Una Malinconica Collina

http://mrg.bz/HdBamBL’autore è The National, un nome importante, una voce calda, ed anche degli archi ad accompagnarlo in questa colonna sonora del film Game of Thrones, una guerra di troni. Il titolo del brano è The Rains of Castamere The National – The Rains of Castamere

https://youtu.be/ECewrAld3zw

 The Rifle’s Spiral, brano degli Shins tratto dal loro ultimo disco, di quest’anno. Rifle, che io avevo sempre conosciuto come una marca di jeans, tradotto vuol dire fucile, il fucile di Spiral The Shins – The Rifle’s Spiral

 Bright Eyes, sempre con una pregevole interpretazione. Già apprezzati in altre occasioni, adesso li ascoltiamo in The Center of the World, idea veramente bella di riunire tutto in un luogo, un’idea, un pensiero Bright Eyes – The Center of the World

 Accompagnato da un’essenzialissima chitarra, che sempre stia facendo degli esercizi con le scale musicali, ecco Elliott Smith, autore che incontriamo per la prima volta. Prematuramente scomparso nel 2003, all’età di 34 anni, lo ascoltiamo con Sweet Adeline Elliott Smith – Sweet Adeline

Blue Sky, solo che non parliamo di cielo, ma ancora una volta di Tv e cinema. Questo brano di Jason Collett è infatti stato una colonna sonora della serie televisiva americana The L Word Jason Collett – Blue Sky

 Ohbijou nome veramente stranissimo di questo gruppo musicale canadese, in realtà una piccola orchestra, visto che sono in 6, ognuno di loro multistrumentista. Più semplice il titolo della canzone che ci propongono, New Years Ohbijou – New Years

 Un pianoforte, ma non per la musica classica, anche se il nome dell’autore la ricorda. Si chiama infatti Hayden, ed è impossibile non accostarlo ad Haydn, compositore austriaco del 18° secolo. Eppure questa The Van Song, ha veramente qualcosa di classicheggiante, e la propongo volentieri perché è originale Hayden – The Van Song 

http://mrg.bz/zS68kqSu una collina malinconica, quella dove ci portano i Gorillaz con il loro brano On Melancholy Hill. Tutto si può dire, tranne che sia una canzone triste. E’ una musichetta, spensierata, ritmata, un po’ elettronica, che vale la pena di ascoltare Gorillaz – On Melancholy Hill

 Cosa si può dire di una ragazza? Di tutto, anche che i Nirvana ci fecero una bella canzone, che fu un successo. Tutti la ricorderanno, questa About A Girl inclusa nell’ album MTV Unplugged In New York, del 1994 Nirvana – About A Girl

https://youtu.be/Y0Dwk1vi5Lw

 La tua decisione, Your Decision. Un titolo perentorio, e trattandosi degli Alice In Chains, andiamo sul sicuro. Ma siamo sicuri di essere sicuri? In copertina c’è un cuore, notoriamente restio a comandi ed imposizioni. Di sicuro, forse, c’è solo questa bella musica Alice In Chains – Your Decision

 

Tutto l’Amore

All’incrocio tra musica classica, lounge, ambient; Endless Sleep, catalogato come brano Rock, è in realtà qualcosa di diverso. Un esperienza sonora ideale per iniziare il nostro viaggio musicale di oggi. A fare da apripista i The Beauty of Gemina The Beauty of Gemina – Endless Sleep

Island Letter, una traduzione intuitiva, il significato però è difficile da comprendere, forse metaforico. La musica è un R & B di annata. A cantare, nel lontano 1974, Shuggie Otis Shuggie Otis – Island Letter

 Falling, disco del 2005 di Deine Lakaien, piacevole da ascoltare ed attinente alla realtà che stiamo vivendo. I’m falling, io sto cadendo, viene detto ripetutamente ed in maniera ossessiva nel corso della canzone. Malgrado stia cadendo, il risultato che ne esce con questo brano non è male Deine Lakaien – Falling

  http://mrg.bz/Woqoqe

A spezzare delle sonorità e delle timbriche forse troppo convenzionali, ci pensa questa canzone divertente di Wilco, che si intitola I Might, potrei. Il disco è del 2011, fa parte dell’album The Whole Love, tutto l’amore Wilco – I Might

