Dopo Una Scintilla

http://graphics8.nytimes.com/images/2011/06/01/science/1hawkingillo/1hawkingillo-articleLarge.jpgSgomberare la mente da aree erronee, pensare in grande, vivere immerso nella tecnologia. Comunque la si pensi su come dovrebbe essere l’uomo moderno, diamo il benvenuto a questo Modern Man, interpretato dai Watson Twins

Watson Twins – Modern Man

E se facessimo con gli Hello Dragon, un excursus astronomico? Troveremmo sulla nostra strada Stephen Hawking, con le sue teorie sull’universo. Cambiano sempre, ce ne sono continuamente di nuove, anche perché nessuno potrà andare a vedere come stanno le cose

Hello Dragon – Stephen Hawking

Potremo pensare, immaginare, tante cose, ma il nostro mondo, è quello delle sette note, sopratutto quando arriva in maniera limpida, sincera, genuina, come con questo brano dei Postelles. Parallel Love, il brano che ci propongono

Postelles – Parallel Love

La sola cosa di cui ho bisogno, Only One Thing Is Neeeded. Quale sarà? Ci possono essere tante risposte, ognuno potrà dare la sua. Gli Electrelane, complesso indie rock inglese di Brighton, provano a dire, anzi a cantare, la loro, con il prossimo pezzo

Electrelane – Only One Thing Is Neeeded

Tokyo Police Club. Me li ricordavo per questo nome, particolare, anche se in effetti li ho inseriti solo una volta, diverso tempo fa. Facciamo il bis con end of a spark, dopo una scintilla

Tokyo Police Club – End Of A Spark            dave

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Boy Genius, i prossimi autori. Con questo nome, non possono non dare anche loro un contributo, musicale, in questo spazio. Se qualcuno mi dicesse se è un contributo utile, farebbe una cosa gradita. Così, al primo ascolto, mi sembra di poter dire di sì, ascoltate anche voi questa Scatterbrain

Boy Genius – Scatterbrain

 

Continua il nostro programma musicale con quello che potrebbe essere un cantautore, un certo Mike Andrews. Di certo, ha poca memoria, essendo intitolato il suo pezzo Low On Memory

Mike Andrews – Low On Memory

Shut you down, bloccarlo. E’ il prossimo brano, interessante, ben ascoltabile, il pezzo con cui si fanno conoscere i Caveman, band americana di New York. Ho trovato anche un articolo del The Guardian che parla di loro

Caveman – Shut you down

Habituè di festivalmusicale, arrivano adesso i Foals. Ripetendo la parola iniziale, ci fanno ascoltare bad habit, in italiano, una brutta abitudine. Di brutte abitudini, purtroppo, è lastricato, il comportamento umano

Foals – Bad Habit

Domani è Un Altro Giorno

Era una frase che dicevano le mamme, quando non sapevano cosa rispondere ai figli. Con altri propositi e intendimenti, lo diceva, anzi lo cantava, anche Ornella Vanoni, qui a Canzonissima 

Ornella Vanoni – Domani è un altro giorno

Genova & Steffan, non me li ricordavo proprio. La canzone che cantavano però, quella sì…….Pensavo fosse solo in italiano, invece, come potete ascoltare, c’erano dei versi anche in francese. Si trattava di Cosa Farai di Me, rifacimento e cover di un vecchio successo di Trenet (se non ho capito male)

Genova & Steffan – Cosa Farai di Me

All’improvviso, l’incoscienza. Avevo anche il disco, di questa canzone. A cantarla Roberto Soffici, famosissimo all’epoca, anche perché usavano molto questi pezzi sentimentali, melodiosi, ma anche un po’ verbosi e paranoici. Qui Roberto è con un giovane Boncompagni ed il pubblico seduto, che sembra assista ad una conferenza

Roberto Soffici – All’improvviso, l’incoscienza

A cosa serve volare, si chiede Roberto Carlos che qui vediamo nel film la Chimera del 1968. Un pubblico festoso ed esultante lo assiste in questa esibizione mentre lui oltre a cantare, ha un abbigliamento molto particolare, storico, e con quei capelli sembra un paggetto medioevale

