A Bordo del Desiderio

http://mrg.bz/ncMwP5Sei, la tempesta, You’re The Storm. Una tempesta di passione, per questa canzone d’amore dei Cardigans, gruppo svedese in attività da vent’anni, che propongo oggi per la prima volta Cardigans – You’re The Storm

Una vita sociale spezzata, Broken Social Scene, nome di questo gruppo. Il genere è pop alternativo e Water In Hell, Acqua all’inferno il brano Broken Social Scene – Water In Hell

 http://mrg.bz/ucZsokUn gruppo rock scatenato, come il loro nome. Si chiamano infatti Foo Fighters e Fighters vuol dire lottatori, Miss The Misery  il loro brano Foo Fighters – Miss The Misery

 Si chiamano Magazine, come un settimanale. Sono invece un gruppo inglese nato alla fine degli anni ’70. E’ di quegli anni anche questa canzone che propongo all’ascolto, dal titolo Cut Out Shapes, eliminare le forme Magazine – Cut Out Shapes

 Si ritorna ad un genere più soft con questo brano di Jason Mraz, cantautore statunitense, classe 1977. Il titolo, non per niente è Love For A Child. Tutto molto semplice, anche l’immagine in copertina, con il tratteggio di un uomo, con cappello Jason Mraz – Love For A Child

http://mrg.bz/P53kCIGet Up, una delle prime parole inglesi che ci insegnano a scuola. Oggi apprendo che esiste anche Let Up, brano dei Now It’s Overhead, il cui significato, tradotto, è mollare. Come vedete basta a volte una lettera, per cambiare tutto Now It’s Overhead – Let Up

 Jack Johnson, un surfista americano che abbiamo incontrato qualche tempo fa. Avendo dedicato la sua vita al mare, ha pensato bene di intitolare questo album del 2010 To The Sea. Turn Your Love è il brano che ci ascoltiamo Jack Johnson – Turn Your Love

 http://mrg.bz/aCF8hDJohn Mayer, che abbiamo già avuto modo di apprezzare poco tempo fa, torna con Edge Of Desire, titolo di questa canzone molto bella. Tradotto significa a bordo del desiderio. Un significato molto intenso, quindi. Si lascia guidare dalla passione, come è giusto John Mayer – Edge Of Desire

 Sempre all’insegna dei valori, degli ideali. Noi ci crediamo, seguendo la musica, la bella musica come questa di Wilco, il cui titolo, per rimanere in tema, è Theologians Wilco – Theologians

 

Walking Disaster

Un recital della mattina presto, Early Morning Recital e cantano con una voce sommessa, gli archi di sottofondo i Northern Key. Sembra facile, e forse lo è, a parte il fatto che la mattina la gente va a lavorare e manca mezz’ora a mezzanotte. E’ strano, ma è bello per questo Early Morning Recital una canzone memorabile degli Northern Key

Non mi ricordavo questo pezzo, ma forse proprio per questo è bello riascoltarlo.  Sono i 4 minuti esatti di Apex Manor, sono 4 esatti, da spendere con questo autore e questo suo pezzo, ritmato, ma forse più che ritmato, leggermente più movimentato, rispetto al precedente. Si intitola Elemental Ways Of Speaking  Apex Manor

C’è anche, nell’universo delle stranezze, The Prom Queen. Loro sono i Plushgun, e cantano, cantano a raffica. Allora, vediamo almeno il titolo, cosa vuole dire. Sorpresa delle sorprese, la reginetta del ballo, è il significato, che quindi tanto strano non è. C’era anche un gioco in scatola che si chiamava così. Quando ero un bambino, ahimè, tanto tempo fa Plushgun – The Prom Queen

Fancey, il nome di questo artista, meglio conosciuto come Todd Fancey, chitarrista di Vancouver e del gruppo dei New Pornographers. Ascoltiamo allora anche la sua canzone, intitolata Downtown II Fancey – Downtown II

https://www.youtube.com/watch?v=FRQWzr1cVp0

Walking Disasters, titolo che non mi sembrava nuovo. Sono andato a vedere se c’era già qualcosa di inserito, ma non ho trovato niente, neanche a nome dell’autore, il gruppo dei Wombats. Meglio, tutto nuovo, anche queste catastrofi vaganti Wombats – Walking Disasters