 Quando la guerra venne, When The War Came. A cantare i Decemberists gruppo eclettico di Portland, Oregon. Praticano infatti tantissimi generi: pop, rock folk. Gli strumenti musicali che utilizzano sono svariati, anche fisarmonica, organo e contrabbasso Decemberists – When The War Came

 Glenn Richards, sempre accompagnato dal marchio di fabbrica GR. Adesso ci propone Barfly Prometheus, Prometeo chiaccherone. Che dire di un titolo così? Che non si capisce, del resto lui non è nuovo ad espressioni amletiche Glenn Richards – Barfly Prometheus

 Dopo tante parole ecco un brano strumentale. A proporcelo Alex Lloyd, artista australiano di Sydney, classe 1974. Ci propone la sua difesa personale, non un saggio di karate, ma 4 minuti di musica pop, intitolati appunto Self Defence Alex Lloyd – Self Defence

 Ancora lui, Alex Lloyd. Un po’ perché mi è piaciuto, un po’ perché non mi sembrava giusto lasciarlo così, senza parole. Sa infatti anche cantare, e questa volta si presenta con Hello The End. E’ giusto salutare la fine, che poi può essere l’inizio di qualche altra cosa Alex Lloyd – Hello The End

 Vieni a casa con me, non c’è male come invito. A rivolgerlo You Am I che nel 1998 ha pensato bene di intitolare così la sua canzone, che per l’appunto in originale è Come Home Wit’ Me. Tutto molto essenziale, quindi: nome, autore, ed anche album, il cui titolo è You Am I’s #4 Record You Am I – Come Home Wit’ Me

 

Pazzo Mondo

Who Are You, degli Who. Una canzone che sicuramente merita di essere ricordata. Io la conoscevo, ma erano tanti anni che non la ascoltavo. Il brano e l’album uscirono nel 1978 con un grosso successo commerciale negli Stati Uniti, in Canada e Gran Bretagna Who – Who Are You

https://youtu.be/r5kmCgVhADY

http://mrg.bz/f783WP

Niente può essere paragonato a quando tiri i dadi e giuri che il tuo amore è per me. Un brano che porta la firma di Finley Quaye artista scozzese di origini africane, per l’occasione insieme alla cantautrice Beth Orton in questa canzone intitolata per l’appunto Dice, che tradotto significa, dadi Finley Quaye – Dice

 Amarillo, città americana del Texas, ma anche un fiore, una pianta, ed il titolo di questa canzone dei Gorillaz. Il disco è del 2011, lo trovo interessante, ascoltabile, orecchiabile e forse in un prossimo futuro, memorabile Gorillaz – Amarillo

 Rumer è il nome di questa autrice. Molte notizie in rete su Rumer Willis, ma lei non è l’attrice figlia di Bruce, è una singer, songwriter che proprio quest’anno è uscita con questo disco, Be Nice To Me, sarebbe bello per me Rumer – Be Nice To Me

 Dai giorni nostri, ai giorni passati, quelli che videro protagonisti i Crowded House con il loro brano Private Universe. Il disco uscì nel 1993 e mi ricordo di averlo ascoltato. Questo titolo Universo privato è significativo, ma anche l’album Together Alone, insieme da soli, non è da meno Crowded House – Private Universe

Pazzo mondo, Mad World, dei Tears for Fears. Se fosse solo pazzo, ci sarebbe da ridere. Invece è anche cinico, spietato, egoista, crudele, e via discorrendo. Per fortuna che quelli come noi non perdono le speranze, sopratutto se c’è una bella canzone Tears for Fears – Mad World

Possiamo ancora essere amici? Can We Still Be Friends? A cantare questo brano, che ha fatto anche da colonna sonora al film Vanilla Sky, Todd Rundgren. Tom Cruise e Penelope Cruz erano i protagonisti di questa pellicola, uscita nel 2001 Todd Rundgren – Can We Still Be Friends?

