Ce la faremo

Ho ricevuto delle analisi, parlato e messaggiato con un paio di persone. Ho cercato invano di chiamare mio fratello, ma non era raggiungibile. Adesso dovrei andare in bagno a lavarmi. Faccio finta che tutto sia normale, anche se non è così. Questa crisi sanitaria, ospedaliera, sociale e nazionale dovrà pur passare.

Devo andare al lavoro

Sarebbe giusto stare a casa a non fare niente ma io, come penso milioni di altre persone, non posso. Dovrei farmi fare una frittatina da Pamela e poi uscire di casa per andare a lavorare. Non ho voglia, anche perché i motivi di lavoro devono essere davvero importanti e i miei non so se lo sono. Ad ogni modo, bando alle ciance, questo è. Lynard Bassmann – Golden Daze

Ho riletto il modulo dell’autocertificazione per gli spostamenti. C’è scritto “comprovate esigenze lavorative”, e può darsi che le mie lo siano. Ad ogni modo, dovrei essere bardato e purtroppo la scorta di mascherine che sono qui a casa sta per terminare. Non so come ci ridurremo ad uscire, forse con un fazzoletto arrotolato messo sopra il naso, alla maniera dei ladri fai da te che non vogliono farsi riconoscere ma non hanno neanche il passamontagna. Sui miei tentativi di adattare un reggiseno di Manu per utilizzarlo come mascherina meglio lasciar perdere. Avevo forse poco tempo a disposizione, oppure mi è mancata l’ispirazione giusta. Riproverò comunque. Love Ablaze – Phedre

Adesso devo fare in modo che qualche artista mi dia un’ispirazione, un’idea. Dovrebbe essere qualcosa di convincente, ma penso che non tarderà ad arrivare. Vorrei proporvi qualcosa che in primo luogo io conosca, nello stesso tempo sia un po’nuovo e mi piaccia. Sono questi gli ingredienti, ma non c’è fretta. C’è una bella atmosfera, questa sera, ed è anche finito il primo giorno di lavoro della settimana. Purtroppo qualche ora fa la televisione ha dato i soliti numeri, strampalati e bruttissimi, della guerra che si sta combattendo in questo momento in Italia. Ce la faremo, ma come si dice da queste parti, dobbiamo attrezzarci e farsi venire l’olio di gomito. Hallways – Islands

Ripensando alla mia giornata, oggi non ho avuto neanche un attimo di pausa. Ho lavorato un po’ in studio, ma non c’era tanta gente. Ormai tutti hanno paura. Le strade sono quasi deserte, dico quasi perché durante il giorno c’è ancora qualcuno in giro. La sera invece non si incontra nessuno. Ormai, stiamo tutti a casa. Ho visto che hanno anche recintato i giardini pubblici con del nastro adesivo. Vogliono evitare che la gente esca anche per andare lì. Blue Bell – Golden Daze

Adesso forse mi metto a spegnere il cervello. Vorrei vedere alla televisione una storia, quindi penso proprio che staccherò. Rimanete comunque sintoinizzati su questi schermi, sempre all’ascolto della mia, della nostra fantastica musica.

Tutto andrà bene

Niente, non riesco per il momento a fare un pagamento che avevo in mente di fare. Sarà perché forse è molto tardi, è mezzanotte. Dovrei andare a dormire, la cosa più giusta e naturale da fare, ma per il momento non me la sento ancora. Borderline – Tame Impala

Continuo imperterrito a schiacciare le dita sopra a questa tastiera, ma penso che tra non molto mollo tutto. Anche i familiari, però, continuano imperterriti con la televisione a tutto volume. Io invece almeno ho le cuffie. E’ bene, penso, non perdere la normalità di sempre, in questi tempi di grosse calamità e con una pestilenza in corso. Anche oggi si sono sentite le solite notizie orribili che ormai ci arrivano da un po’ di giorni. Il numero dei contagiati in Italia ha superato quota 15.000. Anche i morti sono tantissimi, più di mille. Sembrava che altri stati potessero avere una sorta di primato, ma temo che l’Italia possa superarli in questa triste classifica. Cold Little Hearth – Michael Kiwanuka