Roberto Carlos – A cosa serve volare

Quando ancora si andava a lavorare, poteva succedere di sentire una canzone come questa. Anche io la ascoltavo, non nella notte dei tempi, ma nel 1972. Era di Gianni Morandi che qui vediamo partecipare alla prima puntata della trasmissione Teatro 10. Canta appunto “Vado a Lavorare”

Gianni Morandi – Vado a Lavorare

Un ragazzo italiano di trent’anni fa. Si chiamava Sergio Caputo e cantava diverse canzoni, poi diventate famose. Probabilmente quella più conosciuta era questa, inno dei ragazzi che escono, da soli, scorrazzano, fanno le serate, sempre e rigorosamente di sabato, meglio se è un Sabato Italiano

Sergio Caputo – Sabato Italiano

I riti dello spettacolo, a volte impongono delle cose inutili, come questo scambio di battute offerto ma non richiesto tra Baudo e Rettore, in anteprima del pezzo che Donatella presentava a Sanremo nel 1994, molto poetico, intitolato Di Notte Specialmente

Donatella Rettore – Di Notte Specialmente

A sentire i 30 gradi di oggi, capisco di essere stato un po’ troppo precipitoso a mettere via tanti indumenti estivi. La stagione, evidentemente, non è ancora finita, anche se per il calendario è il 21 settembre. La fine dell’estate, segue a ruota la fine di agosto, come quella che nel 1967 cantava da Little Tony nel film “Cuore matto…matto da legare”

Little Tony – La Fine di Agosto

Non è possibile ricordare o conoscere tutte le canzoni che all’epoca venivano presentate e cantate nei vari spettacoli e varietà televisivi. Indubbiamente, questa di Iva Zanicchi, la sento per la prima volta. Si intitola Un Uomo Senza Tempo e la propongo anche a voi, con la solita comparsata di Baudo e una giovanissima Loretta Goggi alla fine

Iva Zanicchi – Un Uomo Senza Tempo

Si muore ma si rimane vivi nel ricordo, anche se quando De Gregori cantava Pablo, non capivo cosa volesse dire. Se avevano ammazzato Pablo, come faceva ad essere vivo? Eppure, mi sembrava una bellissima canzone e oggi per merito di questo video la possiamo ascoltare accompagnata da splendide fotografie

Francesco De Gregori – Pablo

Honey

Providence, e facciamo una bella cavalcata con i Foals, sperando che la provvidenza ci porti fortuna, o quantomeno sulla buona strada

Foals – Providence

Quando la mente si porta un carico di pensieri troppo pesante, c’è bisogno di dimenticare. Un po’ di smemoratezza andrà bene anche per i Disclosure, hanno infatti intitolato questo loro pezzo, Help Me Lose My Mind

Disclosure – Help Me Lose My Mind

Si sono fatti conoscere da un paio d’anni, con questo nome, un po’ misterioso King Krule. Semplice, il titolo del loro brano più famoso, di quest’anno, easy, easy

King Krule – Easy, Easy

Siamo d’oro, espressione tradotta non banalmente in inglese con We Are Golden. Anche il brano omonimo, dei Black Light Dinner Party, banale non è, merita di essere ascoltato e inserito nella playlist, cosa che come vedete facciamo

Black Light Dinner Party – We Are Golden

Mi è sempre piaciuto pattinare, trovo adesso degli autori che la pensano come me. Si chiamano infatti Skaters e con loro la musica continua ad andare forte. Talmente forte che c’è voglia di ballare, al ritmo, con i suoni di questa I Wanna Dance – Skaters

 

La grande televisione dei White Lies. Una Big Tv il brano con cui si fanno ascoltare, per la seconda volta qui su festivalmusicale. Già tantissimo tempo fa, quando li avevo inseriti, mi avevano fatto una buona impressione.

