Summer Sun

E’ il 14 luglio, una festa francese, spiccatamente francese. La presa della Bastiglia, per caso? Non lo so, dovrei cercare un libro e mettermi a ripassare degli argomenti di storia. Ruen, peraltro, località transalpina, mi ha spinto a parlare di queste cose. Ruen è anche il nome del prossimo autore, o dei prossimi autori, 2 fratelli, essendo il nome completo Ruen Brothers. Ci propongono la loro Summer Sun – Ruen Brothers

La musica mi convince. L’interpretazione e la voce anche. Per le parole, sinceramente, non so cosa dire, anche perché dice che vorrebbe vivere nel sale, più precisamente, I should live in Salt. Non so se intendeva l’acqua di mare, forse….Il nome dell’autore, anche lui stranissimo, è quello di Asgeir – I Should live in salt

Sai la gente è strana, prima si odia poi si ama. Quindi la gente cambia. Lo diceva molti anni fa Mia Martini, oggi, ugualmente, con altre note ed un altro sound, lo dice un certo Mipso, con la sua People Change – Mipso

Ci sarà anche una poetessa americana, a cantare il prossimo brano. Un pezzo, come quelli che si usavano una volta, con un sapore spiccatamente di cantautorato, si chiede e ci chiede, Can I Stay, e la voce è quella di Ira Wolf – Can I Stay

L’amore non è bello, se non è litigarello. Lasciatemi ritornare un po’ sui miei passi, per ripercorrere quella che è la mia storia, proponendovi un brano che sì, davvero, io ho amato molto. La voce è quella di Jimmy Fontana – L’amore non è bello, se non è litigarello

Infatti, sempre per ritornare alla mia storia, ero in un giardino, in vacanza in Inghilterra, e per la prima volta sentivo questo brano, di Gilbert O’ Sullivan. Oltremodo inglese, lasciamoci cullare e godiamo questa sua What’s in a Kiss – Gilbert O’ Sullivan

Problematico questo titolo. Dayzead Inn Daydreams. Chissà cosa vorrà dire….Problema e argomento secondario. La propongo comunque perché è una bella canzone e la voce è quella degli Ariel Pink – . Dayzead Inn Daydreams

Altro autore che mi piace molto si chiama Cass Mc Combs. Di lui, vi vorrei fare ascoltare questa sua, Switch. Beninteso, continuando a parlare di musica, e non di tecnologia e del digitale terrestre. Cass Mc Combs – Switch

Mi fanno gioire, esaltare, amare, intristire e disperare. Quante cose mi fanno fare, le mie ragazze. Sono le my girls, cantate, con una babele di voci dagli Animal Collective – My Girls

Anna Bellanna

Farsi un drink, con due pastiglie. Il tutto per cercare di rilassarsi. Ma non sarà mica la morte di nessuno, mettersi a cucinare, alle 7 di sera? Lo fanno tutti!! E va bene, dai, diamo alle cose la loro giusta importanza. Rimettiamo un po’ di ordine, magari con questo brano di Damien Jurado, che manco a farlo apposta, si intitola allocate, assegnare. Damien Jurado – Allocate

Ceno, metto a posto, rigoverno, e mi torna in mente un motivetto di mezzo secolo fa, proprio adatto al mese che è da poco iniziato. Si intitola luglio, naturalmente. Lo conoscerete tutti, penso, o tanti di voi. Per fortuna, dico io, che Riccardo Del Turco, non tradisce, e rimane fedele a quella che è ed era, la versione originale del suo celeberrimo successo. Riccardo Del Turco – Luglio

https://youtu.be/O2Xtq_0T38w

Al mare, dico io, ci sarà una certa Anna. Profuma di salvia, si annoda i capelli, e cerca sassi dorati e conchiglie rotonde, ha il cuore che batte, si scioglie il corsetto e sulla sabbia si lascia amare. Quante belle cose che faceva, infatti non era solo Anna, era Anna Bellanna, ed era cantata da Lucio Dalla – Anna Bellanna