Kiwanuka cantava questa bella canzone, raccontando di un piccolo cuore freddo. Ebbene, ve l’ho voluta riproporre perché è proprio bella, un classico direi. Dicevo di questa epidemia in corso, che a volerla definire bene, si chiama pandemia, anche perché l’Oms l’ha definita così. Spero che sia una pandemia controllabile, come dicono, ma ho paura di no. La pandemia per definizione è un’epidemia che il mondo e l’umanità non sono stati in grado di controllare, essendo presente nella stragrande maggioranza dei paesi. A parte questo, che non è un dettaglio da poco, la malattia in questione si presenta estremamente contagiosa e con un tasso di letalità non trascurabile. The Silent Orchestra – Hamilton Leithauser

Il decorso della covid19, così hanno chiamato questa malattia, è estremamente complesso. Nei casi più gravi genera una polmonite che necessita di cure intensive. Ci sono delle speranze, delle cure, delle possibilità, ma non ancora un vaccino o un farmaco risolutivo. Penso che queste siano cose che sapete già. L’impatto che sta avendo in Italia questo coronavirus è davvero enorme. Oggi, a parte il triste bilancio di ammalati e vite umane, la borsa ha perso tantissimo, ci sono state anche delle rivolte in molte carceri italiane e disordini in alcune fabbriche.  Tutto andrà bene, ci diciamo e ci ripetiamo, come un mantra, solo che questo momento è davvero difficile.

Il governo e la sottovalutazione del pericolo

Penso che il governo non sia stato molto avveduto, si è dimostrato non in grado di prevedere gli eventi e gli avvenimenti. Forse all’inizio molti hanno sottovalutato il pericolo rappresentato da questo coronavirus. Alcuni l’hanno scambiato per poco più di una banale influenza, commettendo un errore enorme, anche per il messaggio sbagliato fatto arrivare alla gente. In a river – Rostam

We will run

Da quanto non ascoltavo questo pezzo! Era un successo della mia infanzia, completamente strumentale. Lo condivido volentieri, così anche voi lo potete ascoltare. Doogy Degli Armonium – Wanted

Chissà se questo brano è quello giusto. Penso di sì, in questi tempi calamitosi. C’è una grossa pestilenza, che purtroppo mina le nostre sicurezza. Con Toquinho e Vinicius de Moraes ecco allora Ornella Vanoni – Senza Paura

Adesso che è la sera del 10 marzo, vorrei davvero riprendere a scrivere con una certa regolarità. C’è la musica, quella che mi piace e che sono solito ascoltare. Ci sono delle pagine bianche da riempire, il mio blog da rendere sempre vivo e attivo. Faccio così, almeno non penso alle cose brutte che stanno succedendo e sono più rilassato. Preoccuparsi non serve a niente. Finirà anche questo brutto momento Right to be misgotten – Islands

Mi piace davvero proporvi questa canzone, sia perché è bella, sia per il messaggio che lancia. We will run. Noi correremo. Ma certo, noi correremo, perché questa notte finirà, e noi potremo riprendere ad uscire all’aria aperta ed a correre. In attesa, ci ascoltiamo per l’appunto We will run – Current Swell

Chi non mi ha visto scrivere, non credo si sia preoccupato più di tanto. Credo che ormai tutti sappiano che l’Italia, con 10.000 casi di Covid19, sta vivendo un momento molto difficile. Ma ci riprenderemo, e soprattutto, cerchiamo di non perdere le nostre certezze, che sono poi anche il titolo di questa bella canzone dei Temples – Certainty

Se ci fosse una medicina che mi consentisse di andare in letargo, la prenderei. Mi piacerebbe svegliarmi almeno tra 3 mesi, vivere un po’ al caldo ma soprattutto, in un mondo libero da virus e paure. Siccome so che non c’è questa medicina, mi accontento di sperare, guardando avanti. Bisogna guardare avanti, lontano, magari in alto, con un telescopio, come questo, proposto dai Cage the Elephant – Telescope

04/03/1943

Ho appena finito di lavorare, nonostante siano passate le 23. Maledetti documenti, che non mi lasciano in pace neanche la sera. Quando potrò riposare un po’? E devo ancora mandare una mail e stampare un documento. Va bene, ce la farò, però intanto mi sto rilassando prendendomi un attimo di pausa con un po’ di musica. La Voglia, la pazzia – Ornella Vanoni