White Lies – Big Tv

E’ proprio un’ora impossibile per un appuntamento. E’ notte fonda, tutti stanno dormendo eppure può capitare di incontrare qualcuno. Stanno arrivando David Lynch & Likke Ly e io, realisticamente e fisicamente, sto aspettando qui, come il titolo del loro pezzo, I’m Waiting Here

David Lynch & Likke Ly – I’m Waiting Here

 

 

Un Virus, come non avete mai visto. E’ infatti Viral il titolo di questo pezzo degli Hebronix, proviamolo anche noi. Non ci darà febbre, saremo solo contagiati un po’ da questa voglia di conoscere, ed ascoltare, un po’ di musica nuova

Hebronix – Viral

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/m/mcandea/09/l/1378764690q4kra.jpgAlcuni lo usano per dolcificare, altri lo utilizzano per una riserva di energia. Sto parlando del miele, Honey. Serve anche a noi, per ascoltare la prossima bella canzone, degli Swim Deep, band che ascolto per la prima volta

Swim Deep – Honey

 

Scott e Charlene i prossimi autori. Precisamente Scott & Charlene’s Wedding. Il loro matrimonio quindi, come nome. Attratti ed incuriositi da questo appellativo, li ascoltiamo con Junk Shop, negozio della spazzatura, del riciclo, o meglio, rigattiere

Scott & Charlene’s Wedding – Junk Shop

 

melschmitz

Cassa di Risonanza

Una band australiana della metà degli anni ’90. Lontana nel tempo e nello spazio; le coordinate ci portano a far entrare in scena i Knievel con il primo pezzo della scaletta, questo interessante They Listen Out

Knievel – They Listen Out

This Generation, questa generazione, che ha perduto i riferimenti etici e morali. Sembra di sentire le parole del nostro Presidente, invece adesso al posto di Napolitano c’è la musica degli Roachford 

Roachford – This Generation

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Il prossimo brano si intitola Stop, sperando ci sia qualcuno che voglia o possa fermarsi. Hanno tutti una gran fretta, come se dovessero andare chissà dove. Per fortuna, non sarà per tutti così, e sicuramente non lo è per James Reyne – Stop

Se una città riuscisse ad essere normale, senza problemi, traffico, inquinamento, sarebbe sicuramente una buona cosa. E sarebbe anche una Regular Town, come quella che ci fanno ascoltare gli australiani New Navy, qui adesso con il prossimo brano,

New Navy – Regular Town

Dalla città agli incubi in riva al mare. Sembrerebbe non ci sia tanta attinenza, eppure, da lì a qui, il passo è breve. Queste poche parole ci dividono da questi due luoghi immaginari, andiamo allora con Jeff Buckley, a sognare con questi nightmares by the sea

Jeff Buckley – nightmares by the sea

 

Neanche per i Rubens è la prima volta. Già stati una miriade di volte su questi schermi, li riascoltiamo anche oggi con questa Holy Grail

Rubens – Holy Grail

La mia testa è una cassa di risonanza, My Mind is an Echo Chamber. L’autore di questa frase, potrebbe essere disturbato, ma è il protagonista del prossimo pezzo, e noi diamo il benvenuto anche a lui, anzi a loro essendo una band, i Beautiful Girls

Beautiful Girls – My Mind is an Echo Chamber

Quattro il numero magico del prossimo pezzo. Non perché voglia dare un brutto voto, tutt’altro. E’ solo che dura quattro minuti spaccati. Inoltre c’è questo titolo, recita: 4 stagioni in un giorno, ovvero, Four Seasons in One Day. A cantare, i New Buffalo

New Buffalo – Four Seasons in One Day

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/11/Shrine_of_Remembrance_1930.jpg/800px-Shrine_of_Remembrance_1930.jpgSparrow and the Wolf, il passero e il lupo. Cos’avranno mai da condividere? Forse lo stesso ambiente naturale, oltre al fatto di essere i protagonisti del prossimo pezzo

James Vincent Mc Morrow – Sparrow and the Wolf

Sto costruendo un santuario, I am Building a Shrine. Bella cosa, rimaniamo in religioso silenzio, anche perché arrivano gli Eels, con questo pezzo, veramente molto bello