Non sarà stato l’unico ad avere una nemica amatissima, ma sicuramente è l’unica, che la cantava, questa sua amica. Io lo ascoltavo sempre, avrò avuto all’epoca circa 20 anni, e la voce è quella mitica di Gianni Morandi – La Mia Nemica Amatissima

Vorrei dirti che ti amo senza pudore, con un po’ di odio, ma senza rancore. Gianni è abbastanza complicato, io invece vorrei tornare a qualcosa di più semplice, con Giorgio Gaber, per esempio, che da solo sull’autostrada sta bene, come uno quando sogna…. Lasciamoci cullare allora dalla sua Illogica allegria – Giorgio Gaber

Se Giorgio Gaber era da solo sull’autostrada, sarà stato su una macchina normale……Io invece voglio andare su un pick up, e mi faccio dare un passaggio, nientemeno che dagli Hollies, che stanno viaggiando con questo bel brano, che non conoscevo, il cui titolo, per esteso è Pick Up the pieces again – The Hollies

Come sono fortunato a rilassarmi con queste belle canzoni! Passano i problemi, i momenti brutti, sembra tutto più bello, e riesco a fare anche delle cose utili ed interessanti. Infatti, non sto solo divagando, sto anche lavorando. Ed è sempre il momento, e…..non è mai tardi, per questo brano di Carole King, anche se lei dice il contrario con questo famosissimo It’s Too Late – Carole King

Mentre procediamo…..traduco così as we go along. Grazie, google traduttore, io non avrei saputo essere così bravo. E sicuramente mi aiutano ad andare avanti i Monkees – as we go along

Qualche volta, non so come mi sento. Ben detto, Todd Rundgreen. E’ un po’ il problema che ho anch’io, te però l’hai espresso e manifestato con questa bellissima canzone, che si intitola per l’appunto sometimes i don’t know what to feel – todd rundgren

White Rabbit

Dovevamo uscire, andare a fare festa o in giro per negozi e locali, ma abbiamo deciso di rimanere in casa. Complice un temporale e una grandinata, eccoci di nuovo a scrivere. Nonostante sia sabato sera. Immaginiamo magari di essere da qualche altra parte, per esempio a San Luis, con Gregory Alan Isakov – San Luis

Adesso ho chiesto aiuto al mio shazam, giusto per vedere, e soprattutto sentire, quello che mi propone. L’ultima volta che ho consultato l’applicazione, era per sapere il titolo di questo brano dei Johnny Hates Jazz, che ascoltavo negli anni ’80. Shattered Dreams – Johnny Hates Jazz

E se ci metto dentro qualcosa di italiano? Non sarebbe male, anzi sarebbe una bella idea, come dice anche Fred Bongusto – Che bella idea

Digiti White Rabbit, e trovi inevitabilmente, questo brano dei Jefferson Airplane. Avrà fatto giustamente la storia, ed è ricordato, a più di 50 anni dalla sua uscita. Jefferson Airplane – White Rabbit

Sono troppo celebrativo se ci metto anche un brano di George Harrison, interprete e autore che a me piace moltissimo? Penso di no anche perché non sono l’unico a pensarla così.  Ecco a voi, quindi Give Me Love – George Harrison

Io vedo un cuore verde e penso di non essermi sbagliato, ad aggiungere questo brano nella mia libreria. E’ molto bello, in effetti, quindi ve lo propongo volentieri. Di Father John Misty – Nancy From Now On

Chi si sposa? Il prossimo titolo è infatti Wedding Budz. Beh, credo che se c’è stato il suo matrimonio, con questo tempo, non sarà stato il suo giorno fortunato. Passano i secondi, e infatti non parla nessuno. Solo gli strumenti si esprimono, e sono quelli di Kurt Vile – Wedding Budz

Da quanto non sentivo i Fleet Foxes!! Vale la pena di riascoltarli, anche perché finalmente arriva un altro brano molto poetico, questo loro Tiger Mountain Peasant Song – Fleet Foxes

Rimaniamo nella flora e nella fauna. Prima le tigri, adesso i cactus. Pianta ornamentale che non mi è troppo simpatica, ma adesso me la faccio piacere, anche perché me la porta Sam Evian con splendidi assoli di chitarra. Sam Evian – Cactus