Riprendo in mano o meglio tra le dita la mia tastiera preferita, che sono passate quasi 24 ore. Sono infatti quasi le 22 del 4 marzo. Domanda: chi era nato il 4 marzo, per l’esattezza dell’anno di grazia 1943? Ma Lucio Dalla, naturalmente. Qui in Italia lo sanno tutti, essendo Lucio uno dei cantanti più conosciuto ed apprezzato. Peccato che da un paio di anni ci abbia lasciato, rimane però sempre presente nei nostri cuori e naturalmente con le sue canzoni. Napad – Mrozu

Prove tecniche di normalità, oggi in Italia. Viene presentata la nuova 500 elettrica. Molto prove, mi viene da dire, perché oggi di normale in Italia non c’è niente. Eravamo già messi male per diversi motivi , capita poi questa storia del coronavirus, che non ci voleva proprio. Era una cosa che non doveva succedere, rischia di darci altri problemi. Vi faccio comunque intanto vedere la nuova 500. In Italia siamo ancora capaci di fare cose belle. L’Italia è un paese meraviglioso, e noi nonostante tutto, continuiamo a sognare, anche con una macchina

Fiat 500

Tornando alla situazione attuale, vi dirò che non è semplice. L’epidemia si è affacciata nel nostro paese, ma anche in altri, in maniera abbastanza virulenta. Sono abbastanza scettico sulla nostra capacità di contenerla. Spero piuttosto che arrivi qualcosa o qualcuno che ci risolva la situazione togliendoci le castagne dal fuoco. Lucio Dalla – La sera dei miracoli

Beh, perché non sperare in un miracolo? E’ questo che mi viene da pensare, visto che anche la canzone di Lucio parla di questi. Speriamo, preghiamo, aspettiamo. Facciamo qualcosa intanto, e so che chi ha la responsabilità di prendere delle decisioni, sta facendo il possibile e l’impossibile per toglierci da questa brutta situazione. Intanto, le scuole le hanno chiuse, giustamente, anche se la ministra ha tenuto a precisare in via prudenziale. Una sottolineatura non necessaria perché davanti ad una situazione così di emergenza che i ragazzi tornino a scuola è l’ultimo dei pensieri. Si sta a casa, insomma, perché si devono limitare i contatti e la socialità. Krzysztof Zalewski – Kurier

Hej ragazza magica

Come sonolente le pagine oggi, a caricarsi. Anche spotify, è strano. Ogni tanto si interrompe. Avrei per altro voluto vedere la cronologia dei miei ascolti, ma non ci sono riuscito neanche. Volevo cancellare brani, album e playlist che non mi interessano, ma non so dove sono finiti. Anche la musica, come vi dicevo si interrompe. Non riesco a sentire un brano per intero. Una cosa davvero penosa. Si sa che ci sono sempre delle cadute di connessione, ma così è davvero troppo. Non so che cosa succede. Sembra una cosa al di fuori della normalità, come quella che purtroppo l’Italia farà fatica a ritrovare. Con sulle spalle più di 1500 contagi, non è una situazione facile. So che chi ha la responsabilità e il compito di fronteggiare questa emergenza, sta facendo il possibile e l’impossibile. Speriamo che prima o poi ci saranno anche dei risultati. najnowszy klip dawid podsiadło

Adesso internet è tornato a funzionare regolarmente, io però non posso usare spotify perché c’è Pamela che lo sta ascoltando con la sua musica. Vado avanti allora con il lavoro, dopo aver sistemato un po’ la casa e aver messo una pentola di ragù. Ci sono delle buste che Manu mi ha portato, quindi le dovrei fare. Vorrei allo stesso tempo ascoltare un po’ di musica decente, ma mi sembra in radio di non trovarla. Hej Hej – Daria Zawialow

Ricevo adesso la telefonata di mia suocera, che mi dà un numero che non avevo. Posso a questo punto comunicare ad un cliente gli estremi di un certificato. In questo momento però risuona il telefono ma non riconosco il numero, quindi evito di rispondere a questo sconosciuto. Quando finiscono anche gli squilli di questa chiamata, finalmente posso telefonare anch’io. Avrei voluto mandare un messaggio whatsapp, ma sfortunatamente dopo aver aggiunto il suo numero, non trovo questa persona tra i contatti. Provo adesso ma il suo telefono è staccato. Non importa, riproverò. Jovanotti – Ragazza Magica