Eels – I am Building a Shrine

Weekend

Il re degli strumenti, e un certo Tim Finn a suonarlo. C'è quindi il pianoforte, questo artista neozelandese da noi conosciuto, ed il titolo del suo pezzo Angels Heap Tim Finn

Clean the House, e, un po' prosaicamente, puliamo la casa. Sarà anche giusto, di questi tempi, con i cambi di stagione. E' anche il titolo della prossima track, di Fat's Freddy's Drop – Clean the House

Sempre rigorosamente, seguendo una playlist su Deezer. Non cambiamo stazione, anche se questo ci consiglia il titolo del prossimo brano, dei Loquat, Change The Station

I ritmi sono quelli da discoteca, quelli che si ballano di sabato sera. E' week-end, per loro. Si chiamano Class Actress, e li ascoltiamo per la prima volta, anche se oggi è martedì,  un giorno di inizio settimana Class Actress – Weekend  

La musica strumentale post rock di un gruppo indie di Los Angeles. E' più esatto definirli un duo, sono gli El Ten Eleven, adesso con Thanks Bill El Ten Eleven

Il nome è Daily Bread. Se non sbaglio, il pane quotidiano, come quello che c'è qui, su questi schermi. Musica, di vario genere, di vario stile, sempre diversa, nuova, forse mai sentita. E' il turno adesso di questo brano, Allure, attirare  Daily Bread – Allure

Il tono si fa accorato, drammatico, ossessivo, spaventato. Si tratta infatti di un soggetto debole, in arrivo con il prossimo brano. Weak, il titolo, e loro sono gli Skunk Anansie – Weak

Le atmosfere chill out, senza tempo e fuori dallo spazio, di un autore dal nome italianissimo. Si chiama infatti Marco Benevento e ci fa ascoltare Bus Ride

Siamo nel buio, in the Darkness. Forse la spiegazione non era così necessaria, essendo un termine che conosciamo bene, ricorrente in molti titoli. Ad usarlo, questa volta, i Foxygen, con questo brano Foxygen – in the Darkness

Pista Cifrata

Ho acceso la radio ed è stato il primo disco che ho sentito oggi. Mi è rimasto impresso, decido allora di proporre anche a voi questo Atlas, dei Coldplay, tra l’altro il loro ultimissimo pezzo, quindi una novità. E’ anche colonna sonora del film Hunger Games – La ragazza di fuoco, in uscita a novembre

Coldplay – Atlas

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Un altro disco, uscito da pochi giorni. E’ dei Royal Bangs, si intitola Better Run ed è già un successo in America

Royal Bangs – Better Run

 

Let’s Get Back Together, torniamo insieme, come fanno tanti ragazzi uscendo da scuola. Un brano del gruppo inglese di Sheffield Standard Fare – Let’s Get Back Together

 


Cosa potrà succedere domani? Il futuro che verrà è troppo pieno di incognite, l’orizzonte temporale non può che essere ristretto. Apriamoci allora ad una riflessione serena, giusto per cantare, insieme ai  The Most Serene Republic – Today is The Day

Mi sembrava di averli conosciuti o ascoltati di più, invece li ho inseriti solo una volta. E’ venuto anche per gli Arctic Monkeys il momento di fare il bis. Lo fanno con questa Joining The Dots, unendo i puntini, come in una sorta di pista cifrata

Arctic Monkeys – Joining The Dots

Diamond Lightning, diamanti luccicanti. Non solo al collo delle donne, a far da bella mostra ai decolletè. Sono anche diamanti musicali, se ci sono i Minus the Bear. Guardare ma non toccare, anzi, guardare, ed ascoltare!