 La cresta blu delle montagne, questo titolo proprio il giorno della tragedia sul Monte Bianco. Una frana, ed alcuni alpinisti non ce l’hanno fatta. Noi che invece esploriamo le vette della musica, siamo arrivati fin qui, fino ad Haley Bonar con la sua Blue Ridge Mountains Haley Bonar – Blue Ridge Mountains

 Perry Keyes, arriva con un Poor Boy, un povero ragazzo. Come vedete non ci discostiamo dal genere meditativo, riflessivo, dubitativo e introspettivo. I risultati, dal punto di vista musicale, per questa canzone mi sembrano buoni Perry Keyes – Poor Boy

 

Vancouver

Estate caldissima, afa soffocante ed un desiderio, espresso anche dal titolo di questa canzone di Tom Waits. Il brano si intitola, piove su di me, Rains on Me e lui canta sempre nel suo stile, così, vissuto Tom Waits – Rains On Me

Un ragazzo giovane, un iniezione di dinamismo, una voce pulita ed una città del Canada. Questi gli ingredienti di Vancouver, cantata da Jeff Buckley, artista di cui ci occupiamo per la prima volta, con questa canzone risalente ormai ad una quindicina di anni fa  Jeff Buckley – Vancouver

Talking Heads è sicuramente un gruppo molto conosciuto, non hanno quindi bisogno del blog per essere conosciuti. Eppure c’è questa canzone che trovo interessante, si intitola Psycho Killer, è ritmata, piacevole da ascoltare  Talking Heads – Psycho Killer

Un inno alla spensieratezza, questo Come Anytime. Anche il titolo parla chiaro, venire in qualsiasi momento, quindi senza appuntamento. Qualsiasi momento va bene anche per questa canzone, visto che il suono e le chitarre vanno che è una meraviglia Sunfly Karaoke – Come Anytime 

Maldonne, titolo di questo brano di Vladimir Cosma. Ci riporta a vecchie atmosfere, da film anni ’60. Dispiace solo che questa sensazione duri troppo poco, visto che sono poco più di due minuti. Ascoltiamoci comunque la musica di questo compositore rumeno, classe 1940 Vladimir Cosma – Maldonne

 Una strada tradizionale, quella scelta da Ben Sollee e Daniel Martin Moore. Il loro genere è pop alternativo, ma utilizzano strumenti rigorosamente classici. Sono gli autori di My Wealth Comes To Me, titolo del prossimo brano Ben Sollee e Daniel Martin Moore – My Wealth Comes To Me

 Cat Power, cantautrice americana quarantenne, classe 1972. La conosciamo, avendola già proposta. Questa volta ritorna con Sea Of Love, da un disco del 2008, colonna sonora del film Juno, che vuol dire Giunone. Il film, narra la storia di una sedicenne che resta incinta dopo la sua prima esperienza Cat Power – Sea Of Love 

The Last Day of Summer

Un disco del 2000 dei Cure. L’album era Bloodflowers, i fiori del sangue. Siamo in puro stile dark, come si vede anche dalla faccia spiritata in copertina. Eppure il brano è solare, non per nulla si intitola The Last Day Of Summer, l’ultimo giorno d’estate Cure – The Last Day Of Summer

Alla fine….be’, sono nato. Eh già, direbbe Vasco Rossi, che in questi ultimi giorni si è sposato. Noi invece ci concentriamo su Morrissey, che vediamo in una copertina classicheggiante dove è in una posa da violinista. Qui per cantarci At Last I Am Born Morrissey – At Last I Am Born

C’erano una volta, i Byrds, più di 40 anni fa, nella seconda metà degli anni ’60. Erano in 5 e venivano dagli Stati Uniti. In attività fino al 1972, poi hanno continuato come solisti. Per ascoltarli, ho scelto So You Want To Be A Rock ‘N’ Roll Star Byrds – So You Want To Be A Rock ‘N’ Roll Star

 http://mrg.bz/3fwsghSulla nostra strada, l’aria che respiro, come è naturale che sia, solo che si tratta degli Hollies, con un titolo proprio così, canzone molto famosa che ha avuto successo e che sarà già conosciuta, ma è sempre bello riascoltare The Hollies – The Air That I Breathe (Album Version)

Jack Johnson, nome tipicamente anglosassone, che incontriamo per la prima volta. E’ un cantautore e surfista americano. Per quanto riguarda questa specialità, è un figlio d’arte, mentre per quanto riguarda la musica, oltre ad essere bravo ha devoluto in beneficenza alcuni premi vinti. La canzone che ci ascoltiamo per l’appunto, parla di cuore You And Your Heart Jack Johnson – You And Your Heart Empty Space