Un’altra giornata campale, in Italia. Il carabiniere che ha sparato per difendersi da un tentativo di rapina, finisce sotto inchiesta per omicidio volontario. Il povero ragazzo infatti è morto. Che strano paese che è questo. Si direbbe che chi non rispetta la legge ha più diritti di chi la difende. Mi dispiace per quel ragazzo che è morto, però un’accusa di omicidio volontario mi sembra eccessiva. Probabilmente io non avrei sparato così, l’ultima cosa che vorrei è avere qualcuno sulla coscienza. Preferisco un orologio o una collana in meno che un morto in più. Con questo però, bisogna anche capire le attenuanti e la situazione del carabiniere, che sicuramente non avrebbe voluto che quel ragazzo facesse quella fine. Nel frattempo, il quotidiano bollettino della protezione civile, ci informa che i positivi in Italia al coronavirus hanno superato quota 2000. Dívka s vlasem medovým

The great Gig in the sky

Aspetto il computer che si prepari a caricare i vari programmi e file e intanto pulisco le lenti dei miei occhiali. Per farlo, mi metto la cuffia intorno al collo che quasi mi strozzo. Finalmente è tutto a posto, posso iniziare a scrivere, anche spotify si è aperto, e parte la prima canzone di Bahamas – Lost in the night

Avrei voglia di uscire, se non altro perché oggi non l’ho ancora fatto, e sono quasi le 17.30. Manu però è ancora a letto, e aveva espresso anche lei il desiderio di fare un giro. La questione è che c’è vento e piove, il tempo quindi non induce a passeggiare per le vie del centro. Per il momento allora la lascio dormire, e sto ad ascoltare e scrivere in santa pace. Release – Charlotte Cornfield

Può darsi, anzi sicuramente, con l’attuale congiuntura socio-sanitaria, in questo periodo si rinuncia un po’ a tutto. Ieri sera non sono andato al karaoke, e credo che non ci andrò ancora per un bel po’. Non si andrà neanche a scuola e non si giocheranno le partite del campionato di calcio, che in Italia, come penso in altri paesi del mondo, è sacro. Holy Branches – Radical Face

Voglio però sforzarmi di parlare di qualcosa di nuovo, non dei soliti argomenti che imperversano da giorni. Intanto sto ascoltando musica molto bella, quella che vi sto proponendo con queste canzoni. Vi dirò poi che oggi è anche un giorno molto speciale, essendo il 29 febbraio, che capita una volta ogni 4 anni. Lo so che è una cosa abbastanza banale, però forse non tutti la notano, e come vi ho detto capita una volta ogni 4 anni. I will do the breathing – Matt the Electrician

Tanto vale ricordare il motivo, visto che siamo qui a scrivere, di tutto un po’. Il 2020 è un anno bisestile. La terra per girare intorno al sole ci impiega 365 giorni e 6 ore. E’ per questo che ogni 4 anni nel calendario, per recuperare quelle 6 ore, viene inserito un giorno in più, che è appunto il 29 febbraio. Penso che chi è nato in questo giorno, non è tanto fortunato. Io conosco almeno una persona, che compie gli anni oggi. Credo che abbia vissuto bene lo stesso, e magari il compleanno, normalmente lo festeggia il 28 febbraio oppure l’1 marzo, che è anche meglio. The Great Gig in the sky – Pink Floyd

Questa canzone appena condivisa è grandiosa. Credo faccia parte della nostra cultura, moderna, occidentale, pop. Penso anche che la maggior parte, o una buona parte di voi la conosca. E’ sempre bello però riascoltarla. Ha quel vocalizzo femminile di sottofondo che la rende così particolare, unica.  Il grande concerto del cielo, è il titolo tradotto. Vediamo anche di ricostruire l’anno di uscita. Allora, scusate la mia poca cultura, faceva parte dell’album The Dark Side of the Moon, pubblicato nel 1973 dai Pink Floyd. Diciamo che lo sapevo, anche se in questo momento non mi veniva in mente.

