Summer Sun

E’ il 14 luglio, una festa francese, spiccatamente francese. La presa della Bastiglia, per caso? Non lo so, dovrei cercare un libro e mettermi a ripassare degli argomenti di storia. Ruen, peraltro, località transalpina, mi ha spinto a parlare di queste cose. Ruen è anche il nome del prossimo autore, o dei prossimi autori, 2 fratelli, essendo il nome completo Ruen Brothers. Ci propongono la loro Summer Sun – Ruen Brothers

La musica mi convince. L’interpretazione e la voce anche. Per le parole, sinceramente, non so cosa dire, anche perché dice che vorrebbe vivere nel sale, più precisamente, I should live in Salt. Non so se intendeva l’acqua di mare, forse….Il nome dell’autore, anche lui stranissimo, è quello di Asgeir – I Should live in salt

Sai la gente è strana, prima si odia poi si ama. Quindi la gente cambia. Lo diceva molti anni fa Mia Martini, oggi, ugualmente, con altre note ed un altro sound, lo dice un certo Mipso, con la sua People Change – Mipso

Ci sarà anche una poetessa americana, a cantare il prossimo brano. Un pezzo, come quelli che si usavano una volta, con un sapore spiccatamente di cantautorato, si chiede e ci chiede, Can I Stay, e la voce è quella di Ira Wolf – Can I Stay

L’amore non è bello, se non è litigarello. Lasciatemi ritornare un po’ sui miei passi, per ripercorrere quella che è la mia storia, proponendovi un brano che sì, davvero, io ho amato molto. La voce è quella di Jimmy Fontana – L’amore non è bello, se non è litigarello

Infatti, sempre per ritornare alla mia storia, ero in un giardino, in vacanza in Inghilterra, e per la prima volta sentivo questo brano, di Gilbert O’ Sullivan. Oltremodo inglese, lasciamoci cullare e godiamo questa sua What’s in a Kiss – Gilbert O’ Sullivan

Problematico questo titolo. Dayzead Inn Daydreams. Chissà cosa vorrà dire….Problema e argomento secondario. La propongo comunque perché è una bella canzone e la voce è quella degli Ariel Pink – . Dayzead Inn Daydreams

https://www.youtube.com/watch?v=YXKLqVCz8SA

Altro autore che mi piace molto si chiama Cass Mc Combs. Di lui, vi vorrei fare ascoltare questa sua, Switch. Beninteso, continuando a parlare di musica, e non di tecnologia e del digitale terrestre. Cass Mc Combs – Switch

Mi fanno gioire, esaltare, amare, intristire e disperare. Quante cose mi fanno fare, le mie ragazze. Sono le my girls, cantate, con una babele di voci dagli Animal Collective – My Girls

Anna Bellanna

Farsi un drink, con due pastiglie. Il tutto per cercare di rilassarsi. Ma non sarà mica la morte di nessuno, mettersi a cucinare, alle 7 di sera? Lo fanno tutti!! E va bene, dai, diamo alle cose la loro giusta importanza. Rimettiamo un po’ di ordine, magari con questo brano di Damien Jurado, che manco a farlo apposta, si intitola allocate, assegnare. Damien Jurado – Allocate

Ceno, metto a posto, rigoverno, e mi torna in mente un motivetto di mezzo secolo fa, proprio adatto al mese che è da poco iniziato. Si intitola luglio, naturalmente. Lo conoscerete tutti, penso, o tanti di voi. Per fortuna, dico io, che Riccardo Del Turco, non tradisce, e rimane fedele a quella che è ed era, la versione originale del suo celeberrimo successo. Riccardo Del Turco – Luglio

https://youtu.be/O2Xtq_0T38w

Al mare, dico io, ci sarà una certa Anna. Profuma di salvia, si annoda i capelli, e cerca sassi dorati e conchiglie rotonde, ha il cuore che batte, si scioglie il corsetto e sulla sabbia si lascia amare. Quante belle cose che faceva, infatti non era solo Anna, era Anna Bellanna, ed era cantata da Lucio Dalla – Anna Bellanna