What it is, una delle prime frasi di inglese che si imparano.A dire così con il prossimo titolo Mark Knopfler. Sembrano i Dire Straits, in effetti un po’ lo sono visto che lui era il fondatore ed il leader carismatico Mark Knopfler – What it is

I Powderfinger in Burn Your Name, che se non sbaglio potrebbe voler dire brucia il tuo nome. Distruggere una delle poche certezze che si hanno; ci vuole tanta energia, per farlo e per pensarlo. Loro sicuramente ce l’hanno, e si sente da questa canzone Powderfinger – Burn Your Name

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0e/Emory-El_Paso.jpg

I Fought The Law, ho combattuto la legge. A cantare i Bobby Fuller Four, mai sentiti né loro né la canzone. Posso essere scusato, visto che era quando sono nato che avevano successo. Sono lontani non solo con gli anni, ma anche con la provenienza. Si sono formati a El Paso, in Texas, nel 1962 Bobby Fuller Four – I Fought The Law

http://mrg.bz/RTkVg6La trasfigurazione, un concetto religioso che troviamo nel titolo di questo brano di Sufjan Stevens.The Transfiguration è una canzone arrangiata in modo inusuale, ritmata, con il banjo. L’album è Seven Swans, del 2004. Vuol dire 7 cigni, ed un cigno c’è anche in copertina Sufjan Stevens – The Transfiguration

Switching Off, una parola che abbiamo usato anche noi, per capire il passaggio al digitale terrestre. Si tratta di uno spegnimento, qualcosa che finisce, induce alla malinconia, come in effetti sembra dall’ascolto di questa canzone degli Elbow Elbow – Switching Off

Sleep Alone

The First Time I Ran Away, il titolo di questo bellissimo brano di M.Ward. La prima volta che sono scappata. Veniamo raggiunti da una ventata di freschezza, ascoltando i suoni di questa canzone, peraltro recentissima, perché il disco è di quest’anno M.Ward – The First Time I Ran Away

 Bright Eyes, ormai una presenza fissa in questo blog. D’altra parte la classe non è acqua, e si sente anche da Nothing Gets Crossed Out, brano pubblicato nel 2002 la cui traduzione sarebbe, niente viene cancellato Bright Eyes – Nothing Gets Crossed Out

Husky, conosciuto come un tipo di giubbotto, autunnale. Adesso lo scopriamo anche come autore, con questo disco uscito proprio quest’anno. Suoni subito convincenti, passiamo allora al titolo, che è: Tidal Wave, maremoto Husky – Tidal Wave

 Una facile via di uscita, quella che probabilmente tutti sogniamo, per uscire da questo torpore, questa sonnolenza. A cantarcela, senza metterci molto, visto che sono meno di due minuti, ci pensa Gotye con la sua Easy Way Out Gotye – Easy Way Out

 Saved By The Music, una canzone melodica di Justin Hayward, insieme a John Lodge. Un genere classico contemporaneo, di facile ascolto. Inusuale, ma anche lontano nel tempo. E’ stato pubblicato nel 1975 con l’album Blue Jays, azzurre ghiandaie, e ci vorrebbe qualcuno che mi dica cosa siano Justin Hayward & John Lodge – Saved By The Music

 Ci pensano i Kansas a riportarci sotto il segno della modernità. Siamo sempre a metà degli anni ’70, ma questa volta il genere è progressive, ed il titolo di questa canzone è The Pinnacle, pinnacolo. Accidenti a queste parole difficili Kansas – The Pinnacle

 http://mrg.bz/iAvdkc

La voce un po’ distorta e sussurrata, suoni elettronici, atmosfera ovattata in questo brano di dieci anni fa di Moby. Si intitola sleep alone, dormire da solo. Per molti di noi sarà un ricordo. Per lui mi sembra una cosa sconvolgente, da come canta Moby – sleep alone

 Golden Smog, nome stranissimo di questo autore. Affascinante, questo mondo dove tutto funziona alla rovescia. E’ fantastico, e questo brano hanno pensato bene di intitolarlo Beautiful Mind. Tra l’altro ad ascoltarlo non è niente male Golden Smog – Beautiful Mind