Bob Dylan

Non ho ben capito perché gli abbiano dato il premio Nobel. Sicuramente è stato un grande artista, ma penso che la letteratura sia fatta da libri, non da canzoni. Lui comunque ha avuto grandi meriti, artistici e culturali, anche all’inizio della sua carriera.  Lay, Lady, Lay – Bob Dylan

Una dura verità

Nuovi casi in Liguria, Lombardia e Puglia, il numero dei contagi sale a 455. Ecco, sono le 22, e mi spavento proprio. Non credo che dire la verita sia essere irresponsabili, seminare il panico o fare i catastrofisti. Penso che la verità si debba dire, e non è bella. Io non ho responsabilità politiche o istituzionali, sono un privato cittadino, o se preferite, un uomo della strada. Come tante persone in Italia, sono preoccupato, anche perché questi numeri, relativi al coronavirus, aumentano a vista d’occhio, di ora in ora I am here (I am alive) – Bonny Doon

Intuivo che si potesse arrivare alla soglia dei 500, ma pensavo non così presto. Era mia convinzione che si raggiungesse la metà di mille verso il fine settimana, purtroppo invece c’è stato un certo anticipo. Voi mi direte che 455 non è 500, e questo in un certo senso è vero, ma la differenza è davvero poca, minima, insignificante Certainty – Temples

Il mantra che ci si ripete, qui, è che si tratta di una semplice influenza, o poco più. Non è vero, non starò qui a ripetere perché e quali siano le mie convinzioni. Semplicemente, penso che le persone che affermano questo, cercando di ridimensionare o sminuire il problema che abbiamo oggi, non dicano la verità. Mediterranea – Giuni Russo

Riprendo il blog dopo 24 ore e noto che adesso i numeri sono molto diversi, e purtroppo ancora più alti. Addirittura sembrano quasi imprevisti e imprevedibili, avendo superato quota 650. Vuol dire in pratica che in Italia, nell’arco di un giorno, ci sono stati 200 nuovi contagi. Anche il numero dei morti è rilevante, essendo stati purtroppo in 17 a non avercela fatta. Qui si insiste molto sul fatto che fossero anziani, ma secondo me fare questo ragionamento dimostra una buona dose di cinismo. E’ vero, forse siamo in guerra, ma non dobbiamo perdere i nostri connotati, etici, morali, umani. Se erano anziani, non è che la loro vita valesse di meno. Nahrobni Kamen – Petr Novak

Gli anziani vanno tutelati, non è giusto considerarli dei cittadini di serie B. La loro vita vale esattamente come quella di tutti gli altri. Se sono più deboli e indifesi, secondo me bisognerebbe a maggior ragione proteggerli e difenderli, anche perché sono la nostra memoria e la nostra cultura. Con la loro esperienza, possono essere anche una incommensurabile fonte di saggezza. Lucio Battisti – Perché No

Sono loro invece i primi ad andarsene, per colpa di questo virus. Si potrà dire che è nella natura delle cose, e sarà anche così, ma io penso che per quanto si possa aspettare e prevedere una perdita, questa è sempre dolorosa. Ma voglio concludere con un disco allegro, che mi ridà un po’ di serenità. Credo di averlo trovato con questa interprete cecoslovacca, Judita Cerovska – Rekni, Kde Ty Kytky Jsou

Un Carnevale senza festa

Si arriva sempre verso sera, mai soddisfatti di quello che abbiamo combinato nel corso della giornata. C’è un di più che ci sembra di non riuscire mai a raggiungere. Quale potrebbe essere il nostro obiettivo? Qualunque esso sia, ci sarà sempre un traguardo, una meta che va al di là di quello che riusciamo a fare. Dovremmo allora accontentarci, di quello che siamo e di quello che riusciamo a fare.

