tell

Antoine Bédard è un musicista canadese meglio conosciuto con il nome d’arte di Montag. La sua musica, elettronica, è bella da ascoltare. Canta in francese questo pezzo, dal titolo un po’ misterioso

 Montag – P.I.E.C.E.S

Non mi sono mai innamorata. Ever Fallen In Love. Cadere in questo sentimento, vuol dire perdere il lume della ragione. Forse sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, non a lei, o a loro, visto che si tratta di una band francese, i Nouvelle Vague Nouvelle Vague – Ever Fallen In Love

Ormai da tanto tempo, ormai, non ci si diverte più. Ma quando eravamo giovani, nella notte dei tempi, poteva capitare di lasciarsi andare…… Qualche risata, qualche gioco, e la paura che arrivasse qualcuno, a rovinare la festa. Chi poteva essere? Ma un guastafeste, naturalmente, Blame Game, nella lingua originale dei Favored Nation Favored Nation – Blame Game

Ragazzi disegnati male, Badly Drawn Boy. Forse sono solo guardati male, ma comunque capaci di fare delle belle canzoni, come questa The Shining, prima traccia dell’album The Hour of Bewilderbeast, che poi era anche uno dei loro primi disco, nel 2000 Badly Drawn Boy – The Shining

Il titolo del disco, Born in the Uk, sembra parafrasare Born in the Usa, di Bruce Springsteen. Autori gli stessi ragazzacci di prima, qui in scena con Promises, brano di grande successo, tratto da quest’album

Badly Drawn Boy – Promises

Fresco di produzione, appena uscito come disco, da solo una manciata di giorni, alla fine di ottobre. Si tratta di Northern Comfort, del complesso islandese dei Tilbury. Da questo album ci ascoltiamo Deliverance, letteralmente, liberazione

Tilbury – Deliverance

Strange House, strana casa. Se si guarda così, non è quella che si abita. In ogni caso, a vederla così, sono gli occhi, e la musica, di un certo Sin Fang

Sin Fang – Strange House

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4e/Amundson2.jpegAeronàuta, chiunque è addetto alla condotta o ai servizî di bordo di un aeromobile. Questa la definizione di questo termine che dà il vocabolario on line dell’enciclopedia Treccani. Perchè scomodare queste istituzioni della cultura, vi chiederete voi. Semplice, ci sono i Novel Ideas, con il loro brano più famoso, Aeronaut

Novel Ideas – Aeronaut

Il suo nome è Brightener. Si tratta di un artista esordiente, solista, affacciatosi quest’anno sulla scena musicale. Ha pubblicato sei mesi fa il suo primo disco, un Ep dal bel titolo Make Real Friends. Da questo suo lavoro vi faccio ascoltare Echoes

Brightener – Echoes

 

 

 

I Got a Name

 

Un luogo immaginario della fantasia, un posto dove può risiedere la

fonte della nostra creatività, unita ai sogni, le speranze, gli ideali. http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/h/hotblack/preview/fldr_2011_04_03/file2001301857725.jpg

Non ci vuole una cartina per trovarlo, non serve Google Map,

è un Places that don’t exist, luogo immortalato dal prossimo brano

dei the Foreign Cinema, il cui titolo completo è, 

Maps of Places that Don’t Exist – the Foreign Cinema

Avere un nome, un’identità. Riconoscersi, agli occhi degli altri, ma sopratutto a se stessi. Sapere quello che si vuole e vivere secondo un progetto. Quello che faceva anche un cantautore americano, Jim Croce, di cui presento la sua canzone più famosa I Got A Name – Jim Croce

La Sirena di Copenhagen e quella degli XTC. La prima è una statua di bronzo all’ingresso del porto danese, la seconda soggetto del gruppo inglese New Wave Alternative Rock degli XTC. Il sorriso della sirenetta è il titolo completo, in originale Mermaid Smiled

XTC – Mermaid Smiled

Steven Wilson è un produttore, ingegnere del suono e multistrumentista. Da autodidatta è riuscito a diventare uno degli artisti di culto inglesi più apprezzati dalla critica. Nel 1987 Wilson ha creato sia il gruppo di art pop No Man sia i più famosi Porcupine Tree, e ha pubblicato sedici album con queste due band tra il 1991 e il 2009. E’ del 2009 anche il brano che vi presento, Harmony Korine

Steven Wilson – Harmony Korine

Tutte le cose umane finiscono, purtroppo. C’è anche scritto Stop Me, nel titolo del prossimo brano di Mark Ronson. Permettetemi di dissentire. Non sarei un uomo se non avessi almeno l’illusione di….. Non fermarmi mai