Non sarà stato l’unico ad avere una nemica amatissima, ma sicuramente è l’unica, che la cantava, questa sua amica. Io lo ascoltavo sempre, avrò avuto all’epoca circa 20 anni, e la voce è quella mitica di Gianni Morandi – La Mia Nemica Amatissima

Vorrei dirti che ti amo senza pudore, con un po’ di odio, ma senza rancore. Gianni è abbastanza complicato, io invece vorrei tornare a qualcosa di più semplice, con Giorgio Gaber, per esempio, che da solo sull’autostrada sta bene, come uno quando sogna…. Lasciamoci cullare allora dalla sua Illogica allegria – Giorgio Gaber

Se Giorgio Gaber era da solo sull’autostrada, sarà stato su una macchina normale……Io invece voglio andare su un pick up, e mi faccio dare un passaggio, nientemeno che dagli Hollies, che stanno viaggiando con questo bel brano, che non conoscevo, il cui titolo, per esteso è Pick Up the pieces again – The Hollies

Come sono fortunato a rilassarmi con queste belle canzoni! Passano i problemi, i momenti brutti, sembra tutto più bello, e riesco a fare anche delle cose utili ed interessanti. Infatti, non sto solo divagando, sto anche lavorando. Ed è sempre il momento, e…..non è mai tardi, per questo brano di Carole King, anche se lei dice il contrario con questo famosissimo It’s Too Late – Carole King

Mentre procediamo…..traduco così as we go along. Grazie, google traduttore, io non avrei saputo essere così bravo. E sicuramente mi aiutano ad andare avanti i Monkees – as we go along

Qualche volta, non so come mi sento. Ben detto, Todd Rundgreen. E’ un po’ il problema che ho anch’io, te però l’hai espresso e manifestato con questa bellissima canzone, che si intitola per l’appunto sometimes i don’t know what to feel – todd rundgren

White Rabbit

Dovevamo uscire, andare a fare festa o in giro per negozi e locali, ma abbiamo deciso di rimanere in casa. Complice un temporale e una grandinata, eccoci di nuovo a scrivere. Nonostante sia sabato sera. Immaginiamo magari di essere da qualche altra parte, per esempio a San Luis, con Gregory Alan Isakov – San Luis

Adesso ho chiesto aiuto al mio shazam, giusto per vedere, e soprattutto sentire, quello che mi propone. L’ultima volta che ho consultato l’applicazione, era per sapere il titolo di questo brano dei Johnny Hates Jazz, che ascoltavo negli anni ’80. Shattered Dreams – Johnny Hates Jazz

E se ci metto dentro qualcosa di italiano? Non sarebbe male, anzi sarebbe una bella idea, come dice anche Fred Bongusto – Che bella idea

Digiti White Rabbit, e trovi inevitabilmente, questo brano dei Jefferson Airplane. Avrà fatto giustamente la storia, ed è ricordato, a più di 50 anni dalla sua uscita. Jefferson Airplane – White Rabbit

Sono troppo celebrativo se ci metto anche un brano di George Harrison, interprete e autore che a me piace moltissimo? Penso di no anche perché non sono l’unico a pensarla così.  Ecco a voi, quindi Give Me Love – George Harrison

Io vedo un cuore verde e penso di non essermi sbagliato, ad aggiungere questo brano nella mia libreria. E’ molto bello, in effetti, quindi ve lo propongo volentieri. Di Father John Misty – Nancy From Now On

Chi si sposa? Il prossimo titolo è infatti Wedding Budz. Beh, credo che se c’è stato il suo matrimonio, con questo tempo, non sarà stato il suo giorno fortunato. Passano i secondi, e infatti non parla nessuno. Solo gli strumenti si esprimono, e sono quelli di Kurt Vile – Wedding Budz

https://www.youtube.com/watch?v=NHpyn6undE0

Da quanto non sentivo i Fleet Foxes!! Vale la pena di riascoltarli, anche perché finalmente arriva un altro brano molto poetico, questo loro Tiger Mountain Peasant Song – Fleet Foxes

Rimaniamo nella flora e nella fauna. Prima le tigri, adesso i cactus. Pianta ornamentale che non mi è troppo simpatica, ma adesso me la faccio piacere, anche perché me la porta Sam Evian con splendidi assoli di chitarra. Sam Evian – Cactus