Essenziali

Essere quindi minimali, essenziali, rendendosi conto che qualsiasi cosa non sarà mai abbastanza, per noi, ma anche per gli altri. Il nostro essere umani ci porta a non essere mai contenti. Tanto vale allora, fermarci, tirare un bel sospiro, e fare anche un bel sorriso, ammirando quello che siamo e quello che ci sta intorno. They Might Be Giants Underwater Woman

La mia prospettiva adesso è quella di fare un viaggio a ritroso, nella notte dei tempi. Non ero ancora nato, nell’anno di grazia 1964. In quella che oggi è Repubblica Ceca, ma un tempo Cecoslovacchia, usciva questo brano  Josef Zíma & Karel Štědrý – Milenci v texaskách

Diciamo che sì era il 1964, c’era la cortina di ferro, ma c’era probabilmente anche lì il Carnevale, se una cantante russa molto famosa, diversi anni più tardi, cantava un brano intitolato Arlecchino, la cui trascrizione in caratteri cirillici dovrebbe essere Arlekino. Faccio adesso un copia incolla del titolo e della cantante, non potendo scrivere io questi caratteri, che ovviamente non ci sono qui sulla mia tastiera. Арлекино · Алла Пугачёва

Con questa storia del coronavirus, il carnevale nessuno ha più voglia di festeggiarlo. Si, so che c’è a Viareggio, Venezia, ma qui la gente in Italia in questo momento pensa ad altre cose, e del resto ci sono anche delle località dove hanno cancellato delle manifestazioni, proprio legate al carnevale. Passo quindi a parlare d’altro, proponendovi quindi intanto questo bellissimo Ragged Wood – Fleet Foxes

E sono passati diversi giorni ormai da quando questa storia del coronavirus è purtroppo arrivata anche in Italia. Era anche da qualche giorno che non scrivevo più su questo blog anche perché la mia attenzione era ed è ancora rivolta alle notizie che ci sono e che continuano ad arrivare. A parte il fatto che hanno chiuso scuole, pub, e luoghi di ritrovo, credo che sia ormai chiaro a tutti, o alla stragrande maggioranza di noi, che quello che ci troviamo ad affrontare è un problema serio.

Le risorse

Il nostro paese non ha le risorse e i mezzi sufficienti per fronteggiare l’ospedalizzazione di un numero elevato di pazienti, e si sa che questo virus, in circa il 10 % dei casi, può avere delle complicazioni che richiedono un ricovero. Adesso, nel momento in cui vi scrivo, i contagi in Italia sono a quota 260, che è già un numero molto elevato. Per quanto ci siano molti esperti che parlano, dicendo ed esprimendo anche opinioni diverse, la mia impressione è che tutti stiano alla finestra a vedere quello che succede. Nessuno al momento è in grado di fare previsioni

Markétka

Anche dopo san Valentino, l’amore non passa mai di moda, e una canzone d’amore quindi va sempre bene, è per questo che vi propongo questa Love Song – Hooded Fang

Cosa c’entra l’amore con il Messico, non lo so, ma è forse per qualche strano gioco del destino che lì il nostro autore vorrebbe andare. Non mi chiedete di ripetere titolo e autore, è tutto così difficile! Faccio semplicemente una condivisione con il classico copia-incolla. Ecco quindi il brano in questione, un po’ country-folk. Michal Tučný-Všichni jsou už v Mexiku

E’ un brano molto più struggente, questo che sto ascoltando adesso. Io sono un po’ così, come il sound di questa musica, per questo la condivido Marie Rottrová – Lásko, voníš deštěm

Oggi ho iniziato la giornata abbastanza male. Delle litigate familiari mi hanno un po’ rovinato la mattinata. Adesso le cose vanno un po’ meglio, ma sono ancora un po’ abbacchiato. Vorrei rasserenarmi con il mondo, provando a sorridere. In cecoslovacco di dice Usmev, che è il brano proposto da Modus – Usmev

https://youtu.be/_8Vly_Kl4Qs

Ho una gran voglia di riproporvi Marie Rottrova. La sto ascoltando ancora adesso, oltre ad essere brava è anche una bella ragazza, e mi piace proprio. La sto vedendo in questo video Marie Rottrová – Markétka

Sono curioso di vedere chi arriverà adesso, anche se poi non è detto che lo condivida. Vediamo, comunque. La Rottrovà lascia il posto a Zit Jako kaskader, che avendolo già proposto, non condividerò di nuovo. Andiamo avanti allora con Vera Martinova che ci propone questa cover di un brano americano, che in Italia era stato portato al successo dai Profeti con gli Occhi verdi dell’amore. Qui in Cecoslovacchia, abbiamo invece Dal Jen Vejdi – Vera Martinova