Fidelity, un nome che ci suona abbastanza familiare. Un nome comune di cosa, una cosa normale, tipo tessera del supermercato per avere gli sconti sui prodotti. Potrebbe essere così, ma non lo è, visto che entra in gioco non la grande distribuzione, ma la musica di Regina Spektor  – Fidelity

Crazy For You. Non si muore per amore, dicevano le canzoni italiane di una volta. Morire no, impazzire sì, e ci sono oggi anche i Best Coast che lo dicono con il titolo di questa canzone, molto solare Best Coast – Crazy For You

Mad Season,  nome  quasi dimenticato, non perché non siano importanti, anzi, fanno parte anche loro di questo firmamento musicale, ma era un bel po’ che non li proponevo. Oggi si limitano a suonare, con questo brano strumentale, November Hotel Mad Season

Sempre anni ’90, questa volta con i Candlebox, una band di Seattle che ha suonato dal 1990 al 2000. Si sono poi riuniti nuovamente nel 2006. Sono quindi passati più di vent’anni dal loro esordio, ma li propongo per la prima volta. Ecco a voi No Sense Candlebox

 

Robot Rock

Ricordati di me, Remember me. Forse è più esatto dire ricordami. Una parola, un invito, forse un imposizione a giudicare dal ritmo di questo brano dei British Sea Power. Si potrebbe anche pensare che a rivolgere questa richiesta sia un personaggio smemorato, che non ha troppo posto in testa

British Sea Power – Remember me

 

Atmosfere dolci e rilassate, quindi si passa ad un genere diverso per questo brano di Cat Power, una voce abbastanza ricorrente. La troviamo anche oggi, in questo spazio, con un po’ di pianoforte ed i violini, per trasportarci nel pianeta giusto

Cat Power – The Greatest

 

Oggi, troviamo qualcosa di conosciuto, ma nello stesso tempo insolito. E’ un appuntamento con il successo, e con i blasonatissimi Coldplay. Ogni tanto qualcosa di già ascoltato, può anche andar bene. Penso sia questo il caso di Clocks, un brano molto programmato dalle radio

Coldplay – Clocks

 

http://cdn.morguefile.com/imageData/public/files/d/dantada/preview/fldr_2005_05_15/file000201978785.jpgBattere, in maniera insistente, poi andare a razzo. Mi fa pensare a questo la musica che sto ascoltando, dei Daft Punk. Voci, peraltro inesistenti, ma tantissima elettronica ed effetti. D’altra parte è un Robot Rock, quindi è anche giusto non ci siano gli umani

Daft Punk – Robot Rock


Si chiamano Doves, quindi non hanno nulla a che vedere con Dover, importante città inglese prospicente al canale della Manica, quindi conosciutissima per i collegamenti con la Francia. Sono peraltro inglesi anche loro, in tre, di cui due, fratelli. Li conosciamo oggi con questo brano There goes the fear

Doves – There goes the fear

                                                                                                                                   dantadaUn giorno come questo, One Day Like This…… E’ il titolo della canzone, ma anche l’inizio di una frase che potrei completare. In un giorno come questo, c’è la musica, di qualità, per esempio questa, degli Elbow. Si ascolta proprio bene

Elbow – One Day Like This

 

Musica senza fine, senza interruzione; come Il sole, che non smette di brillare, anche se noi non lo vediamo. Mi richiamo alla nostra stella più importante, come fanno anche loro. Si chiamano infatti Empire of the Sun e ci fanno ascoltare Walking On a Dream

Empire of the Sun – Walking On a Dream

 

Anticipiamo il tempo delle vacanze e andiamo in un’importante isola greca, Mykonos, in compagnia dei Fleet Foxes. Nostri amici, li definisco così perché sono abituati a fare belle canzoni, e anche questa lo è