Come siamo felici, nella prateria, che adesso è coperta di neve! Magari c’è anche un caminetto acceso, e la famiglia è tutta riunita. Non mancano neanche i cappellini a pon-pon, e la musica giusta, come questa, cantata da Ronny – Hohe Tannen

Se poi ci aggiungiamo anche Ricky Shayne, con un brano struggente, il quadro è proprio completo. Cosa avrà da farci ascoltare? Ma Lesson in Love, naturalmente!! Ricky Shayne – Lesson in Love

Polmone d’Acciaio

Se bruciasse la città, e brucia veramente. Non che avessi in mente questa canzone di Massimo Ranieri, non è neanche una di quelle che mi piace di più. La trovo però giusta per iniziare, visto il grande caldo. Ve la faccio sentire quindi. Massimo Ranieri – Se bruciasse la città

Se bruciasse la città, lui la salverebbe, e allora perché è un cuore ingrato? Non lo so….E’ che questa canzone, che vi propongo adesso, era stata scritta mezzo secolo prima. Quindi, raccontava una storia molto diversa. Interpretata da un sacco di cantanti, vi propongo la versione di Claudio Villa – ‘Core ngrato

Già è lunedì mattina, poi fa molto caldo, quindi è, sarà un’altra giornata boccheggiante e sonnacchiosa. Meglio andare piano, lentamente, come suggerisce il prossimo brano di Scott Orr – Slow Down

Scott non solo andava piano, andava giù, down. Non mi piace troppo scendere, preferisco se possibile andare da qualche parte. Scelgo allora una località, San Fermin. Non so di preciso dove si trovi, ma ci vado in compagnia della vocalist femminile degli The Hunger – San Fermin

Ah scusate. San Fermin non è né il luogo, né la località, si trattava della band. Per farmi perdonare, vi proporrò un altro brano pregevole, questo The Wind – Imaginary Future

Tra poco, dovrò decidermi ad uscire. Mi affaccio per la strada, non più tanto calda e rovente. Forse sarà bagnata da qualche goccia di pioggia. Non è di certo la strada ‘nfosa che si era immaginata tanti anni fa un certo Domenico Modugno – Strada ‘nfosa

Loro sono decisamente più moderni. Sto parlando dei Black Keys. Fanno in modo diverso, camminano attraverso l’acqua. Il loro brano si intitola infatti Walk Across the Water – The Black Keys

Ma non gli mancherà certo il fiato, se avranno un polmone d’acciaio. Il mio polmone d’acciaio, si dice My iron lung, ed è quello che dicono di avere i Radiohead con questo brano molto bello. Radiohead – My iron lung

Non mi sono impasticcato tanto, oggi. Prenderò sicuramente qualcosa questa sera. Non è mai troppo tardi! A darmi la capsula giusta, ci pensa per il momento Brian Eno con la sua capsula, o meglio Capsule – Brian Eno

Tell Me With Your Eyes

E’ giorno di paga, vero? No perché dico, essendo il 27…Non scherziamo, dai! E’ solo the day after. Il giorno dopo. Ci sono state le elezioni europee. Sono state anche un po’ politiche. Ci è contento, chi dispiaciuto, chi entusiasta e chi deluso. Per tutti, almeno qui dove scrivo, una giornata grigia, di pioggia. Anche i Teleman lo dicono, con questo titolo, Between the Rain – Teleman

Chissà se ci sarà un senso a questo nostro vivere. Me lo chiedo, mentre sto per prepararmi, per andare al funerale di una persona cara, una persona che mi ha cresciuto, quando ero un bambino. Penso a queste cose, mentre scorrono le note di Your Sweet Love – Lee Hazlewood

La tristezza, quella che viene e mi sovviene, in certi momenti, è anche sottolineata dal violino e dal flauto di questa Bonjour Tristesse. Come vedete, siamo molto in tema. La voce è quella di Juliette Greco – Bonjour Tristesse

Ragionando, parlando, pensando, discorrendo, viaggiando. Mi viene da dire così, ascoltando questa canzone. E’ di Rob Galbraith, e fa ripartire il divertimento, il circo della musica. Si intitola Tell Me with your eyes – Rob Galbraith