Come siamo felici, nella prateria, che adesso è coperta di neve! Magari c’è anche un caminetto acceso, e la famiglia è tutta riunita. Non mancano neanche i cappellini a pon-pon, e la musica giusta, come questa, cantata da Ronny – Hohe Tannen

Se poi ci aggiungiamo anche Ricky Shayne, con un brano struggente, il quadro è proprio completo. Cosa avrà da farci ascoltare? Ma Lesson in Love, naturalmente!! Ricky Shayne – Lesson in Love

Polmone d’Acciaio

Se bruciasse la città, e brucia veramente. Non che avessi in mente questa canzone di Massimo Ranieri, non è neanche una di quelle che mi piace di più. La trovo però giusta per iniziare, visto il grande caldo. Ve la faccio sentire quindi. Massimo Ranieri – Se bruciasse la città

Se bruciasse la città, lui la salverebbe, e allora perché è un cuore ingrato? Non lo so….E’ che questa canzone, che vi propongo adesso, era stata scritta mezzo secolo prima. Quindi, raccontava una storia molto diversa. Interpretata da un sacco di cantanti, vi propongo la versione di Claudio Villa – ‘Core ngrato

Già è lunedì mattina, poi fa molto caldo, quindi è, sarà un’altra giornata boccheggiante e sonnacchiosa. Meglio andare piano, lentamente, come suggerisce il prossimo brano di Scott Orr – Slow Down

Scott non solo andava piano, andava giù, down. Non mi piace troppo scendere, preferisco se possibile andare da qualche parte. Scelgo allora una località, San Fermin. Non so di preciso dove si trovi, ma ci vado in compagnia della vocalist femminile degli The Hunger – San Fermin

Ah scusate. San Fermin non è né il luogo, né la località, si trattava della band. Per farmi perdonare, vi proporrò un altro brano pregevole, questo The Wind – Imaginary Future

Tra poco, dovrò decidermi ad uscire. Mi affaccio per la strada, non più tanto calda e rovente. Forse sarà bagnata da qualche goccia di pioggia. Non è di certo la strada ‘nfosa che si era immaginata tanti anni fa un certo Domenico Modugno – Strada ‘nfosa

Loro sono decisamente più moderni. Sto parlando dei Black Keys. Fanno in modo diverso, camminano attraverso l’acqua. Il loro brano si intitola infatti Walk Across the Water – The Black Keys

Ma non gli mancherà certo il fiato, se avranno un polmone d’acciaio. Il mio polmone d’acciaio, si dice My iron lung, ed è quello che dicono di avere i Radiohead con questo brano molto bello. Radiohead – My iron lung

Non mi sono impasticcato tanto, oggi. Prenderò sicuramente qualcosa questa sera. Non è mai troppo tardi! A darmi la capsula giusta, ci pensa per il momento Brian Eno con la sua capsula, o meglio Capsule – Brian Eno

The Time in the World

Ancora più caldo, che si soffoca. Già adesso, non si riesce a parlare. Godiamoci allora, magari al fresco di una bibita e dell’aria condizionata, questo brano interamente strumentale Dudle Moore Trio – The Millionaire

Non si parla più. Come un tempo, quando si litigava. Mettevamo dei lunghi musi e anziché brontolare o mandarsi a quel paese, si chiudeva la bocca. Non si parlava più…Adesso a farlo, è tra gli altri, il suono di un clarinetto. Il brano che vi presento è infatti anche questo strumentale, di Paul Desmond – A Taste of Honey

Finalmente una voce, a rompere il silenzio dei due brani precedenti. Una voce soul, quella di un certo Chuck Jackson, che ci propone la sua Any Day Now – Chuck Jackson

Si parlava del caldo, ebbene, non manca proprio. Stiamo bollendo ai 40 gradi del sole di questi giorni. Il sole, ecco, giusto, appunto. Ci dà la luce, la vita, mettiamolo sul banco degli imputati, oppure dedichiamogli una canzone, come questa, degli Antena – Camino del Sol