Fleet Foxes – Mykonos

 

Kiss with a Fist. E’ il titolo, problematico, del prossimo brano. Dirò basta a questa mania delle assonanze, a questo vizio di giocare con le parole. Un bacio con un pugno penso siano due cose impossibili da far stare insiemed. Eppure, Florence + The Machine ci riesce, ed in poco più di due minuti, da vita a questo pezzo, molto scatenato

Florence + The Machine – Kiss with a Fist

 

Spanish Sahara. Ma in Spagna, c’è il deserto? Non mi risulta…. Forse oggi no, ma in futuro, non si può mai sapere, non si può escludere che la sabbia arrivi anche lì. Credo non sia una cosa augurabile, per il momento arriva questo brano dei Foals, intitolato proprio così

Foals – Spanish Sahara

Banquet

Una tranquilla giornata di vento, scuote l’aria, i serramenti delle finestre, ed altro ancora. Anche la musica però, si può scuotere. Notate per esempio questo nome, Alabama Shakes, è la prima proposta di oggi. Dopo colazione, non per un caffè o una bevanda, ma per la loro canzone, intitolata Hold On

Alabama Shakes – Hold On

Un quartetto abbastanza popolare, gli inglesissimi alt-J. Con questo nome stranissimo, e la loro musica, hanno conquistato un considerevole numero di fans. Conquisteranno anche i nostri gusti musicali? Credo che sia presto per dirlo. Provo a farveli ascoltare, in attesa di farci un’idea, questa è il loro primo brano, in questo spazio, Tesselate

alt-J – Tesselate

Lei, è molto nota. Molto bella, brava sfortunata. Un destino, una fatalità, una strada sbagliata, l’ha portata a concludere la sua vita a solo 27 anni. Ci sarebbe piaciuto averla ancora qui con noi, purtroppo possiamo solo ricordarla con i tanti dischi che ci ha lasciato. Rehab è uno di questi e lei, ovviamente, è Amy Winehouse

Amy Winehouse – Rehab

Vengono dal Maryland, come il buon tabacco, ammesso che ci sia ancora qualcuno che lo fuma. Si chiamano, Animal Collective, sono un complesso attualissimo, e questo è il loro pezzo più famoso, My Girls. Da notare il plurale, le mie donne. Domanda da 100 milioni di dollari, ma non gliene basta una?

Animal Collective – My Girls

Wake Up, svegliarsi. Loro sono gli Arcade Fire, con questo titolo, che potrebbe essere anche un buon consiglio. Non sono sicuro però che sia la cosa più giusta, di domenica mattina, con questo tempo da lupi. Il fatto è che questa…….è una bella canzone, loro sono bravi come sempre, quindi è bene essere svegli

Arcade Fire – Wake Up

Laura, nome proprio di persona, nome abbastanza comune di donna. Oggi anche il titolo di questo brano, romantico di Bat for Lashes. Si torna così alla musica arrangiata in modo tradizionale, pianoforte, archi, e la voce calda di Natasha Khan

Bat for Lashes – Laura

Bloc Party. Un gruppo alternative rock inglese. Il nome deriva forse dai no global Black Bloc? Non lo so, se sono contro la globalizzazione, forse saranno a favore delle feste, anche il titolo del brano, Banquet, mi fa pensare a questo

Bloc Party – Banquet

Una canzone molto dolce, che probabilmente avevo già sentito da qualche parte. Non mi è nuova, d’altra parte anche loro sono stranoti, strafamosi. Sono i Blur e questo loro pezzo, veramente bello, è Out of Time

Blur – Out of Time

Le mie canzoni, probabilmente sono più di quante mi renda conto di aver ascoltato. Le sento, mi sembra di conoscerle, le cerco e non le trovo. Un’altra è questa Skinny Love, amore magro. Con una breve ricerca arrivo alla conclusione che la inserisco per la prima volta nel blog, anche se loro, i Bon Iver, sono quasi degli ospiti fissi