Hey Cowboy, dove stai andando? Fermati, sono passate le ore del giorno, fermati un po’, così potrà riposare anche il cavallo. Naturalmente, sto parlando per me, mi sto dicendo che essendo mezzanotte, è ora di andare a letto. Penso di farlo, ma non prima di aver ascoltato questo brano, di Lee Hazlewood – Hey Cowboy

Chissà cosa avranno in comune il miele e il fumo. Di sicuro, quest’ultimo fa male. Sono comunque stati messi insieme in questo brano che si intitola Honey and Smoke – Neko Case k.d. lang Laura Veirs

Vento, e tira vento. Non si sa che tempo voglia fare. Si aspettava un po’ di pioggia, invece niente. Continua a fare caldo, in più c’è questa instabilità fastidiosa. Recuperiamo e ascoltiamo allora qualcosa di semplice, essenziale, che ci riporti ad un po’ di tranquillità. Per esempio questa I still belong to you degli Imaginary Future. Io ti appartengo ancora….Eh già, non dubitavo! Imaginary Future – I Belong to You

Non la conosce nessuno, questa canzone. E’ scritta anche in modo stranissimo, in dialetto meridionale. No nun è overo. Com’è vecchia!! Sarà dei primi anni ’60, ascoltiamoci allora lo spirito vero di quei tempi, con Peppino Di Capri – No, nun è overo

Che cosa hai messo nel caffè? Brano questo invece conosciuto da tutti, almeno nella versione di Antoine. Questa che vi propongo è invece la cover realizzata da Lisa Ono – Che cosa hai messo nel caffè

C’è qualcuno che conosce cosa sia l’amore? Altra domanda, e altra voce femminile, ma forse più calda, accogliente, intrigante. Giusta per finire in bellezza. E’ quella di Irma Thomas, con la sua Anyone Who Knows what love is – Irma Thomas

Make it with you

Piove che è un piacere….forse non tanto per chi si trova lì fuori. Lampi e tuoni, vento e un violento acquazzone. Sta bene solo chi è in casa. Qui è tutto acceso, sono quasi le 23 ma siamo ancora, ahimè in piena attività. Dovrei mettermi a fare qualcosa, nell’attesa, scorrono le note di questa bella canzone di The Clientele – Reflections After Jane

E secondo voi, dei documenti, una scansione, sono la cosa giusta da fare, a quest’ora? Ho molti dubbi al riguardo. Sono cose utili, o piuttosto, necessarie, ma non fanno bene all’umore. Per fortuna che c’è la colonna sonora giusta, ad accompagnarci in questi momenti Wilco – Jesus

Una giornata frenetica, che anche oggi si avvia alla conclusione. Prima di spegnerci, Todd Rundgreen con questo titolo lungo, una faticaccia scriverlo per esteso  Sometimes I don’t know what to feel – Todd Rundgreen

Avete ancora voglia di fare festa, a quest’ora della sera? Si, se ci sono gli Hollies, e mi fanno un grande piacere, anche se loro si scusano con Sorry Suzanne – The Hollies

C’è un leggero risveglio del mio mal di testa….Come si chiama. Emicrania o cefalea? Sarà forse la luna, che mi dà noia? Può essere, ci sta…..C’è anche Neil Young che me lo ricorda, con la sua Harvest Moon – Neil Young

Ehi, ehi ehi, l’ho fatto per te. Non ci credi? Ma se ci sono anche i Bread che lo dicono! Veramente loro dicono un’altra cosa, l’ho fatto con te, infatti il titolo è proprio Make it with you – Bread

Un sogno dentro un sogno….Chi lo dicevo, o meglio chi lo scriveva? Edgar Allan Poe. “A Dream Within a Dream” è un poema scritto dal poeta americano Edgar Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1849. Grazie Wikipedia, ma ho da dire, o da farvi ascoltare qualcosa anch’io, visto che Tristen è l’autrice e interprete di un brano con lo stesso titolo Tristen – Dream Within a Dream