Non è un aria fresca, quella di oggi, di questi giorni, ma è comunque l’aria che ho respirato. L’aria che io respiro. Canzone semplice, poetica, forse la cover di una versione originale, più famosa, di cui non ricordo gli autori. Ecco comunque, per la voce di Albert Hammond – The Air that I Breathe

Un altro che va via. Ma dai…..se continuiamo così, è inevitabile che non rimanga nessuno. Ci estingueremo e qualche d’un altro verrà al nostro posto. Qui non si vive più, non si sta più bene. Vado un po’ di fantasia, ma è solo per presentare questo titolo Another Goes By – The Walkmen

Auntie, vuol dire zia? Vediamo, sì, proprio zia!! Ho avuto allora una zia aviatrice, almeno questo è quello che mi suggerisce prossimo titolo, Auntie Aviator. Che bello, chissà quante storie ci saranno, da raccontare. Intanto, le abbiamo dedicato un brano, per la voce di John Matyn, Beverly Martin – Auntie Aviator

Abbiamo tutto il tempo del mondo, o tutto il tempo nel mondo. Ragazzi, come mi piace questa canzone!! Erano tanti anni che non la ascoltavo. Mitica, eccezionale, per la voce di Louis Armstrong – We have all the time in the world

Poi vi dirò che cosa vuol dire, Anamour. Per il momento non lo so neanche io. So solo che è il prossimo pezzo di Serge Gainsbourg, interessante, quindi ve lo propongo. di Serge Gainsbourg – Anamour

https://www.youtube.com/watch?v=zjpDtcHS7Sg

Ma mi dite un pochino, chi sono questi Stereolab? E cosa sarà mai questo Boob Oscillator? Un nuovo apparecchio elettromagnetico, stereofonico, che hanno inventato? Mah, chissà….Per intanto ascoltiamoci questa loro proposta Lo Boob Oscillator – Stereolab

Airport Song

Non saprei davvero da dove iniziare, per parlare o per proporre qualcosa. Vogliamo iniziare da questa cover? Si tratta di un brano dei Beatles, reinterpretato da Gary Mc Farland. Il risultato non è niente male, anche se io in linea di principio, sono un po’ contrario alle cover. Ecco comunque a voi Because – Gary Mc Farland

Facciamo festa con una canzone estiva, che non per nulla si intitola A Summer Song. Giustamente, è il solstizio d’estate, l’inizio della più bella e calda stagione dell’anno. Chad and Jeremy – A summer Song

Si fa la storia, almeno quella della musica. Loro hanno avuto tanto da cantare, suonare, proporre. Sono arcifamosi, erano in 3 e sichiamavano Crosby, Still and Nash. Questo brano sicuramente lo conoscerete, anche se magari, sarà passato un po’ di tempo dall’ultima volta che lo avete ascoltato. Si intitola Only love can break your hearth – Crosby, Still and Nash

Adesso che inizia la stagione estiva, non vi dimenticate però dei nostri migliori amici. I migliori amici dell’uomo. Ecco allora un pezzo dedicato a loro, dog, per la voce di Nat Johnson – Dog

Lunedì prossimo, appuntamento su Atlantis, per la terza puntata di Chernobyl, nell’attesa, ecco un brano di Donovan, che si intitola proprio così. Donovan – Atlantis

Il nucleare. Non credo che Donovan si sia riferito a questo, sono mie libere dissertazioni, associazioni di idee. Mi fanno arrivare anche al prossimo pezzo, direi interessante, bello, poetico, ispiratore…..E’ degli Electric Light Orchestra, e si intitola Shangri-la – Electric Light Orchestra

Sembrava di ascoltare i fab 4, i Beatles. Il loro stile era un po’ così e forse gli ELO lo avevano un po’ ripreso. Continuiamo la magia con un’altra canzone prettamente estiva, o meglio vacanziera. Viene voglia di prendere l’aereo e partire, anche perché la prossima proposta si intitola Airport Song – Magna Carta

Abbiamo viaggiato nel tempo e nello spazio. Un po’ con la fantasia, un po’ superando la linea, o il confine del giorno. E’ iniziata da una ventina di minuti la domenica, e passo allora a farvi ascoltare anche In a Lonely Place – The Smithereens