Minus the Bear – Diamond Lightning

Conoscere o aver conosciuto una ragazza o un personaggio, di nome Miranda. Se è capitato anche a voi, potrebbe non bastarvi. Se non vi è capitato, ci può essere una prima volta. Arriva, pronta, una soluzione per tutti con Holly Miranda, e il prossimo brano, nessuno è solo, no one just is

Holly Miranda – no one just is

Così leggero è il suo rumore di passi. E’ in questo modo poetico, che ho tradotto so light is her footfall. Ci si può giustamente sentire attratti da questo titolo, se poi ascoltate la canzone, penso non vi deluderà. Interpreti, autori, protagonisti, oggi per la prima volta, gli Air

Air – so light is her footfall

 

Andare a tentativi, senza sprecare troppe possibilità. Una cosa che sembra giusta, come il titolo di questo brano dei Shimmering Stars, I’m gonna try, proverò. Proviamo anche noi, ad ascoltarli, oggi per la prima volta

Shimmering Stars – I’m gonna try

 


All the Ladies

Le sirene, quelle che troppe volte sentiamo suonare. In questo angolo di mondo, in questa parte di città, ogni momento ne passa una. Trasformiamo quel suono, da simbolo dell’ambulanza ad espressione del pop-rock. Ci aiutano in questo i Pearl Jam

Pearl Jam – Sirens

 
Amante e pazzo. Forse due modi di dire la stessa cosa. Due termini spesso facce opposte di una stessa medaglia, stanno insieme anche nel titolo di questo brano di Jutty Ranx, Lover & aFool

Jutty Ranx, Lover & aFool

Andiamo adesso a London, non in Inghilterra, ma in Canada, dove nella regione dell’Ontario c’è una città che si chiama proprio così. E’ originaria di queste parti la cantautrice Basia Bulat, e ci fa ascoltare il suo nuovo disco, uscito da pochi giorni, Tall Tall Shadow

Basia Bulat – Tall Tall Shadow

La tristezza dell’estate, espressione  adesso si può condensare, anche in inglese, con summertime sadness. A musicare questo stato dell’anima, arriva adesso Lana del Rey con il prossimo brano

Lana del Rey – summertime sadness

Tanto tempo fa avevo presentato James Blunt, in coppia con Laura Pausini. E’ stata l’unica volta che lo abbiamo ascoltato. Si fa conoscere adesso, anche e sopratutto da solo, con questo pezzo, molto bello, Bonfire Heart James Blunt

Ancora una cantante canadese, conosciuta anche per aver fatto parte degli Stars e dei Broken Social Scene. Si tratta di Amy Millan, in attività dal 2006 come solista. Interessante e melodico questo  

Run for MeAmy Millan

Un povero re, ridotto a brandelli, come si da il caso che sia, o possa essere, questo King James Rag. A fare da sfondo e da colonna sonora a questo declino, Jason Collett, dal suo doppio album Reckon, uscito l’anno scorso Jason Collett – King James Rag

 

Continuiamo, proseguiamo, anche verbalmente con questa Carry On, canzone melodica, intonata da un gruppo di amici alla fine di una bella serata. La compagnia cantante, in questo caso, si chiama
Bellwood Crew — Carry On  
  
Si potranno fermare a vedere qualche vetrina, magari entreranno in qualche negozio, proveranno e compreranno qualche vestito. Poi magari, a casa, saranno dietro ai trucchi, alle scarpe, o a qualche shampoo. Benvenuti nel mondo delle donne, con Amelia Curran e questo brano a loro dedicato
Amelia Curran – All the Ladies

 

 

 

 

Cheek Mountain

Gli errori umani, Human Error, di una band dal nome un po’ complicato, We Were Promised Jetpacks. Molto scatenati, provo ad inserirli, giusto per partire con energia, quella necessaria a metà mattina

We Were Promised Jetpacks – Human Error

AM come onde medie, ma anche appellativo, abbreviazione degli Arctic Monkeys. Tra l’altro è anche titolo dell’album contenente la prossima canzone che andremo ad ascoltare, questa Why’d You Only Call Me When You’re High?, perché mi chiami solo quando sei contento?

Arctic Monkeys – Why’d You Only Call Me When You’re High?