 Ci dicono di fare un sorriso, per sentirsi meglio. Adesso è anche il titolo di una canzone di Pete Murray. Smile la canzone che canta. L’album è See The Sun del 2005. Sempre solare ed ottimista, quindi, con questi appellativi. E secondo me non sbaglia, essendo nella ricca Australia, nonostante gli squali Pete Murray – Smile

 Un autore di nome Chris Whitley con la sua Living With The Law. Ha intitolato così sia l’album sia il brano che vi propongo. Era l’anno 1991, quindi più di vent’anni fa. Sono andato a leggere qualcosa non conoscendolo, purtroppo ha finito la sua corsa nel 2005, a solo 45 anni. Ci ha lasciato una quindicina di dischi Chris Whitley – Living With The Law

 

Miss Sarajevo

http://mrg.bz/lz9dSJ10538 Overture

Inizia con gli archi, che suonano da soli, questo brano dell’Electric Light Orchestra. Continua in maniera classica, direi sinfonica. Nonostante loro siano famosi per il loro pop rock. Evidentemente la bella musica non ama troppo le etichette, quindi rimaniamo ad ascoltare Electric Light Orchestra – 10538 Overture

Suoni elettronici, sintetici, una musica avveniristica, come si usava negli anni ’80. Sotto il segno della modernità, questa You Don’t Believe di Alan Parsons Project. Sente forse il peso degli anni, un po’ perchè ne sono passati quasi 30, il brano è del 1984, un po’ perché come autore sembra quasi scomparso dalla scena Alan Parsons Project – You Don’t Believe

A Different Sky di Jon Lord. Titolo emblematico, per ricordarlo il giorno della sua morte. Un brano con una musicalità molto intensa e profonda. Fa parte di un album che l’ex tastierista dei Deep Purple ha inciso da solo. Pictured Within del 1998 Jon Lord – A Different Sky

Journey e Departure, rispettivamente autore ed album. Due parole che però in realtà sono legate, come significato. Journey vuol dire viaggio, Departure partenza. Proviamo ad attaccarci anche il titolo del brano. E’ un abbinamento un po’ più azzardato, ad ogni modo la canzone è Natural Thing, una cosa naturale Journey – Natural Thing

Quando un uomo cieco piange, When a Blind Man Cries, sotto il segno dei Deep Purple, quindi ricordando Jon Lord. Un brano che non rientra negli stereotipi di un certo tipo di musica heavy. Mi sembra anzi molto caldo, di facile ascolto, melodico Deep Purple – When a Blind Man Cries

http://mrg.bz/CxpJcb

Sempre Deep Purple, con un loro cavallo di battaglia. Non Smoke On The Water, ma forse ugualmente significativa, questa Child in Time Deep Purple – Child in Time

Renée Rebecca Geyer, australiana, nata a Melbourne, classe 1953. E’ una cantante che si è cimentata con vari generi. Noi la ascoltiamo in un brano pop del 1998. Si intitola Heaven, che neanche a farlo apposta, vuol dire cielo, inteso come paradiso Renée Geyer Heaven

Canta da quando aveva 14 anni, ovvero dal lontano 1956. Non si è mai fermata, e continua tuttora, che di anni ne ha 70. Sto parlando di Aretha Franklin, altra primadonna della musica, che adesso ascoltiamo con I Say A Little Prayer Aretha Franklin – I Say A Little Prayer

https://www.youtube.com/watch?v=KtBbyglq37E

Sotto il segno di canzoni emblematiche, che hanno fatto la storia della musica, e non solo. Miss Sarajevo, per ricordare quello che avvenne in questa città. George Michael, canta, questa volta in una veste più seria rispetto ad altre interpretazioni George Michael – Miss Sarajevo

A.A.A. – Anyway, Anyhow, Anywhere

Lay Down Sally, appoggiare in basso, stendere Sally. Per fare che cosa? La malizia è necessaria, altrimenti non si spiega come si possa mettere una donna in quella posizione. La canzone è poi ritmata, al suono delle chitarre, essendo lui 

Eric Clapton – Lay Down Sally

 

The Smashing Pumpkins, li propongo anche stasera, per questo album Oceania, uscito da poco. Tra l'altro anche il titolo di questa canzone è tremendamente attuale. My Love Is Winter, il mio amore è l'inverno. Giustamente….con questo caldo!