Anche questa è una cover, di un brano penso più vecchio, degli anni 50/60, me lo ricordo comunque cantato in orinale, inglese, quindi. Questo, cantato da Yvonne Pfenosilova, non è niente male.  Yvonne Prenosilová – Boty Proti Lásce (1966)

Sotto il segno dell’attualità, ecco invece un brano più moderno. Ce lo dice anche il nome di questi interpreti ed autori, che si fanno chiamare Turbo Chtěl jsem mít

Negli anni ’80, credo, ascoltavo questo brano, cantato da non mi ricordo chi. Ecco comunque quest’altra cover, per la voce di Petra Janu – Uz Nejsem volna

https://www.youtube.com/watch?v=nJFeqh9pqUc

Da Bambino

Stanno presentando il Galaxy 5 G, dicono che fotografa bene. E che cosa mi interessa? Io sono qui, mi voglio rilassare, non voglio pensare per niente a queste cose. C’è già troppa tecnologia nella nostra vita, eppoi, adesso c’è Marcella Bella, scusate se è poco. Non è già lei il futuro, l’avvenire? Si, decisamente sì, anche perché la sua canzone, si intitolava proprio così. Marcella Bella – L’avvenire

https://youtu.be/KukpvwEvY-M

Penso sia bello condividere le ambientazioni del tempo, per questo vi propogo questo brano in un video d’epoca. Suggestiva la scenografia, e anche la performances, rigorosamente dal vivo, non in playback. Molto bella lei, sia come ragazza che come voce. Bellissima anche la canzone, inutile dirlo. La versione originale, tra l’altro, è ancora disponibile su spotify e penso anche su altre piattaforme di streaming. Bellissimo anche il brano che vi propongo adesso, di un certo Roberto Soffici. Penso di essere oggi uno dei pochi che si ricorda di questo interprete ed autore. Quelli della mia generazione, però, forse avranno cantato e sognato sulle note di questa All’improvviso l’incoscienza – Roberto Soffici

Quanti drammi, dubbi e problemi esistenziali venivano raccontati in certe canzoni…..Peccato che oggi, pezzi  così, non ne facciano più. E’ tutto molto più “liquido”, passatemi il termine. Sembra non ci sia più sostanza, immaginazione, fantasia. Volete mettere, per esempio, quella che aveva Sergio Endrigo? Lui, oltre all’immaginazione e la fantasia, aveva tanta poesia e creatività. L’Italia, gli deve molto, è per questo che vi propongo uno dei suoi brani più conosciuti, Lontano dagli occhi – Sergio Endrigo

https://youtu.be/XR2IGpNxzBA

“Da bambino il bene più grande che hai è l’ingenuità, poi se ne va, e in te no non resta più che il ricordo di felicità, di un tempo che non tornerà…Da bambino, guardi il cielo, scopri il sole e sei contento, tu sorridi e una mano, ti dà tutto ciò che vuoi. E poi, un giorno tu, incontrerai una folla che correndo ti trascinerà ma se cadi non ti aiuterà. Da bambino non sei solo ma da uomo puoi sperare che una donna ti sorrida, mille cose scoprirai. Ma se cadi non ti aiuterà….”Scusate, avevo talmente tanta voglia di sentire questa canzone, che non mi sono accontentato dell’audio, ho sentito il bisogno di trascrivere anche il testo! Era comunque davvero un bambino Massimo Ranieri. Era infatti Sanremo, nel lontano 1967. Massimo Ranieri – Da bambino

Dopo diversi classici, vorrei scoprire anch’io qualcosa di nuovo. Un po’ del nostro tempo migliore era un album del 1975 dei Pooh. Estraggo da questo lavoro di ormai 45 anni fa un brano completamente strumentale, che non conoscevo. Si intitola Mediterraneo

A proposito di scoperte, vorrei concludere la mia serata con una scoperta fatta proprio oggi. Una bella canzone, presentata, suonata e cantata, guarda un po’ il caso, proprio quest’anno a Sanremo. Anche l’autore è molto attuale, è proprio un artista che si è affacciato sulla scena solo da pochi anni. Si chiama Francesco Gabbani, e ha ottenuto un buon successo con il suo Viceversa – Francesco Gabbani