Nato per essere libero. Un motivo, quindi più che valido, per essere, vivere e cantare questa Born to Be Free, che tra l’altro è proprio una bella canzone. Non può che esserci, allora, la voglia di condividere ed ascoltare, quello che ha da proporci un certo Borko

Borko – Born to Be Free

Sempre alla ricerca della bella musica, questa volta faccio lavorare gli altri. Sto infatti prendendo in prestito la playlist del programma musical box, in onda la sera su radio 2. Ieri, sulla falsariga di quello che ho ascoltato, ho potuto godermi anche questa Cheek Mountain dei

Chek Mountain Thief – Cheek Mountain

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/c/clarita/preview/fldr_2004_10_07/file0001942336862.jpgLe arcate dentali di Mum. E’ così che ho pensato di tradurre questo difficile toothwheels, e chissà cosa ci avrà trovato dentro o in mezzo il nostro autore. Qualsiasi cosa, sarà stata sufficiente a farne oggetto del prossimo brano

Mum – Toothwheels

Sono chumps of chance, ovvero degli idioti d’azzardo. Pazzi da gioco, quindi….. li condanniamo, ma, anzichè biasimarli, preferiamo intonare un pezzo, così intitolato. Sperando che  prima o poi, si ravvedano

Quasi – chumps of chance

 


 

 

 

   

 

Un improbabile rosso fiume di legno, red wood river. Si possono fare dei ragionamenti, interpretativi, grammaticali, di sintassi, linguaggio, idioma, dialetto. Prendiamo per buono, per ora questo titolo misterioso, propostoci e cantatoci, da una certa Mama Kin. Alzi la mano chi la conosce

Mama Kin – red wood river

http://www.tictac.com/image/journal/article?img_id=1014075&t=1375964058915Sono Monkeys, ma non Arctic Monkeys, come quelli inseriti prima. Sono Powder Monkey, ovvero una scimmia in polvere. Da una stranezza all’altra. Chi conosceva solo il latte o lo zucchero, in polvere, da ora in poi dovrà ricredersi, cantando, e magari anche ballando, al ritmo dei

The Good Ship Powder Monkey

La vena creativa, e forse un po’ bizzarra, ironica, di Tullycraft, in questo brano, originale, dal titolo, No Tic, All Tac. Largo allora agli orologi, ma non devono fare tic tac, solo e sempre tac

Tullycraft – No Tic, All Tac

 

 


Passing a Message

E’ già giovedì. Domani, finalmente atterreremo in un pianeta chiamato week-end. A prima vista anche gli autori di questo brano si chiamano così, poi leggendo meglio……. guardate come è scritto, Weeknd. Più lineare il titolo, Professional, sorprendente il brano, se non altro per la durata, oltre 6 minuti

Weeknd – Professional

Un più sano e robusto alternative rock, come quello che siamo abituati a sentire dai Kings of Leon. Non deludono neanche stavolta, eccoli, alla velocità della luce, anche per dire, e per cantare, Don’t Matter

Kings of Leon – Don’t Matter

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6f/TimbrePosteCanada5centsElizabethIIWilding1954.jpgArabella, e chi caspita mai sarà? Io conoscevo un personaggio dei fumetti, chiamato Clarabella, questo invece, è un nuovo personaggio, inventato e suonato dagli AM, al secolo Arctic Monkeys. Proviamo a sentirlo e/o guardarlo, sperando ci piaccia

Arctic Monkeys – Arabella

Il nome è italiano, ma non è una nostra connazionale. Si chiama Emiliana Torrini, ed è una cantautrice islandese, anche abbastanza conosciuta. E’ l’autrice e la protagonista di questo pezzo molto suggestivo, dal titolo Elizabet

Emiliana Torrini – Elizabet

 

Ordina, riordina, comanda, intima. Va in prima linea, perché è sempre pronto a combattere, non si risparmia e mi è di esempio e di ispirazione. E’ il mio capo, o, se preferite, il boss of me, come dice David Bowie, con il titolo del prossimo brano

David Bowie – Boss of me

E’ ormai passato tanto tempo, da quando ascoltai l’ultima, e anche unica volta, Jon Hopkins. E’ un interprete ed autore, un po’ in stile new age, come anche il titolo lascia intendere, Breathe this Air. Un brano alternativamente, suonato e ritmato

Jon Hopkins – Breathe this Air

Una band post-punk inglese, di Londra. I Savages, per la prima volta con noi. Ci cantano di una non meglio identificata azione, proiettata al futuro, protagonista una lei con….She Will