Le ultime parole di sua mamma a suo figlio. Si ma…..che c’entra? C’entra, c’entra, se ad arrivare in scena è un certo Washington Philips con i suoi campanellini e la sua struggente Mother’s Last Word to her Son – Washington Philips

E’ il momento l’ora di qualcosa di più spensierato, anche per chiudere brillantemente, in bellezza. Facciamo allora un volo fantastico con i The Free Design e la loro Bubbles –The Free Design

Tell Me With Your Eyes

E’ giorno di paga, vero? No perché dico, essendo il 27…Non scherziamo, dai! E’ solo the day after. Il giorno dopo. Ci sono state le elezioni europee. Sono state anche un po’ politiche. Ci è contento, chi dispiaciuto, chi entusiasta e chi deluso. Per tutti, almeno qui dove scrivo, una giornata grigia, di pioggia. Anche i Teleman lo dicono, con questo titolo, Between the Rain – Teleman

Chissà se ci sarà un senso a questo nostro vivere. Me lo chiedo, mentre sto per prepararmi, per andare al funerale di una persona cara, una persona che mi ha cresciuto, quando ero un bambino. Penso a queste cose, mentre scorrono le note di Your Sweet Love – Lee Hazlewood

La tristezza, quella che viene e mi sovviene, in certi momenti, è anche sottolineata dal violino e dal flauto di questa Bonjour Tristesse. Come vedete, siamo molto in tema. La voce è quella di Juliette Greco – Bonjour Tristesse

Ragionando, parlando, pensando, discorrendo, viaggiando. Mi viene da dire così, ascoltando questa canzone. E’ di Rob Galbraith, e fa ripartire il divertimento, il circo della musica. Si intitola Tell Me with your eyes – Rob Galbraith

Hey Cowboy, dove stai andando? Fermati, sono passate le ore del giorno, fermati un po’, così potrà riposare anche il cavallo. Naturalmente, sto parlando per me, mi sto dicendo che essendo mezzanotte, è ora di andare a letto. Penso di farlo, ma non prima di aver ascoltato questo brano, di Lee Hazlewood – Hey Cowboy

Chissà cosa avranno in comune il miele e il fumo. Di sicuro, quest’ultimo fa male. Sono comunque stati messi insieme in questo brano che si intitola Honey and Smoke – Neko Case k.d. lang Laura Veirs

Vento, e tira vento. Non si sa che tempo voglia fare. Si aspettava un po’ di pioggia, invece niente. Continua a fare caldo, in più c’è questa instabilità fastidiosa. Recuperiamo e ascoltiamo allora qualcosa di semplice, essenziale, che ci riporti ad un po’ di tranquillità. Per esempio questa I still belong to you degli Imaginary Future. Io ti appartengo ancora….Eh già, non dubitavo! Imaginary Future – I Belong to You

Non la conosce nessuno, questa canzone. E’ scritta anche in modo stranissimo, in dialetto meridionale. No nun è overo. Com’è vecchia!! Sarà dei primi anni ’60, ascoltiamoci allora lo spirito vero di quei tempi, con Peppino Di Capri – No, nun è overo

Che cosa hai messo nel caffè? Brano questo invece conosciuto da tutti, almeno nella versione di Antoine. Questa che vi propongo è invece la cover realizzata da Lisa Ono – Che cosa hai messo nel caffè

C’è qualcuno che conosce cosa sia l’amore? Altra domanda, e altra voce femminile, ma forse più calda, accogliente, intrigante. Giusta per finire in bellezza. E’ quella di Irma Thomas, con la sua Anyone Who Knows what love is – Irma Thomas

Make it with you

Piove che è un piacere….forse non tanto per chi si trova lì fuori. Lampi e tuoni, vento e un violento acquazzone. Sta bene solo chi è in casa. Qui è tutto acceso, sono quasi le 23 ma siamo ancora, ahimè in piena attività. Dovrei mettermi a fare qualcosa, nell’attesa, scorrono le note di questa bella canzone di The Clientele – Reflections After Jane