I Dreamt We Spoke Again. Ho sognato di parlare ancora. Che cosa? Forse parlo, oppure straparlo…Strani scherzi della vita, del dormiveglia, o forse della musica, visto che ci sono i Death Cab for Cutie, ma il titolo, meglio tradotto è “ho sognato che noi parlassimo ancora”.  Death Cab for Cutie – I Dreamt We Spoke Again

Sta arrivando il brutto tempo. Non so se continueremo a vedere, ammirare, la superluna che abbiamo avuto in queste ultime due serate. Per il momento, allora, non ci resta che salutarla, in attesa e sperando che torni presto. Lo facciamo con questo brano di Babe Rainbow – Supermoon

The Clouds And The Sea

Cerco un caricabatterie, il diffusore mi segnala la spia rossa della batteria che si sta esaurendo. Devo provvedere, anche perché sennò la musica si spegne. E’ una giornata sonnacchiosa, la vigilia di Pasqua, è importante che la musica continui a suonare, anche perché la sento viva, pulsare, con i Chinatown e questa loro Destroyer. Bella, non c’è che dire…..Chinatown – Destroyer

Passiamo a qualcosa di più attuale, anzi no, di più tranquillo. Ma dai, qui giochiamo con le parole, anzi con degli assoli di chitarra, quelli che adesso stanno vibrando con Boygenius Bite The Hand

Mordere la mano, sputare nel piatto. Chissà se era quella la loro intenzione, fatto sta che dopo Bite the Hand, arrivano anche le videocassette, quelle in voga molti anni fa… sì perché la formazione attuale si chiama VHS Collection e ci fanno ascoltare Fade Out. VHS Collection – Fade Out

Preoccupato che tutto taccia, prendo il mano il telefono. Giustamente, ma anche inaspettatamente, inizia a suonare. Anche la musica si è svegliata, adesso con questo titolo impronunciabile, Mntnsd, chissà cosa vorrà dire. A proporcelo i Lone Kodiak – Mntnsd

Non è detto che siano problemi, a volte sono soluzioni. Una di queste potrebbe essere un bel pezzo, il prossimo che vi presento, di un artista di nome Tallies, che ha dato proprio questo titolo, Trouble. Tallies – Trouble

Questi suoni mi sono più familiari, anche se non sono sicuro di averli già ascoltati. Di sicuro li ho visti e vissuti qualche giorno fa, avendo passato un fine settimana al mare Nyles Lannon The Clouds And The Sea

Come associazione di idee e di pensiero, la puntina del giradischi va a solcare questo pezzo dei Generationals. Il loro brano, Silent Ocean. Generationals -Silent Ocean

Acqua, acqua, acqua. Come quella di certe bottiglie. Come si chiama quella marca, così famosa? Evian, ma certo! Come questo autore, il cui nome originale è Sam Owens,  me è conosciuto professionalmente come Sam Evian. Ha pubblicato due album completi e un singolo. Cactus è estratto dall’album Premium, del 2016. Sam Evian – Cactus

Beautiful Stranger è una canzone di Madonna inserita nella colonna sonora del film Austin Powers: La spia che ci provava. Io ci voglio provare anch’io, ma a farvi ascoltare un brano quasi omonimo, però di Kevin Morby – Beautiful Strangers

C’è sempre la voglia di ripercorrere vecchie strade, facendo un salto nel passato. Ci aiuta in questo Dr. Dog con questa musica dal sound familiare Dr. Dog – My Old Ways

Fabrizio De Andrè

Chissà com’era bello, vivere a Genova, negli anni’60. C’era tutto un ambiente artistico, culturale e musicale, vari interpreti e cantautori, la cosiddetta scuola genovese. Di questa, ne faceva parte Fabrizio De Andrè, di cui proprio oggi, 11 gennaio, si ricordano i vent’anni, dalla sua scomparsa

A Genova, negli anni ’60, con il figlio Cristiano

Eccolo, nel corso di quegli anni, in un locale pubblico di Genova. Non sto parlando proprio di questo, ma ad ogni modo, anche lui è stato una persona, “normale”.. Forse non tutti sanno che…..il suo vero nome, scritto x esteso, è Fabrizio Cristiano De Andrè. Conosciuto solo come Fabrizio De Andrè, ha dato il suo secondo nome al figlio, che infatti si chiama Cristiano.