Savages – She Will

Passarsi informazioni, rumors, notizie, voci, messaggi. Passing a Message è per l’appunto il soggetto, o meglio, l’oggetto di questo brano dei Villagers, anche loro qui all’esordio. Si fanno conoscere con questa track che vi faccio ascoltare

Villagers – Passing a Message

Why should I love You. Esercizio di retorica, pensiero. Ci ci potrebbe dipanare in un dilemma inestricabile, perché dovrei amarti? In genere i sentimenti sono quasi sempre reciproci, potrebbe darsi che anche l’altro, o l’altra, pensi così. Intanto lui, un certo R. Stevie More, canta questo bel pezzo

R. Stevie More – Why should I love You

 


Livorno

Siamo cresciuti con queste canzoni. E’ per questo che vorrei dedicare il primo pezzo della mia scaletta a Paolo Morelli, che ci ha lasciato proprio oggi. Lui, con il suo complesso gli Alunni del Sole, negli anni ’70 ci ha regalato la bellissima musica di tanti successi.. E mi manchi tanto era uno di questi

Alunni del Sole – E mi manchi tanto

La musica che oltrepassa i confini del tempo, e arriva fino ai giorni nostri, grazie ai video, youtube, lo streaming, adesso addirittura con gli effetti del vinile. E’ così che possiamo sentire questo pezzo dei Dik Dik, a cui sono molto legato. Si intitola Un giorno Cent’anni

Dik Dik – Un giorno Cent’anni

Ho trovato una nave che salpava ed ho chiesto dove andava. Nel porto delle illusioni, mi disse quel capitano. Terra terra forse cerco una chimera, questa sera, eterna sera. Ciao Piero, c’è solo da ammirare la tua poesia e la tua musica. Tra l’altro Livorno, è anche la mia città……..

Piero Ciampi – Livorno

Conoscevo questo pezzo, sepolto in un angolo della memoria, l’avevo quasi dimenticato. Non avrei proprio saputo neanche a chi attribuirlo. Per fortuna, arriva Gianni Boncompagni con questi 5 ragazzi di Milano, i Panda e il loro bellissimo Notturno

Panda – Notturno

Amico di Luigi Tenco, appartenente alla scuola genovese, imperversava negli anni ’60, ’70. Rispondeva al nome di Bruno Lauzi ed era caratteristico non solo per la sua chioma arricciata, ma anche per quella voce un po’ particolare. Aveva dedicato alla sua città una canzone, ormai entrata nella nostra cultura

Bruno Lauzi – Genova per Noi

Cosa faranno gli alberi, che già cominciano ad essere sferzati dal vento, in questo scorcio di autunno? Poi arriverà l’inverno, che qualcuno ha detto sarà il più freddo del secolo. Loro, se rappresentano le nostre radici, c’è da prevedere che resisteranno, continueranno ad essere belli e forti, protagonisti come in questo brano del cantautore Enzo Gragnaniello, in coppia con la Vanoni

Enzo Gragnaniello – Alberi

Un prodotto discografico musicale degli anni ’70. Si chiamava Filipponio e aveva la voce molto rauca. Mi chiedevo sempre quante sigarette avesse fumato, per avere un timbro così. Nel video, prima di intonare Pazzo, non amore mio, ne accende una, offertagli da Boncompagni. Senza filtro, però

Filipponio – Pazzo, non amore mio

Andiamo adesso nel bellissimo teatrino del Quartetto Cetra. Ci presentano un loro grande successo, però mi vuole bene. Precursori del tema violenza sulle donna, in un’epoca in cui non ne parlava nessuno, affrontano questo difficile argomento in chiave ironica, e con una splendida mimica

Quartetto Cetra – Però mi vuole bene

Non così ingenua come la donna precedente è Syria. Dopo un dilemma sentimentale in cui si chiede “se t’amo o no”, si risolve a cacciare il suo compagno e ci fa entrare in casa sua, dove vive felicemente e sentimentalmente da sola, in mezzo ad un disordine creativo

Syria – Se t’amo o no