Bon Iver – Skinny Love

Amici Lontani

Sembra rap, un genere di musica che non mi è proprio congeniale. Sembra, ma non è. Sono Clouds, nuvole, le nuvole di questo artista della Sierra Leone, dal nome misterioso di Patrice. Ascoltiamolo sperando che non porti brutto tempo Patrice – Clouds

Parlavo di brutto tempo, ed arrivano i Raining Pleasure, nome stranissimo che potrei tradurre come il piacere della pioggia. Indubbiamente, in alcune condizioni, si può anche gioire per l'acqua che viene dall'alto. Non è il nostro caso, ma ci ascoltiamo comunque volentieri il pezzo di questo autore dal titolo Kemal Raining Pleasure – Kemal

Questo sembra un pezzo degli anni '50, A riproporre questo stile, molto particolari nella sua semplicità, il gruppo dei The Divine Comedy, che qui ascoltiamo con Absent Friends, amici lontani

The Divine Comedy – Absent Friends

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Get around town, spostarsi in città. Dove le macchine sono formiche impazzite, gli uomini dei numeri di un agglomerato urbano. Girare fa venire un fastidioso mal di testa. Per fortuna siamo con i Revolver che in questo giro ci fanno da guida Revolver – Get around town

Avendo appena finito di parlare della mia testa, ecco mi arriva un consiglio, di tornare in me, letteralmente back in your head. E' un duo femminile a dispensarmi questo invito. Si chiamano Tegan and Sara, e mi affido, anzi, ci affidiamo a loro Tegan and Sara – Back in your head

Dare fuoco alla città sonnolenta. Setting fire to sleepy towns. Un titolo battagliero, mentre la musica, è melodica e l'autore, almeno nel nome, ancora più tranquillo. Si chiama The Sleeping Years, e lo ascoltiamo

The Sleeping Years – Setting fire to sleepy towns

Sempre sull'onda degli autori contemporanei, con uno stile retrò, sempreverde, eccoci arrivati ai The Auteurs con questa bella canzone, dal titolo, Junk Shop Clothes. Qualcosa a che fare con un negozio di vestiti

The Auteurs – Junk Shop Clothes

Li avevo proposti una volta tantissimo tempo fa. Non me li ricordavo neanche. Si chiamano The Leisure Society, la società del tempo libero. Definizione molto pertinente, visto che ormai questo genere di tempo ne hanno tutti abbastanza. Loro lo utilizzano per fare bella musica, curata anche negli arrangiamenti, come potete sentire ascoltando

The Leisure Society – A Fighting Chance

Direttamente dal cuore, straight from the heart. Arrivando da lì, è una bellissima canzone. Cantata da un certo Fugu, autore di cui ho cercato delle notizie in rete, ma non ho trovato niente. Solo un piatto tipico giapponese, chiamato così Fugu – Straight From the Heart

Arriva adesso la chitarra di Matthew Stephen Ward, meglio conosciuto come M. Ward. Songwriter di Portland, Oregon, ci canta Shangri-la, luogo immaginario descritto nel romanzo Orizzonte perduto

M. Ward – Shangri-la

Weekend

Il re degli strumenti, e un certo Tim Finn a suonarlo. C'è quindi il pianoforte, questo artista neozelandese da noi conosciuto, ed il titolo del suo pezzo Angels Heap Tim Finn

Clean the House, e, un po' prosaicamente, puliamo la casa. Sarà anche giusto, di questi tempi, con i cambi di stagione. E' anche il titolo della prossima track, di Fat's Freddy's Drop – Clean the House

Sempre rigorosamente, seguendo una playlist su Deezer. Non cambiamo stazione, anche se questo ci consiglia il titolo del prossimo brano, dei Loquat, Change The Station

I ritmi sono quelli da discoteca, quelli che si ballano di sabato sera. E' week-end, per loro. Si chiamano Class Actress, e li ascoltiamo per la prima volta, anche se oggi è martedì,  un giorno di inizio settimana Class Actress – Weekend  