Cristiano De Andrè, il figlio

Artista bravissimo, avrà subito l’influenza, il carisma e la notorietà del famoso padre, ma è diventato, seppure in misura minore, famoso anche lui. Ma non è di lui che voglio parlare, anche perché Cristiano, vivo e vegeto, può ancora farsi sentire ed ascoltare.

Volevo ricordare Fabrizio, che era nato a Genova nel 1940. Era un poeta, uno chansonnier, ho voluto condividere con voi due suoi brani famosi, molto simili, nel titolo. 
Canzone dell’amore cieco e canzone dell’amore perduto. Ma c’è una strofa, che mi ritorna in mente: ma lui che non ti volle creder morta, bussò cent’anni ancora alla tua porta…..  Qual’era quella canzone? Vediamo…..Eccola 

De Andrè, una storia poco conosciuta

il Professor De Andrè con la moglie Luisa ed i figli Fabrizio e Mauro
In questi giorni si parla molto di Fabrizio De Andrè per via della fiction che ripercorre la  sua vita e vedendola mi è tornato in mente un fatto non affrontato  dalla fiction, che è legato ad un altro De Andrè, Giuseppe il padre del  cantautore genovese.
Il professor Giuseppe De Andrè insegnava lettere in alcuni istituti di Genova e dintorni, antifascista convinto, aiutò molti alunni ebrei a nascondersi ed a fuggire dai fascisti per impedirne la deportazione. I fascisti sospettavano che coprisse alunni ebrei che studiavano nei suoi istituti ed anche per timore di ritorsioni, nel ‘42 fece trasferire la sua famiglia nelle campagne dell’astigiano, mentre lui rimase a Genova.
Nel ’44 una mattina due fascisti si presentarono all'’istituto del quale era preside, chiedendogli se ci fossero alunni ebrei, il professore fu molto gentile con loro e promise di informarsi se ce ne fossero. Appena andate via le due camicie nere, De Andrè si precipitò in tutte le classi raccolse gli alunni ebrei e li aiutò a fuggire e a cercare rifugio nelle campagne.
Dopo due giorni i fascisti, probabilmente informati da qualche delatore, tornarono a scuola per arrestarlo, ma lui con uno stratagemma riuscì a scappare dall’uscita posteriore, raggiunse l’astigiano dove si era già trasferito il resto della sua famiglia e si nascose per intere settimane nelle cantine di un cascinale adiacente a quello della famiglia. Dopo la Liberazione la famiglia De Andrè tornò a Genova ed il professore ne divenne Vicesindaco.

Melancholy Man

Sabato, pian piano se ne va, ma  tra meno di 2 mesi arriva Sanremo, e sarà sempre Baglioni a presentarlo.

C’era una volta un uomo malinconico, melancholy. Forse sono io, ma non in questo momento. Infatti, sto abbastanza bene. Ad ogni modo, è quello di cui parlano i Moody Blues, con questo brano ultrafamoso che non mi sembra di avere mai proposto. Eccolo, allora, il primo di questa playlist  The Moody Blues – Melancholy Man

Il prossimo autore è Gerald Rafferty, meglio conosciuto come Gerry Rafferty (Paisley, 16 aprile 1947 – Bournemouth, 4 gennaio 2011). Figlio di madre scozzese e padre irlandese, da giovane iniziò a guadagnare esibendosi nella Metropolitana di Londra. Il suo brano di maggior successo, Baker Street, è ispirato proprio a quelle sue esperienze giovanili. Proprio lungo la linea, traduzione di Right Down the Line, è il brano che andiamo ad ascoltare, di Gerry Rafferty - Right Down the Line

Le cose che noi facciamo per amore sono tante. Si parla di questo, nel prossimo brano. Ci provano a sintetizzarle i 10 cc,  un gruppo musicale britannico nato a Manchester. Ebbe successo negli anni settanta. Qui lo ascoltiamo con il brano del titolo, così come l’ho tradotto all’inizio 10cc – The Things We Do For Love