Mark Ronson – Stop Me

Il nome quasi biblico di Sebadoh, si ripresenta su questi schermi. Un nuovo album, uscito circa due mesi fa, con un bel titolo, molto stimolante, Defend Yourself. Aderisco a questo impegno, intanto proiettando le mie azioni, al futuro, con questa I Will

Sebadoh – I Will

Musicista e produttore americano, nato e vissuto a Manhattan, sono lieto di presentare Andrew Wyatt. Ha iniziato la sua attività nel 2003, suonando anche con gli A.M. Da solista, ha solo un disco all’attivo, di quest’anno. Dal suo album, Descender, ci ascoltiamo Harlem Boyzz

Andrew Wyatt – Harlem Boyzz

Una bella giornata di sole, quella di oggi. Non buia e tempestosa, come dice questo titolo, dark and stormy. Il brano è un singolo degli Hot Chip, prossimo brano all’ascolto

Hot Chip – Dark and Stormy

Sono geloso, I’m Jealous. Dovrebbe avere i baffi e magari farsi crescere le basette. E’ invece una bella cantante australiana, vocalist dei Divinyls, a ripetere questa cosa ossessivamente. Per essere più sicuri di ricordarla, ne ha fatto anche il titolo, I’m Jealous

Divinyls – I’m Jealous

Barche a Remi

Chitarre, violini, voci a squarciagola. C’è da esultare, se si tratta di un uomo fortunato, un Lucky Man, brano diventato un grande successo, ai tempi, proposto e cantato dai Verve

Verve – Lucky Man

Se c’è un barlume di speranza, uno spiraglio di possibilità, per uscire da questa situazione, bisogna sforzarsi di trovarlo. Dico questo perchè c’è l’equivalente anglosassone di barlume, la parola, prima glimmer, corrispondente al prossimo brano dei Maccabees

Maccabees – Glimmer

Una luce blu sfuocata. Non è quello che ci vuole per riscaldarsi. Eppure è proprio questo il prossimo titolo fuzzy blue light, brano di un artista che presento per la prima volta. Si tratta di Adam Young e del suo progetto musicale solista, a cui ha dato il nome di Owl City

Owl City – Fuzzy blue light

Dibattere sulla potabilità dell’acqua, la commestibilità degli alimenti, la respirabilità dell’aria. Si parla di questo, purtroppo, in questo martoriato paese. Abbiamo sete di verità, giustizia, trasparenza, chiarezza, etica, morale. Abbiamo sete, come dice il titolo di questo brano Thirst dei City and Colour

City and Colour – Thirst

Compiti, commissioni, lavori e lavoretti vari. Sono le solite cose che ci aspettano, dal mattino alla sera, quindi anche, a metà giornata, ovvero nel pomeriggio. C’è sempre l’aspettativa di qualcosa di più. Dovrei essere bravo a crearla. Almeno ci proverò, come hanno tentato di fare loro, gli Whitlams con la loro Royal in the Afternoon Whitlams – Royal in the Afternoon

Se sono tutte barche a remi, è importante andare tutti nella giusta direzione. Ovvero, nessuno deve remare contro, come si dice oggi, con un’espressione usata e forse abusata. Sono tutte barche a remi? Penso proprio di sì, infatti il titolo è All The Rowboats e lei è Regina Spektor

Regina Spektor – All The Rowboats

Parlavamo prima dei gravi problemi di questo nostro paese. Mettiamo un po’ di energia e ritmo con il prossimo brano di Paul Weller. Lui dà una bella risposta a tutti i nostri mali, è tutta condensata in questo titolo, Wake Up The Nation Paul Weller

Old Skin, una vecchia pelle. Un titolo che induce alla tenerezza, infatti il brano omonimo, è molto struggente. E’ cantato da Olafur Arnalds, in coppia con Arnor Dan. Prima volta che li sento nominare, sentiremo parlare ancora di loro, anche perché il disco è di quest’anno

Olafur Arnalds, Arnor Dan – Old Skin

Head On, testa su, quindi, presumibilmente, una testa sulle spalle. Direi di sì, il brano è bello, induce all’attenzione, è stimolante, niente male. Ci aiuta, nella calma, nella concentrazione. E’ una bella musica, di sottofondo, adatta a chiudere in bellezza questa nostra playlist di oggi. Loro sono i Man Man

Man Man – Head On