E secondo voi, dei documenti, una scansione, sono la cosa giusta da fare, a quest’ora? Ho molti dubbi al riguardo. Sono cose utili, o piuttosto, necessarie, ma non fanno bene all’umore. Per fortuna che c’è la colonna sonora giusta, ad accompagnarci in questi momenti Wilco – Jesus

Una giornata frenetica, che anche oggi si avvia alla conclusione. Prima di spegnerci, Todd Rundgreen con questo titolo lungo, una faticaccia scriverlo per esteso  Sometimes I don’t know what to feel – Todd Rundgreen

Avete ancora voglia di fare festa, a quest’ora della sera? Si, se ci sono gli Hollies, e mi fanno un grande piacere, anche se loro si scusano con Sorry Suzanne – The Hollies

https://www.youtube.com/watch?v=gw4CtklIT0g

C’è un leggero risveglio del mio mal di testa….Come si chiama. Emicrania o cefalea? Sarà forse la luna, che mi dà noia? Può essere, ci sta…..C’è anche Neil Young che me lo ricorda, con la sua Harvest Moon – Neil Young

Ehi, ehi ehi, l’ho fatto per te. Non ci credi? Ma se ci sono anche i Bread che lo dicono! Veramente loro dicono un’altra cosa, l’ho fatto con te, infatti il titolo è proprio Make it with you – Bread

Un sogno dentro un sogno….Chi lo dicevo, o meglio chi lo scriveva? Edgar Allan Poe. “A Dream Within a Dream” è un poema scritto dal poeta americano Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1849. Grazie Wikipedia, ma ho da dire, o da farvi ascoltare qualcosa anch’io, visto che Tristen è l’autrice e interprete di un brano con lo stesso titolo Tristen – Dream Within a Dream

I Dreamt We Spoke Again. Ho sognato di parlare ancora. Che cosa? Forse parlo, oppure straparlo…Strani scherzi della vita, del dormiveglia, o forse della musica, visto che ci sono i Death Cab for Cutie, ma il titolo, meglio tradotto è “ho sognato che noi parlassimo ancora”.  Death Cab for Cutie – I Dreamt We Spoke Again

Sta arrivando il brutto tempo. Non so se continueremo a vedere, ammirare, la superluna che abbiamo avuto in queste ultime due serate. Per il momento, allora, non ci resta che salutarla, in attesa e sperando che torni presto. Lo facciamo con questo brano di Babe Rainbow – Supermoon

Alchemy

20 km al giorno. Dai, pensavo di più….

No aspetta un attimo, sono 10 km all’andata, 10 al ritorno. Ah ok allora il conto, quello che ha fatto Nicola Arigliano è giusto. Dilettiamoci, allora, ad ascoltare la sua splendida canzone Nicola Arigliano – 20 km al giorno

https://www.youtube.com/watch?v=HTdx3qwAA34

C’è sempre qualcuno che si lamenta e recrimina. Mi sembra giusto, non c’è mai niente che vada bene. Adesso è la volta dei The Concretes, loro che hanno perso, anzi, io ho perso te, come dice la vocalist femminile. Sembra una cover…..qualcuno deve averla suonata e cantata prima The Concretes – Miss You

Ritmo e atmosfere tropicali. La voglia di mare e di vacanze si fa spazio con il prossimo brano, di un certo Geoff  & Maria Muldaur. Ci canta giustamente, Brazil. Meno male! Sembra ci sia solo Bolsonaro, invece, c’è anche la buona musica, le belle donne, e molto altro ancora. Partiamo allora con Geoff  & Maria Muldaur – Brazil

Un viaggio in aereo, attraverso il mare e l’oceano, forse non sarebbe così entusiasmante come lo è l’ascolto di questo brano, che quindi propongo anche voi Jacques Dutronc – La Metaphore

Una dolce ragazza, ci vuole raccontare qualcosa. Non so bene, ma apprezzo la sua musica, e il timbro della sua voce. Si chiama Beulahbelle e ci canta You Only live twice che letteralmente, significa: si vive solo 2 volte. Ah ah ah, che ridere! Oltre ad essere brava, è anche simpatica!! Beulahbelle – You Only live twice