The Smashing Pumpkins – My Love Is Winter

Adesso che la musica ha preso il volo, non abbiamo paura di niente, e di nessuno. Anche se questi autori si chiamano Killers. Ma non spaventano, anzi, fanno una buona impressione. Il loro pezzo è Somebody Told Me

Killers – Somebody Told Me

Senza farsi tanti problemi anche gli Who. Dicono infatti Anyway, Anyhow, Anywhere, in qualche modo, da qualche parte. Un brano incluso in una collezione definitiva del loro repertorio. Il sound è quello degli inizi, infatti questo è un singolo del 1965

Who – Anyway, Anyhow, Anywhere

Tra classico ed elettronico, questa Prologue – 1945 di Pete Townshend. Mente creativa, ha concepito questo pezzo veramente pregevole, con questo titolo curioso, a me il 1945, più che un prologo, sembra un epilogo. Ma probabilmente sono vere tutte e due le cose

Pete Townshend – Prologue – 1945

Band of Horses, sono contento di riproporli, è già passato un po' di tempo dall'ultima volta che li abbiamo ospitati in questo spazio. Adesso ci presentano Laredo, città di media grandezza del Texas a cui penso si riferiscono

Band of Horses – Laredo

Ancora cavalli, anzi si tratta di un cavallo solo. Pallido, chiaro, debole, smorto, slavato. Come animale dovrebbe essere il simbolo del vigore, invece lo chiamano pale, che tradotto, come risultato da tutti quegli aggettivi appena sopra elencati. Autori del brano gli Smashing Pumpkins

Smashing Pumpkins – Pale Horse

Flume, un canale artificiale, ovvero l'ultima cosa che ci si aspetterebbe di trovare. Un corso d'acqua che il nostro autore, Bon Iver, non sembra particolarmente contento di solcare. La canzone è abbastanza sottotono, ma comunque interessante

Bon Iver – Flume

Recent bedroom. E si va almeno con la seconda parola, ad un argomento consono all'orario. Mezzanotte e mezzo, la cosa più naturale è pensare ad una camera da letto. Se poi è anche recent, vuol dire che il protagonista la cambia spesso. A cantare Atlas, che non è Atlas Ufo Robot, bensì Atlas Sound

Atlas Sound – Recent bedroom

Black Mirror

Il pop alternativo di Sigur Ros. Va in scena qualcosa di suggestivo, che richiama gli echi di una terra lontana. L’Islanda, da dove viene il nostro autore. Ha intitolato questo brano Ég anda, il cui significato tradotto nella nostra lingua è respiro Sigur Ros – Ég anda

   

Qualcosa di misterioso, come quello che ci può essere dietro uno specchio nero. Non è la più bella del reame, è al massimo la più bella della musica. Un vezzo che penso gli Arcade Fire non hanno, è solo la loro canzone che si intitola così, Black Mirror Arcade Fire – Black Mirror

Una canzone parecchio verbosa, e dura anche molto, otto minuti e mezzo. Avranno tanto da dire e da raccontare, o piuttosto da tirare fuori. E fanno bene, intitolandosi il pezzo Spitting Venom che vuol dire sputare veleno. Loro sono i Modest Mouse Modest Mouse – Spitting Venom

I Pixies, preceduti da ovazioni che li festeggiano e li incitano. Siamo all’Austin City Limits Festival, da dove si esibiscono in questo live dell’anno 2004. Il titolo della loro canzone è Debaser, bella è funziona come una scossa o carica elettrica Pixies – Debaser

Bjork, un nome abbastanza ricorrente, anche se noi non ce ne siamo mai occupati. Adesso è arrivato il suo momento. In scena da più di 35 anni, dal 1976, praticamente fa tutti i generi di musica. Ha pubblicato la bellezza di 18 album. E’ musicista, cantante, compositrice ed attrice. Eclettica, versatile, polivalente e brava. Adesso ci fa ascoltare Cosmogony, cosmogonia, che penso tutti sanno cos’è Bjork – Cosmogony

Bring Me To Life, riportami alla vita. Perbacco, ma è proprio quello di cui stavamo parlando, l’argomento al centro di tutte le nostre discussioni. Per fortuna che c’è Evanescence, non nuova a queste tematiche esistenziali. Adesso la ascoltiamo con questa canzone Evanescence – Bring Me To Life