La musica strumentale post rock di un gruppo indie di Los Angeles. E' più esatto definirli un duo, sono gli El Ten Eleven, adesso con Thanks Bill El Ten Eleven

Il nome è Daily Bread. Se non sbaglio, il pane quotidiano, come quello che c'è qui, su questi schermi. Musica, di vario genere, di vario stile, sempre diversa, nuova, forse mai sentita. E' il turno adesso di questo brano, Allure, attirare  Daily Bread – Allure

Il tono si fa accorato, drammatico, ossessivo, spaventato. Si tratta infatti di un soggetto debole, in arrivo con il prossimo brano. Weak, il titolo, e loro sono gli Skunk Anansie – Weak

Le atmosfere chill out, senza tempo e fuori dallo spazio, di un autore dal nome italianissimo. Si chiama infatti Marco Benevento e ci fa ascoltare Bus Ride

Siamo nel buio, in the Darkness. Forse la spiegazione non era così necessaria, essendo un termine che conosciamo bene, ricorrente in molti titoli. Ad usarlo, questa volta, i Foxygen, con questo brano Foxygen – in the Darkness

Nave Fantasma

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Vicarious, della serie, tutti i titoli vanno bene, se si tratta di buona musica. Questo però, non è latino. Sempre inglese, con il significato ben preciso di sostituto. A cantare Andrew Stockdale – Vicarious

La Nave fantasma, Ghost Ship. Nonostante tutto non ci si perde d’animo. Ci sono le chitarre acustiche e l’entusiasmo dei Good Ship, nome come potete vedere simile al titolo del loro brano Good Ship – Ghost Ship

Nineteen, diciannove, o, se preferite, 19. Che posso dire? Che purtroppo sono passati quasi trent’anni da quando ce li avevo. Cercando, nonostante il tempo, di non farsi passare lo smalto, sopratutto se ci sono le note di  Tegan and Sara – Nineteen

Sento questo brano, e mi viene voglia di salire in macchina, se non fosse che ho passato mezza giornata così, e l’ultima cosa che farei è rinchiudermi in un abitacolo con sopra quattro ruote. La questione è che questi suoni, sembrano il rombo di un motore  On Top – The BellRays

Potete prendere nota per favore che esiste un vino alle fragole? Io non lo sapevo, per questo volevo informare anche voi. Anche e sopratutto perché c’è questa Strawberry Wine, bel pezzo dei John Steel Singers

 

Si chiama Martha, e il cognome non può che essere Wainwright. Dico così perché è l’unica autrice, con questo nome. Sorella di Rufus, e brava come lui. Lo dimostra anche adesso con Ball & Chain Martha Wainwright – 

L’ultima volta che eravamo in onda, c’erano i melograni. Adesso, parimenti, i Pomegranates. Non potevamo esaurire l’argomento, così ho pensato di fare il bis, anche perché questa musica merita il vostro ascolto, ecco allora Anywhere You Go Pomegranates

                                                                                                                           emahluver3

Musica, senza compromessi. Stasera, a giudicare dalla qualità, sembrano tutti grandi gruppi, ben organizzati. Suonano in maniera autorevole, adesso, anche Deep Sea Arcade, ed è un piacere sentirli con la loro seen no right  Deep Sea Arcade – Seen No Right

The Egg, ovvero l’uovo. Strano ma vero, una band che si chiama così. E sono anche bravi. Hanno uno stile, un po’ dreamer, giustamente. Il brano si intitola, infatti, Stars

The Egg – Stars

Big Distortion

Dottore, ci si può chiamare così, senza avere una laurea, tanto per darsi un nome, come è il caso di questi Dr. Dog. Un appellativo che si sono guadagnati sul campo, con la loro musica. Era da un po’ che non li sentivamo, rimediamo subito con questa Broken Heart

Dr. Dog. – Broken Heart

In fuga da guerre, crisi economiche, cambiamenti climatici. Non credo sia il caso di Edward Sharpe & The Magnetic Zeros, il fatto è che hanno fatto questo pezzo, molto bello, intitolato Desert Song. Sono contento di farvelo ascoltare