Che fatica trovare le parole, lo sapranno benissimo i parolieri. Ma non si potrebbe fare sempre dei versetti, come fanno loro?? Eh, si, sarebbe bello, tra l’altro loro lo fanno e ci riescono molto bene Dave Grusin, The Birds – Acension to Virginity

L’avevo sentita all’inizio, e avevo una gran voglia di condividerla con voi….talmente magica è l’atmosfera che crea, questa canzone. A proporcela, Bill Patton. Il titolo, inconfondibile, non passa inosservato. Alchemy – Bill Patton

Ditemi un po’, cosa fanno tutti i giovani? Proviamo a rispondere con questo titolo. All the Young Dudes. Sembra ci sia qualche verità nascosta, invece…..sono solo giovani, giovani tizi. Scusate se anche questa volta ho capito male… Ma, credo di non sbagliare, a proporvi questo Mott The Hoople – All the Young Dudes

https://www.youtube.com/watch?v=VKvNtAVZyOc

Grazie, prego, scusi tornerò. Permette, ma le pare, presenterò. Si vede, che a quei tempi, ai bei tempi, usavano i convenevoli. Si prodiga, anche una certa, Gale Garnett – Excuse Mister

Dopo l’atmosfera retrò dell’ultimo brano, entriamo nei suoni tridimensionali di Devendra Banhart, che stasera vuole proprio stupirci con la sua Fancy Man – Devendra Banhart

Alone Again Or

Chissà di cosa tutti parlano…..Non lo so, ma intanto lo cantano, macinando musica, con questa bella canzone, già colonna sonora di un film con Dustin Hoffman, “Un uomo da Marciapiede”. Lui è Harry Nillson Everybody’s Talkin

https://youtu.be/2AzEY6ZqkuE

Di dischi ne ha fatti veramente tanti. E’ infatti stato il più prolifico dei Beatle. Questo personalmente non lo conoscevo, ma ancora una volta lui, Paul Mc Cartney, si impone, con la sua voce e il suo talento, e ci fa ascoltare questo Wild Life – Wings

Non è che mi piaccia molto, come personaggio. Non ho capito certe prese di posizione che ha avuto, soprattutto in questi ultimi giorni. Diciamo che, forse le canzoni, certe canzoni, gli sono venute meglio. Sto parlando di Francesco Guccini che qui ci propone il suo Autogrill Francesco Guccini – Autogrill

Il saxofono lascia il posto ad una chitarra elettronica, quella di Sharon Van Etten, qui con One Day. Chissà cosa avrà voluto dire, con questo titolo….La sento però abbastanza lamentosa, quindi, il giorno non deve essere stato tanto positivo. Vabbè, facciamolo andare bene lo stesso Sharon Van Etten – One Day

Sono già 2 volte nel giro di pochi giorni che sento questa canzone. Pezzo che Fabio Concato aveva dedicato a Dean Martin, che sicuramente, nel corso della sua lunga e brillante vita, avrà sicuramente fatto degli incontri più interessanti. Qui, si imbatte in un travestito….Povero Martin, come dice Concato stesso Fabio Concato – A Dean Martin

Mi piace, si mi piace. Nella sua sonorità, molto semplice, anche nel titolo. Si intitola infatti semplicemente She, e ce la propone un certo Gram Parsons – She

Piove, ininterrottamente, tristemente e anche insolitamente, visto che siamo a maggio inoltrato. Non ci resta che evocare un cielo blu, quello che ancora non c’è, ma di sicuro presto arriverà Willie Nelson – Blue Skies

Ci rolliamo una sigaretta? Forse 30 o 40 anni fa, lo facevo. Vedo che i giovani, lo fanno ancora, forse è tornato di moda. Ma perché parlo di queste cose? Perché c’è il titolo del prossimo brano che me lo suggerisce Ronnie Lane & Slim Chance – Roll on Babe

Come mi sono sentito solo, oggi. Tra l’altro, non sono neanche uscito di casa, se non per un’oretta, passata subito a fare commissioni varie. Poi, niente di niente, solo lavori e faccende domestiche. Mi rilasso un po’ solo adesso, in buona compagnia. Con Calexico, anche lui abbastanza solo, non per niente ha intitolato questo brano Alone Again Or – Calexico