A metà degli anni ’70, questo brano spopolava, anche nei juke-box

Sabato, pian piano se ne va…..Veramente è già passato, è infatti  domenica pomeriggio. Con un giorno di ritardo, quindi, ma comunque un paio di mesi prima che presenti Sanremo, arriva anche Claudio Baglioni. Questo brano mitico, va sempre bene, in qualsiasi giorno della settimana. Ce lo ascoltiamo, quindi, con un tuffo negli anni ’70  Claudio Baglioni – Sabato Pomeriggio

https://youtu.be/iAUTGNIW9n8

Prometto di non arrossire, anche se questo brano di Giorgio Gaber, si intitola proprio così. E’ molto bello, perciò sono contento di potervelo presentare questa sera. Correva l’anno 1960, è passato di tempo. Lui era molto giovane, bravo e poetico Giorgio Gaber Non Arrossire 

https://youtu.be/OxtKVexqlkE

Io non posso innamorarmi di te, anche se ho capito che sei tutto per me, quindi… abbracciami forte e poi dimenticami. In particolare, io sono legata ad un altro che senza di me, morirebbe di dolore, quindi sarebbe un uomo malinconico, triste. E’ uno dei primi successi di Ornella Vanoni che, parlando di questo brano, dice che non le piaceva e quasi l’hanno costretta ad interpretarlo. In realtà io, invece, lo trovo invece interessante, perciò vorrei condividerlo, eccolo quindi, presentato da Mike Bongiorno al festival di Sanremo nel 1965 Ornella Vanoni ♪ Abbracciami Forte

Swinging Party


E’ proprio una bambina, non capisce cosa sta facendo, però….potrebbe essere pericolosa

C’è una donna con in mano un fucile, lo punta verso un ometto che non sembra abbia intenzioni cattive. Non si capisce granché vedendo questa copertina. Proviamo con il disco, lo sto ascoltando per la seconda volta consecutiva Dr. Dog-The Breeze

Questo pezzo lo conosco, l’ho sentito diverse volte. E’ una traduzione cinese, quindi non è difficile da capire. Qui i geroglifici non c’entrano nulla, c’è la voce di M. Ward a guidarci. Tutto ok, allora, procediamo. I geroglifici, però, quelli ci sono, come potete vedere nel video. M Ward – Chinese Translation

Sarebbe bello se il tempo potesse annullare le distanze, anche dello spazio. Se la gente potesse incontrarsi, di età, generazioni, paesi, epoche, nazioni diverse. Sto andando un po’ a ruota libera, ma mi sembra di dire e pensare così, ascoltando le note suggestive di questa canzone. Kevin Morby – Come to Me Now

Ha 37 anni, e non è più un bambino, anche se ha fatto un brano che si intitola così. Baby, appunto. Sto parlando di Devendra Banhart, cantautore statunitense di Houston, Texas. Devendra Banhart – Baby

Si è sempre alla ricerca di qualche buona notizia. Ormai ce ne sono poche, in questo triste e strano mondo. Questo è quello che mi suggerisce il titolo di questo brano, dei Miracle Legion. Votati all’ottimismo e alla speranza, ecco a voi Miracle Legion – All For The Best

E’ diventato importante,  anche se era solo un illustre sconosciuto. Infatti, questo video  ha 39 milioni di visualizzazioni, e lui è Michael Kiwanuka con un piccolo cuore freddo, quello che un po’ oggi è anche il mio. Benvenuto allora, fratello, tu che vieni da lontano, con Cold Little Hearth – Michael Kiwanuka

Facciamo festa con un brano rimasterizzato una decina di anni fa, sto parlando dei Replacements, gruppo musicale alternative rock attivo negli anni ’80 nel Minnesota. Vi propongo questa loro  Swingin Party • The Replacements

L’ultima sigaretta, è tutto quello che puoi ottenere. Si rivolge così al suo interlocutore, dal nome mistico di Jesus, e lui è Wilco, con questo brano che mi piace, quindi lo condivido volentieri.  Wilco - Jesus, Etc.

La festa sembra finita, ma non lo è….continuate a seguirci