Edward Sharpe & The Magnetic Zeros – Desert Song

Young Man ed un brano bello, rilassante. Dura esattamente cinque minuti, ma cinque spaccati, ed hanno pensato bene di intitolarlo, Five, 5. Sono contento di farvelo ascoltare, sembra un po’ esotico

Young Man – Five

Musica selezionatissima, gold, questa volta con reminescenze argentine, visto che si parla di Tango, danza tipica di questo paese. Il brano, di Aim Low Kid, non è certamente ritmato. Ha anzi quasi il sapore di una dolce serenata

Aim Low Kid – Tango

Chissà se un giorno troveremo qualcuno che ci spiegherà cosa sia Pasha Bulker, luogo, termine, nome od oggetto, non meglio identificato. Per il momento, non resta che affidarsi alle belle note di Bob Evans, con il brano, così intitolato

Bob Evans – Pasha Bulker

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Arms, che sembra voglia dire esercito, tante volte ho visto significa braccia. Lonely in your arms, il titolo completo. Solamente tra le tue braccia, o forse, meglio, perduto, abbandonato tra le tue braccia. Romanticismo, quindi, in compagnia dei Deep Sea Arcade

Deep Sea Arcade – Lonely in your arms

Big Distortion

Se non l’avete mai sentito dire, o ascoltare, ve lo faccio conoscere io. Lo sto sentendo per la prima volta e mi piace. Voglio condividere insieme a voi questa impressione, quella che mi sta facendo un certo Will Johnson – Big Distortion

Nei boschi, veniamo attirati non solo dal verde e dall’aria pulita, ma anche da questa hen, che il mio amico dice e traduce, come gallina. Essendo un uomo e non una macchina, io dico che razionalmente potrebbe essere una cocca, una femmina. Il titolo completo comunque è Hen Of The Woods ed il brano è dei Cave Singers

Cave Singers – Hen Of The Woods

Anche lei, mi dicono sia la prima volta che interviene. Diamo allora il benvenuto, o meglio la benvenuta, a Kate Nash. Canta in maniera trafelata questa sua Foundations, il brano più conosciuto di Made of Bricks, album inciso sei anni fa  Kate Nash – Foundations

Slow Motion

Le luci luminose di una grande città. Più o meno giustamente, visto che abito in un piccolo paese ed è la mattina di un giorno solare, quindi l'ultima cosa che mi aspetto di vedere è la luce elettrica. E' comunque questo il titolo del primo brano.

Bright Lights Big City a proporcelo gli East Journey

 

Non si sa cosa voglia dire ma interpellando il mio amico, quando ha rilevato la lingua, ha trovato l'islandese. Benvenuto islandese allora, con questo termine, che però rimane intraducibile. Sólhvörf, e non ho nemmeno un amico in carne ed ossa che me lo spieghi. Ci sono però i Samaris, a cantarlo e suonarlo

Samaris – Sólhvörf II

Ecco finalmente un brano un po' più congeniale ai miei gusti musicali. Ad interpretarlo la cantautrice di origine australiana Sarah Blasko. Il titolo, Fool, dall'album I Awake del 2012   Sarah Blasko – Fool

 

Non si può fermare la musica, ma neanche i nuovi ingressi. A staccare il biglietto di entrata, su fm, questa volta ci sono i king creosote. Dico subito che come primo brano, mi piace, quindi mi fanno una buona impressione. Lo propongo anche a voi questo For One Night Only – king creosote

Sono di scena solamente da 4 mesi. Non c'è quindi neanche uno straccio di biografia che li presenti. Non importa, c'è la loro musica, la cosa più importante. Questo disco Slow Motion, è quello con cui si sono fatti conoscere, il loro primo singolo, e sto parlando degli Phox – Slow Motion

Eclipse Them All, l'eclisse di tutti loro. Un iniezione di ottimismo non farebbe male, ma il titolo è proprio questo. Il brano, decadente, melodico, di facile ascolto, non è male. A presentarlo il duo pop inglese degli