Dalla collaborazione tra Will Gregory, tastierista e produttore di colonne sonore, e Alison Goldfrapp, giovanissima cantante nascono i Goldfrapp, che sono contento di presentare oggi per la prima volta. Attualissimo, il loro disco, si intitola Melancholy Sky Goldfrapp – Melancholy Sky

Decisamente indietro nel tempo a ritroso di 45 anni, in piena era psichedelica, troviamo questo Lucifer Sam dei Pink Floyd, inserito nel loro album di debutto The Piper At The Gates Of Dawn, il pifferaio alle porte dell’alba Pink Floyd – Lucifer Sam

Casualty, pensavo volesse dire casualmente, invece significa ferito. Parola di stringente attualità. C’è sempre qualcuno da soccorrere, per noi arriva invece sempre la musica, migliore antidoto alla noia e alla banalità. Questa canzone è di Missy Higgins Missy Higgins – Casualty

Jason Mraz è l’autore del prossimo brano. Di genere più consono ai miei gusti, questa I Won’t Give Up, non mi arrenderò, la traduzione. E’ la forza della ragione, della passione, dell’entusiasmo, quella che saprà tenere in vita una speranza. Nonostante tutto Jason Mraz – I Won’t Give Up

Look Around

Una canzone che io personalmente non conoscevo di Lenny Kravitz, la ascolto oggi per la prima volta, si intitola Fields Of Joy ed è del 1991. Nel ventunesimo anniversario del disco, è stato pubblicato nuovamente quest’anno

Lenny Kravitz – Fields Of Joy

http://mrg.bz/qTVG8r

I’m Lost Without You, sono perso senza te, oppure mi sono perso senza di te. A dire questa frase poetica, sono i blink-182 con il loro rock e questo disco, che hanno intitolato come loro. In copertina, ovviamente, oltre ad un disegno astratto, il loro nome con la minuscola ed il trattino

Blink-182 – I’m Lost Without You

http://mrg.bz/dK2vG6Sum 41, altro nome strano che ricorda una sigla, o una targa automobilistica. Sono gli autori di questa canzone, intitolata Crash. Il disco è Screaming Bloody Murder, urlare a squarciagola, cosa che per fortuna in questo pezzo non fanno

Sum 41 – Crash

 

Il tuo pollice giù. E’ questa la traduzione più verosimile di Under Your Thumb. Un’espressione di dissenso non da estendere a questo brano dei Godley & Creme, piacevole degli anni ottanta

Godley & Creme – Under Your Thumb

 

Texarcana, ed inevitabilmente si pensa al Texas, come in effetti è, trattandosi di una città di questo stato americano. Ed americani sono anche i R.E.M. Che cantano questa canzone nel 1991. Nascono per l’esattezza ad Athens in Georgia il 5 aprile 1980, come ci informa Wikipedia

R.E.M. – Texarcana

 

Altro gruppo storico del pop, gli Oasis, incidono questo brano nel 2008. Si intitola Falling Down ed a cadere purtroppo sarebbe una farfalla, colpita da una freccia che ha l’obbiettivo di centrare un bersaglio. Si vede infatti sullo sfondo la circonferenza a cerchi concentrici del gioco delle freccette

Oasis – Falling Down


http://mrg.bz/P0nEsJThe Man Who Sold The World, l’uomo che mise in vendita il mondo. Purtroppo ce ne sono tanti, tutti i giorni. Parlando di musica, anziché di cronaca nera, qui c’è questa canzone dei Nirvana, sempre all’insegna dell’easy, soft di piacevole ascolto

Nirvana – The Man Who Sold The World

Un occhio che ci guarda, dalla copertina di un disco recente. Il brano che vi voglio presentare, infatti, si intitola Look Around ed è dei Red Hot Chili Peppers. Guardarsi intorno, come ripetono ossessivamente ed in maniera ritmata, in questa canzone tutto sommato piacevole

Red Hot Chili Peppers – Look Around

 

Ed è Easy proprio il titolo di questa canzone di Tracey Thorn, che presentiamo per la prima volta. E’ una cantautrice inglese, nata nel 1962, conosciuta per l’appartenenza al duo Everything but the girl

Tracey Thorn – Easy