Smoke Fairies – Eclipse Them All

Un trio rock di Toronto, quindi canadesi. Si presentano con il nome di Born Ruffians ed una discreta storia discografica alle spalle, essendo sul mercato ormai da 8 anni. Questo che ci ascoltiamo è un brano di 4 anni fa, uscito anche come singolo,

What to Say – Born Ruffians

 

Il ferro, ovvero come si dice in inglese Iron. Un po' il carattere che si deve avere per vivere e sopravvivere, oggi. A farsi interprete di questa durezza il musicista, regista e compositore francese Woodkid – Iron

Da dove vendo, Where I'm from. Che problema!! Potrei rispondere, ma direi qualcosa di troppo scontato. Non si dovrebbe dire niente, allora, anche perché c'è già la musica a parlare. La bella musica degli Eels, sempre piacevole da ascoltare

Eels – Where I'm from

 

I metodi sono molto sbrigativi, prendine uno per conoscerlo, Takes One to Know One. Non si ha molto tempo da perdere, allora, anche perché il brano stesso dura molto poco, ovvero poco più di 2 minuti, e loro sono i Graveyard Train e questo è il loro brano più famoso Graveyard Train – Takes One to Know One

 

Diamond Eyes

Hudson and Troop, nuovissimo autore, anche perché ha solo 3 fans, avendo esordito quest'anno. Non mi chiedete chi sia, non ve lo saprei dire. Ha inciso non più tardi di 4 mesi fa questo singolo, un brano melodico, frameless, letteralmente, senza cornice Frameless – Hudson and Troop

Che sia una ricorrenza cinquantennale festeggiata dall'antico popolo ebraico, oppure un'indulgenza plenaria concessa dal pontefice, ogni tot anni, eccoci al giubileo. Comunque lo si voglia definire, ecco una strada, ad esso dedicata,

Jubilee Street, brano di Nick Cave & the Bad seeds

Dalle cose speciali, straordinarie, passiamo a quelle quotidiane. Affari, questioni di ordinaria amministrazione, come questa di Paul Kelly. Ci canta how to make gravy, ovvero, come fare il sugo Paul Kelly – how to make gravy

Butterfly Boucher è un'artista australiana che presento per la prima volta. Aveva debuttato una decina di anni fa con dodici brani ed un album, Flutterby. Non c'erano più notizie di lei, quindi, dopo due lustri, ha pensato bene di uscire con un singolo, questo che vi faccio ascoltare, mi tira sotto it pulls me under – Butterfly Boucher

Sembra autunno, e quasi lo è, nonostante manchi poco più di un mese al suo inizio. Adesso, arriva anche un brano, intitolato così, dei Bear in Heaven – Autumn

Occhi di ghiaccio, come si dice con un'espressione usata ed abusata. Per descrivere, ad esempio, il volto di James Bond. Qui però, non sono occhi di ghiaccio, ma occhi di diamante, Diamond Eyes. Non si guardano, ma si ascoltano, con la splendida interpretazione di The Black Angels – Diamond Eyes

Potrebbe essere un figlio, solo che non è son, ma sohn. Bene, è un figlio lo stesso, solo che è tedesco. Questo figlio ha inciso Artifice, un singolo che poi ha anticipato anche l'uscita dell'album Tremors, due mesi dopo Sohn – Artifice

Un dolore, sorrow. Non bello, non facile, da vivere, da sopportare. Speriamo passi presto, cerchiamo di pensare ad altro. C'è anche una bella colonna sonora, che ci può aiutare. E' quella che hanno fatto i National, sempre bravissimi National – Sorrow

Va tutto bene, è tutto ok. Meglio di così!! It's Alright, It's Ok, è anche il prossimo brano, dei Primal Scream, pezzo che, quanto meno per il titolo, ci consente di rilassarci, preparandoci alla prossima, inevitabile, rottura     

Primal Scream – It's Alright, It's Ok

Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes
Diamond Eyes